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TEOREMA DI ROUCHÈ-CAPELLI.
Abbiamo visto che se il numero delle equazioni è uguale al numero delle incognite (e per il quale sia
) il sistema ammette sempre in tutti gli altri casi, però, prima di procedere
una ed una sola soluzione;
a risolvere il sistema conviene accertarsi se esso ammette soluzioni. A tale scopo risulta di
fondamentale importanza il (dai nomi del matematico francese Eugène
teorema di Rouché-Capelli
Rouché, suo ideatore, e dal matematico italiano Alfredo Capelli, che lo riscrisse in modo più semplice).
Teorema di Rouché-Capelli. se e soltanto se
Un sistema lineare è possibile la matrice dei coefficienti e
la matrice completa del sistema hanno lo stesso rango .
Dato che la matrice incompleta è contenuta nella matrice completa (cioè la matrice incompleta è una
sottomatrice), il rango della matrice completa non può essere minore a quello del rango della
matrice incompleta: cioè . Ricordando quindi la definizione di rango, si possono presentare due
casi distinti.
1° CASO. Il rango della matrice incompleta è di quello della matrice completa: si ha allora
minore
e quindi, essendo per il teorema appena esposto, il sistema è (cioè le sue
impossibile
equazioni sono incompatibili).
2° CASO. Il rango della matrice incompleta è a quello della matrice completa: si ha allora
uguale
e quindi il sistema è (cioè le sue equazioni sono perciò
possibile compatibili).
Se il sistema è possibile, occorre determinare se ammette una oppure infinite soluzioni. Ebbene:
( )
se il sistema ammette infinite soluzioni in quanto incognite possono assumere valori
arbitrari: si dice in questi casi che il sistema ammette soluzioni;
se il sistema ammette una ed una sola soluzione in quanto non esistono incognite (libere) alle
quali assegnare valori arbitrari.
Come abbiamo detto, se il sistema è omogeneo, esso risulta possibile. Tale risultato è coerente con il
teorema: infatti, la matrice completa del sistema si ottiene dalla matrice dei coefficienti aggiungendo
una colonna di elementi nulli; pertanto esse avranno lo stesso rango.
PER ESEMPIO: {
1. Verifichiamo che il sistema lineare sia possibile.
La matrice incompleta e quella completa del sistema sono, rispettivamente,
( ) ( )
Il minore del ordine, formato con gli elementi della prima e seconda riga e dalla prima e terza colonna di ,
che è un minore anche di , risulta diverso da zero: ( )
( ) | |
Poiché la terza riga di entrambe le matrici è combinazione lineare delle prime due, e per le proprietà dei
determinanti, qualunque minore del terzo ordine estratto da una delle due matrici sarà nullo. Perciò le due
( ) ( )
matrici hanno entrambe rango : perciò il sistema è possibile.
– 50 – {
2. Verifichiamo se il sistema lineare di tre equazioni in tre incognite ha soluzioni.
La matrice incompleta e quella completa del sistema sono, rispettivamente,
( ) ( )
Com’è facile verificare, si ha subito
( ) | | | | | | | | ;
( )
quindi il rango della matrice è ; si ha invece un minore del ordine non nullo, per esempio
non
la matrice formata dagli elementi della prima e seconda riga e dalla prima e seconda colonna di :
( )
( ) | |
( )
Perciò . ( ) | |
Invece si ha che ( )
è un minore non nullo del ordine; perciò .
( ) ( ),
Essendo quindi per il Teorema di Rouchè-Capelli, il sistema dato risulta impossibile.
Una volta accertato che le due matrici hanno lo stesso rango e che, quindi, il sistema sia possibile, si
può procedere alla sua risoluzione. In particolare, un sistema di equazioni in incognite per il quale
, tale sistema (come abbiamo già detto e visto) è indeterminato oppure impossibile. Ricorrendo a
questo teorema siamo ora in grado di precisare tale questione:
Un sistema avente equazioni e incognite, se e anche , è
indeterminato e, quindi, ammette infinite soluzioni se la matrice completa e quella incompleta
hanno lo stesso rango (in caso contrario è impossibile).
OSSERVAZIONE!
Quando si risolve un sistema applicando, per esempio, il metodo di sostituzione o di riduzione, la
possibilità o l’impossibilità del sistema viene accertata nel corso della risoluzione. Pertanto, applicando
uno di questi metodi, risulta superfluo accertare preventivamente la possibilità o l’impossibilità del
sistema mediante il teorema di Rouchè-Capelli!
PER ESEMPIO:
Sistema di equazioni in incognite.
1. Vogliamo risolvere il sistema lineare di tre equazioni in tre incognite
{
Iniziamo scrivendo la matrice incompleta e quella completa del sistema:
– 51 –
( ) ( )
Dato che
( ) | | | | | | | |
( ) ( )
| | ( )
la matrice dei coefficienti ha rango , perciò: .
Affinché il sistema sia possibile, per il Teorema di Rouchè-Capelli, anche la matrice completa deve avere lo
stesso rango.
Dalla matrice completa si possono estrarre quattro minori del ordine tutti nulli, ma la sottomatrice che si
ottiene eliminando l’ultima colonna ( )
è la matrice dei coefficienti, la quale sappiamo già che ha rango . In questo caso, quindi, non serve calcolare
anche i determinanti delle altre tre sottomatrici perché a noi ne basta trovare uno che sia diverso da
almeno
( )
zero! Pertanto si ha: . ( ) ( )
Ne segue che la matrice dei coefficienti e quella completa hanno lo stesso rango, cioè: .
Allora, per il teorema di Rouchè-Capelli, essendo e , il sistema è e ammette una ed
determinato
una sola soluzione.
Procediamo ora a determinare la soluzione applicando la regola di Cramer. Si ha che (abbiamo colorato la
colonna che è stata sostituita): ( )
( ) | | | | | | | |
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
( )
( ) | | | | | | | |
( ) ( ) ( ) ( )
( ) ( )
( ) | | | | | | | |
( ) ( ) ( ) ( )
( )
da cui si ricava:
( )
( )
( )
( )
( )
( )
In definitiva, la soluzione del sistema è la terna – 52 –
{
2. Risolviamo il sistema lineare
Iniziamo scrivendo la matrice incompleta e quella completa del sistema: esse sono, rispettivamente,
( ) ( )
Come si può verificare facilmente, risulta
( ) | | | | | | ,
pertanto (per la regola di Cramer) il sistema non è possibile.
Per accertare se è indeterminato oppure impossibile, ricorriamo al Teorema di Rouchè-Capelli.
( ) ( )
La matrice , essendo il suo determinante nullo, sarà .Affinché sia , deve esistere una
sottomatrice di il cui determinante si diverso da zero.
Esiste, però, il minore del ordine non nullo estraibile dalla matrice . Ad esempio:
( )
( ) | |
( )
Perciò: .
Dalla matrice , come si verifica facilmente, si possono estrarre quattro minori del ordine tutti nulli:
( ) | | | | | | | | | |
( ) | | | | | | | |
( ) | | | | | | | | ( )
( )
di cui è la matrice dei coefficienti, quindi sappiamo già che: .
( )
Pertanto il rango di non è . Affinché sia , bisogna che esista una sottomatrice di il cui
determinante sia diverso da zero. La sottomatrice che soddisfa tale ipotesi può essere la stessa di prima, ossia
| |
( )
Perciò si ha: . ( ) ( )
Ne segue che la matrice dei coefficienti e quella completa hanno lo stesso rango, cioè: .
Allora, per il teorema di Rouchè-Capelli, essendo e , il sistema è e ammette
indeterminato
soluzioni.
Procediamo adesso a risolvere il sistema determinando la generica soluzione: in questi casi conveniamo di
( )
scegliere le equazioni e le incognite della sottomatrice , in quanto .
A tale scopo consideriamo solo le prime due equazioni e le prime due incognite, cioè e
– 53 –
{
e consideriamo l’incognita come un parametro, ossia poniamo (con ): il sistema diventa:
{
Il determinante della matrice dei coefficienti è diverso da zero: è la matrice
| |
quindi, avendo ottenuto un sistema di due equazioni in due incognite, possiamo procedere utilizzando la
regola di Cramer: | | | |
Quindi la soluzione del sistema è { {
In pratica, la del sistema è
soluzione generale {
espressa in funzione della variabile libera . Ad esempio, se si ha la soluzione particolare
{
3. Vogliamo risolvere il sistema lineare
Scriviamo come prima cosa la matrice incompleta e quella completa del sistema: esse sono, rispettivamente,
( ) ( )
Come si verifica facilmente, risulta ( ) | | ,
(in quanto, la seconda riga è la somma della prima e della terza!) pertanto (sempre per la regola di Cramer) il
sistema non è possibile.
Per poter verificare se è indeterminato oppure impossibile, ricorriamo al teorema di Rouchè-Capelli.
( )
Il rango di non è , ma sarà al massimo . Affinché sia proprio , deve esistere una sottomatrice di
il cui determinante si diverso da zero.
Se consideriamo il minore del ordine formato dalle prime due righe e dalle prime due colonne, si ha:
– 54 –
( ) | |
( )
Perciò abbiamo: .
Dalla matrice completa possiamo estrarre quattro minori del ordine, da cui si trova subito che:
( ) | | | | | |
In tal caso non serve calcolare anche i determinanti delle altre sottomatrici perché a noi basta trovarne almeno
( )
uno che sia diverso da zero! Pertanto: .
Ne segue che la matrice dei coefficienti e quella completa hanno lo stesso rango, e quindi per Teorema di
non
Rouchè-Capelli, il sistema è impossibile. {
4. Risolviamo il seguente sistema lineare
Il sistema, come si vede, è omogeneo, perciò ammette la soluzione nulla. Per verificare se ammette
almeno
anche altre soluzioni, procediamo scrivendo la matrice incompleta e quella completa del sistema:
( ) ( )
da cui il determinante della matrice dei coefficienti risulta
( ) | | | | | | | |
( )
e quindi: .
Dalla matrice completa possiamo estrarre sempre quattro minori del ordine, tre dei quali (avendo l’ultima
colonna con tutti zeri), i rispettivi determinanti saranno nulli. Infatti:
( ) ( ) ( )
| | | | | |
( ) ( )
| |
mentre , ( )
quindi, avendo trovato una sottomatrice il cui determinante è diverso da zero, si ha che: .
( ) ( )
Possiamo quindi concludere che essendo , per Teorema di Rouchè-Capelli il sistema risulta
possibile, e in questo caso (essendo omogeneo) si ha la soluzione nulla:
soltanto
5. Vogliamo risolvere il seguente sistema lineare di tre equazioni in tre incognite
{ ( ).
Il sistema è omogeneo, quindi ammette la soluzione nulla, ossia la terna
almeno
Per poter se ammette anche altre soluzioni