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TECNICA E TECNOLOGIA, ESIGENZE-‐PRESTAZIONI, SCOMPOSIZIONE FUNZIONALE
TECNICA = ATTO TRADIZIONALE EFFICACE (tramandato e utile, sulla base di esperienza)
È una serie di norme che regolano lo svolgimento di un’attività; poiché usata da molte persone, è sempre
perfezionata e migliorata. È sempre in relazione al contesto e alle modifiche che apporta ad esso. Le fasi
dell’evoluzione umana sono scandite dalle tecniche apprese (primi utensili, agricoltura, industrializzazione).
TECNOLOGIA -‐ Studio e applicazione della tecnica, dei procedimenti per trasformare la materia in prodotto.
REQUISITI Sistema delle esigenze (SdE) -‐ Interpretazione delle necessità espresse da un contesto;
Sistema dei requisiti (SdR) -‐ Che cosa si richiede a un prodotto (o a un edificio);
Sistema delle prestazioni (SdP) -‐ In che modo il prodotto è in grado di rispondere al SdR;
Sistema degli oggetti -‐ Parti del sistema, subsistema, elementi che sviluppano prestazioni.
Le ESIGENZE non sono sempre espresse dal contesto, a volte sta al progettista ricavarle e tradurle in richiesta.
I REQUISITI ESSENZIALI dei prodotti da costruzione sono
Resistenza meccanica e stabilità; Sicurezza in caso d’incendio;
Igiene, salute e ambiente; Sicurezza nell’impiego;
Protezione contro il rumore; Risparmio energetico e ritenzione di calore.
SCOMPOSIZIONE FUNZIONALE -‐ Scomporre un edificio in parti e vedere in che modo risponde alle FUNZIONI;
le funzioni sono numerose e legate fra loro da correlazioni e ogni scelta tecnica può interessare più funzioni
(risolvendo un problema potrei crearne un altro, che risolverò in altro modo) -‐ è un groviglio di correlazioni.
In un sistema edilizio ci sono 5 SUBSISTEMI FUNZIONALI:
STRUTTURE -‐ CHIUSURE -‐ PARTIZIONI INTERNE -‐ COMUNICAZIONI -‐ IMPIANTI.
Il sistema tecnologico è stato classificato dalla Norma UNI dell’Agosto 1981, che individua 8 classi di unità:
Struttura portante Chiusura Partizione interna Partizione esterna
Impianto di fornitura servizi Impianto di sicurezza Attrezzatura esterna Attrezzatura interna
Lezione 2
LE STRUTTURE DI UN EDIFICIO
Le strutture per un edificio sono come lo scheletro per un essere umano. Subsistema delle STRUTTURE sono le
FONDAZIONI
Queste servono per scaricare il peso dell’edificio sul terreno, forniscono una
forza uguale e contraria alla forza-‐peso dell’edificio.
I parametri per la scelta di un sistema di fondazioni sono:
PESO TIPOLOGIA DEL TERRENO TIPOLOGIA DI MATERIALE
(RESISTENZA PENETROMETRICA) DELLE STRUTTURE IN ELEVAZIONE
Il terreno tende a compattarsi fino a quando non riesce a sostenere il peso; se
si aumenta la superficie d’appoggio però la condizione di equilibrio si raggiunge
più facilmente. Diversi tipi di terreno diversi valori di sostenibilità del peso.
→
Le FONDAZIONI DIRETTE, ovvero quelle che poggiano direttamente sul terreno (se il terreno è abbastanza
resistente e lo permette) si dividono in DISCONTINUE e CONTINUE.
Quelle continue sfruttano Quelle discontinue invece
pilastri e plinti (le basi corrispondono a murature
delle fondazioni, che servono portanti e sono basate su
a scaricare il peso su una travi rovesce e fondazioni a
superficie maggiore di terreno) cordolo o a platea
Quando il terreno non è abbastanza resistente da consentire una fondazione superficiale, si ricorre alle
FONDAZIONI INDIRETTE. Quando il terreno resistente è raggiungibile in profondità, si usano fondazioni su pali
o pozzi; quando invece è eccessivamente profondo, si usano fondazioni a platea o su pali sospesi. La
compattazione del terreno avviene tramite percussione (con un maglio) o trivellazione (mediante una trivella).
STRUTTURE IN ELEVAZIONE -‐ Gli elementi che, assieme alle fondazioni, costituiscono l’ossatura dell’edificio.
Possono essere realizzate con due diversi sistemi strutturali: CONTINUI o PUNTIFORMI. In quelli continui gli
elementi verticali (muri, setti, pannelli) sostengono e dividono gli spazi; in quelli puntiformi ci sono i pilastri,
che hanno funzione solo statica. La maglia di pilastri deve essere regolare in pianta e continua in alzato.
CONTROVENTAMENTO -‐ Capacità della struttura di opporsi ad azioni e forze in senso
orizzontale (vento). Se non ci fosse, la struttura tenderebbe a flettersi o ad alzarsi su una
parte, spostando il peso sull’altra. Il metodo più comune è quello che interviene sulle
DIAGONALI della struttura; tuttavia, esse potrebbero interferire sulle aperture,
come porte o finestre. In questi casi si rimedia con delle cerniere o concentrando
lediagonali solo nei punti in cui sono strettamente necessarie (e non dappertutto).
Altri metodi di controventamento sono i &nbs