vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MATERIALI LIGNEI
I materiali lignei si dividono in materiali di:
prima lavorazione
seconda lavorazione
terza lavorazione
lavorazioni successive
Il legno massiccio è un materiale da costruzione naturale originato da materia viventi.
È costituito principalmente da due componenti:
1. la cellulosa
2. la lignina
dal rapporto tra le due sostanze dipendono le differenze tra le due caratteristiche dei
vari tipi di legno
La presenza della lignina determina la durezza e la compattezza del legno
Altri componenti del legno sono
coloranti
zuccheri
grassi
resine
acqua: fra il 15% e il 60%
L’acqua presente nel legno ne influenza tutte le proprietà
Il legno è parte essenziale di un essere vivente, la pianta, costituita da cellule
Le cellule più importanti che formano la struttura del legno sono:
le cellule delle trachee: trasportano la linfa e hanno la funzione di elemento
resistente
le cellule delle fibre: formano le membrane resistenti e portanti
le cellule parenchimatiche: contengono le riserve nutritive della pianta
Le due specie arboree principali sono:
1. le conifere
2. le latifoglie
Le conifere hanno fogliame innestato su rami. Lo sviluppo del tronco avviene per
cerchi concentrici che formano il nucleo compatto dell’albero, mentre all’esterno si
trova la parte più fraibile
Le latifoglie hanno l’innesto del fogliame direttamente sul trocno. Lo sviluppo del
tronco avviene nella stona centrale, formata da canali intrecciati, mentre all’esterno si
trova la parte più compatta e resistente
Le parti che compongono la sezione di un tronco si identificano in:
midollo
durame o massello
alburno
cambio
libro
corteccia
Il midollo è la parte centrale del tronco ed ha dimensioni variabili da 1mm a 1 cm
Il durame o massello è la parte inattiva del tronco successiva al midollo, di spessore
variabile a seconda dell’età della pianta. Essa è la parte più pregiata del tronco, è più
resistente all’attacco di funghi e insetti, ha colorazione scura ed è meno permeabile
L’alburno è la parte esterna al durame, è la parte attiva del tronco, che trasporta la
linfa e le sostanze nutritive. Essa è la parte più delicata del tronco, è meno resistente e
meno rigido
Il cambio è il tessuto di accrescimento del tronco. La parte di cambio rivolta verso
l’esterno tende a trasformarsi in alburno, quella verso l’esterno tende a trasformarsi
nei tessuti dello strato successivo, il libro
Il libro è la parte successiva al cambio, prima della corteccia, che ha la funzione di
distribuire la linfa trasformata dai processi di fotosintesi
La corteccia è il rivestimento esterno della pianta diviso in corteccia viva e corteccia
morta
Il legno, essendo un materiale naturale, è soggetto ad imperfezioni ed irregolarità
dovute a:
difetti insiti nella pianta
anomalie generate durante la crescita
anomalie dovute a particolari esposizioni climatiche
attacchi di parassiti e funghi
Il legno può essere attaccato da sostanze fungene che si nutrono delle sostanze
presenti nel tronco. Queste possono provocare alterazioni sostanziali del tronco
compromettendone le proprietà meccaniche. Per evitare la formazione dei funghi
l’umidità va mantenuta sempre sotto il 15%
Il legno può essere attaccato da insetti che attaccano la pianta ancora viva o il legno
riotto in tavole. Questi insetti possono compromettere le caratteristiche estetiche e
meccaniche del materiale
Il comportamento deformativo e a rottura del legno dipende dalla struttura interna del
materiale, determinata dalle funzioni vitali svolte dalle cellule
Il legno è un materiale fortemente anisotropo, ovvero presenta proprietà e
caratteristiche fisico-meccaniche e di comportamento differente nelle tre direzioni:
1. longitudinale
2. radiale
3. tangenziale
Le proprietà meccaniche indicano la resistenza del legno sottoposto a trazione,
compressione, flessione. Questa resistenza varia a seconda della direzione degli sforzi:
direzione assiale se si genera lungo le fibre
direzione radiale se si genera perpendicolare agli anelli annuali
direzione tangenziale si si genera tangente agli anelli annuali
È stato provato che il legno è più resistente alla compressione in direzione assiale, è
più resistente alla trazione in direzione assiale ed è resistente alla flessione in 3 modi
differenti:
1. le fibre superiori della tavola si accorciano
2. le fibre inferiori della tavola si allungano
3. le fibre di mezzo della tavola si incurvano
Il legno è un materiale igroscopico. Ciò significa che il legno non è mai privo di acqua e
tende ad equilibrare la propria umidità con le condizioni termoigrometriche ambientali
Questo materiale è soggetto a rigonfiamenti e a ritiri a causa dell’umidità che possono
portare a variazioni dimensionali, deformazioni e fessurazioni, ed influire sul
comportamento meccanico
Le principali caratteristiche meccaniche del legno sono:
durezza
resistenza a compressione
resistenza a trazione
resistenza a flessione
La durezza è la capacità di un materiale di resistere all’incisione da parte di un altro
materiale. Questa dipende dalla direzione di applicazione del taglio, faciale se
concorde con la direzione delle fibre, e dal peso specifico. Il valore della durezza
cresce con quello del peso specifico. Essa determina la lavorabilità del materiale in
quanto determina la resistenza che oppone il legno agli utensili da taglio
La resistenza a compressione varia a seconda della direzione di applicazione della
forza poiché il legno è un materiale anisotropo. Valori maggiori della resistenza a
compressione si hanno quando la forza di compressione è applicata nella direzione
delle fibre, valori minori della resistenza a compressione si hanno quando la forza di
compressione è applicata tangenzialmente agli anelli che formano il tronco
La resistenza a trazione è in genere 2-3 volte maggiore di quella a compressione
La resistenza a flessione ha un andamento intermedio rispetto alle due sollecitazioni
precedenti.
La densità è una delle principali caratteristiche fisiche dei legnami determinata dalla
struttura cellulare e dalla porosità. Essa è correlata alle proprietà meccaniche ed allo
stato di umidità del legno
L’umidità presente nel legno può essere definita:
umidità libera o acqua di imbibizione non influente sulle variazioni delle
caratteristiche prestazionali
umidità o acqua di saturazione il cui valore influisce sulle proprietà fisiche e
meccaniche.
In relazione alle variazioni dell’acqua di saturazione si verificano i fenomeni di ritiro. Il
fenomeno del ritiro si registra quando la riduzione del legno in tavole avviene prima
che venga raggiunto un equilibrio tra l’umidità presente nel legno ed ambiente
esterno. La stabilizzazione di tale equilibrio può richiedere circa 4 settimane a seconda
del legname. Se il legno viene tagliato prima le tavole tendono a diminuire di volume e
contraendosi danno origine a fenomeni di ritiro
La perdita di acqua ed il ritiro avviene in modo disuniforme nelle tre direzioni
caratteristiche della pianta:
1. tangenziale
2. radiale
3. longitudinale o assiale
Essi determinano il fenomeno dell’imbarcamento che conferisce alla tavola di legno
una forma arcuata seconda la direzione del ritiro: la parte più inflessa è quella più
lontana dal modulo
Le tensioni create da queste contrazioni sono cause di danni: deformazioni,
fessurazioni o rotture nei casi più gravi
Le norme europee definiscono per le varie classi di resistenza un contenuti di umidità
del 12% , in rapporto alle varie densità. Tale valore rappresenta un’umidità in
equilibrio con condizioni ambientali normali (temperatura di 20°C ed umidità relativa
del 65%)
Le sezioni trasversali delle travi in legno esposte all’umidità assorbono l’acqua lungo la
fibratura, che determina rigonfiamenti e ritiri
L’umidità agisce, inoltre, in concomitanza di altri fattori ambientali di natura:
fisicaa
biologica
I fattori ambientali di natura fisica sono tutti quei fenomeni che impediscono la
crescita verticale del tronco e che causerebbero la deviazione della fibratura
I fattori ambientali di natura biologica sono anicali, funghi e batteria
Pertanto servono dei dispositivi di protezione adeguati per evitare l’alterazione degli
elementi in legno dovuta all’umidità
Le misure preventive per la protezione degli elementi in legno dagli agenti atmosferici
e fenomeni di umidità riguardano:
la conformazione dei giunti
i profili di rivestimento esterno per l’allontanamento dell’acqua senza ristagno
Queste riguardano
una buona ventilazione per evitare il ristagno di umidità:
- nelle zone dei sottotetti
- all’attacco a terra
- nell’intercapedine retrostante ad un rivestimento ligneo di facciata o di
copertura
- in ogni altra parte dell’edificio
la protezione con barriere al vapore dei pannelli pluristrato
il trattamento delle superfici a legno a vista con:
- vernici, pitture