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Definizione 8
Un insieme A è denso in R se per ogni coppia di numeri reali x e z, esiste a ∈ A tale che x < a < z.
Definizione 10
Un insieme A ⊂ R si dice finito se è vuoto o esiste un numero n ∈ N tale che gli elementi di A possono essere messi in corrispondenza biunivoca con i numeri {1,2,3,...,n}.
Definizione 11
Un insieme A ⊂ R si dice numerabile (o infinito numerabile) se A è infinito ma ha lo stessoordinamento di N cioè i suoi elementi possono essere messi in corrispondenza biunivoca con gli elementi di N.
Definizione 12
A si dice intervallo sferico di centro x ∈ Rⁿ e raggio r > 0 e si denota con Br(x0) l'insieme: Br(x0) = {x ∈ Rⁿ | d(x, x0) < r}.
Proposizione 43
In R l'intervallo sferico di centro x0 ∈ R e raggio x è l'intervallo (x0 - x, x0 + x), cioè Bz(x0) = (x0 - x, x0 + x).
Definizione 16
Un insieme E ⊂ Rⁿ si dice compatto se esiste un intorno sferico del'origine che lo contiene, cioè se ∃ z > 0 tale che E ⊆ Bz(0).
Definizione 48
Dato un insieme E ⊂ R si dice maggiorante di E un numero M ∈ R se esiste tale che x < M ∀ x ∈ E. Si dice minorante di E un numero m ∈ R se esiste, tale che x ≥ m ∀ x ∈ E.
Definizione 56
E ⊂ R si dice limitato superiormente se ha almeno un maggiorante. Si dice limitato inferiormente se ha almeno un minorante.
Definizione 52
Dato A⊆ℝ limitato superiormente x ∈ ℝ è l'estremo superiore di A, se risulta:x = sup A se x è il più piccolo dei maggioranti di A, ossia se ∀ε > 0 ∃9 > x - ε9 > 0 maggiore di A.
Definizione 53
Dato A⊆ℝ limitato inferiormente si dice che x ∈ ℝ è l'estremo inferiore di A e si scrive x = inf A se x è il più grande dei minoranti di A, ossia9 > ∃p ∋ < 9 per ogni β appartenente ad A.
Definizione 54
Dato A⊆ℝ si dice massimo di A e si indica con max A Il punto MA ∈ A∃ esisteg ∋ ∈ s x ∈ A
si dice minimo di A e si indica con min A il punto mA se esiste tale che mx ∈ ∀A se maxA se esiste, è unico e se minA se esiste è unico.
Definizione G1
sia E⊆ℝ
x ∈ ℝn
Il vettore x > si dice punto interno se ∃ r > 0 contenuto in E cioè se Br( 0 ) ⊂ E
Definizione G2
sia x ∈ ℝ n sia x ∈ ℝ9 Il vettore x > si dice punto esterno ad E se è interno a Ec(cioè Ec ∈ ℝn\E )
Definizione G3
sia E⊆ℝg sia x ∈ ℝp Il vettore x > si dice punto di frontiera per E se non è interno né esterno ad E.
Proposizione G4
dato E⊆ℝm e sia xo ∈ ℝv. xo = è un punto della frontiera per E se e solo se ogni sia intorno sferico contiene sia punti di E sia punti di Eccioè se e solo se ∀(xo) si ha B2(xo) ∩ E + ∅
Definizione 42.2:
siano f: R → R si ha limx → x0 f(x) = L con L ∈ R, se ∀ε > 0 ∃V > 0 t.c. ∀x J(x0 - V) → f(x) - L | < ε
Definizione 42.3:
dato un insieme A ⊂ R un punto x ∈ R si dice punto isolato di A se valgono le due proprietà: i) x ∈ A ii) esiste un intorno di x in cui non cadono punti di A diversi da x stesso, i.e. ∃Bδ(x0) t.c. (Bδ(x0) {x0}) ∧ A = ∅
Definizione 5.5:
sio f: A ⊂ R → R, x ∈ E (A ∪ D) ∖ A se L ∈ R si ha limx → x0 f(x) = L se per ogni intorno I(x) di L esiste un intorno Bδ(x0) di x0 t.c. ∀x ∈ Bδ(x0), x ≠ x0 → f(x) ∈ I(L)
Teorema 6: di unicità del limite
sio f: A ⊂ R → R A aperto sia x0 ∈ A ∪ D A ∖ As sia L ∈ R. Se limx → x0 f(x) = L 1 limx → x0 f(x) = L 2 allora tale limite è unico. Dim
Teorema 7: dei confronti
dote tre funzioni f, g, h: A ⊂ R → R A aperto, x0 ∈ A ∪ D A se f(x) ≤ g(x) ≤ h(x) ∀x ∈ A e se limx → x0f(x) = L e limx → x0h(x) = L allora limx → x0g(x) = L Dim
Teorema 8: di permanenza del segno
sio f: A ⊂ R → R A aperto, x0 ∈ A ∪ D A. Se limx → x0f(x) = L ≠ 0 allora esiste un intorno di x0, U(x0), t.c. f(x) ha lo stesso segno di L per ogni x ∈ U(x0) ∧ A, x ≠ x0. Dim
Definizione (asimptoto) data una funzione f si ha:
\(\lim_{x \to x_0} f(x) = y_0\) si dice che f è un infinito per \( x \to x_0 \)
Definizione (infinitesimo) data una funzione f si ha:
\(\lim_{x \to x_0} f(x) = 0\) si dice che f è un infinitesimoper \( x \to x_0 \)
Definizione 155 date due funzioni f, g definite nell’intorno di un certo punto \( x_0 \) tranne al più il punto\( x_0 \) stesso, f se si ha:
\(\lim_{x \to x_0} \frac{f(x)}{g(x)} = 0\) si dice che f è un infinitesimo di ordine 0 di g per x chetende a \( x_0 \); si scrive
\( f(x) o(g(x)) \space per \space x \to x_0 \)
Definizione 164 sia f: A⊂R → R a aperto e \( x_0 \in A \); f si dicecontinua in \( x_0 \) se
\(\lim_{x \to x_0} f(x) = f(x_0) \)
f è continua in \( x_0 \) se \(\forall \space \epsilon > 0 \)
\(\exists \delta (x_0 - r, x_0 + r) \cap A \) si ha \(| f(x) - f(x_0) | < \epsilon \)
Teorema 15 (preavento del segno) sia f: (a, b)⊂R continua.Sia c∈(a, b) tale che f(c)≠0. Allora esiste \(\delta > 0\) t.c.
\( f(x) ≠ 0 \) \(\forall \) x∈(c-\(\delta\)), c+\(\delta\)) \cap (a, b)
Analogamente se f(c)=0, esiste \(\delta > 0\) t.c. DIM
f(c)≠0 \(\forall \) c∈(c-\(\delta\)) c+\(\delta\))) \cap (a, b),
in altri parole, esiste un intorno di\( \bar{c}(c - r, c + \delta) \) dove f assume lo stesso segno di f(c).
Teorema 16 (esistenza degli sucari) f: [a, b]→R continua BWT
Se f(a)[f(b)]≠0 allora esiste c∈(a, b) t.c f(c)=0
Teorema 11 (valore intermedio) f: (a, b)→R continua einterna m=inf f(x) inf[m(f)≤supl(f)] M suMf(x) ≤samp(m(f)Allora f assume tutti i valori compresi tra m e M
Ciòè dato z∈(m, M) esiste c∈(a, b) t.c.
f(c)=z
Sviluppi di Taylor
log(1+x) = x - x2⁄2 + x3⁄3 + (-1)n+1 xn⁄n + o(xn)
ex = 1 + x + x2⁄2! + x3⁄3! + xn⁄n! + o(xn)
sinx = x - x3⁄3! + x5⁄5! + (-1)n⁄(2n+1)! x2n+1 + o(x2n+1)
cosx = 1 - x2⁄2! + x4⁄4! + (-1)n⁄(2n)! x2n + o(x2n)