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INSIEMISTICA
INSIEME: concetto intuuto
X = { Sole, Mercurio, Amleto }
Y = { Sole }
Segni:
- Y ⊂ X ⇒ sottoinsieme
- X ⊃ Y ⇒ sovrainsieme
- X∪M = F ⇒ unione
- M∩F = Ø ⇒ intersezione
INSIEMI NUMERICI
NUMERI NATURALI N
N = {0, 1, 2, 3, 4, 5…}
- «insiemestici potenti»
- Lo posso avere un numero finito o infinito di elementi ( INFINITA NUMERABILE )
- addizione e moltiplicazione verificano: PROPRIETÀ COMMUTATIVA, ASSOCIATIVA, DISTRIBUTIVA
(x + y) = y + x
- ∃ identità dell'elemento neutro per la somma: x + 0 = x, ∀x∈N
- ∃ identità dell'elemento neutro per il prodotto: x · 1 = x, ∀x∈N
- ORDINAMENTO TOTALE: a0: (x−ε,x+ε)⊂A
- x è esterno ad A se non esiste un intorno di x internamente alla chiuso traslazione (AC) ∃ε>0: (x−ε,x+ε)⊂AC
- x è di frontiera per A se non è né intorno né esterno ad A, cioè ∀ε>0 si ha (x−ε,x+ε)∩A≠∅ e (x−ε,x+ε)∩AC≠∅
Punti di Adesione e di Accumulazione
- Dati x∈R, A⊂R, si dice che:
- x è di adesione ad A se quaesiasi intorno di x contiene punti di A ∀ε>0: (x−ε,x+ε)∩A≠∅
- x è isolato di A se esiste un intorno di x che non contiene altri punti di A accetto per x ∃ε>0: (x−ε,x+ε)∩A= {x}
- x è di accumulazione per A se x è aderente ma non è isolato
Esempi
A=[4,3]∪{5}
- x=2 → punto interno
- x=1, x=3, x= 5 → punti di frontiera
- x=4 → punto esterno
- x=3 → punto di adesione
- x=5 → punto isolato
Limiti di funzioni
Teorema del confronto (in due caratteri)
Siano f, g: A → ℝ. x₀ ∈ D'(A) t.c. f(x) ≤ g(x), ∀x ∈ A
Se limx→x₀ f(x) = ±∞ allora limx→x₀ g(x) = ±∞
Se limx→x₀ g(x) = ±∞ allora limx→x₀ f(x) = ±∞
Siano f, g, h: A → ℝ. x₀ ∈ D'(A) t.c. f(x) ≤ g(x) ≤ h(x), ∀x ∈ A
Se limx→x₀ f(x) = l e limx→x₀ h(x) = l
allora limx→x₀ g(x) = l
esempio:
limx→0 (sin x)/x
- -1/x ≤ sin x/x ≤ 1/x ∀x > 0
e limx→0 -1/x = ∞ e limx→0 1/x = ∞
⇒ limx→0 sin x/x = 0
Cambio di variabile
Per calcolare limx→x₀ g(f(x))
Teorema: Se limx→x₀ f(x) = y₀ e limy→y₀ g(y) = l
allora limx→x₀ g(f(x)) = limy→y₀ g(y)
esempio:
f(x) = x⁻⁴
Ponici limx→∞ 1/x⁴ = 0
ponendo y: 1/x⁴ ⇒ otteni
limx→∞ x⁻⁴ = limy→∞ y⁻¹ = 0
Passando dal limite del rapporto incrementale , fa trovare almeno la posizione funzione al grafico nel punto (x0; f(x0)). Quindi la derivata di una funzione rappresenta il coefficiente angolare di tange nt dell'secante.
Rapporto incrementale = indica la "velocità mediade" della funzione è derivata = "velocità istantanea"
Derivata delle funzioni elementari
Dc = 0
Dxn = nxn-1 per ogni n ∈ N
Dex = ex
Dlnx = 1/x
Dsinx = cosx
Dcosx = -sinx
Tutte le funzioni elementari sono derivabili tranne il valore assoluto e i razionali, che non sono derivabili in x0=0
Regole di derivazione
Teorema (Derivata della somma)
Siano f,g : (a,b) → R derivate , allora f+g e f-g sono derivabile e:
- D[(f+g)(x)] = Df(x) + Dg(x)
- D[(f-g)(x)] = Df(x) - Dg(x)
Teorema (Derivata del prodotto)
Siano f,g : (a,b) → R derivate , allora f⋅g è derivabile e:
- D[(f⋅g)(x)] = Df(x)⋅g(x) + f(x)⋅Dg(x)
Osservazione → Se f e g derivabile e c ∈ R allora
D[(c⋅f)(x)] = Dc⋅f(x) + c⋅Df(x) = c⋅Df(x)
Teorema (Derivata del rapporto)
Siano f,g : (a,b) → R derivabile e g(x) ≠ 0 , allora f/g è derivabile e:
- D[f(x)/g(x)] = [Df(x)⋅g(x) - f(x)⋅Dg(x)] / g(x)2
Convessità e concavità:
Teorema sulla convessità
La convessità di f: (a, b) → ℝ derivabile equivale a:
- Le rette tangenti non stanno sotto il grafico ossia ∀x ∈ (a, b)
f(x) ≥ f(x0) + Df(x0)(x − x0), ∀x ∈ (a, b)
- Df è non crescente
f(x) ≤ f(x0) + Df(x0)(x − x0), ∀x ∈ (a, b)
Teorema sulla concavità
- Df è non crescente
Sia f: (a, b) → ℝ derivabile due volte, allora:
- È convessa se e solo se D²f(x) ≥ 0 per ogni x ∈ (a, b)
- È concava se e solo se D²f(x) ≤ 0 per ogni x ∈ (a, b)
Punti di flesso
Def. I punti x0 di una funzione f: (a, b) → ℝ sono i punti x0 ∈ (a, b) in cui f cambia convessità cioè sono specie
Teorema Se f: (a, b) → ℝ è derivabile due volte in x0 ∈ (a, b) è un punto di flessoallora D²f(x0) = 0
Teorema (II condizione sufficiente)
Siano x0 ∈ (a, b) un punto stazionario per f ∈ Cⁿ((a, b), n ∈ ℕ tale che Dⁿf(x0) ≠ 0 e
- D(k)f(x0) = 0 per ogni k ≤ n
- Se n = pari allora
- Dⁿf(x0) > 0 allora x0 è un punto di minimo locale
- Dⁿf(x0) < 0 allora x0 è un punto di massimo locale
- Se n ≠ pari allora non vi è né punto di minimo né punto di massimo locale ed inoltre
- Dⁿf(x0) > 0 implica f strettamente crescente
- Dⁿf(x0) < 0 implica f strettamente decrescente