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A R
Divisione tra polinomi • = Q+
D D
Regola di • Le radici posiitve di un'equazione algebrica reale in
un'incognita sono in numero non superiore a quello delle
variazioni di segno nella successione dei coefficienti, e la
Cartesio differenza è un numero pari
Vettori numerici
• Si dice vettore numerico (reale) ad n componenti una n-
pla ordinata di numeri reali, detti sue componenti
Definizione
• = ∈ ℝ ⇔ ∈ ℝ ( = 1, 2, … , )
1
• ℝ = {( )| ∈ ℝ, = 1, … , }
• 0 è il vettore nullo
Operazioni fondamentali
• Somma tra vettori
• + = ( + )
• La somma si fa componente per componente
• Proprietà
• + = + - commutativa
• + + = + + - associativa
• Prodotto di un vettore per un numero reale
• ∝ = (∝ )
• Proprietà
• = () - associativa rispetto alla moltiplicazione tra scalari
• + = + - distributiva per somma di scalari
• + = + - distributiva per somma di vettori
• Prodotto scalare
• × =
12 2
• = × = + ⋯ +
• Proprietà
• × = × - commutativa
• + × = × + × - Distributiva per somma di vettori
• × = × = ( × ) - Associativa rispetto alla moltiplicazione
per uno scalare
Combinazioni lineari e spazi vettoriali
≥ 1 ℝ : , … ,
• Si assegnano un numero qualunque di vettori di ed
1
, … ,
altrettanti numeri reali 1
• Si chiama combinazione lineare dei vettori con i coefficienti il vettore
=
=1
• ℝ è chiuso rispetto all'operazione di combinazione lineare e cioè, usando
ℝ
vettori originari appartenenti ad si ottiene un altro vettore appartenente a
quello spazio
• Si chiama "spazio vettoriale reale" un insieme di vettori chiuso per combinazioni
lineari reali in cui sono definite le operazioni di somma e prodotto per uno
scalare che generano sempre un altro vettore appartenente a quell'insieme
Sottospazi vettoriali
• Sia W un sottoinsieme di uno spazio vettoriale V qualunque
• I vettori di W possono essere combinati tra loro generando ancora vettori di V
• Se i vettori di W generano vettori appartenenti ancora a W allora esso è un
sottospazio vettoriale dello spazio V che lo contiene
3 3
• = 0, , ∈ ℝ → ℝ
W è sottoinsieme di ed è chiuso rispetto alle
combinazioni lineari in quanto generano altri vettori W che giacciono su quel
piano
Dipendenza ed indipendenza lineare
≥ 1
• Dati vettori appartenenti ad un qualunque spazio vettoriale, essi si
dicono linearmente dipendenti tra loro se esiste una loro combinazione lineare
= 0
reale (non banale) che dia il vettore nullo
• Si dicono linearmente indipendenti tra loro nel caso contrario che non esiste
questa combinazione che dia il vettore nullo
Casi di dipendenza
Un vettore Due vettori vettori
(< )
• Un vettore è • Due vettori sono dipendenti • Se tra vettori ve ne sono
indipendente se e tra loro se e soltanto se dipendenti tra loro, allora sono
0 sono proporzionali dipendenti tra loro tutti gli vettori
solo se non è • + = 0 ⇒ = • + ⋯ + = 0
• = 0 ⇔ = 0 1 1
• + ⋯ + + 0 + ⋯ +
− 1 1 +1
0 = 0
• Due vettori ortogonali (e
• Se vettori sono dipendenti tra
non nulli) sono indipendenti loro, almeno uno di essi è
tra loro combinazione lineare dei rimanenti
• − = 0 ⇒ × = • = 0
× = ( × ) =
2 2
• = − − ⋯ −
≠ 0 ⇒ i vettori non 2
1 1
possono essere ortogonali • Se un vettore è combinazione
, + 1
• Due vettori possono essere lineare di altri gli altri
indipendenti senza essere sono dipendenti tra loro
ortogonali • = ⇒ − = 0
()
• Il rango di un insieme di vettori appartenenti
Rango ad uno stesso spazio vettoriale è il numero massimo di
vettori indipendenti tra loro che è possibile trovare in
• Riferimento ad un insieme di vettori qualunque
Basi di uno spazio
vettoriale
Sistema di generatori Basi
• Un sistema di generatori per lo spazio • Una base di uno spazio vettoriale è un
vettoriale V è un insieme di vettori di V tale sistema di generatori dello spazio formato
che ogni vettore di V possa esprimersi come da vettori linearmente indipendenti tra loro
loro combinazione lineare • Se B è una base per V, allora ogni vettore di
• Se i vettori che lo formano sono dipendenti V può esprimersi in uno ed un solo modo
tra loro allora si può scartare uno di questi come combinazione lineare di elementi di B
vettori sena che quelli rimanenti perdano la • = { , … , } è una base per V
1
capacità di generare V costituita da vettori linearmente
•= indipendenti
=1
• = • = =
per il teorema di prima
1
=2
• = + + ⋯ + = • − = 0
1 1 2 2
+ ⋯ + + + ⋯ + • − = − = 0
2 2 2 2
• =
dim ()
• La dimensione di uno spazio vettoriale è il
numero dei vettori di ogni base
Dimensione • Se uno spazio vettoriale ha dimensione n, è impossibile
trovare in esso più di n vettori indipendenti tra loro
• Riferimento agli spazi vettoriali
= { , … , }
• Considerata una base per e ciascun
1
∈ rappresentabile in uno ed un solo modo come
=
Coordinate ∈
• Si chiamano coordinate di rispetto alla base i
coefficienti dell'unica combinazione lineare che esprime
in termini degli elementi di
Matrici
Definizione
• Una matrice è un quadro di numeri reali disposti su m righe ed n colonne
• La matrice ha un doppio ordinamento rispetto al vettore
1
• = =
2 1 2 3
3
11 12 13
• = = 21 22 23
31 32 33
• Si calcola solo nelle matrici quadrate
• Regola di Sarrus nella 3x3
• Regola dei triangoli nella 3x3
• Laplace
• Il determinante di A è la somma dei prodotti degli
elementi di una linea di A, arbitrariamente scelta,
per i rispettivi complementi algebrici (Laplace)
• Si chiama compelemento algebrico dell'elemento
∈ il determinante della matrice ottenuta da A
cancellandone la riga e la colonna di ,
+
−1
moltiplicato per
• Proprietà dei determinanti
0 → det = 0
• Una linea di
• Scambiando due linee il determinante cambia di
segno → det = 0
• Due linee uguali per cui
Determinante scambiando queste due righe ottengo una
matrice uguale alla precedente e quindi l'unico
determinante che non cambia di segno è 0
• = −
→ det = 0
• Due linee proporzionali per cui
,
ponendo in evidenza la matrice si riduce ad
avere due linee uguali
• Aggiungendo ad una linea una qualunque
combinazione lineare delle altre, il determinante
non cambia
• Se le linee della matrice sono dipendenti tra loro
det = 0
allora
• Una linea la possiamo scrivere come
combinazione lineare delle altre e
successivamente possiamo sottrarre quella linea
alla stessa combinazione lineare delle altre linee
e quindi avere una linea di zeri e quindi
det = 0
• Si chiama minore di ordine p di una matrice A il
determinante di qualunque matrice che si può costruire
a partire da A fissandone, a piacere, p righe e p
colonne, e prendendo poi gli elementi che restano così
individuati
• Si chiama rango, o caratteristica di A, e si denota con
, l'ordine massimo dei suoi minori non nulli; ciò
implica che:
• La matrice A possiede almeno un minore di ordine p
diverso da 0
• Tutti i minori di A di ordine maggiore di p sono nulli
• 0 ≤ ≤ min(, )
• Considerazioni
• 0 quando tutti i valori sono nulli
• Il rango di una matrice non cambia se se ne
scambiano le linee tra loro, o se ad una linea si
aggiunge una qualunque combinazione lineare delle
altre
• In ogni matrice, il numero massimo di righe
Rango indipendenti tra loro è uguale a quello delle colonne
indipendenti tra loro
• Il rango di una matrice è uguale al numero massimo
di righe e colonne indipendenti tra loro che essa
possiede
• La determinazione del rango di un insieme di vettori
numerici si effettua costruendo con i vettori assegnati
una matrice e si calcola successivamente il
determinante per ottenerne il rango; il numero
massimo di vettori linearmente indipendenti estraibili
ℝ )
da (spazio di dimensione è dato che se i
vettori hanno componenti, la matrice che con essi si
può costruire non può avere rango maggiore di
• Il rango ci permette di capire quanto sono
linearmente dipende