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– Processo relazionare, definirci in base a dei confronti fatti con l’altro ( io non

sono così perché non sono te, ecc).

– in base a degli studi maschili ( di esperti maschili) risulta che le donne siano

viste dagli uomini in maniera diversa, loro si considerano possessori di un

grande potere che le donne non hanno. L’uomo è costretto a ridefinirsi in

base al genere femminile e questo comporta una instabilità nel genere

maschile.

Gli studi derivati dall’analisi degli elementi in comune sono: Essere uomini o

donne è una conseguenza della legge di natura e quindi chi devia viene

riportato nei rami; stato di continua vigilanza per mantenere un equilibrio.

Elementi in disaccordo:

– Il genere maschile fatica a vedersi come genere perché neutrale e

universale, automaticamente fanno fatica a vedersi come una parte

dell’umanità perché si riconoscono come il tutto; ma ragionare in termini di

genere significa ragionare in termini di parzialità. L’uomo è la norma e la

donna è l’eccezione. Rapporto tra il potere e l’identità: battaglia che dalla fine

dell’800 l’uomo ha combattuto per contenere l’avanzata femminile, battaglia

che da una parte viene vista come un tentativo di mantenere un potere e dei

privilegi.

Si studia perché un uomo senza una qualche forma di potere non è concepito

come uomo, non possiede la dovuta virilità; rapporto stretto fra uomo e

potere.

Studio anche nel rapporto fra identità maschile e lavoro, poiché sembra una

tragedia molto più grossa per l’uomo perdere il lavoro piuttosto che per la

donna

Del sociologo Robert Connell (1996) Con il termine di mascolinità

 egemonica si identifica un modello ideale di uomo dominante, che

cambia a seconda delle aree geografiche, del periodo storico, di una

data società, e che occupa una posizione di egemonia in un dato

modello di rapporti fra generi (ossia, in particolare rispetto alle donne

ma, per esempio, anche rispetto agli omosessuali); dunque

automaticamente, per avere il dominante (la mascolinità vista come

virilità) si deve trovare l’immagine opposta, ossia la mascolinità

subordinata (per es gli ebrei durante il fascismo; i neri e gli

extracomunitari nella società odierna, l’omosessuale nelle varie fasce

storiche). La presenza delle mascolinità subordinate porta ad un

rafforzamento della mascolinità egemone attraverso gli stereotipi loro

attribuiti e, di conseguenza, la mascolinità egemone instaura atti di

discriminazione e marginalizzazione contro di loro.

La mascolinità egemone si esprime in base a dei codici di

comportamento; quanto più ci si distacca dalla norma, tanto più la

proprio identità maschile è vista come l’opposto della mascolinità.

Possiamo sintetizzare le contrapposizioni del maschile prendendo come

esempio due note figure della mitologia classica. La prima è Ercole, il semidio

dalla forza smisurata, icona della mascolinità quale brutale e violenta che si

contrappone a Ganimede, simbolo del giovane effeminato, che si accosta

all’immagine dell’omosessuale perché la leggenda narra che Giove lo fece

suo amante nell’olimpo.

Antropologia (studio dell’uomo)

Esward Evans-Pritchard, antropologo inglese → non è possibile affermare

che le donne si trovano in una posizione molto più favorevole nella nostra

società che in quelle primitive.(riferito alle condizioni del rapporto fra donne e

uomini)

Campo di studio articolato, che si basa sul confronto e comparazione di modi

diversi di vedere il mondo in generale, e anche modi di vivere propri di

specifiche civiltà umane. Il confronto è il punto centrale del metodo

antropologico, il più adatto per mettere in risalto le differenze con la

concezione che non esistono modi di vita migliori rispetto ad altri.

Gli USA sono lo stato dove maggiormente si diffonde l’antropologia. 4

discipline:

- Antop fisica

- Antrop Archeologica (studio delle formazioni sociali e culturali del passato)

paleoantropologia (cerca di ricostruire le condizioni di vita sulla base dei

reperti fossili, cosa mangiavano le persone, ecc).... climatologia ....

primatologia (studio dei primati)

- Antrop culturale e sociale – Uomo in quanto animale sociale

Alle sue origini, l’antropologia culturale sembra legarsi esclusivamente allo

studio delle società primitive, anche se il suo obiettivo pare essere costruire

uno studio dell’uomo in generale. É aperta la possibilità di sottrarre alla

naturalità i ruoli sessuali per attribuirli alle diverse culture ed epoche storiche.

- Antrop linguistica ( studia le relazioni tra la cultura e il linguaggio)

Anche qui si parte dal processo di relazione con l’altro, della diversità

L’antropologo affronta il problema di costruire un modello di alterità facendo

una riflessione automatica su sé stesso. Cerca di essere oggettivo senza

escludere gli elementi soggettivi che lo colpiscono, elementi emotivi che

spesso annota ma che poi non prende in considerazione. Quindi alla base

dell’antropologia c’è l’intento di soffocare la soggettività dell’antropologo.

Nei primi anni del XX secolo, le informazioni che si ottennero dagli studi

antropologici, non specificavano se fossero di donne, uomini, anziani,

bambini cercando sempre di dare un’idea di neutralità ma falsa. Infatti gli

studi erano sempre di uomini. (in base a studi di antropologhe su vecchi

antropologi è risultato che alcuni riti dove gli uomini non apparivano non

venivano né raccontati né analizzati dagli antropologi).

Donne antropologhe: Margaret Mead, l’americana che studia le donne e

 le differenze tra i sessi in società lontane. (metà anni ’30, “Sesso e

temperamento in tre società primitive”, dove Mead confronta tre società

della Nuova Guinea e in particolare in una nota differenze di genere nel

comportamento ma sono differenze rovesciate perché le donne sono

decise, attive e capaci di cooperazione mentre gli uomini sono fragili,

insicuri e poco cooperativi)

Simone de Beauvoir , “Il secondo sesso”

“donne non si nasce, ma si diventa” → sostiene la tesi che le donne sono

state definite dagli uomini

La nuova antropologia delle donne comincia negli anni ’70, e affronta

 soprattutto il modo in cui vengono rappresentate le donne all’interno

della disciplina. ( 3 preconcetti principali: si preferiscono li uomini

quando si parla di “lavoro sul campo” perché più informati e organizzati

sull’argomento; si studiano società che di per sé considerano le donne

inferiori agli uomini; l’asimmetria fra donne e uomini corrisponde a

ineguaglianza e gerarchia).

Sono state rilevanti anche le riletture di lavori fatti da antropologi che visti con

gli occhi delle antropologhe hanno rilevato essere un po’ fasulli. Per

esempio, Malinowski studiò le isole Trobriand tra il ’15 e il ’18 e Annette

Weiner, nel 1976, apportò una rielaborazione a questi studi scoprendo che le

donne erano assenti dalle cerimonie descritte nonostante ne gestissero

addirittura una di centrale importanza che prevedeva la consegna di doni ai

conoscenti del defunto.

Biologia

Anche la biologia è in parte un concetto culturale, in quanto non è dimostrato

scientificamente che esistano più razze. In realtà c’è una sola razza e inoltre i

gruppi razziali che si differenziano fra loro culturalmente, hanno poca

differenza biologica (5% di geni diversi) e esiste una maggior differenza fra

due membri di uno stesso gruppo, rispetto a due di razze diverse. Non c’è un

significato nelle differenze fisiche se non quello sociale che viene imposto.

Il meccanismo di razza venne creato nel 19 secolo negli stati uniti per

differenziare gli europei dagli schiavi africani e dagli americani. È un modo

per giustificare la disuguaglianza nei confronti di persone soggette a

schiavitù.

Di fatto la razza serve x dividere, classificare e controllare soprattutto le

popolazioni delle colonie. L’esempio più triste è il nazismo

Se tu pensi che ci siano delle differenze determinate biologicamente

ovviamente non c’è nessuna possibilità di crescita e di cambiamento in

positivo perché tutti nasciamo con la convinzione dell’esistenza delle

differenze di ruolo.

1993 => saggio controverso “the five sexes” cinque sessi presenti in natura,

rivisitato all’inizio degli anni duemila

Articolo con enorme impatto su medici e opinione pubblica; articolo

provocatorio che fa venire alla luce la questione degli individui intersessuali

(INTERSEX/MIDDLESEX) => definiti da altri ermafroditi, ma che loro non

apprezzano

VERI/PSEUDO ERMAFRODITI => problematico per il linguaggio ma anche

su ideologia

Nel saggio continua a dare importanza primaria a genitali dell’individuo, non

al genere che un individuo sente suo

ERMAFRODITA => si pensa subito al mondo della pornografia, nonostante

venga dalla mitologia (retaggio medicina vittoriana)

Vero/pseudo sottolineano un’autenticità e mancanza di queste caratteristiche

INDIVIDUI INTERSESSUALI => Presentano un’anomalia congenita

dell’apparato riproduttivo e sessuale

Individui intersessuali alla nascita vengono corretti con decisione che prende

il medico in accordo con la famiglia (oggi ci sono protocolli che impongono di

aspettare e posticipare la decisione, la scelta deve essere dell’individuo)

John Money => stima che il 4% delle nascite siano soggetti intersessuali;

l’identità di genere di un neonato è malleabile fino ai 18 mesi => per provare

questa teoria porta questo caso di due gemelli che vengono circoncisi, ma

uno per sbaglio viene evirato, e quindi per correggerlo viene trasformato in

femmina => portato come successo fino alla sua età adulta quando scopre

cos’era veramente, ritorna uomo perché non si sente a suo agio, poi si

suicida => FALLIMENTO TOTALE

Se il soggetto entra in relazione eterosessuale, allora funziona se no non ha

funzionato? => articolo denuncia questa condizione (Esempio su come anche

il sesso sia costruito)

HUBBARD => Prima donna a cui venne data la cattedra di biologia ad

Harvard

Quelle che consideriamo come differenze biologiche innate fra uomo e donne

siano mutuate in realtà dalla cultura e dalle visioni sociali

ALTEZZA – PESO – FORZA – LAVORO – MESTRUAZIONI

In realtà esistono donne pi&ugr

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valesau2 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Studi interculturali e di genere e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Baccolini Raffaella.