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STIMOLI:
- Rilevanti: provengono da fonti di informazioni controllate dal produttore;
- Simbolici: accrescono il valore del prodotto in quanto creano una differenziazione in termini di servizi (es. di garanzia, servizio post-vendita);
- Sociali: legati alla gestione dei social network.
PERCEZIONI (strumento con cui leggere gli stimoli):
- Sensibilità delle informazioni (apertura): livello di coinvolgimento;
- Distorsione nell'interpretazione: barriera cognitiva che limita le percezioni (barriere = esperienze personali passate);
- Ricerca attiva di informazioni: estesa che riguarda la raccolta specifica delle informazioni.
APPRENDIMENTO (punta a memorizzare le informazionià memorizzazione di un brand). 5 fasi:
- Motivazione: antecedenti del comportamentoà scintilla che influisce sulla decisione. Guidata da benefici ricercati (valori terminali da raggiungere);
- Predisposizione: atteggiamento all'acquisto positivo o negativo.
L'atteggiamento è influenzato da una imposizione della società;
Soddisfazione: si realizza quando facciamo una comparazione tra le percezioni post-acquisto e le aspettative; aumenta il riacquisto;
Comprensione della marca: leggiamo meglio il significato di un brand; capiamo il significato centrale;
Set di scelta: nel momento in cui percepisco, il set viene evocato (insieme di alternative e di acquisto).
Modello della gerarchia degli effetti (AIDA):
- Attenzione
- Interesse
- Desiderio
- Azione
CUSTOMER FUNNEL: strumento teorico già conosciuto nei mercati internazionali. È una semplificazione del modello AIDA.
Approfondisce la percezione e apprendimento che precedono l'acquisto. Nasce con un primo stimolo:
- Consapevolezza: misura un primo grado di identificazione generale dei clienti (awareness);
- Familiarità: il consumatore memorizza la presenza del prodotto ricordando il brand e individuandolo nel set di scelta;
- Esperienza post-acquisto: confronto tra aspettative e percezioni post-acquisto.
Non è detto che la semplice soddisfazione porti al riacquisto. Questo journey è influenzato da alcune politiche di marketing che passano da una logica push a una logica pull. Non possiamo più contare sul paradigma strategie push, ma bisogna investire anche su quelle pull; passaggio ad una logica dove il consumatore è attirato dal prodotto (bisogna diversificare le scelte e i mezzi da utilizzare e usare contenuti diversi).
LEZIONE 13 16/11/2021 CUSTOMER RELATIONSHIP MANAGEMENT (CRM)
Obiettivo del CRM è costruire rapporti edilizi, durevoli e reciproci con buoni clienti; quindi curare, investire e sostenere i clienti profittevoli ci permette di investire in rapporti durevoli.
Legge di Pareto: 80% delle vendite proviene da un 20% di clienti e il 20% percento delle vendite proviene dall'80% dei clienti.
clientià bisogna investire sui clienti profittevoli (il 20%). Per fare questo è necessario:
- Monitorare la soddisfazione
- Gestire i reclami dei clienti insoddisfatti (dichiarazione di qualcosa che non va)
- Trovare soluzioni ad eventuali problemi
- Ricompensare i clienti che ripetono l'acquisto
Il CRM ha quattro obiettivi fondamentali:
- Loyalty: assicurarsi la soddisfazione del cliente che diventerà ripetizione d'acquisto
- Relationship: gestire la relazione in termini di qualità e quantità di spesa del consumatore. È importante che il consumatore ad ogni acquisto aumenti sempre i prodotti
- Value: creare maggiore valore nei confronti del cliente e cercare di soddisfarlo; oggi è più facile grazie alla personalizzazione o abbassamento dei prezzi
- Ambassadorship: gestire un cliente non solo affezionato, ma sostenitore del brand (trasformarlo in un media)
Appunti a cura di Brescia Chiara.
clienti possono essere di diverso tipo:- Indiziati: potenziali
- Candidati: hanno una disponibilità a spendere
- Non accreditati: non sono affidabili, quindi l'impresa non ha l'obiettivo di raggiungerli
- Affezionati: sono candidati e ripetono l'acquisto
- Sostenitori: si trasformano in Ambassador
- Analitico: raccogliere dati del mercato.
- Strategico: sfruttare quei dati per soddisfare obiettivi (nuovi clienti, retention e sviluppo).
- Operativo: programmi di operazione.
- Collaborativo: porta ad una gestione di un cliente che è anche cliente di un'altra istituzione.
- Relazioni profittevoli (non solo alla ritenzione del cliente nel tempo);
- Aiuta le aziende a sviluppare prodotti e servizi su misura per
Rappresenta una misura di performance in termini di aspettativa. La misura è il punteggio medio ponderato. Viene incrociato con la deviazione standard, variabilità dei punteggi rispetto alla media. Se misuriamo questi due dati possiamo costruire una matrice.
MATRICE SODDISFAZIONE/INSODDISFAZIONE
-
Insoddisfazione distribuita:
Punteggio inferiore e deviazione standard elevata. La maggior parte dei clienti è insoddisfatta e la variabilità dei punteggi è elevata, quindi ci sono diversi livelli di insoddisfazione.
-
Soddisfazione distribuita:
Punteggio medio elevato e deviazione elevata. La maggior parte dei clienti è soddisfatta in maniera diversa (punteggi variabili). In questo modo l'impresa può correggere le strategie.
-
Insoddisfazione omogenea:
Caso peggiore. La maggior parte dei clienti è insoddisfatta e tutti concordano sul livello di insoddisfazione. Punteggi negativi concordanti, bisogna cambiare molte cose.
- Infedeltà: bassa fiducia e basso saggio di riacquisto
Investimento nella customer loyalty: è difficile a seconda del mercato. Il mercato può essere opportunistico o competitivo.
La relazione tra soddisfazione e fedeltà non è proporzionale, ma c'è un legame con intensità diversa a seconda del contesto di mercato. Nei mercati non competitivi il grado di soddisfazione ha un impatto limitato sulla fedeltà, nei mercati iper-competitivi, invece, l'aumento della soddisfazione può portare ad una fedeltà solo da parte di coloro che sono pienamente soddisfatti; l'intensità della soddisfazione aiuta a definire la fedeltà. Quindi dobbiamo individuare delle differenze tra soddisfatti (non si trasformano in consumatori fedeli perché hanno una soddisfazione su più marche) e pienamente soddisfatti (garantisce all'impresa di conquistarsi un cliente).
fedeltà: la fedeltà è correlata alla piena soddisfazione, quindi, dobbiamo investire affinché i clienti siano pienamente soddisfatti.
LEZIONE 14 18/11/2021 ANALISI INTERAZIONI CONSUMER TO CONSUMER
Sono abilitate da strumenti digitali e rientrano negli studi del comportamento d'acquisto.
Social media: mezzo attraverso il quale si abilita una relazione 2.0, rappresentano un mezzo che si aggiunge a quelli tradizionali (migliorando la possibilità di contatto tra i clienti), ma rappresenta anche un elemento di trasformazione anche dei mezzi tradizionali (cambiamo il modo di trasferire le informazioni).
Attraverso i media tradizionali è possibile accedere ai social media (es. programma televisivo può essere associato all'uso di social media).
Questo crea una relazione tra gli utenti e modifica il significato e il contenuto stesso dei media tradizionali.
Sono gli unici strumenti che abilitano una relazione tra consumatori.