vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
SVILUPPO DEI MERCATI ESTERI
3.1. Il processo decisionale strategico per l'internazionalizzazione dei
mercati
Le decisioni principali che spettano alle imprese nella messa a
punto della loro strategia internazionale riguardano soprattutto la
scelta dei mercati esteri e le modalità di ingresso in essi; si tratta di
decisioni complesse, poiché non soltanto richiedono l'analisi di
variabili precise, ma devono anche tenere conto delle dimensioni
dell'impresa, delle risorse di cui essa dispone, del settore di
appartenenza e della competizione che vi risiede.
Ogni impresa può scegliere tra tre diverse modalità di ingresso:
- ingresso in modo indiretto : ricorrendo ad intermediari a cui
affidare sia la vendita, sia l'amministrazione della vendita all'estero
(fatturazione, pagamenti, procedure doganali), sia le varie scelte
logistiche ;
- ingresso attraverso accordi con partner esteri : fondato su
collaborazioni con soggetti già presenti nel paese in cui si vuole
accedere, come cessioni di licenze, franchising o altro;
- i ngresso in modo diretto : l'impresa agisce direttamente sul paese estero,
in prima persona, dirigendo le attività commerciali, talvolta insediandosi
direttamente nell'area in cui vuole sviluppare il mercato, al fine di rendere più
efficace il processo di adattamento alle condizioni locali.
3.2. La numerosità dei paesi fra market concentration
strategy e market spreading strategy e i relativi fattori di
influenza
Al momento della scelta nel numero di paesi verso cui sviluppare il
mercato, l'impresa si trova di fronte due diverse alternative:
- Strategia di concentrazione (market concentration strategy)
Concentrare l'utilizzo delle risorse disponibili verso uno o pochi
paesi,
accentuare al massimo il marketing al fine di raggiungere il pieno
sfruttamento del mercato; soltanto dopo aver ottenuto la stabilità
cercata,
l'impresa può iniziare ad espandere la dimensione geografica del
mercato
rivolgendosi ad altri paesi o scegliere di estendere il marketing ad
altri
segmenti dello stesso paese.
- Strategia di moltiplicazione dei paesi/mercato (market spreading
strategy)
Applicare le proprie strategie economiche a più paesi
contemporaneamente,
al fine di ridurre il rischio di fallimento che si potrebbe correre
puntando ad
un solo paese e sfruttare al meglio il mercato disponibile.
I fattori che influiscono sulla scelta del numero di paesi riguardano
innanzitutto le caratteristiche dell'impresa; ma anche le
caratteristiche dei prodotti in commercio, quindi l'offerta, le
caratteristiche del settore in cui l'impresa opera e le caratteristiche
dei diversi paesi possibili, soprattutto le loro dimensioni, la distanza
che li separa e le peculiarità che li contraddistinguono. È necessario
quindi conoscere bene il mercato verso cui si intende operare, al
fine di farsi trovare sempre ben preparati.
3.2.1 Le caratteristiche dell'impresa
I fattori interni, relativi alle caratteristiche dell'impresa, sono otto:
- Le dimensioni dell'impresa : se l'impresa è di grandi dimensioni,
possiede un'elevata capacità produttiva e quindi può rivolgersi a più
paesi; viceversa, una piccola impresa avrà una capacità produttiva
limitata che la porterà ad avere molte difficoltà nell'estensione del
numero di paesi.
- Capacità produttiva e grado di internazionalizzazione : se la
capacità produttiva di un'impresa è rigida e non vi è possibilità di
internazionalizzare fasi produttive, essa può non essere in grado di
soddisfare la domanda in più paesi;al contrario, una maggiore
elasticità nella capacità produttiva avrebbe come diretta
conseguenza un adattamento più semplice alla richieste e quindi
un possibile approccio a più paesi.
- Disponibilità di risorse finanziarie : un'impresa deve scegliere il
numero di paesi tenendo conto delle proprie disponibilità
economiche, poiché lo sviluppo di mercati richiede costi e
investimenti.
- Esperienza : conoscere già il mercato implica un'attenuazione
delle difficoltà e delle complessità legate all'azione commerciale; ciò
non vale, viceversa, per un'impresa ancora inesperta, che dovrebbe
puntare su pochi paesi.
- Competenze : il possesso di competenze strategiche e
metodologiche, unite alla capacità di controllo del mercato, rende
possibile un approccio verso più paesi, riducendo il rischio di
dispersione o di un'azione inefficiente.
- Rischio percepito : maggiore è il rischio, più è opportuna la scelta
di rivolgersi a diversi paesi per attenuarlo.
- Obiettivi strategici : se l'impresa mira ad espandere il mercato
sceglierà di moltiplicare il numero di paesi, se invece vuole
potenziare il proprio mercato opterà per una concentrazione
geografica.
- Modalità di entrata : modalità di ingresso indirette rendono
possibile un approccio rivolto a più mercati, in quanto meno
impegnative.
3.2.2 Caratteristiche dei prodotti offerti
Con riferimento all'offerta, i fattori che influiscono sul numero di
paesi sono:
- Volumi di vendita : se il prodotto è molto specialistico e si rivolge
ad un pubblico ristretto è preferibile commerciarlo su più paesi,
mentre per prodotti di massa possono essere soggetti a
concentrazioni.
- Grado di differenziazione : un prodotto standardizzato è più
facilmente commerciabile, in un'ottica globale.
- Durata del prodotto : se il prodotto ha un basso tasso di riacquisto
(macchinari) è meglio rivolgersi a più paesi, se il prodotto invece è
un bene di largo consumo è possibile concentrarlo su pochi.
- Grado di difendibilità dell'innovazione : se il prodotto è innovativo
ma facilmente vittima di copie da parte degli avversari, è opportuno
commercializzarlo in tanti paesi.
- Contenuto immateriale : maggiore è la natura immateriale dei
prodotti, minore è il numero di paesi verso cui l'impresa potrà
rivolgersi, al fine di ottenere una distribuzione capillare e coerente.
3.2.3 Caratteristiche del settore di riferimento
Rispetto al settore in cui l'impresa opera, i fattori rilevanti sono:
- Andamento della funzione delle vendite : tutto dipende dagli
investimenti che l'impresa deve necessariamente svolgere; se è
necessario un grande sforzo iniziale nella promozione e nella
distribuzione, è opportuno scegliere pochi paesi per massimizzare il
risultato ottenibile.
- Ritmo di sviluppo del mercato : se c'è il rischio che si presentino
degli inaspettati ed elevati picchi di domanda, è opportuno limitare i
mercati; se lo sviluppo è graduale, l'impresa avrà più tempo per
organizzarsi e quindi sarà in grado di gestire una rete di paesi più
ampia.
- Stabilità del mercato : nei settori imprevedibili e irregolari
(abbigliamento, moda) è bene scegliere più paesi, in modo da
garantire una maggiore stabilità nei risultati possibili.
- Stadio del ciclo di vita del prodotto : in una fase di introduzione è
bene optare per più paesi, nella fase di sviluppo è opportuna la
concentrazione.
3.2.4 Caratteristiche dei paesi
Con riferimento infine agli stessi paesi, è opportuno considerare tre
fattori:
- La dimensione : paesi di grandi dimensioni richiedono elevate
risorse ed elevate capacità produttive per essere sfruttati;
- Distanza dal paese di origine : soprattutto per le imprese minori,
rivolgersi a paesi troppo distanti può essere un problema a causa
dei costi commerciali e di coordinamento;
- Diversità rispetto al paese di origine : dato che la diversità richiede
un processo di adattamento dell'impresa, sono necessarie sia delle
competenze organizzative sia delle risorse per sostenere i costi, che
rischiano di gravare eccessivamente sull'impresa, soprattutto se di
piccole dimensioni.
Maggiori sono tali diversità, minore è il numero di paesi che può
essere commercializzato contemporaneamente.
3.3 La selezione dei mercati esteri
La scelta dei mercati si fonda su due tipi di approccio:
- Approccio sistematico : presuppone un processo decisionale
suddiviso in fasi, che valuti efficacemente le alternative possibili,
attraverso un'attenta comparazione dei mercati potenziali prima di
scegliere quello su cui svilupparsi economicamente. Le sequenze di
stadi seguite sono molteplici; il modello di Root, ad esempio,
prevede tre passaggi: uno screening preliminare, una
determinazione del potenziale di mercato nel settore di riferimento
e una valutazione finale del potenziale di vendita per la singola
azienda. Il modello di Johansson è basato invece su quattro
passaggi, diverso da quello precedente in quanto prevede
l'aggiunta di un ulteriore screening preliminare, volto ad analizzare
variabili come il tasso di crescita della nazione e la numerosità della
popolazione.
- Approccio non sistematico : nasce dall'intenzione da parte
dell'impresa di espandersi a livello internazionale in modo assoluto;
è spesso conseguenza di pressioni interne o esterne, come la
ricezione di un ordine non richiesto da un cliente estero.
Le imprese che optano per un approccio sistematico analizzano in
modo molto approfondito alcuni fattori che possono influire sulla
scelta del mercato estero. Essi sono essenzialmente tre:
- Fattori riguardanti l'impresa : il principale fattore dell'impresa
riguarda la sua disponibilità di risorse, tangibili ed intangibili;
quanto più grande è il patrimonio di risorse possedute, tanto più
sarà differenziata ed ampia la libertà di perseguire uno sviluppo
internazionale. Fra le risorse più importanti
che un'impresa deve possedere, troviamo l'esperienza
internazionale precedente (che riduce i rischi e le incertezze legate
alle operazioni internazionali), le caratteristiche del management o
dell'imprenditore e i valori/tradizionali dell'impresa. Altri fattori
legati all'impresa sono le sue dimensioni (un'impresa più grande
risulta sicuramente più avvantaggiata rispetto ad una media/piccola
impresa), la tipologia di prodotto ed il suo grado di differenziazione.
- Fattori geografici : un'impresa, nella scelta del mercato estero,
deve tenere conto di alcuni elementi : il suo livello di sviluppo in un
determinato settore, il livello di concorrenza presente, il tipo di
infrastrutture di marketing presenti, la disponib