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COMPORTAMENTO D’ACQUISTO DEL CONSUMATORE: insieme
degli acquisti di beni e servizi che i consumatori finali effettuano
per uso personale o per i loro familiari.
Maslow tentò di dare un’interpretazione razionale al
comportamento del consumatore attraverso la piramide (di
Maslow): Bisogni
di
autorea
lizzazio
ne
Bisogni di stima
Bisogni di appartenenza
Bisogni di sicurezza
Bisogni fisiologici
Secondo la sua teoria i bisogni sono ordinati secondo una
gerarchia che ne definisce il grado di urgenza. Alla base
troviamo i bisogni fisiologici cioè quelli primari (mangiare,
dormire) e, una volta soddisfatti quelli, l’attenzione si porrà su
quelli di livello più elevato.
I fattori che influenzano il processo d’acquisto:
Fattori sociali: ad es. i gruppi di riferimento cioè coloro che in
maniera diretta o indiretta influenzano gli atteggiamenti e i
comportamenti degli individui.
Fattori culturali: la cultura (insieme dei valori di una società
trasmessi alle successive generazioni) e la classe sociale (gruppo
omogeneo di individui che condivide atteggiamenti, interessi e
valori).
Fattori personali: riguardano la personalità dell’individuo (cioè le
sua caratteristiche psicologiche) ma anche l’età (con gli anni
cambiano i gusti) la condizione economica e lo stile di vita.
Fattori psicologici: i più importanti sono il motivo (bisogno
pronto ad essere soddisfatto) e l’apprendimento (evoluzione del
comportamento dell’individuo grazie all’esperienza da esso
maturata)
IL PROCESSO D’ACQUISTO,
stadi:
Percezione del bisogno insoddisfatto. Il bisogno può essere
1. attivato sia da stimoli interni come la fame o la seta, sia da
stimoli esterni come l’odore invitante di un cibo.
Ricerca delle informazioni. Il consumatore cercherà delle
2. informazioni sulle modalità circa il soddisfacimento del suo
bisogno attraverso fonti personali, commerciali, pubbliche o
sperimentali.
Decisione d’acquisto. Il consumatore formula l’intenzione di
3. acquistare il prodotto o il servizio.
Comportamento post-acquisto. Il marketing va oltre
4. l’acquista e si sofferma sul grado di soddisfazione del
consumatore cioè su quanto è soddisfatto dell’acquisto
effettuato
Non sempre il consumatore è soddisfatto: può succedere infatti
che gli aspetti negativi del prodotto acquistato si scontrino con
quelli positivi dei prodotti scartati. Questo fenomeno è chiamato
dissonanza cognitiva e in linea teorica questa è tanto più intensa
quanto più elevato è il valore monetario del bene acquistato o
l’importanza relativa della decisione d’acquisto.
CLASSIFICAZIONE DEI PRODOTTI
Beni industriali: sono i beni destinati ad essere utilizzati per lo
svolgimento di un’attività economica come la produzione di altri
beni o la fornitura di servizi
Beni di consumo: sono beni destinati a essere utilizzati dai
consumatori finali per uso personali quindi non si connettono a
un’attività economica
Convenience goods: sono quei beni acquistati di frequente e
utilizzati rapidamente.
Shopping goods: sono beni per i quali il consumatore desidera
effettuare un confronto di prezzo, qualità e design. Sono quindi
acquistati meno frequentemente dei conveniences goods.
Speciality goods: sono beni per i quali il consumatore ha una
forte preferenza di marca.
LA SEGMENTAZIONE
Con essa si intende la suddivisione di un mercato in gruppi
omogenei e significativi di consumatori, dove ogni gruppo può
essere individuato e selezionato dall’azienda come obiettivo da
raggiungere con specifiche azioni di marketing.
Tali gruppi omogenei vengono definiti segmenti di mercato.
Affinchè la segmentazione sia efficace deve soddisfare 3 requisiti
fondamentali:
Misurabilità delle caratteristiche utilizzare per formare i gruppi.
Accessibilità del segmento di mercato attraverso strumenti come
pubblicità ecc.
Ampiezza del segmento tale da poter generare profitto per
l’azienda.
Inoltre devono considerarsi queste variabili:
Variabile geografica che permette di suddividere il mercato in
nazioni, stati, regioni, province, comuni, quartieri
Variabile demografica che suddivide in base all’età, sesso,
religione, istruzione.
Variabile psicografica che suddivide in base a caratteristiche
psicologiche
Variabile comportamentale che suddivide i consumatori in:
Entusiasti (coloro che manifestano devozione per un
- prodotto
Positivi ( coloro che provano interesse per un prodotto ma
- senza esserne troppo coinvolti)
Indifferenti (coloro che manifestano un atteggiamento di
- neutralità e quindi generalmente non acquistano un
prodotto)
Contrari (chi si rifiuta di acquistarlo)
- Decisamente ostili (quelli che provano ostilità e negazione
- nei confronti del prodotto)
LA DEFINIZIONE DEL MERCATO OBIETTIVO consiste nella
decisione da parte dell’impresa dei segmenti di mercato da
servire.
La scelta di questo dipende da:
Dimensione del segmento (che può essere grande, medio oppure
piccolo)
Attrattività del segmento (dipende da variabili come la presenza
di imprese concorrenti all’interno dello stesso segmento e la
minaccia di prodotti sostitutivi)
Le risorse aziendali
(economiche/tecnologiche/organizzative/umane che l’impresa
possiede)
STRATEGIE DI COPERTURA DEL MERCATO, si effettua la scelta tra:
Marketing indifferenziato se l’impresa entra nel mercato con
un’unica offerta di prodotto o servizio, strategia utilizzata
quando si prevede di lanciare un nuovo prodotto in un mercato
dove non vi è concorrenza oppure quando le risorse sono
limitate. Questa strategia infatti permette di ottenere economie
di scala (derivanti da produzione standardizzata e dai minori
costi di gestione e trasporto).
Marketing differenziato se l’impresa opera in diversi segmenti
ma con prodotti e servizi particolari per ognuno di questi ed ha
lo scopo di incrementare le vendite rafforzando la propria
posizione e la propria immagine all’interno di ogni segmento. Si
tratta di una strategia costosa che non consente l’ottenimento di
economie di scala. Allo stesso tempo però vi sono più possibilità
che il consumatore riacquisti il prodotto che è stato progettato
in funzione delle sue esigenze.
Marketing concentrato se l’offerta di prodotti o servizi è
indirizzata a un solo segmento; strategia perseguita dalle piccole
imprese che hanno risorse limitate. Lo scopo è quello di essere il
leader di un solo segmento piuttosto che competere con scarsi
risultati in più segmenti.
POSIZIONAMENTO:
Scelti uno o più segmenti, l’impresa decide quale posizione
adottare all’interno di ciascuno di essi attraverso le scelte di
marketing mix effettuate.
Le imprese possono scegliere diverse strategie di
posizionamento.
Può scegliere infatti se puntare ad evidenziare le caratteristiche
specifiche del prodotto e i relativi benefici rispetto ai prodotti
dei concorrenti.
Può scegliere se presentare il proprio prodotto in base alla
funzione o occasione d’uso.
Oppure, un prodotto può posizionarsi nel segmento prescelto
anche in funzione di un particolare gruppo di consumatori.
L’ultima strategia consiste nel posizionare il prodotto in
contrapposizione a quelli proposti dalle aziende concorrenti
esaltandone i vantaggi.
MODULO 2: IL MARKETING MIX
IL PRODOTTO è ciò che l’impresa offre al mercato per soddisfare
un bisogno o un desiderio espresso dai consumatori.
In base alla durata i prodotti possono essere:
Durevoli, vengono utilizzati per un periodo di tempo esteso
- (es. un automobile)
Non durevoli, si consumano in una o poche volte (es. un
- bagnoschiuma)
In base agli elementi che li compongono possono essere:
Essenziali, se hanno tutte le caratteristiche e i vantaggi del
- prodotto in grado di soddisfare i bisogni e i desideri del
consumatore.
Effettivi, se comprendono anche il design, la marca e la
- qualità.
Aumentati, se comprendono anche dei servizi che
- massimizzano l’utilità del consumatore come l’assistenza
post-vendita.
Infine, in base alla frequenza d’acquisto si dividono in:
Banali, se sono beni non durevoli e si consumano di
- frequente, hanno un basso prezzo. (es: pasta)
Non banali se sono beni normalmente durevoli, a bassa
- frequenza d’acquisto e con un elevato prezzo (es.
elettrodomestici)
IL PRODUCT MIX è l’insieme dei prodotti offerti sul mercato da
parte di un’impresa e può essere più o meno ampio a seconda
delle linee di prodotto che esso include.
La linea di prodotto è un insieme di prodotti che hanno delle
caratteristiche comuni, ad esempio soddisfano uno stesso
bisogno, sono venduti allo stesso gruppo di consumatori o
appartengono al medesimo livello di prezzo.
A questo punto definiamo anche:
La profondità come il numero di prodotti all’interno di ciascuna
linea
L’ampiezza come il numero di linee offerte da parte dell’impresa.
LA MARCA (o brand) è un nome, un termine, un logo o una
combinazione di questi elementi che viene utilizzata per
identificare un prodotto o un servizio e differenziarlo da quelli
offerti dalla concorrenza.
La marca svolge delle funzioni importanti, cioè:
Identificazione e orientamento, orienta cioè i consumatori
- nel processo d’acquisto
Garanzia, offre cioè rassicurazione.
- Posizionamento, la marca cioè fa si che l’impresa si
- posizioni in rapporto ai propri concorrenti e che vengano
evidenziate le caratteristiche distintive del prodotto.
Brand equity: valore di una marca nella prospettiva del
consumatore e dell’impresa.
Nel primo caso il valore è rappresentato da tutti i benefici
ottenibili dall’acquisto di un prodotto di marca rispetto
all’acquisto di un prodotto senza marca specifica. Nel secondo
caso, il valore della marca è rappresentato dai flussi economici
dalle relazioni di mercato da essa attivate con i consumatori.
Per IMBALLAGGIO intendiamo il contenitore o l’involucro che
consente di conservare, proteggere e identificare il prodotto. Si
distinguono:
L’imballaggio primario (protegge l’integrità del prodotto da
- un punto di vista chimico ecc ad es. flacone del detersivo)
L’imballaggio secondario ( raggruppa più unità dello stesso
- prodotto quindi più imballaggi primari)
L’imballaggio