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Estratto del documento

Il caso Ferrero - COOP

Profilo di Ferrero

Grande scuola di marketing del nostro paese

Principale multinazionale alimentare italiana

In Italia Ferrero genera solo il 15% del suo giro d'affari e ha posizionamenti di leadership in mercati di diversi paesi

Ha un portafoglio-prodotti con poche marche, pochi codici prodotto che però sono quasi tutti leader nel mercato (es Nutella, Estathè)

Ha sempre goduto di un'altissima brand loyalty che gli ha permesso di avere una posizione di forza e potere nei mercati, con una presenza solida e forte -> quote di mercato significative

Estathè ha una quota di mercato di oltre il 50% in un mercato di un certo tipo di bevande

Nutella nel mercato delle creme al cioccolato spalmabili ha una quota di mercato pari al 75/80%

Kinder Ferrero è la merendina più venduta in Europa

Ferrero ha sempre investito molto in consumer marketing, risultando per molti anni tra i maggiori spender in pubblicità

Per avere un

Vantaggio competitivo rispetto agli altri competitors, Ferrero progetta i propri impianti produttivi all'interno dell'impresa e una volta dismessi non li inserisce sul mercato ma li distrugge, per mantenere la riservatezza delle proprie ricette produttive.

Da tempo ha sposato i principi della sostenibilità sociale e ambientale.

C'è sempre stata una grande attenzione dell'azienda nei confronti dei propri dipendenti, i quali dimostrano una lealtà e una fedeltà molto elevata nei confronti dell'azienda.

Ferrero nella sua storia non ha mai licenziato un dipendente se non i pochi sorpresi a rubare in azienda.

Molte delle persone che lavorano in azienda vi restano per tutta la propria vita lavorativa.

Quando ci furono delle alluvioni e inondazioni ad Alba che andarono a sommergere gli stabilimenti di fango, detriti ecc, impedendo la produzione, vi fu una gara di solidarietà (non solo da parte delle popolazioni vicine allo stabilimento).

arrivarono molti volontari che in pochissimo tempo riuscirono a far ripartire le attività produttive dell'azienda

Profilo di COO

Era il principale distributore italiano fino a prima della pandemia quando Conad ha acquisito Auchan

Aveva il maggior potere negoziale nei confronti dei produttori di marca

Ha un portafoglio punti di vendita multi-canalizzato: gestisce canali di vendita e tipologie di punti di vendita diversi (supermercati, ipermercati, piccoli punti di vendita ecc)

Da sempre gode di un'altissima store loyalty da parte dei consumatori

Ha sempre investito tantissimo in comunicazione (più negli anni passati e meno negli anni più recenti); durante la pandemia ha investito molto, cavalcando la problematica pandemia/lockdown e sostenibilità ambientale

È stato il distributore che prima di tutti ha investito sulle marche proprie MDD, creando una concorrenza tra distribuzione e produzione --> concorrenza verticale

Ha sempre avuto un elevato

potere di contrattazione con i fornitori. Questo potere è stato acquisito grazie alla capacità di trasformare il rapporto di fedeltà con i consumatori, la quota di mercato e la capacità di produrre la propria marca in un elemento di potere nei confronti dei fornitori. Per comprendere il caso, è importante conoscere alcune nozioni. Gli sconti di fornitura possono essere distinti in due tipologie: - Sconti di fornitura condizionati: concessi dal produttore ai distributori a condizione di ricevere contropartite di tipo commerciale. - Sconti di fornitura incondizionati: concessi senza che il produttore richieda delle contropartite commerciali dal distributore. In questo caso, lo sconto rappresenta un investimento di marketing ma non dà nessun tipo di ritorno, è considerato un costo. Ciò comporta il rischio di accelerare l'entrata nella spirale del declino. Le relazioni negoziali di fornitura si basano sugli scambi di informazioni tra produttore e distributore, al fine di comprendere la forza della marca negoziale e del potere di contrattazione con i fornitori.

distributore4 tipi di relazioni:

  • Relazioni di marketing: caratteristiche dei prodotti/marche, quote di mercato, investimenti pubblicitari, valori di brand-store loyalty, dati sui consumatori
  • Relazione negoziali: le due parti definiscono le condizioni di vendita e di acquisto (contratti di fornitura, servizi dati e ricevuti)
  • Relazioni commerciali: le due parti cercano di capire come gestire i prodotti all'interno dei punti di vendita (spazi espositivi da assegnare alle marche, attività di shopper marketing e progetti di store promotion)
  • Relazioni logistiche: le due parti discutono di movimentazione, stoccaggio delle merci, flussi informativi, tempi di consegna dei prodotti, cercando di capire come debbano svolgere queste attività logistiche

Obiettivo delle relazioni negoziali: stabilire il prezzo dei prodotti e dei servizi commerciali scambiati

  • I produttori offrono dei prodotti
  • I distributori offrono dei servizi commerciali

Definizione

degli sconti di fornitura èTipologie sconti di fornitura

  • Sconti quantità: in funzione delle quantità di prodotti acquistate dai distributori; tante più quantità il distributore è disposto ad acquistare tanti più saranno gli sconti concessi dal produttore sul prezzo di listino
  • Sconti logistici: in funzione dei tempi e delle modalità di consegna dei prodotti (risulta differente per il produttore effettuare una consegna centralizzata che porta a delle economie di scala piuttosto che una consegna in ogni punto di vendita)
  • Sconti di assortimento: in funzione del numero di codici trattati per i prodotti che fanno parte del portafoglio industriale
  • Sconti di space allocation: in funzione dello spazio espositivo che un distributore concede a una marca sugli scaffali nei propri punti di vendita (maggiore è lo spazio espositivo dedicato alla marca, maggiore è la visibilità e di conseguenza la sua
performance)
• Sconti di store promotion: i produttori e distributori condividono la realizzazione di attività promozionali all'interno dei punti di vendita; quando il distributore mette a disposizione alcuni spazi dei suoi punti di vendita per attività promozionali, ottiene ulteriori sconti
• Sconti di inserimento di nuovi prodotti: in funzione della disponibilità dei distributori ad inserire nuovi prodotti (l'introduzione di nuovi prodotti rappresenta un grande rischio che viene condiviso grazie alla copertura con lo sconto)

I fattori di potere nelle relazioni negoziali
I rapporti negoziali e il livello degli sconti di fornitura che i produttori concedono ai distributori, dipendono dal potere contrattuale delle due parti

I fattori di potere sono:
• La forza della marca e la forza dell'insegna commerciale sono definite dalle situazioni di brand loyalty e store loyalty
• Le condizioni di efficienza dell'industria e delladistribuzione: capacità delle due parti di svolgere differenti attività commerciali con livelli di costo più bassi (es. consegne, logistica ecc.)

Il livello di concentrazione industriale e commerciale espresso dal valore della quota di mercato dei produttori e distributori; più questo livello delle singole parti è elevato, maggiore è il potere negoziale delle stesse.

La matrice del potere nei rapporti negoziali
Variabili:
  • Grado di concentrazione dei produttori
  • Grado di concentrazione dei distributori
Incrociando le due variabili si ottengono:
  • Potere bilanciato: produttori e distributori hanno un grado di concentrazione molto alto -> la relazione negoziale risulta bilanciata
  • Potere distribuzione: il potere della distribuzione è molto più alto rispetto a quello dell'industria (dipendenza dei fornitori dai distributori)
  • Potere industria: il potere dell'industria è molto più alto

alto rispetto a quello della distribuzione• Potere disperso: non c’è potere in nessuna delle due parti, entrambi hanno quote dimercato molto basse, non hanno forza di mercato e posizionamenti distintiviI “Fatti” del caso Ferrero-CoopAnno 1990: mondiale di calcio in ItaliaIl caso ha inizio quando tornarono nella casa madre di Ferrero due manager che avevanocontribuito a render grande l’impresa nel mercato tedesco (dove erano presenti i maggiori playerdel cioccolato come Mars, Nestlè)Questi due manager riuscirono a mettere Ferrero in una posizione di co-leadership con i maggioriplayer nel mercato del cioccolatoDecisero di fare un check-up delle politiche di marketing e di vendita che Ferrero aveva tenuto nelmercato italianoVolevano verificare se Ferrero stesse correndo il rischio di entrare nella spirale del declino (comealcune delle aziende in Germania)Conclusione: situazioni di squilibrio nelle condizioni negoziali che Ferrero concedeva ai

distributori che trattavano nei loro punti di vendita i prodotti dell'impresa:
  • In Italia la Ferrero stava concedendo troppi sconti di fornitura ai distributori: investiva troppo nel trade marketing scoprendosi nel consumer marketing
  • La Ferrero concedeva troppi sconti incondizionati
Di conseguenza i manager decisero di rivedere il modello negoziale nei confronti dei distributori. Decisero di avviare questa revisione partendo dalla Coop perché in quel periodo era il principale distributore nel mercato italiano, il più potente e con la quota di mercato più alta. L'obiettivo era quello di convincere il principale distributore così che sarebbe stato poi più facile procedere con gli altri. Nell'aprile del 1990 comunicarono la volontà di rivedere il rapporto tra sconti condizionati e incondizionati; Ferrero era disposta a concedere degli sconti ma solo con contropartite (sconti condizionati). L'aspettativa era che Coop avrebbe. I manager furono sorpresi perché 10 giorni dopo che Ferrero inviò la proposta, Coop fece una richiesta d'ordine del 30% aggiuntiva, generando la convinzione che ci fosse disponibilità ad accettare questa revisione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
60 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alberto34 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Marketing operativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Fornari Daniele.