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IL MARKETING LIBRARIO
Introduzione
Il marketing è la funzione dello scegliere cosa vendere, a chi vendere e come vendere;
programmando le azioni conseguenti in termini di pianificazione, realizzazione, coordinamento e
controllo (un gruppo di attività programmate, organizzate, controllate che partono dallo studio del
consumatore e, in generale, della domanda e della concorrenza e attuandosi in forma integrata,
sono volte al conseguimento degli obiettivi aziendali di medio-lungo termine attraverso la
“soddisfazione del cliente). Il marketing si occupa di una fase analitica, strategica ed operativa per
andare a soddisfare la domanda del cliente. La fase analitica si suddivide in interna (all’interno del
business in cui opera l’azienda stessa: domanda clienti- offerta concorrenza) ed esterna (che va
ad analizzare il contesto macro economico e micro economico, quello giuridico e sociale in cui
l’azienda opera). La strategia di marketing è capire come posso posizionarmi di fronte alla mia
clientela ed ogni azienda si propone degli obiettivi quantitativi e qualitativi.
Se i prodotti/servizi sono destinati alle imprese parliamo di B2B (business to business); se sono
destinati al consumatore parliamo di B2C (business to consumer).
La finalità è creare uno scambio che soddisfi le esigenze del consumatore e dell’impresa. Ci dice
chi sono gli attori fondamentali di questa disciplina e quali sono le attività (4P) product, price,
place, promotion.
L’azienda casa editrice
La casa editrice è da considerarsi come una qualsiasi azienda; le caratteristiche economiche e
giuridiche sono universali, ma di peculiare la casa editrice possiede: il diritto di resa (che consente
ai librari di restituire alla casa editrice i titoli invenduti, allungando così le stime di guadagno; in
tempi di crisi il librario può avvalersi del diritto di resa e successivamente riordinare i titoli che ha
restituito, ottenendo così un margine di guadagno), l’invalidità degli stock a magazzino ed infine
l’editoria “specializzata” come quella d’autore o quella di cultura che non possono essere
considerate come una produzione di massa.
Insieme delle aziende che partecipano al processo di trasferimento delle idee volte a soddisfare i
bisogni di
Svago, formazione, aggiornamento attraverso la progettazione, la produzione, la distribuzione e la
vendita dei libri.
La storia del prodotto
Il prodotto di un’impresa percorre sostanzialmente tre fasi, che possono essere indicative anche
per il comportamento dell’impresa stessa:
- Introduzione: Il nuovo prodotto viene per la prima volta distribuito e reso disponibile per
l’acquisto: Informare -Indurre la prova/acquisto -Controllare la distribuzione
- Crescita: I primi acquirenti hanno letto il libro , nuovi acquirenti effettuano l’acquisto:
Mantenere alta l’attenzione, Allargare la distribuzione;
- Declino: Il tasso di crescita delle vendite del libro rallenta: Rivitalizzare
Evoluzione e prospettive del marketing
Alle tre fasi di sviluppo di un’azienda e delle sue politiche sono associate tre fasi di sviluppo del
marketing:
- Marketing espansivo: ci troviamo nella prima fase di un’impresa (denominata “Know how”,
in cui non è presente la concorrenza e ci si preoccupa solo di intensificare la produzione)
che si connota a livello di marketing in ingenti investimenti, con conseguenti azioni
promozionali diversificate e fantasiose;
- Marketing finanziario: in questa seconda fase solitamente l’azienda attraversa un periodo di
flessione, con la conseguente riduzione degli investimenti nel settore marketing per
privilegiare e controllare i ricavi;
- Marketing sociale: in questa terza ed ultima fase il mercato è saturo, quindi il marketing
serve perlopiù a soddisfare una necessità o un bisogno al cliente.
Il processo strategico di un’azienda marketing oriented
Un’azienda orientata al mercato segue e deve seguire una sua logica, che concatena in una
sequenza temporale e di valore relativamente rigida.
Gli obiettivi e le strategie aziendali , quindi obiettivi e strategie di marketing dipendono dalla
continua analisi delle opportunità e dei limiti presenti nel mercato e nell’ambiente.
Gli obiettivi aziendali si traducono in:
- Sviluppo;
- Utile;
- Sicurezza economica
Che si traducono in tre tipi di strategie:
- Strategia intensiva;
- Strategia di diversificazione;
- Strategia di integrazione.
Strategia corporate (piano strategico)
Definisce i settori e i mercati nei quali l’impresa compete ed effettua le scelte di allocazione delle
risorse fra le diverse unità di business. Si basa su:
- La mission ovvero la definizione della ragione di essere di un’azienda che la
contraddistingue dalle altre
- Gli obiettivi (non visibili all’esterno dell’azienda): profitto, mercato, innovazione
Gli obiettivi sono quantificabili. Queste strategie vengono sviluppate ogni 3/5 anni e vengono
continuamente revisionate e aggiornate.
Opzioni strategiche
- Internazionalizzazione: Vendita di libri di produzione italiana tradotti dall’editore e venduti
in paesi diversi dall’Italia, Cessione dei diritti di traduzione di una data opera in una lingua
straniera, Acquisizione di case editrici in Paesi esteri; Presidio di canali distributivi
attraverso alleanze ed acquisizioni; Coedizioni;
- Diversificazione: CONCENTRICA: si aggiungono attività nuove ma complementari alle
esistenti sul piano tecnologico e/o commerciale. PURA: si entra in nuove attività che non
hanno collegamenti con quelle tradizionali, tanto sul piano tecnologico, quanto su quello
commerciale
- Integrazione: Questo tipo di strategia opera sugli attori presenti, acquisendo o
aumentando il numero di fornitori, dei canali di distribuzione o dei concorrenti.
INTEGRAZIONE A VALLE: distribuzione e punti vendita (es: gruppo Messaggerie);
INTEGRAZIONE A MONTE: acquisizione delle attività a monte della casa editrice,
internalizzazione di attività quali tipografia, cartiera ecc.
Analisi del portafoglio delle proprie attività
Per svolgere l’analisi del portafoglio delle proprie attività un’azienda può seguire due modelli:
1- Boston Consulting Group : matrice che classifica le attività del portafoglio di un’impresa sulla
base di due parametri: la quota di mercato relativa (sinonimo di competitività) e il tasso di sviluppo
del mercato (sinonimo di attrattività del mercato).
Quota di mercato alta = generazione di risorse finanziarie
Tasso di sviluppo del mercato alto = assorbimento di risorse finanziarie
QUESTION
STAR MARK (?)
CASH COW DOG
CASH COW = l’obiettivo è quello di massimalizzare i flussi di cassa, mantenendo la posizione di
dominio sul mercato e investendo solo in previsione di un possibile sviluppo della domanda;
QUESTION MARK = aggrediscono le quote di mercato concorrenti sviluppando strategie di
segmentazione del mercato e differenziando il prodotto rispetto alla concorrenza;
DOG = (pesi morti) entrano in segmenti di mercato di nicchia ed eliminano il prodotto;
STAR = hanno come obiettivo quello di difendere la posizione raggiunta; valutano le politiche di
riduzione del prezzo, migliorano le caratteristiche del prodotto e la sua posizione nel mercato.
La matrice quindi permette di:
- Capire qual è la strategia adottabile per ogni area strategica
- Valutare le esigenze finanziarie e il cash-flow complessivo generato da ogni attività
- Valutare l’equilibrio del portafoglio prodotti
- Identificare i mezzi da impiegare per riequilibrare un portafoglio
- Costruire scenari di sviluppo per il futuro
2- General electric : griglia multi criteri: indicatori di attrattività (dimensione del mercato, tasso di
crescita del
mercato, lunghezza del ciclo di vita dei prodotti, intensità della concorrenza, redditività, ciclicità,
concentrazione della clientela) e indicatori di competitività (quota di mercato relativa, costo unitario
prodotti, qualità distintive, livello di conoscenze tecniche, strumenti di vendita, notorietà immagine).
I parametri possono variare a seconda di chi compila la matrice.
Il marketing mix
Il prodotto
Il marketing mix è il momento centrale di un’azienda orientata al mercato. Esso si struttura in
cinque componenti strettamente legate e connesse tra loro:
- Progettazione del prodotto;
- La confezione;
- La comunicazione (promozione);
- L’organizzazione commerciale.
Nella prima fase entrano in gioco le competenze distintive della casa editrice, l’ impatto delle voci
di costo della progettazione ed i comportamenti di acquisto del consumatore. È guidata
dall’editore la progettazione di fascicoli e di grandi opere illustrate (viene sfruttato un marketing
della casa editrice), mentre è guidata dall’autore la progettazione di best sellers, e di attualità (in
questo caso si avrà un marketing dell’autore/titolo). I titoli facente parte delle collane subiscono il
marketing proprio della collana.
Le politiche del prodotto
La politica editoriale di un’azienda è definita in primis dalle scelte editoriali e culturali che compie.
Queste scelte compongono il cosiddetto “portafoglio” che comprende tutti gli autori e i titoli che la
casa editrice è in grado di pubblicare.
La produzione può comprendere:
- Novità: un manoscritto pubblicato per la prima volta in lingua originale o tradotto;
- Nuove edizioni: edizioni che si differenziano dalle precedenti per modifiche di almeno il
20% rispetto al testo originale;
- Ristampe: del tutto identiche alle versioni precedenti.
Ogni prodotto pubblicato ha un ciclo di vita, inteso come il tempo che intercorre tra la
pubblicazione del libro e la sua apparizione sul mercato al momento in cui il libro scompare dal
mercato stesso: il ciclo di vita può essere breve (come nel caso dei libri di cronaca o dei “one
shot”) o lungo (come è il caso dei classici). Il prezzo di un prodotto editoriale dipende dalla
rilegatura e dal formato, ma solitamente comprende il 15-20% del prezzo di copertina.
Quando un titolo esce dal portafoglio e diventa quindi un libro vero e proprio entra a far parte del
“catalogo”: questo rappresenta la vera ricchezza della casa editrice.
La confezione
La confezione rappresenta la presentazione fisica del prodotto, ed è un primo impatto col
consumatore: in ambito editoriale essa è tradotta nella “copertina”.
La confezione identifica il prodotto, differenzia il prodotto e lo rende desiderabile.
La copertina è l’elemento più esterno del peritesto editoriale, il quale comprende: nome dell’autore,
titolo dell’opera, prefazione, eventuale dedica. È costituita