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Analisi prescrittiva: suggerisce cosa fare per raggiungere un
determinato obiettivo (ad esempio, modificare una strategia di
marketing).
In marketing, i Big Data possono essere usati per migliorare la conoscenza
dei clienti, fare advertising personalizzato, e automatizzare
attività come l'invio di email o la raccomandazione di prodotti.
Il Processo di Acquisto del Consumatore
Cosa si intende per consumatore?
Il consumatore è chi acquista beni e servizi per uso personale, come individui o
famiglie. Il mercato del consumatore è formato da queste persone, ed è il
principale interlocutore delle aziende. È importante fare una distinzione
tra consumatore e cliente:
Consumatore: si parla di consumatore quando l'azienda opera
nel business-to-consumer (B2C), ovvero quando vende direttamente
ai consumatori finali.
Cliente: si parla di cliente quando l'azienda è nel business-to-business
(B2B), cioè quando vende a un'altra azienda.
Inoltre, c'è una differenza tra processo di acquisto e processo di consumo:
non sempre chi acquista un prodotto è anche chi lo utilizza. Capire chi è
l'acquirente e chi è l'utilizzatore è fondamentale per orientare correttamente la
comunicazione dell'azienda.
Il consumatore è al centro della strategia di marketing, quindi è importante
studiarne i bisogni, i desideri, e le caratteristiche per adattare i prodotti e i
messaggi in modo che rispondano alle sue aspettative. Solo così il prodotto
potrà vendersi più facilmente.
Le discipline che studiano il comportamento del consumatore
Il comportamento del consumatore è stato analizzato da diverse discipline:
Psicologia: studia le motivazioni, gli atteggiamenti e le percezioni che
influenzano le scelte di acquisto.
Sociologia: esplora le relazioni sociali che influenzano il comportamento
di acquisto.
Antropologia: analizza come lo stile di vita e le variabili demografiche
influenzano le scelte.
Economia: studia come il consumatore prende decisioni economiche
basate sul reddito e sulle risorse disponibili.
La prospettiva economica
Nella prospettiva economica, il consumatore è visto come un agente
razionale che prende decisioni in modo logico, basandosi su:
Vincoli di bilancio (quanto può spendere)
Prezzo dei prodotti
Bisogni e reddito
Il consumatore decide di acquistare ciò che massimizza la propria utilità
(soddisfazione), facendo un bilancio tra vantaggi e svantaggi.
Tuttavia, questa visione ha dei limiti:
I bisogni non sono solo legati alla carenza, ma anche a fattori psicologici
e sociali.
Il consumatore non conosce tutte le alternative possibili.
Il consumo è influenzato da motivazioni sociali, psicologiche e culturali.
Le influenze psicologiche
Ci sono diversi fattori psicologici che influenzano il comportamento d'acquisto
del consumatore:
1. Motivazioni: Sono gli stimoli che spingono il consumatore ad acquistare.
Possono essere consce o inconscie. Le motivazioni si basano su bisogni
insoddisfatti e sono diverse per ogni persona. Secondo la teoria
di Maslow, i bisogni sono gerarchici:
Bisogni fisiologici (cibo, acqua, salute)
o Sicurezza (protezione fisica e mentale)
o Appartenenza (socializzazione)
o Autostima (rispetto e riconoscimento)
o Autorealizzazione (realizzazione personale)
o
In pratica, i consumatori soddisfano prima i bisogni di base, ma in alcune
situazioni i bisogni superiori possono emergere prima.
2. Percezioni: È il processo attraverso cui un consumatore interpreta gli
stimoli esterni (come pubblicità, prezzi, prodotti) in base alle proprie
esperienze e aspettative. Comprende tre fasi:
Attenzione selettiva: il consumatore percepisce solo alcuni
o stimoli.
Distorsione selettiva: gli stimoli percepiti vengono interpretati
o attraverso i propri pregiudizi e convinzioni.
Ritenzione selettiva: i consumatori memorizzano solo alcune
o informazioni, che dipendono dalle loro convinzioni.
3. Apprendimento: Il consumatore cambia il proprio comportamento in
base alle esperienze passate. Ad esempio, se un prodotto ha soddisfatto
un bisogno, sarà più probabile che venga acquistato di nuovo. Il
meccanismo di stimolo-risposta è alla base di molte scelte di acquisto,
come dimostra l'esperimento di Pavlov con il cane. Un prodotto può
diventare "stimolo condizionato" se ripetutamente associato a una
risposta positiva (come salivazione nel caso del cane).
4. Atteggiamento: È l'opinione di un consumatore su un prodotto, un
marchio o un'azienda. Gli atteggiamenti possono essere positivi o
negativi e influenzano fortemente le decisioni di acquisto. Le aziende
devono monitorare e, se necessario, modificare gli atteggiamenti
negativi.
Il Neuromarketing
Il neuromarketing è la disciplina che studia come il cervello risponde agli
stimoli di marketing. Utilizzando tecniche come la risonanza magnetica e
l'elettroencefalogramma, il neuromarketing aiuta a capire come il cervello
elabora le informazioni riguardanti i brand e le scelte di acquisto. Un esempio
famoso è il Pepsi Challenge, che ha mostrato come la preferenza per una
bevanda possa cambiare a seconda del contesto (ad esempio, se il
consumatore sa quale marchio sta bevendo o meno).
Le influenze sociali
Il comportamento d'acquisto è anche influenzato da fattori sociali, che
rientrano nello studio della sociologia. Tra le influenze sociali più importanti ci
sono: Gruppi di appartenenza: come la famiglia, che ha un impatto
significativo sulle decisioni d'acquisto.
Gruppi di riferimento: gruppi a cui un consumatore aspira
appartenere. Il comportamento di acquisto è influenzato dalle norme e
dai valori di questi gruppi.
Cultura e sub-culture: i valori culturali e le tradizioni influenzano la
tipologia di prodotti e le scelte.
Classi sociali: le persone di una stessa classe sociale tendono a fare
acquisti simili, influenzati da fattori come reddito e istruzione.
Le influenze socioculturali
Le influenze socioculturali, studiate dall'antropologia, si riferiscono alle
caratteristiche personali del consumatore, come:
Variabili demografiche: età, occupazione, reddito, che determinano
diversi bisogni e comportamenti di acquisto.
Personalità: ogni individuo ha un comportamento d'acquisto distintivo,
influenzato dalla sua personalità.
Stile di vita: gli interessi, opinioni e comportamenti che influenzano i
consumi.
Le influenze situazionali
Le influenze situazionali sono fattori temporanei che influenzano il
comportamento d'acquisto al momento dell'acquisto. Non dipendono dalle
caratteristiche psicologiche o demografiche del consumatore, ma dal contesto
specifico dell'acquisto:
Ambiente fisico: come l'atmosfera di un negozio (luminosità, rumore,
disposizione dei prodotti).
Tempo disponibile: la disponibilità di tempo del consumatore può
influenzare la decisione d'acquisto.
Stato d'animo: un consumatore potrebbe fare acquisti diversi in base al
suo umore.
Contesto sociale: le interazioni con altre persone durante l'acquisto (ad
esempio, con un amico o un commesso).
In sintesi, il processo d'acquisto del consumatore è complesso e influenzato da
una serie di fattori psicologici, sociali, culturali ed economici. Per essere
efficaci, le aziende devono capire questi meccanismi e utilizzarli per adattare i
propri prodotti, messaggi e strategie di marketing alle esigenze e alle
percezioni del consumatore.
Il Processo Decisionale di Acquisto
Il processo di acquisto si svolge in cinque fasi principali:
1° FASE: Riconoscimento del Bisogno
Il consumatore si accorge che c'è una differenza tra come sta ora e come
vorrebbe stare. Questo crea un bisogno che lo spinge ad acquistare qualcosa. I
bisogni possono essere:
Manifesti: di cui il consumatore è consapevole.
Latenti: di cui non è consapevole, ma che vengono evidenziati dal
marketing.
I bisogni possono scaturire da:
Stimoli interni: come una vera necessità.
Stimoli esterni: come la pubblicità che fa capire al consumatore che ha
bisogno di qualcosa.
2° FASE: Ricerca delle Informazioni
Il consumatore cerca informazioni per capire quale prodotto comprare. Le fonti
possono essere:
Interna: ciò che si sa già da esperienze passate.
Personale: consigli di amici, social media, forum.
Istituzionale: pareri di esperti o enti ufficiali.
Commerciale: informazioni dell'azienda (pubblicità, sito web).
Prove del prodotto: ad esempio, provare un campione o vedere una
demo.
L'azienda deve essere visibile e fornire informazioni utili.
3° FASE: Valutazione delle Alternative
Il consumatore confronta le opzioni disponibili e sceglie quelle che considera
migliori. In questa fase, usa criteri come prezzo, qualità e caratteristiche del
prodotto.
4° FASE: Acquisto
Il consumatore fa la sua scelta e compra il prodotto, online o in negozio.
L'azienda deve curare l’ambiente di vendita (personale, negozio, promozioni)
per incentivare l'acquisto.
5° FASE: Comportamento Post-Acquisto
Dopo aver acquistato, il consumatore valuta se il prodotto ha soddisfatto le sue
aspettative. Se è soddisfatto, potrebbe tornare a comprare di nuovo o
consigliare il prodotto ad altri. Se è insoddisfatto, potrebbe non acquistare più o
addirittura protestare contro il prodotto.
Tipologie di Problem Solving
Il processo di acquisto varia in base al tipo di prodotto:
Problem Solving Estensivo: per acquisti importanti e costosi (ad
esempio, una macchina). È un processo lungo di ricerca e valutazione.
Problem Solving Limitato: quando si conosce la categoria di prodotto,
ma non la marca specifica. La ricerca è più breve, ma comunque
significativa.
Problem Solving Routinario: acquisti automatici e abituali, dove non
c'è bisogno di fare ricerche (ad esempio, comprare il solito caffè).
Acquisto Impulsivo: quando si compra qualcosa senza pianificarlo,
spesso mentre si acquista altro.
Segmentazione del Mercato
Il marketing strategico include tre attività principali:
1. Segmentazione: suddividere il mercato in gruppi di consumatori con
caratteristiche simili.
2. Targeting: scegliere a quali gruppi indirizzare l’offerta.
3. Posizionamento: decidere come differenziare il prodotto rispetto alla
concorrenza.
Tipi di Segmentazione
Il mercato viene diviso in gruppi omogenei in base a:
Aspettative dei consumatori
Comportamenti di acqu