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Analisi della quota di mercato

La quota di mercato è migliore al nord, sia in termini di volume che di valore. Se facciamo una comparazione tra le aree, notiamo che al sud la presenza è molto ridotta e la quota di mercato a volume è bassa. Se confrontiamo le quote di mercato a volume con quelle a valore, notiamo che al nord la quota di mercato a volume è maggiore di quella a valore. Questo sta a indicare che sto applicando prezzi al distributore più bassi, e questo perché ad esempio al nord potrebbe esserci più concorrenza rispetto al sud.

Copertura numerica, copertura ponderata e indice di penetrazione

A livello totale possiamo dire che i clienti sono abbastanza buoni. È vero che abbiamo il 63% dei clienti, però questa percentuale rappresenta più dell'82% del fatturato totale di quel mercato (comparazione copertura numerica e ponderata). In base alla copertura numerica possiamo dire che il sud sia migliore.

tuttavia però dobbiamo confrontarla con la copertura ponderata, dove appare che il nord è l'area migliore dove i clienti sono molto buoni perché rappresentano il 95% del fatturato totale del mercato.

Il ragionamento è sulla qualità dei distributori, probabilmente al sud i punti di vendita sono tradizionali, piccoli e non generano molto fatturato come al nord.

L'indice di penetrazione relativamente basso, ma non sappiamo cosa succede in termini di concorrenza, possiamo però dire che è maggiore al nord (17,22%) e questo ci dice che la politica distributiva è più efficace rispetto alle altre aree e questo è dovuto probabilmente anche alla gestione del rapporto con i distributori (ad esempio scontistica, migliore logistica).

3) Scomposizione della copertura ponderata:

COMMENTI:

Se l'indice di dispersione della clientela è più basso nell'area nord possiamo dire che stiamo considerando i

distributori qualitativamente migliori. C'è qualcosa che consigliereste di cambiare?

Analisi della copertura e della penetrazione:

A cura di Marta Chiarlone

La stima della domanda futura: È utile per definire e programmare, nella migliore combinazione possibile, gli obiettivi e le risorse interne di tutte le funzioni aziendali.

  1. Previsione ambientale: proiezione tasso inflazione, disoccupazione, consumi e risparmi delle famiglie, investimenti delle imprese, spese della P.A. ecc -> previsione del PNL;
  2. Previsione di settore: sulla base del PNL e di altri indicatori;
  3. Previsione delle vendite di impresa: metodi qualitativi, quantitativi, sperimentali.

Giovedì 28 settembre

Lezione 12

IL PROCESSO DI SEGMENTAZIONE, TARGETING E POSIZIONAMENTO - cap. 7

La segmentazione della domanda:

Ipotesi 1. massima varietà: ogni elemento del mercato esprime una domanda individuale

Segmentazione: situazione intermedia

Ipotesi 2: omogeneità sostanziale:

termine. La segmentazione del mercato permette di comprendere meglio le esigenze dei diversi attori e di offrire loro prodotti e servizi personalizzati, in grado di soddisfare al meglio le loro specifiche necessità. Per fare ciò, l'azienda deve identificare i diversi segmenti di mercato sulla base delle differenze e delle peculiarità dei consumatori. Questo può avvenire attraverso l'analisi di vari fattori, come l'età, il genere, il reddito, le abitudini di consumo, le preferenze e i bisogni specifici. Una volta individuati i segmenti di mercato, l'azienda può sviluppare strategie di marketing mirate, che tengano conto delle esigenze e dei desideri di ciascun segmento. Questo permette di creare un vantaggio competitivo, offrendo prodotti e servizi che rispondono in modo efficace alle richieste dei diversi attori del mercato. In conclusione, la segmentazione del mercato è un elemento fondamentale per l'azienda che desidera avere successo nel soddisfare le esigenze dei propri clienti. Attraverso una corretta segmentazione, l'azienda può offrire soluzioni personalizzate e differenziate, creando un rapporto di fiducia e soddisfazione con i propri clienti.

termine.Natura e significato della segmentazione della domanda:

  • Comprensione della distribuzione dei consumatori nel mercato
  • Selezione dei mercati obiettivo cui l'impresa intende rivolgersi: ogni segmento di mercato deve essere omogeneo all'interno e diverso dalle altre.
  • Riduzione della complessità della domanda

A cura di Marta Chiarlone

Le fasi di segmentazione del mercato:

  1. Osservazione e analisi del mercato;
  2. Suddivisione del mercato in gruppi distinti di potenziali acquirenti con precise caratteristiche;
  3. Definizione delle priorità sulla base dell'attrattività dei segmenti individuali;
  4. Posizionamento e formulazione delle politiche: formulazione di una posizione competitiva del prodotto/servizio e definizione del marketing-mix.

Principali vantaggi della segmentazione:

  • La definizione dei segmenti:

A cura di Marta Chiarlone

Selezione delle basi di segmentazione:

Il primo tipo sono i criteri osservabili - generali: ad esempio l'età,

istruzione, reddito, occupazione, dimensioni nucleo famigliare, nazionalità, area di residenza. Criteri non osservabili - generali: delineano sempre dei macro segmenti, ma dividono i consumatori sulla base della personalità, dei valori, dello stile di vita, quindi variabili non facilmente individuabili, spesso ci si deve affidare a psicologi per segmentare il mercato in funzione di queste variabili; si distinguono in: - Variabili psicografiche: classe sociale, sistema di valori, personalità, stile di vita. Criteri osservabili - prodotto specifiche, ad esempio usando i big data e i social media si riescono a fare ricerche sui comportamenti dei clienti e per questo si è meglio in grado di soddisfarli, si distinguono in: - Variabili comportamentali: livello di istruzione, reddito, occupazione, dimensioni nucleo famigliare, nazionalità, area di residenza.

Conoscenza del prodotto

Livello di conoscenza che il consumatore ha del prodotto.

Livello di interesse verso il prodotto

Grado di interesse che il consumatore ha verso il prodotto.

Livello di utilizzo del prodotto

Quanto spesso il consumatore utilizza il prodotto.

Livello/tasso di utilizzo del prodotto

La frequenza con cui il consumatore utilizza il prodotto.

Fedeltà al prodotto

La lealtà del consumatore verso il prodotto.

Sensibilità alle leve del marketing mix

La reazione del consumatore alle strategie di marketing utilizzate per promuovere il prodotto.

Criteri non osservabili - prodotto specifiche

Caratteristiche del prodotto che non possono essere osservate direttamente.

Variabili legate a benefici ricercati

I benefici che il consumatore cerca nel prodotto, sia espliciti che impliciti.

Benefici funzionali espliciti

I benefici tangibili e diretti che il consumatore ottiene utilizzando il prodotto.

Benefici funzionali impliciti

I benefici non direttamente evidenti ma che il consumatore percepisce utilizzando il prodotto.

Benefici simbolici espliciti

I benefici che il consumatore ottiene in termini di status sociale o immagine di sé utilizzando il prodotto.

Benefici simbolici impliciti

I benefici che il consumatore percepisce in termini di status sociale o immagine di sé utilizzando il prodotto, anche se non sono esplicitamente dichiarati.

I criteri visti finora non sono esclusivi, ma possono anche essere utilizzati congiuntamente. Ogni azienda decide come abbinare i criteri tra loro. Qualsiasi siano i criteri scelti, bisogna seguire 6 criteri per ottenere una buona segmentazione.

Le condizioni per una segmentazione efficace:

  1. Distintività: ogni segmento deve avere caratteristiche chiare e specifiche oltre che distinguibili.
  2. Identificabilità: i criteri devono essere applicabili, sulla base dei criteri adottati devono essere profilati in ideal tipi (persone).
  3. Sostanzialità: i segmenti non devono essere segmenti che

valgono poco ma devono avere un certo valore, devono contenere persone disposte a spendere tot, devono avere un potenziale reddituale.

4. Stabilità: i segmenti devono essere stabili nel tempo, non possono sparire da oggi a domani, i criteri servono a identificare segmenti stabili nel tempo su cui è possibile fare un piano di marketing e sviluppo almeno a 3-5 anni.

5. Accessibilità: raggiungibili tramite i media di comunicazione da potenziale cliente.

6. Azionabili: i consumatori devono essere in grado di rispondere e apprezzare o meno i segmenti creati (comunicazione bidirezionale).

Valutazione dei segmenti:

Potenzialità:

  • Dimensione del segmento
  • Tasso di sviluppo del segmento

Attrattività:

  • Numero imprese concorrenti
  • Barriere all'entrata o all'uscita
  • Grado di sostituibilità dei prodotti
  • Potere contrattuale dei
Potere contrattuale dei consumatori - L'impresa opera su tutto il mercato - Progetta prodotti omogenei - Cerca di attirare più clienti possibile - Utilizza anche canali di distribuzione e mezzi di comunicazione di massa (nella maggior parte dei casi paga poco) - VANTAGGI: elevate economie nella produzione e nelle attività di marketing - SVANTAGGI: competitività molto forte - L'impresa opera in diversi segmenti offrendo un prodotto particolare per ciascuno di essi - VANTAGGI: possibilità di stimolare le vendite totali e accrescere la fedeltà - SVANTAGGI: notevole aumento dei costi produttivi, amministrativi, promozionali, logistici e di modifica del prodotto - L'impresa conquista una quota di mercato molto elevata in un piccolo segmento, con grado di copertura elevato - VANTAGGI:

Possibilità di acquistare una posizione di rilievo nel segmento grazie alla conoscenza dei consumatori

SVANTAGGI: molti rischi legati all'improvviso dissolversi del segmento e alla crescente competizione

47 A cura di Marta Chiarlone

Martedì 9 novembre

Lezione 13

Presentazione piano marketing:

Il piano di marketing strategico:

Il piano marketing è una sorta di mappa perché indica le direzioni che il nostro team di marketing all'interno dell'azienda vuolependere per raggiungere gli obiettivi di marketing.

È suddiviso in diverse parte: le due maggiori sono la parte di analisi (settore, mercato, competitor) e la parte operativa (definizionepolitiche di marketing mix, prodotto, prezzo, distribuzione...).

Poi c'è una fase in cui analizziamo i costi (budget) e una fase in cui dovremo valutare se abbiamo raggiunto o meno gli obiettiviprefissati.

Il piano di marketing ha sempre un orizzonte temporale definito, ed

è diverso dal business plan. Il piano di marketing è la mappa che le attività di marketing di un’organizzazione devono seguire durante un determinato periodo di tempo (1,2,3… 5 anni). Nel nostro caso la durata sarà 18 mesi.

Giovedì 11 novembre

Lezione 14

PROCESSO DI SEGMENTAZIONE, TARGETING E POSIZIONAMENTO

Il posizionamento:

Tramite la segmentazione crediamo dei gruppi all’interno del mercato al fine di proporre un’offerta che possa soddisfare al meglio i bisogni e le esigenze di quel determinato gruppo di consumatori, tra le caratteristiche che devono avere i segmenti ce ne sono due molto importanti: omogeneità al proprio interno (consumatori che rispondono in modo simile alle politiche di marketing) ed eterogeneità all’esterno (questa aiuta l’azienda a identificare i segmenti).

Quando dividiamo il mercato in segmenti dobbiamo avere dei criteri, da qui li descriviamo e cerchiamo di conoscere i bisogni

deiconsumatori che compongono il segmento, valutiamo l'attrattività del seg

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Publisher
A.A. 2021-2022
105 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marta4700 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Marketing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Anzivino Alessia.