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Biblioteca di Don Ferrante
personaggio presso il quale Lucia si rifugia.
perfetta reincarnazione di letterati del '600 secondo l'autore manzoniano.
Uomo di studio, fisso nelle sue idee
Metafora di quello che doveva essere un certo tipo di letterato.
37o capitolo = morte di Don Ferrante, malato di peste contagiosa.
Alcuni grandi temi che vengono affrontati in maniera problematica nel romanzo:
- Giustizia
- Viaggio
- Provvidenza
Affronta tante volte da Manzoni. Dobbiamo rifarci al concetto di polifonia.
permite? Perché ogni personaggio senza abbandonare di un suo concetto di giustizia.
Il concetto di giustizia dei personaggi è differente da quello di Manzoni.
Si interroga per tutto il romanzo su quella che è le concezione di giustizia (esiste la giustizia umana o abbiamo solo la giustizia divina?) inviando ciò che rimante aperto.
Nega la possibilità di giustizia umana.
Es - III CAPITOLO — INCONTRO TRA RENZO E IL DOTTOR (AZZECCAGARBUGLI)
PORTATORE DEL CONCETTO
PEGGIORE DI GIUSTIZIA.
- Il significato di GIUSTIZIA ha un significato opposto per quello che potremmo pensare.
giustizia dei prepotenti contro la GIUSTIZIA DIVINA
IV CAPITOLO — Padre Cristoforo — ALTRO CONCETTO DI GIUSTIZIA
FARSI GIUSTIZIA DA SOLI
GIUSTIZIA UMANA
V CAPITOLO — incontro tra Padre Cristoforo e Don Rodrigo (pranzo che riesce a "L'ultima cena di Don Rodrigo")
SCONTRO TRA GIUSTIZIA UMANA E GIUSTIZIA DIVINA — Doc. Rodrigo
prevale la giustizia divina
TEMA DEL VIAGGIO — L’odissea e' il tema di un viaggio di violenza consueta presente nell’esperienze di Renzo. Renzo e Lucia lasciano il paese che contrappone la CAMPAGNA = INNOCENZA, CITTÀ = LUOGO DEL MALE.
Renzo fa un primo impatto con la città di Milano che può essere visto come un VIAGGIO DI FORMAZIONE. Si imbatte nei tumulti
dei incontri e le varie esperienze di Leopardi furono maturato in lui un atteggiamento attento e critico verso il presente, verso la sua società contemporanea sentita come brutrice e nemica della natura
Pessimismo storico —> Nel 1819 scrive il “Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica”
Mai pubblicato
Nel 1819 tenta la fuga dalla casa paterna. Difronte alla reazione del padre rinuncia alla fuga e cade in disperazione. In questo periodo scrive L’Infinito
1822 —> arriva a Roma ma rimane deluso dalla città ma soprattutto degli intellettuali di quel tempo.
“Ultimo canto di Saffo” —> Poesia racconta del suicidio della poetessa greca Saffo (di brutto aspetto) che innamoratasi di un marinaio, questo non ricambia i suoi amore.
- 1825 Leopardi soggiorna a Milano.
- 1826 ritorna a Recanati.
- 1827 pubblica le “Operette morali” —> dialoghi satirici.
Pessimismo esticeo
- L'INFINITO
Idillio scritto a Recanati nel 1819.
Le parole ritornano alla fanciullezza.
Il tema si articola in due momenti distinti:
LA CONTEMPLAZIONE DELL'INFINITO NELLO SPAZIO E NEL TEMPO. In un luogo familiare e tranquillo/l'umana siepe impediva, non allo sguardo di spingersi lontano, ma le sue immagini, l'immaginazione, occhi ed immagine oltre la siepe non è un elemento mediato tra ciò che potrebbe permettere all'uomo al poeta di pensare con la fantasia: se colà o di là. La siepe rappresenta il limite delle possibilità dell'esistenza umana.
- OPERETTE MORALI
Questa rappresentano la prima opera in prosa di Giacomo Leopardi. Si tratta di 24 prose satiriche composte degli autori intorno al 1824, mentre la durata di queste dicendendo la poesia. Sono sorte subjopera di dialogo tra personaggi reali e immaginari. Le Operette quindi, si propongono di confortare agli usuri, la sofferenza che accossegla ogni essere vivente. LA CONDIZIONE UMANA, LA MORTE, l'ESISTENZA, LA VANA RICERCA DELLA FELICITÀ sono alcuni dei Toni che percorrono le opera.
- IL GALLO SILVESTRE
L'operette si apre con una breve descrizione del protagonista: Il GALLO SILVESTRE, i cui piedi poggiano in con la cresta e il collo resiste l'aperta il cielo, e giorno, dotato di ragione, amministra a pronunciare un sorriso, che Godo Proprieta O.
Nel '700, oltre al melodramma di tipo storico, si fa strada l'opera buffa.
Madame de Staël
- Criticava il melodramma, affermando che era un "genere antico".
- Indicava per lui erano necessarie le traduzioni nel teatro.
(Anni '40 dell'800)
Negli anni successivi (pre-melodramma) riuscirà a recepire le istanze di Madame de Staël. Perché?
- Spariscono ambientazioni di tipo classico,
- le vicende saranno ambientate in luoghi rocamboleschi;
- personaggi cambiano aspetto (e non interpretazione di età);
- presenza di personaggi avventurosi (pirati, zingari).
Il melodramma sceglie come temi e ambientazioni quelle del romanzo.
Anni 20 e 30 dell'800 in Italia → I testi che venivano proiettati
nel melodramma derivavano da
quella amici di cui M. De Staël
volse le traduzioni.
(Shakespeare, Walter Scott, Schiller, Victor Hugo) → qui: è una commistione
personaggio testi commesso
trama impostata sulla scena.
È proprio attraverso il melodramma che entra
nella cultura italiana quella che era la cultura europea.
Il melodramma era un genere seguito dalla massa, era un genere popolare.
Macchiavelli ci rende conto che l'Italia, nonostante abbia avuto una fioritura artistica e culturale, politicamente era debole perché era divisa in diversi stati.
Era necessario quindi uno stato unitario. Macchiavelli nel 1513 scrive un' opera intitolata "il Principe".
È un trattato politico fondamentale in cui emergerà le esercizio di esempio.
Nel "Principe" è importante il confronto tra virtù e Fortuna: "la virtù può contrastare la Fortuna".
Le esercizio fondamentali per Macchiavelli è quello dell'esempialare della storia e della traduzione degli umiletti.
**Risorgimento**
L'autore del suo era una visione fondata di Macchiavelli:
Verrà visto come precursore del Risorgimento.
Il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia consegue la propria unità nazionale.
Anche Guicciardini scrive "la storia d'Italia"