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L'audit interno del comportamento etico

È un processo di verifica top-down che ha come obiettivo la verifica dell'orientamento dell'impresa alla CSR ed ha lo scopo di assicurare la conformità dell'operato dell'impresa nell'ambito della CSR attraverso l'ispezione, il monitoraggio e il controllo. Il responsabile del controllo è l'internalethical auditor, figura indipendente che svolge un'attività di controllo finalizzata a migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'impresa nella sua attività di CSR. La sua funzione prevede l'analisi dei rischi etici in cui l'impresa potrebbe incorrere, la verifica dell'integrità dei comportamenti etici dell'impresa, il controllo dei sistemi messi in atto per assicurare il rispetto delle politiche, dei piani, delle procedure e dei regolamenti del codice etico.

Altre modalità di attuazione dell'audit sono il sistema

La rendicontazione sociale consiste nella predisposizione di un sistema di misurazione, di raccolta sistematica, di organizzazione e di comunicazione dei dati relativi all'impegno socio-ambientale dell'impresa. Mette in grado gli stakeholder di formarsi un giudizio sull'impresa e costituisce la base per attivare relazioni di fiducia e per generare reputazione. Svolge una duplice funzione: è uno strumento di supporto alla governance e alla gestione strategica ed è uno strumento di comunicazione e di dialogo con gli stakeholder. In passato rivestiva un ruolo marginale, ma oggi tra le organizzazioni più avanzate si sta diffondendo la prassi del Triple Bottom Line.

(TBL)cioè di un documento che integra il bilancio sociale e ambientale con il conto economico e finanziario in un unico documento di sintesi. Gli strumenti principali della rendicontazione etico-sociale sono dunque:

  1. Il bilancio sociale: ha come scopo di rilevare i risultati sociali dell'impresa relativi alle scelte ed ai comportamenti che costituiscono un fattore centrale della gestione
  2. Il bilancio ambientale: è uno strumento contabile in grado di fornire un quadro organico delle relazioni tra l'impresa e l'ambiente naturale, attraverso l'opportuna rappresentazione dei dati quantitativi e qualitativi relativi all'impatto ambientale delle attività produttive e dello sforzo economico e finanziario sostenuto dall'impresa per la protezione dell'ambiente
  3. Triple Bottom Line: strumento di rendicontazione che prevede la rilevazione su tre piani: economico, sociale ed ambientale.

3,4. Etica e professioni

In base alle definizioni

classificare le professioni in base alla presenza di queste due caratteristiche fondamentali. Ad esempio, le professioni come medici, avvocati e ingegneri sono considerate professioni classiche perché presentano entrambe le caratteristiche. Al contrario, alcune professioni come commessi o operai non sono considerate professioni classiche perché non possiedono un corpo di conoscenze generalizzate e trasmissibili. Inoltre, l'esistenza di un codice etico è essenziale per garantire l'integrità e la responsabilità delle professioni. Questo codice etico serve come punto di riferimento per l'attività dei singoli professionisti e per il controllo della stessa. Attraverso il rispetto di questo codice, i professionisti si impegnano a fornire un servizio di qualità e a tutelare gli interessi dei loro clienti. Secondo Kenneth Arrow, premio Nobel per l'economia, l'esistenza delle professioni e l'importanza dell'etica possono essere spiegate dalle asimmetrie informative tra acquirenti e venditori di servizi professionali. In altre parole, il cliente spesso non possiede la stessa conoscenza del professionista e quindi è necessario avere dei principi etici che garantiscano una certa protezione al cliente. In conclusione, le caratteristiche fondamentali delle professioni sono la presenza di un corpo di conoscenze generalizzate e trasmissibili e l'esistenza di un codice etico. Queste caratteristiche sono necessarie per garantire la qualità e l'integrità delle professioni e per proteggere gli interessi dei clienti.

Sostenere che l'adesione a un codice etico differenzia la relazione tra cliente e professionista rispetto a quella che si stabilisce tra cliente e altri fornitori di servizi. La prima infatti è caratterizzata da una "responsabilità fiduciaria" che il professionista ha nei confronti del cliente e che in un certo senso lo obbliga ad agire nell'interesse del cliente.

3,5. L'etica nella professione di relazioni pubbliche

1. Prima fase, nella quale prevale il modello definito Press agency-Publicity -> The public be damned

2. Seconda fase, nella quale prevale il modello di Public Information -> The public be informed

3. Terza fase, nella quale prevale il modello Two-way asymmetric -> The public be understood and its needs considered

4. Quarta fase, nella quale domina il modello Two-way symmetric -> Il pubblico va ascoltato

Etica degli affari ed etica delle professioni

Dall'evoluzione delle relazioni pubbliche da attività a professione

emerge che la componente etica delle relazioni pubbliche ha due matrici:

  1. Una è quella che deriva dall'etica degli affari, ovvero dalla necessità di un'etica che si manifesti sia nel funzionamento dell'economia sia in quello delle organizzazioni
  2. L'altra può essere definita etica delle professioni e ha a che fare con le relazioni pubbliche in quanto professione

Relativismo etico e dilemma etico

L'etica degli affari può far emergere il problema del relativismo etico, soprattutto quando le imprese operano su diversi mercati.

L'etica delle professioni può invece porre al professionista quel problema che è stato definito da diversi autori dilemma etico, soprattutto quando vanno raccordati interessi diversi.

L'etica e i contenuti professionali delle relazioni pubbliche

Il fine ultimo del professionista di rp è quello di agire e svolgere la sua attività professionale per accrescere la fiducia degli stakeholder.

e dell'opinione pubblica in generale, nei confronti dell'organizzazione cliente. Le rp svolgono sempre più la funzione di "custodi" dell'etica organizzativa.

4. Le relazioni pubbliche in internet

4.1. La comunicazione nell'era di internet

Il professionista di rp deve fare in modo che la comunicazione internet sia:
  • A. Interattiva: fondata sul ruolo attivo del fruitore della comunicazione stessa
  • B. Personalizzata: internet ha creato la possibilità di erogare contenuti personalizzati per ciascun navigatore e questo si sposa perfettamente con le esigenze degli esperti di rp
  • C. Di tipo "pull": trainata dal soggetto che naviga, il quale entra in contatto solo con i messaggi a cui è interessato
  • D. Per sviluppare reti di conversazione: fondamentali perché tutti gli utenti di internet sono potenzialmente delle fonti di comunicazione. Il vantaggio è che le imprese possono dialogare in modo più diretto con i
stakeholder dell'azienda. Questo include informazioni sulle attività dell'azienda, i prodotti o servizi offerti, le politiche aziendali, le notizie e gli aggiornamenti più recenti. B. Come strumento di comunicazione: il sito web aziendale può essere utilizzato per comunicare con gli stakeholder in modo diretto e immediato. Attraverso il sito web, l'azienda può pubblicare comunicati stampa, annunci importanti, eventi futuri e altre informazioni rilevanti. C. Come strumento di interazione: il sito web aziendale può anche offrire la possibilità agli stakeholder di interagire con l'azienda. Questo può includere la possibilità di inviare domande o commenti, compilare moduli di contatto o partecipare a sondaggi o questionari. Tuttavia, è importante considerare alcuni limiti e criticità delle relazioni pubbliche in internet: 1. Diffusione di informazioni infondate o errate: su internet è facile diffondere informazioni senza verificare la loro veridicità. Questo può portare a fraintendimenti o danneggiare l'immagine dell'azienda. 2. Mancanza di controllo sull'immagine dell'azienda: su internet, l'azienda ha meno controllo sull'immagine che viene proiettata. Le opinioni e le recensioni degli utenti possono influenzare l'immagine dell'azienda in modo positivo o negativo. 3. Mancanza di personalizzazione: la comunicazione online può mancare di personalizzazione rispetto alla comunicazione tradizionale. Questo può rendere più difficile creare un legame emotivo con gli stakeholder. 4. Accessibilità limitata: non tutti gli stakeholder hanno accesso a internet o sono familiari con l'utilizzo di strumenti online. Questo può limitare la portata delle relazioni pubbliche online. In conclusione, le relazioni pubbliche in internet offrono molte opportunità per le aziende, ma è importante considerare i limiti e le criticità associate. Un sito web aziendale ben strutturato può essere uno strumento efficace per informare, comunicare e interagire con gli stakeholder, ma è necessario prestare attenzione alla diffusione di informazioni corrette e gestire l'immagine dell'azienda in modo adeguato.

Stakeholder a cui si rivolgono. Categorie informazioni:

  • Commerciali
  • Tecniche
  • Finanziarie
  • Novità/eventi
  • Responsabilità
  • Opportunità di lavoro
  • Istituzionali

Stakeholder:

  • Insieme degli stakeholder
  • Mass media
  • Investitori
  • Partner strategici
  • Collettività
  • Potenziali candidati alla collaborazione professionale

B. Come strumento di dialogo: può assumere diverse forme:

  1. Feedback attraverso una casella e-mail
  2. Pubblicazione di messaggi all'interno del forum
  3. Creazione di chat libere o tematiche
  4. Interazione con i contenuti

Qualunque sia la forma del feedback che si riesce ad ottenere dagli utenti, la partecipazione con un commento o un contributo alle iniziative di dialogo va considerata come un elemento di elevato valore

C. Come strumento di servizio: il servizio rappresenta un elemento centrale nella relazione tra le aziende e l'universo degli utenti

Forme di servizio:

  • E-mail con proposte commerciali
  • Newsletter
  • Catalogo
  • Eventi organizzati

dall'azienda-possibilità di scaricare studi e ricerche.

Come strumento di vendita: il sito web può essere uno strumento di comunicazione a supporto del commercio elettronico. Nella scala delle priorità di chi progetta siti di e-commerce dovrebbero esserci:

  1. facilità d'uso
  2. organizzazione vetrina prodotti
  3. informazioni post-vendita

Il processo di costruzione del sito aziendale:

  1. Progettazione: definizione obiettivi strategici, analisi dei bisogni dei target, disegno architettura, progettazione linea grafica
  2. Realizzazione: sviluppo dei contenuti, sviluppo tecnico, realizzazione dei test e rilascio del sito per metterlo online
  3. Gestione: promozione, monitoraggio, aggiornamento

Il team di progettazione del sito web:

  • Web designer/Visual designer
  • Information architect
  • Content manager/Web editor
  • Database designer
Programmatore/Sistemista Webmaster

3. I blog, nuove fonti informative in rete

I blog sono micro-siti pubblicati sul web per rendere pubblici pensieri, riflessioni, hanno avuto un grande successo perché consentono a chiunque di condividere nella rete il proprio pensiero con gli altri. Esistono due categorie di blog importanti per chi si occupa di comunicazione d’impresa:

  1. Blog giornalistici
  2. Blog aziendali

4,4. Le comunità online

Le comunità online sono aggregazioni di individui raccolti intorno a un tema di interesse comune. I membri di queste comunità per interagire tra loro impiegano strumenti simili:

  1. Newsgroup
  2. Forum

Il successo di una comunità online è basato su tre elementi chiave:

  1. Capacità di soddisfare le esigenze specifiche del navigatore
Dettagli
Publisher
A.A. 2010-2011
12 pagine
4 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Relazioni pubbliche e comunicazione d'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Romenti Stefania.