vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
A RICERCA SUL CAMPO DEI VALORI CULTURALI
L'Università di Harvard ha eseguito un progetto noto come Studio comparativo dei valori di cinque culture. Kluckhon insieme a 30 studiosi, ha effettuato una ricerca sul campo, su 5 comunità dislocate in una piccola zona del New Mexico. Tale ricerca si è proposta di indagare sui rapporti esistenti tra i loro valori e i loro sistemi di vita, attraverso un'analisi comparativa.
Vogt in Modern Homestead parla del Villaggio di Homestead (Texas) che si inquadra nel vasto movimento migratorio che ebbe luogo negli USA nel 1930. Gli abitanti furono inizialmente guidati da orientamenti di valori quali l'orgoglio di lavorare per affermare la propria indipendenza economica, ma l'orientamento individualistico ha impedito loro di sviluppare la loro comunità. Vogt riepiloga così gli orientamenti di valore di questa comunità:
I' orientamento di valore: Individualismo, punto di convergenza di
- Essere proprietario della propria fattoria.
- Essere capo di se stessi (cioè indipendente).
- Ogni uomo deve avere ugual peso negli affari della comunità:
- Non farsi superare dai vicini
- Essere liberi davanti alla legge
II° orientamento di valore principale: dominio della natura :
- Usare le macchine e gli altri sistemi moderni per stare bene e rendere più efficiente la fattoria
- Cercare di controllare le condizioni naturali
- Cercare di conservare il proprio benessere fisico
- Fare ciò che si può e solo dopo aver tentato tutte le vie possibili affidarsi alla fortuna.
III° orientamento di valore principale vivere per il futuro:
- Essere per il progresso
- Essere ottimisti
- Tendere al successo
IV° orientamento di valore principale lavoro e riposo:
- Lavorare molto quando c'è da lavorare, riposare quando non c'è da lavorare.
V° orientamento di valore principale superiorità ed inferiorità di
gruppo:* A Homestead non bisogna dimenticare che i bianchi sono superiori* Homestead è un villaggio arretrato e bisogna renderlo moderno modificando anche il nostro sistema di vita. IL METODO DI RICERCA DEI VALORI Vogt relativamente alla metodologia dei valori utilizza 2 tecniche: l'osservazione dei fatti della vita quotidiana e la raccolta di dati con i questionari. Lo studio dei valori dovrà iniziare con l'identificazione delle situazioni nelle quali l'individuo si trova di fronte ad alternative. Le scelte sono dei valori e i valori devono essere dedotti dalle scelte fatte e da ciò che gli informatori dicono sul perché fanno queste scelte. Ci sono 2 particolari tipi di situazione scelta: la crisi e il conflitto. Situazione di crisi: è quella che sradica il sistema di rapporti tra uomo e uomo, uomo e natura, e che richiede un'immediata azione se il gruppo vuole continuare a vivere. Vogt distingue 2 tipi fondamentali di situazione crisi:1.E’ caratterizzato dal fatto che per reagire alla crisi il sistema culturale offre uno schema di azione già pronto. 2. E’ caratterizzato dall’assenza nell’esperienza del gruppo di schemi di azione appropriati e in questo caso si improvvisa. I tipi concreti di crisi che si presentano nell’ambito della vita comunitaria, sono così classificati: 1. Pressioni da parte dell’ambiente naturale: siccità, gelo. 2. Crisi della vita: nascita, morte. 3. Crisi della proprietà: incendi e furti. 4. Crisi delle relazioni umane: lotte, suicidio, omicidio. * Situazione di conflitto si verifica quando una o più posizioni di valore sono in conflitto. Un altro utile metodo, suggerito dal Vongt per la scoperta dei valori della comunità, può essere quello dell’analisi del contenuto del flusso giornaliero dei pareri e dei pettegolezzi (aspetti regolativi). 04 SCHEMI CULTURALI Schema culturale può essere definito ogni modo.Tipico di sentire, pensare, agire in ordine a specifiche situazioni o problemi, che viene condiviso ed approvato dagli individui di una stessa società e in base al quale, pertanto, ci si aspetta di veder reagire gli individui che di essa sono membri normali ogni volta che si trovano a dover vivere quella determinata situazione o ad affrontare quel determinato problema. Il concetto di schema culturale viene ad assumere un'idea di socialmente normale. Il rilievo degli schemi culturali, parte da intuizioni soggettive, che devono però essere suffragate da indagini condotte con le tecniche adatte.
OSSERVAZIONE SULLA VALIDITÀ DEI CONCETTI E DEGLI SCHEMI DESCRITTIVI IN ANTROPOLOGIA CULTURALE
Gli etnografi nell'800 e primo '900 si impegnarono nell'elaborazione di schemi descrittivi validi per ordinare il materiale documentario disponibile per lo studio delle società oggetto di esame:
- Linguaggio
- Elementi materiali
- Modi di sussistenza del gruppo
Concezioni e organizzazioni riferite all'ambito soprannaturale sia al livello religioso che magico.
Organizzazione sociale, norme e valori riguardanti il sistema familiare.
Prodotti dell'arte.
Nozioni pseudoscientifiche ed empiriche riferite alla scienza.
A questi schemi si alternavano anche il ciclo della vita umana e il ciclo dell'anno.
Queste classificazioni non potevano soddisfare i cultori della nuova antropologia, i quali utilizzarono concetti nuovi quali quello di: modello culturale, tema, focus, valore.
Teoria e tecnica nel concetto di modello determinismo culturale e intuizione globalistica.
La Benedict utilizza per le sue idee antropologiche il pensiero di vari autori: Dilthey, gestalt, Splenger, etc., che l'hanno portata a costruire una teoria sulla natura e la dinamica dei fatti sociali e a suggerire una tecnica di osservazione dei medesimi. Ciò che la Benedict non considera è l'interazione struttura-cultura.
Nella complessità dei contesti sociali in cui si attua. Per la B il motore del divenire sociale è il modello culturale. Per questa antropologa la cultura è tutto (di qui il suo determinismo culturale). B avrebbe dovuto considerare l'istituzione (Malinowski) infatti, è attraverso di essa che emerge la cultura. Malinowski distingue tra bisogni biologici e bisogni derivati: questi ultimi sono di 2 tipi:
- quelli posti da esigenze istituzionali
- quelli posti dall'esigenza umana
LA CULTURA COME PRODOTTO INTELLETTUALE E COME NECESSITÀ PRIMARIA
L'uomo ha bisogno della cultura perché ha bisogno di comprendere la realtà in cui vive e di giustificare le scelte che in essa compie. La cultura nasce dal bisogno dell'uomo di situarsi intellettualmente nella realtà, ma questo non è l'unico bisogno dell'uomo che ha anche bisogni biologici.
B B BISOGNI BIOLOGICI ISOGNO DI ORGANIZZARSI PER IL SODDISFACIMENTO
ISOGNO DI SITUARSIDEI BISOGNI BIOLOGICI INTELLETTUALM NELLA REALTÀT I CECNOLOGIA STITUZIONI ULTURAL’errore di Ruth Benedict fu quello di privilegiare la cultura rispetto agli altri fenomeni sociali.
UNITÀ E PLURALITÀ DEI MODELLI
Un’altra critica da muovere alla B è quella che un popolo abbia un unico modello culturale nel quale identificarsi. Gli autori che criticarono la B. vollero suggerire una più minuziosa metodologia per la conoscenza della cultura, componendo in sottounità il modello. Linton impostò il problema di una fruizione differenziata della cultura all’interno di una società. Su questo argomento tornano anche autori che si ascrivono alla scuola di antropologia cognitiva, soprattutto negli anni ’60. Questi autori, sostennero che:
- Singoli individui possono avere concezioni unitarie della propria cultura;
- E’ fortemente improbabile che tutti gli individui di una società sentano e vedano
allo stesso modo unastessa cultura.* Esistono varianti di una cultura* Le varianti non sono deviazioni da una forma assunta come basica* Il complesso delle varianti costituisce l'organizzazione sociale* Le concezioni unitarie delle culture sono solo costrutti a posteriori elaborati per comodità dagli antropologi.Non si può nemmeno per le società primitive escludere una pluralità di modelli culturali dovuti all'incidenza di vari fattori. I concetti di tema, valore, schema, si prestano meglio di quello di modello della Benedict, in quanto si prestano all'esplorazione di varianti.
III. INDIVIDUO CULTURA E PERSONALITÀ
01 P -RIMI CONTRIBUTI ALLO STUDIO DEL RAPPORTO PERSONALITÀ CULTURA
Lo studio della personalità in rapporto alla cultura costituisce oggi uno dei più importanti settori dell'antropologia culturale. Si esaminò, nel campo della linguistica, la validità delle differenziazioni che
comunemente si fannoDWARD APIRtra fenomeni individuali e sociali, successivamente, considerò il nesso tra cultura e personalità. A tal proposito,mise in evidenza, che la personalità è modellata attraverso un processo di interazione in cui entrano in gioco sia imateriali approntati dalla cultura sia, i bisogni fisici e psicologici dell’individui, che non può passivamenteaccettare quei materiali, ma deve elaborarli in modo che si integrino con i suoi bisogni. Più si studia questainterazione, più risulta difficile scindere la società dall’individuo.Ruth Benedict distinse:- A : individui normali in una cultura, potrebbero essere anormali in altre.NORMALITÀ RELATIVA- A : caratteristica di una sintomatologia fissa, trattabile dagli psichiatri.NORMALITÀ ASSOLUTAAutori quali Linton, Wegroky e altri furono in disaccordo con la Benedict.02 L R. LE BASI CULTURALI DELLA PERSONALITÀ SECONDO INTONGli psicologiscoprendo che le personalità variano secondo le persone e le culture, dovettero chiedere aiuto agli antropologi, poiché gli psicologi conoscevano solo la realtà europea. Psicologi e antropologi trovarono un'area comune di ricerche che diede vita a delle importanti opere. Linton elaborò insieme a Kardiner (psicologo) la teoria della personalità di base. Linton impostò anche una serie di problemi relativi al ruolo che la cultura ha come forza plasmatrice della personalità:- Formazione di personalità tipiche per ciascuna cultura: dovute a identiche tecniche educative.
- Perché in ogni cultura vi sarebbe una vasta gamma di varianti di personalità.
- In tutte le società esistono dei tipi simili di personalità.