Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 188
Management delle public utilities Pag. 1 Management delle public utilities Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 188.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management delle public utilities Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 188.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management delle public utilities Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 188.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management delle public utilities Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 188.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management delle public utilities Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 188.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management delle public utilities Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 188.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management delle public utilities Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 188.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management delle public utilities Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 188.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management delle public utilities Pag. 41
1 su 188
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SERVIZI DI IGENE AMBIENTALE

Ci stiamo occupando dei servizi pubblici a rete. Stiamo parlando dei servizi pubblici in generale, l'abbiamo presa larga, perché abbiamo definito cos'è l'azienda pubblica. Ci siamo spesso concentrati sui servizi pubblici a rete (detti anche DI RETE), perché sono quelli economicamente più impattanti sull'economia generale, sull'economia degli enti in particolare. Approfitto dei set di slide per infilarci qui e là degli approfondimenti che possono essere normativi generali, normativi di settore (per esempio rispetto al trasporto pubblico locale abbiamo fatto un focus sul decreto Burlando, che era una normativa di settore riferita al trasporto pubblico locale).

Questa volta mi concentrerò, più che sulla normativa settoriale, sulla precisazione delle modalità di affidamento del servizio.

Invece di parlare solo dei servizi di igiene ambientale, oggi farò delle precisazioni che...

riguardano i servizi pubblici a rete e in particolare le modalità di affidamento dei servizi pubblici generali e quelli a rete in particolare, che comprendono i servizi di igiene ambientale. Parto dalla tassonomia divulgativa, per dare l'idea di quello che è il sapere comune. Sappiamo che i servizi a rete, sono i servizi che, secondo la Treccani, vengono erogati al cliente, ma spesso noi usiamo il termine "utente". Anche se quando andiamo a ragionare in termini di vita quotidiana sappiamo che noi siamo "clienti" dell'ENI o dell'ENEL, oppure della GEOFOR. Però usiamo "utenti" perché c'è una ritrosia generale a considerarsi "clienti" dei servizi pubblici. Sono semplicemente differenziazioni formali, perché dal punto di vista della relazione tra l'azienda e l'utente si instaurano delle relazioni contrattuali come in tutti gli altri servizi. L'utente del servizio

Sembra far perdere la dimensione contrattuale del servizio, ma in realtà rispetto a tutti i servizi che abbiamo evidenziato c'è un rapporto tra un'azienda - che può essere pubblica, privata, semi pubblica o semi privata, o addirittura quotata in borsa - e un utente che è cliente di quel servizio.

Qual è la specificità dei servizi a rete? Si basano su infrastrutture fisse interconnesse tra di loro. Parlare di infrastrutture fisse, riferite al servizio idrico, ci fa venire in mente l'acquedotto. È un'infrastruttura fondamentale per il passaggio della materia prima che è oggetto del servizio, che è l'acqua, ed è rilevante dal punto di vista economico il processo di gestione o di manutenzione dell'acquedotto di questo impatti (gli oneri di sistema, gli oneri di reti) per vedere i riflessi sulla bolletta finale per l'utente o cliente.

I servizi a rete sono caratterizzati dalla

forte rilevanza dell'infrastruttura fissa, che nel trasporto pubblico locale, ad esempio, nel trasporto su ferro, può essere considerata la metropolitana, la ferrovia per quanto riguarda i binari su cui corre la metropolitana. Questa è un'infrastruttura non facilmente replicabile. Ecco perché le infrastrutture sono importanti, perché hanno un impatto economico sul servizio molto rilevante e perché condizionano le dinamiche competitive. Inoltre, perché non è possibile replicare (almeno in teoria), dal punto di vista della competizione basata su un investimento ragionevole, replicare la rete ferroviaria nazionale o locale per far concorrenza all'operatore che già vi opera. Non sarebbe conveniente per Italo farsi la propria ferrovia che corre da nord a sud dell'Italia, tanto è vero che nel trasporto ferroviario nazionale, è stata data la possibilità di entrare anche ad un altro provider di.

servizi(che non è Trenitalia, ma è Italo) di correre sugli stessi binari. Chiaramente questo necessita di un'attività molto importante di regolazione del servizio, per non consentire che il precedente gestore unico influenzi l'attività del concorrente, schiacciandolo e impedendoli di fare profitti. Anche per motivi di sicurezza c'è bisogno di fare regolazione, verificare quindi che ci siano gli standard di sicurezza altrimenti correndo su un unico binario ci possono essere rischi e pericoli connessi ad un esercizio non coordinato delle due gestioni del servizio del trasporto ferroviario. Tornando alla definizione della Treccani cita esplicitamente molti di questi servizi: il trasporto, le autostrade, le telecomunicazioni, l'energia, e internet (internet non è un servizio pubblico dal punto di vista dell'offerta al consumatore finale). Se è vero che i binari della ferrovia, non sono stati costruiti accanto ad altri binari,

Per alcune infrastrutture, invece, che sembravano non replicabili, si sono rilevate replicabili, perché è stato più conveniente per alcuni operatori, farsi i propri ripetitori dal punto di vista delle telecomunicazioni (immaginatevi la rete alternativa a quella di Tim che hanno alcuni operatori, magari solo in certe zone dove c'è maggiore intensità quindi maggiore volontà di aprirsi un mercato). Quindi questi servizi a rete sono servizi pubblici come le infrastrutture dell'energia elettrica e del gas in certi casi, il ciclo idrico integrato, sistema dei trasporti locali, ferrovie, metropolitane, autolinee e quelle addette all'igiene urbana. Quindi anche la Treccani fa riferimento a questi settori che sono quelli che saranno oggetto delle nostre lezioni. Uno lo abbiamo già visto cioè il servizio pubblico locale, l'altro lo vedremo oggi (l'igiene ambientale) e l'altro di cui parleremo domani è il...

Servizio idrico. Cosa possiamo dire in generale sui servizi a rete? Dobbiamo dire che nello scenario attuale nel nostro paese, c'è una continua contrazione delle risorse pubbliche destinate ai servizi a rete, sebbene le compensazioni pubbliche siano comunque rilevanti ed essenziali per la gestione di questi servizi. Però ci sono meno soldi pubblici in gioco. Questo cosa ha comportato? Ha comportato la necessità della riorganizzazione delle aziende, sia da parte dei gestori, che da parte degli enti che affidano i servizi. La riorganizzazione sia dal punto di vista dei processi interni delle aziende (perché c'è sempre un'attenzione costante, sebbene in una dinamica molto rallentata, all'efficientamento nella gestione di queste aziende), ma anche in termini di aggregazione aziendale. Questa vedremo essere una tendenza molto diffusa all'interno anche del settore dell'igiene ambientale, quello dell'aggregazione aziendale.

Ne abbiamo parlato per i servizi di trasporto pubblico locale, e varrà anche per i servizi di igiene ambientale, il problema del dimensionamento ottimale dell'azienda. Chiaramente, come era per il TPL ("è meglio farlo in città perché c'è maggiore densità e quindi c'è maggior profitto per l'azienda del TPL di Roma, rispetto a quella che esercita il TPL di un piccolo paesino dove il TPL è visto come un'alternativa low cost al trasporto privato), anche per i servizi di igiene ambientale, ci sono dei fattori che sono alla base dei maggiori o minori profitti, per esempio la densità della popolazione (se ho tutti condomini, rispetto a delle villette a schiera distanti ciascuna 10km l'una dall'altra, sappiamo che naturalmente ci si mette meno tempo. Meno tempo significa meno costi nella raccolta, se ho 10 condomini invece di 100 villette. Quindi per gli stessi 100 nuclei familiari, ho una

disposizione in 2 condomini oppure in 100 ville distanti tra di loro, comporta un aggravio di costi perché è maggiore il tempo e sono maggiori gli spostamenti connessi alla raccolta del rifiuto urbano).

Le aziende che lavorano nel settore dell'igiene ambientale, si occupano di raccolta e smaltimento di rifiuti (certe volte solo raccolta, certe volte solo smaltimento, certe volte sia raccolta che smaltimento, ma molto spesso raccolta, smaltimento e anche spazzamento), e poi troviamo lo spazzamento della città. Quindi quando si parla di aziende di igiene ambientale prendiamo come riferimento le aziende che si occupano di rifiuti, di smaltirli e di spazzare le città.

Lo spazzamento oramai è meccanizzato, ci sono macchinari che vengono utilizzati per l'igiene delle strade e il mercato dell'igiene ambientale è gestito da società partecipate da enti pubblici. Molto spesso vengono affidati questi servizi, attraverso delle procedure di

affidamento diretto che in chiamano IN HOUSEPROVIDING. Vedremo che questo è un mercato dove c'è tanto affidamento diretto. Abbiamo visto che il trasporto pubblico locale ha una dinamica diversa, sebbene "sonnacchiosa" perché non c'è una dinamica concorrenziale vera e propria, però nel TPL si esplicano le gare sebbene ci siano pochi operatori. Nel caso delle aziende di igiene ambientale invece, molto spesso si ricorre all'affidamento diretto, ovvero abbiamo un servizio affidato tramite in house providing. Questo come gli altri mercati, è un mercato regolamentato. Anche in questo caso c'è una doppia regolamentazione (come nel trasporto pubblico locale dove c'è una regolamentazione almeno duplice). La prima regolamentazione è a livello locale, perché le aziende di igiene ambientale hanno un regolatore locale, che sono le autorità di ambito, ATO (autorità territoriale ottimale).

Questi ambiti sono ambiti territoriali, definiti, che possono cambiare nel tempo, ma hanno una certa stabilità perché chiaramente sono ambiti definiti mediante il processo normativo.

L’altra fonte di regolamentazione è quella di un’altra autorità che si chiama ARERA (autorità di regolazione per energia reti e ambiente). Questa era un’autorità che originariamente si occupava di gas e di energia elettrica che è stata poi incaricata di occuparsi della regolazione anche di altri settori. “Energia reti e ambiente” comprende anche i settori idrici e i servizi di igiene ambientale. Non è proprio la stessa cosa dell’energia elettrica e del gas, ma il tratto d’unione è proprio la presenza delle infrastrutture. L’autorità quindi che si chiama ARERA si occupa della regolamentazione dei servizi dove c’è la rete, e quindi si chiamerà energia reti e ambiente.

“Ambiente” per caratterizzare anche le aziende di igiene ambientale, che però sono servizi a rete, quindi non sarebbe nemmeno servita la denominazione specifica “ambiente”, perché se avessero fatto “energia a reti” avremmo capito.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
188 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinadeluca di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Management delle public utilities e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Zarone Vincenzo.