Anteprima
Vedrai una selezione di 15 pagine su 67
Management Pag. 1 Management Pag. 2
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 6
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 11
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 16
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 21
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 26
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 31
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 36
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 41
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 46
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 51
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 56
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 61
Anteprima di 15 pagg. su 67.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Management Pag. 66
1 su 67
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

STRUMENTO "TECNICA DEGLI SCENARI POSSIBILI"

L'azienda con questa tecnica prova a prevedere situazioni possibili future che hanno alta probabilità di manifestarsi nel caso dovessero cambiare certe variabili. Consiste nella rilevazione di segnali di cambiamento oggettivi e test su previsioni possibili sul futuro. Tale tecnica sviluppa sempre 2 tipi di scenari:

  • Scenario pessimistico: la cosa peggiore che può accadere
  • Scenario ottimistico: la cosa migliore che può accadere

Questa tecnica consente al management di definire in anticipo delle risposte a queste possibili situazioni che potrebbero accadere in futuro, accrescendo la flessibilità di gestione del rapporto con l'ambiente esterno e la conseguente ridefinizione del business model.

STRUMENTO "CICLO DI VITA DEL SETTORE"

Si ritiene che con l'evolvere del tempo alcuni settori cambiano seguendo gli stessi passaggi della vita ovvero:

prodotto o settore NASCE CRESCE MATURA DECLINA Questo permette di conoscere e valutare:
  • il trend di crescita del settore
  • La redditività potenziale del settore in quel momento
Per permettere al management di scegliere se entrare in quel settore oppure no (ex. se trend è quello della fase di declino non ci entro; se trend è quello della fase matura troverò molti competitor e devo comportarmi in un certo modo...). STRUMENTO DI "TECNICHE DI STIMA DELLA DOMANDA" La prima cosa che viene fatta da tutti è la definizione della DOMANDA SPECIFICA ovvero ciò che io impresa domando in termini di profitto (quanto voglio). Dopodiché si definisce/si fa una stima della DOMANDA POTENZIALE attraverso ricerche di mercato. ANALISI DELLA STRUTTURA CONCORRENZIALE Quali sono gli elementi da cui può derivare la concorrenza? Lo posso capire utilizzando il modello di Porter delle "5 forze competitive". Attenzione, la concorrenza

non è solo quella diretta (altra azienda concorrente) ma anche quella indiretta (le 4 forze competitive) dettata da:

  • nuove aziende che potrebbero potenzialmente entrare nel mercato
  • Prodotti sostitutivi e succedanei
  • Potere contrattuale dei nostri fornitori
  • Potere contrattuale dei clienti

SWOT ANALYSIS → analisi delle interdipendenze tra ambiente interno e esterno

Devo suddividere l'ambiente in esterno e interno e compiere:

  • Analisi Interna (le variabili sono controllabili dall'impresa)

Consiste nell'individuazione dei:

  • Punti di Forza = esprime cosa sa fare bene
  • Punti di Debolezza = esprime ciò che sa fare meno bene

Conosciute queste variabili l'azienda è in grado di fare meglio gli investimenti interni (es. se grazie a analisi SWOT so che sono bravo in un campo e meno in un altro, sono in grado di scegliere in modo migliore come fare investimenti)

  • Analisi Esterna (le cui variabili non sono controllabili
da impresa "sono distanti") Consiste nell'individuazione delle: - Opportunità di mercato - Minacce di mercato È un'analisi di tipo descrittivo. CAPITOLO 7/9 - TIPOLOGIE DI STRATEGIE La strategia presenta spesso una sorta di gerarchia per cui è possibile individuare dei livelli strategici. Si individuano quindi: 1. Strategie corporate (livello generale) 2. Strategie business 3. Strategia funzionale 1. STRATEGIE CORPORATE Riguardano non i prodotti (strategie business) ma la strategia generale dell'azienda (istituzionale). Tra le strategie generali di tipo corporate ci sono 3 tipi: - STRATEGIE DI SVILUPPO MONOSETTORIALE Riguarda grandi aziende che operano in un unico settore. Ci sono 2 modalità di generare sviluppo quando l'azienda è in monosettore: 1) STRATEGIA DI INTEGRAZIONE ORIZZONTALE Consiste in uno sviluppo incentrato in un unico settore e integrazione orizzontale, ovvero basato su: - Ampliamento della quota di mercato nel settore in cui

1) STRATEGIA DI INTEGRAZIONE ORIZZONTALE

Vantaggi integrazione orizzontale:

  • Velocità di implementazione strategica
  • Sfruttamento delle risorse disponibili
  • Maggior conoscenza dei rischi

Svantaggi integrazione orizzontale:

  • Aumento dei rischi di mercato (dipendenza da un unico mercato scelto)
  • Difficoltà nel controllo del processo di crescita

2) STRATEGIA DI INTEGRAZIONE VERTICALE

Sviluppo basato sull'internalizzazione delle fasi della filiera tecnologico-produttiva collegata al settore in cui opero.

Ci sono 2 tipi di integrazione verticale:

  • A monte: ha il vantaggio di ridurre i costi di approvvigionamento (es. integro fornitori, produzioni)
  • A valle: vantaggio di incrementare la vicinanza col cliente e i suoi bisogni e il margine di contribuzione

Lo faccio solo se ritengo che ciò che internalizzo sia strategico per l'azienda.

Obiettivi:

  • Accrescimento del valore aggiunto realizzato dall'impresa
  • Aumentare il potere di mercato nei confronti dei
Maggiore controllo della filiera Creazione di barriere all'entrata Quando conviene: - In presenza di un forte potere di mercato di fornitori o clienti - Domanda con tassi di crescita stabili nel tempo - Per fronteggiare situazioni di mercato impreviste Limiti: - Aumento dei costi fissi (azienda rigida e grande molto costosa per struttura) - Rischio blocco apprendimento (no cultura nuova ma solo cultura d'impresa) Strategie di diversificazione Cosa succede se l'azienda opera in più mercati? L'azienda dovrà optare per lo sviluppo di nuove produzioni e automaticamente mercati nuovi (diversificare la produzione). La diversificazione si ha quando un'azienda decide di ampliare i propri mercati di appartenenza aggiungendo mercati nuovi. Forme di strategie di diversificazione: 1) Diversificazione orizzontale - Stessi clienti (stesso mercato) di prima ma nuovi prodotti (diverso prodotto) 2) Diversificazione correlata - Contrario orizzontale 3) Diversificazione

CONGLOMERALE (reale diversificazione)

Nuovi prodotti e nuovi clienti

Obiettivi:

  • Perseguimento Economie di scopo (=risparmio derivante dalla produzione congiunta di prodotti diversi o con il perseguimento di obiettivi diversi con i medesimi fattori produttivi (stesse risorse, stessi impianti, stesso know-how).
  • Crescita continua per fronteggiare settori in declino
  • Redditività (grazie al fatto di trasferire le risorse da mercati meno attraenti a mercati più attraenti)
  • Riduzione dei rischi di mercato compensando tra mercati favorevoli e non favorevoli in possesso

Vantaggi:

  • Fronteggiare l'espansione nel proprio business di altri soggetti
  • Allocazione migliore delle risorse aziendali
  • Accrescimento di immagine e reputazione

Limiti:

  • Tempi lunghi di realizzazione
  • Rischi di gestione più elevati per mancanza di familiarità con il nuovo business

IMPLEMENTAZIONE DELLE STRATEGIE CORPORATE

  • Crescita dimensionale interna
  • Fusioni e acquisizioni (crescita coinvolge altre
  1. Strategie di crescita

    • Crescita per accordi e collaborazione
    • Verticali con fornitori e clienti
    • Orizzontali con concorrenti
    • Coalizioni di imprese per l'affermazione di nuovi standard tecnologici
    • Consorzi accordi trasversali
    • Processi di spin-off misto tra attività di ricerca e impresa (in università)
  2. Strategie di business

    Le strategie di business riguardano aree d'affari aziendali e sono al livello più specifico delle strategie generali di corporate. L'elemento fondamentale su cui basarsi è il vantaggio competitivo/concorrenziale. Le basi delle strategie di business sono il vantaggio competitivo, la concorrenza, il mercato e le competenze distintive. L'obiettivo è ottenere il miglior risultato rispetto ai clienti e quindi un vantaggio competitivo.

    Esistono due tipologie di vantaggio competitivo sulla concorrenza:

    • Leadership di costo: incidere sui costi per avere vantaggi rispetto ad altri
    • Aumento di ricavi: attraverso l'aumento...

Dei prezzi per differenziazione di mercato

Creazione superiorità competitiva rispetto alla concorrenza concentrandosi sul mercato/cliente

La strategia di business prova a fare in modo che si determini un vantaggio competitivo che si può realizzare principalmente in 2 modi:

  • Concentrandosi sui costi (competenze distintive interne - leadership di costo) - Intervento interno
  • Attraverso una concentrazione sul mercato/cliente (strategia di differenziazione) - Intervento esterno

Le strategie di business mirano alla ricerca di un posizionamento differenziale competitivo (vantaggio competitivo) duraturo e difendibile (non attaccabile dalla concorrenza)

Efficacia operativa

  • Svolgere attività simili ai concorrenti ma meglio dei concorrenti

Strategie di business

  • Svolgere attività diverse dai concorrenti oppure attività simili ai concorrenti ma in modo diverso

2 OBIETTIVI AZIENDA:

  1. AVERE VANTAGGIO COMPETITIVO
  2. AVERE UN VANTAGGIO DURATURO E DIFENDIBILE

X fare

questo entra in gioco la strategia di business, ovvero...

Una volta individuata la mia area strategica d'affari (ASA), la strategia di business opportuna mi consente di rendere l'azienda differente nel creare ed erogare un'offerta percepita di valore superiore sul mercato, con la conseguenza di raggiungere un posizionamento che viene percepito come unico. Automaticamente l'azienda avrà un vantaggio competitivo duraturo e difendibile nel tempo.

3 tipologie di vantaggio competitivo:

  1. Leadership di costo
  2. Differenziazione
  3. Focalizzazione - Concentrazione su un mercato circoscritto (di nicchia)

Grafico dei 3 vantaggi competitivi

Ci sono 3 tipologie di strategie business:

  1. Leadership di costo
  2. Con la leadership di costo, l'impresa dispone di un vantaggio competitivo in quanto riesce a operare a condizioni di costo tali da poter applicare prezzi inferiori ai concorrenti che hanno un'offerta simile alla mia. Questo può avvenire solo grazie a competenze

e rispetto ai concorrenti.Questo vantaggio può essere ottenuto attraverso diversi fattori, come:- Innovazione tecnologica- Design e stile- Qualità del prodotto o del servizio- Servizio clienti- Marchio e reputazione- Canali di distribuzione- Relazioni con i fornitori- Personalizzazione dei prodotti o dei servizi3) FocalizzazioneLa focalizzazione è una strategia che si basa sulla scelta di un segmento di mercato specifico su cui concentrarsi. L'impresa si specializza nel soddisfare le esigenze di quel segmento in modo più efficace dei concorrenti che operano su tutto il mercato.Questa strategia può essere realizzata attraverso due approcci:- Focalizzazione sul costo: l'impresa si concentra su un segmento di mercato che richiede prodotti o servizi a basso costo.- Focalizzazione sulla differenziazione: l'impresa si concentra su un segmento di mercato che richiede prodotti o servizi con caratteristiche uniche o superiori rispetto ai concorrenti.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
67 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher edodaprince di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Cuomo Maria Teresa.