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GIULIA PIRAZZINI
MALATTIE MULTIFATTORIALI
Curve di suscettibilità
Una malattia multifattoriale si manifesta solo se si supera una specifica soglia di suscettibilità.
Il rischio di una malattia multifattoriale non si calcola quindi con la regola del prodotto ma si calcola con il rischio
empirico, ovvero il rischio sperimentale che si ricava da determinati studi.
Questo studio si compie su due popolazioni: una popolazione controllo/modello (in cui ogni singolo individuo non ha
parenti con la malattia) e una popolazione campione.
Esempio con il diabete:
• Popolazione modello = 100 persone; non ci sono malati di diabete e gli individui non hanno parenti affetti da
diabete. Questi individui vengono presi in esame dalla nascita fino alla morte e alla fine si scopre che 5 di
questi individui si sono ammalati. Si deduce quindi che il rischio della popolazione modello equivale alla
frequenza della malattia che è del 5% (ogni individuo ha il 5% di probabilità di ammalarsi).
• Nella popolazione campione = 100 persone; gli individui hanno tutti una sorella ammalata di diabete. Nell’arco
della vita, 10 di questi individui si sono ammalati di diabete. Il rischio perciò che gli individui di questa
popolazione contraggano la malattia è del 10%, ovvero è raddoppiato.
• Una terza popolazione viene presa in esame: hanno tutti il nonno malato. Il risultato sono 20 individui malati
su 100. Da ciò si evince che il rischio è quadruplicato rispetto alla popolazione modello, ovvero è diventato del
20%.
La curva gaussiana di suscettibilità è un grafico in cui sull’asse delle x si pone la
predisposizione (suscettibilità). La curva rappresenta la popolazione di
controllo. Ciascun punto sulla curva è una combinazione di polimorfismi e
quando si arriva ad un punto in cui la combinazione è molto forte (effetto
soglia) gli individui saranno malati.
L’area sottesa sotto la curva, dopo aver superato l’effetto soglia, rappresenta la
popolazione malata.
La soglia è sempre la stessa, ma la curva si sposta in base ai polimorfismi (o
più verso destra o più verso sinistra).
Studi sui gemelli
Lo scopo degli studi effettuati sui gemelli è quello di identificare la
percentuale della componente ambientale e la percentuale della componente genetica. I gemelli omozigoti possiedono
lo stesso identico DNA, sono cresciuti nello stesso ambiente e con le stesse abitudini. Si studiano varie coppie di gemelli
omozigoti:
• Quando entrambi i gemelli sono ammalati o sono entrambi sani si dice che la coppia è concordante.
• Quando un gemello è sano e l’altro è malato si dice che la coppia è discordante.
In entrambi i casi però non si riesce a dedurre quale sia la componente dominante. È necessario perciò studiare varie
coppie di gemelli dizigoti (stesso ambiente ma diverso DNA) e confrontarle con le coppie di omozigoti.
Se la componente genetica fosse preponderante ci si dovrebbe aspettare che i dizigoti siano meno ammalati poiché
hanno un patrimonio genetico differente. Se invece la componente ambientale fosse preponderante ci si dovrebbe
aspettare che sia i dizigoti sia i monozigoti siano ammalati nella stessa misura, poiché entrambi i tipi di coppia vivono
nello stesso ambiente.