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Principi base della genetica e classificazione delle malattie genetiche - Genetica Medica Pag. 1
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GIULIA PIRAZZINI

INTRODUZIONE PRINCIPI BASE DELLA GENETICA E CLASSIFICAZIONE DELLE MALATTIE GENETICHE

Quando entrambi gli alleli sono mutati nell’individuo si manifesterà la malattia.

Per unità funzionale si intende un pezzo di DNA che preso ed isolato svolge tutta la sua funzione: può essere preso e

spostato in un altro organismo e ma continuerà a codificare per la sua proteina.

Per locus si intende la posizione di un determinato gene sul

cromosoma; è una regione geografica del cromosoma che può

contenere uno o più geni. Le varianti di un gene sono quindi gli

alleli; l’insieme degli alleli costituisce il genotipo.

Queste mutazioni dei geni si classificano in:

• Mutazioni puntiformi: cambiano un nucleotide e possono avere un effetto sulla proteina (se il nucleotide che

varia codifica lo stesso amminoacido non vi è mutazione). Si dividono in varie classi:

o Mutazioni missenso: viene sostituito un aminoacido in un'altra classe chimica quindi viene modificato

un codone. L’impatto sulla proteina dipende da che parte viene intaccata dalla mutazione; se viene

mutata una parte che non serve a svolgere la funzione della proteina la mutazione non avrà effetti.

o Mutazioni nonsenso: un codone viene mutato in codone di stop.

o Mutazioni silenti: non cambia l’amminoacido e avviene nella terza base del codone (ridondanza del

codone).

o Mutazioni neutre o sinonime: Cambiano l’amminoacido all’interno però della stessa classe chimica

(acido in un acido etc, quindi mutazione con poco impatto).

• Mutazioni cromosomiche: sono mutazioni che colpiscono pezzi di cromosoma. Possono essere:

o Delezione;

o Duplicazione;

o Inversione;

o Inserzione;

o Traslocazione.

Le variazioni alleliche:

• Se entrambe presentano una mutazione che da una

malattia il fenotipo è malato;

• Se sono una mutazione che non dà visibilmente una

malattia il fenotipo è sano (ma questo non significa che il

genotipo non sia mutato).

Il genotipo può essere mutato o non mutato, mentre il fenotipo

può essere sano o malato.

Se la malattia è recessiva quindi per avere un fenotipo malato è

necessario avere due alleli mutati. Se l’individuo ha un allele

mutato e un allele non mutato è fenotipicamente sano.

Se la malattia è dominante per avere un fenotipo malato è necessario un solo allele mutato. Se l’individuo quindi

presenta un solo allele mutato e uno non mutato sarà

fenotipicamente malato.

Se si indica con A l’allele mutato che dà origine ad una malattia

genetica:

• Se la malattia è recessiva, l’individuo con genotipo AA è

malato perché sono necessari due alleli mutati per

generare la malattia e quindi rendere l’individuo

fenotipicamente malato.

• Se la malattia è dominante, l’individuo con genotipo AA è

malato perché è necessario 1 allele mutato per rendere

l’individuo fenotipicamente malato.

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Publisher
A.A. 2018-2019
3 pagine
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SSD Scienze mediche MED/03 Genetica medica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giulis.1999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Genetica medica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Gasparre Giuseppe.