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Legge 135/90 Interventi di prevenzione, informazione, ricerca e sorveglianza epidemiologica. Costruzione e ristrutturazione reparti di malattie infettive e laboratori ed integrazione degli organici di personale. Ospedalizzazione diurna. Assistenza domiciliare. Formazione operatori sanitari. Tutela dei pazienti HIV+ Tutela della privacy.
Già nei primi anni dell'epidemia l'AIDS si associa a paura, colpevolizzazione, discriminazione e pregiudizio. Gli stessi operatori sociosanitari provavano disagio e difficoltà nel dare soluzione ai quesiti dei cittadini e alle problematiche sollevate dai pazienti. Approvazione di una specifica normativa per richiamare l'attenzione su aspetti già esistenti nell'ordinamento giuridico ma quasi "dimenticati" di fronte all'emozione sviluppatasi. Consenso al test. Riferimenti nella Costituzione e nella legge di istituzione del Servizio Nazionale. Principio di autodeterminazione del paziente nel processo di
diagnosi e cura. Il paziente è il protagonista nella gestione della propria salute, che resta un suo bene personale. Screening per HIV Non esiste alcuna normativa che preveda un trattamento sanitario obbligatorio specifico per i pazienti affetti da HIV. Non è giuridicamente legittimo proporre di sottoporre "routinariamente" al test per HIV alcune categorie (chi deve essere sottoposto a intervento chirurgico, donne gravide, ecc.), senza preventivo consenso. Ingiustificato anche se lo scopo fosse tutelare la salute degli operatori sanitari. Assistenza sanitaria oggi: La gestione dell'infezione da HIV necessita, ormai per definizione, di un approccio integrato per l'attuazione del quale è richiesta la collaborazione di strutture assistenziali differenti e di molteplici figure professionali. Processo assistenziale complesso. Meno episodi di degenza ordinaria, maggior ricorso ad accessi di Day Hospital o ambulatorio, terapie estremamente costose, complesso.Monitoraggio clinico e di laboratorio, Costante aumento dei nuovi casi di infezione che richiedono trattamento. Le nuove diagnosi sono spesso di pazienti già in fase di malattia conclamata. I "rovesci" della medaglia: L'AIDS ha anche provocato positivi cambiamenti nella prevenzione, nell'assistenza e cura dei malati, nelle politiche sanitarie e nel rispetto dei diritti del cittadino, Questioni etiche, Ricerca scientifica, Rapporto medico-paziente Etica. Ha sollevato nuovi problemi etici: rispetto della privacy e del segreto professionale (quando ancora l'Autorità Garante della Privacy non era stata nemmeno programmata), consenso informato a cure e partecipazione a studi sperimentali, problematica sulla necessità di informare i familiari o il partner del malato circa la sieropositività, rivalutazione dell'importanza del counselling, diritto/dovere alle cure, desiderio di procreazione, richiesta d'eutanasia o di suicidio assistito.
Ricerca Non vi è altro esempio nella storia della medicina di un trasferimento così significativo di fondi destinati alla ricerca, alla prevenzione, alle cure, quale quello che si è verificato per la lotta all'AIDS
Qualità dellavita e dell'assistenza, Qualità della vita oltre che quantità di vita, Soddisfazione degli utenti, dei familiari e degli operatori, Il trattamento e la cura dell'infezione da HIV ci hanno obbligato a considerare ogni singolo atto medico all'interno di un contesto sociale che contribuisce a determinare il risultato dell'atto stesso.
Malaria Parassitosi provocata da protozoi intracellulari obbligati appartenenti al genere Plasmodium e trasmessa all'uomo dalla puntura di zanzare femmine del genere Anopheles. "Mal aria" malattia contratta in zone considerate malsane (paludi, acquitrini, ecc.). Trasmissione da Puntura di zanzara femmina infetta del genere Anopheles, da Inoculazione di sangue
infetto: Emotrasfusioni, Siringhe contaminate, Trasmissione transplacentare.
“Malaria da aeroporto”: soggetti residenti in aree indenni da malaria infettati da zanzare trasportate da aerei provenienti da zone endemiche.
Esistono 400 specie diverse di Anopheles; solo 27 fungono comunemente da vettori.
Puntura: ogni 2-4 giorni, di sera e di notte. Vivono vicino al loro luogo di nascita, ma possono essere trasportate dal vento (e da mezzi di locomozione). Depositano circa 100-200 uova sulla superficie di acque stagnanti, vivono 1 mese e depongono 1000 uova.
Rischio di contrarre la malaria è variabile tra i diversi paesi e al loro interno. Più alto in Africa, la maggior parte delle aree urbane sono sicure, eccetto in Africa e India. Rischio aumentato alla fine della stagione delle piogge. In genere la malaria è presente solo sotto i 1500 metri di altitudine (eccezionalmente fino a 3000 metri)
Situazione in Italia. Nel 1970 l’OMS dichiara l’Italia libera
Dalla malaria. Dal 2011 al 2015: 3.633 casi, 7 dei quali autoctoni, ma solo 3 criptici. Il 20% erano cittadini italiani di ritorno da un viaggio di cui il 41% per lavoro, il 22% per turismo e il 21% per volontariato/missione religiosa. Tra gli stranieri l'81% dei casi erano immigrati residenti in Italia e tornati nel paese di origine in visita (Visiting Relatives and Friends, VRFs). Il 92% dei casi sono dal continente africano, il 7% da quello asiatico. I decessi sono stati in totale quattro, dovuti ad infezioni da P. falciparum acquisite in Africa.
Specie di plasmodio in ordine da più frequente e grave a rara e lieve: Plasmodium falciparum, Terzana maligna (cerebrale); Plasmodium vivax, Terzana; Plasmodium ovale, Terzana; Plasmodium malariae, Quartana
Fase asessuata o schizogonica: UOMO
Ciclo eso-eritrocitario
Nell'uomo Inoculazione sporozoiti con la saliva della zanzara
Passaggio nel sangue periferico: 30'
Fegato: riproduzione e formazione di merozoiti che entrano
nel sangue. Durata diversa a seconda delle specie. Nessun sintomo.
Ciclo eritrocitario
- Penetrazione delle merozoiti nei globuli rossi (30 sec).
- Trasformazione in trofozoiti.
- Moltiplicazione e formazione di nuove merozoiti.
- Rottura globuli rossi e invasione del torrente circolatorio.
- Nuovi cicli.
- Sviluppo parassitario sincrono.
- Febbre periodica: ogni 48 ore per P. vivax, P. ovale e P. falciparum mentre ogni 72 ore per P. malariae.
Sviluppo gometociti
- Alcune merozoiti evolvono in: forme sessuali maschili (microgametociti) o forme sessuali femminili (macrogametociti).
- I gametociti sono gli unici stadi di sviluppo infettanti per le zanzare.
Fase sessuata o sporogonica: ANOFELE. Nella zanzara Eventuali merozoiti muoiono.
- Trasformazione gametociti in gameti. I gameti si uniscono ed evolvono fino a dare origine agli sporozoiti che raggiungono le ghiandole salivari.
Malaria da P. falciparum è la Malattia più grave con compromissione di tutto l'organismo.
E specialmente dell'encefalo. Il parassita produce una sostanza che fa agglutinare i globuli rossi fra loro e alle pareti dei capillari, quindi c'è ostruzione dei capillari, carenza di ossigeno nei tessuti. Si attivano i meccanismi di difesa: vasodilatazione capillari, rallentamento del circolo, trasudazione di liquidi, edema tessutale. Sofferenza tessutale e morte delle cellule. Resistenza naturale e immunità. I fattori che impediscono l'ingresso nei globuli rossi e lo sviluppo del parassita quindi malattie genetiche dei globuli rossi (emoglobinopatie ed enzimopatie) come per esempio l'anemia mediterranea o microcitemia, presenti nei luoghi di diffusione della malattia. Lo stato di "premunizione": dopo numerose reinfezioni si instaura un effetto protettivo parziale dell'immunità acquisita.
Plasmodium vivax provoca la febbre terzana benigna. Forme latenti nel fegato (ipnozoiti): recidive anche 3-4 anni dopo. Ciclo eritrocitario:
42-48 ore. Parassitemia: circa 10.000/microL. Il plasmodium ovala Provoca la febbre terzana benigna, Forme latenti nel fegato: recidive a 4 anni. Ciclo eritrocitario: 49-50 ore. Parassitemia: circa 9.000/microL. Plasmodium malariae Provoca la febbre quartana, Assenza di forme latenti nel fegato. Ciclo eritrocitario: 72 ore. Parassitemia: <6.000/microL. Plasmodium falciparum Provoca la febbre terzana maligna, Infezione potenzialmente letale. Ciclo eritrocitario: 48 ore (coinvolge i globuli rossi di qualsiasi età). Moltiplicazione nei capillari viscerali. Parassitemia: circa 20.000/microL. Gametociti: falciformi, banana, sigaro. Sintomatologia: Periodo d'incubazione variabile: 9-14 giorni (falciparum), 12-17 giorni (vivax e ovale), 18-40 giorni (malariae). Attacco malarico ad esordio: brusco; durata: 8-12 ore. I STADIO (freddo): brividi scuotenti, labbra cianotiche, ipotensione, aumento della TC. II STADIO (calore): cessano i brividi, TC 40°C, volto acceso, cute asciutta, artromialgie.astenia, disturbi gastrointestinali, tachicardia, ipotensione.
III STADIO(sudorazione): profuse sudorazioni, entro 2-4 h scomparsa della febbre.
I casi nontrattati evolvono spontaneamente verso la guarigione in alcuni mesi
Plasmodium falciparum Accesso pernicioso ad esordio graduale o brusco;compromissione del sensorio (malaria cerebrale); stato di coma, convulsioni;agitazione psico-motoria; turbe del comportamento. Colpisce i soggetti non immuni,gli immigrati in zone endemiche, bambini autoctoni tra i 4 mesi e i 4 anni, i residentisenza stato di premunizione. Evoluzione se non trattato: decesso entro 3-4 giorni, setrattato: mortalità del 15-20%.
Malaria in gravidanza aggrava l'evoluzione della malattia specialmente in donne nonimmuni, primigravide. La malaria è più frequente nelle gravide rispetto allapopolazione generale. La parassitemia tende ad essere fino a 10 volte più alta e lecomplicazioni sono più frequenti. La mortalità è
doppia (13%) rispetto a quella dellarestante popolazione (6.5%).
Danni fetali: La malaria provoca diverse alterazioni cheinfluiscono negativamente sulla crescita del feto: anemia, ipoglicemia e alterazionicircolatorie con insufficienza placentare. Nelle aree endemiche per malaria il 20- 40%dei neonati presentano basso peso alla nascita. La mortalità prenatale e neonatalevaria tra il 15 al 70%.
Il primo trattamento efficace per la malaria è stato l'utilizzo della corteccia diCinchona, albero che cresce nel Perù contenente chinino. I padri gesuiti avendoneappreso le proprietà curative dagli indigeni introdussero questa pratica nell' Europa nel1640. Solo nel 1820 i chimici francesi Pierre Joseph Pelletier e Joseph BienaiméCaventou estrassero e isolarono dalla chinina il principio attivo in forma pura, unalcaloide che fu denominato chinino, dal quale derivano i principali farmaciantimalarici (clorochina, meflochina). Nel 1972 dall’antica
Tradizione medica cinese
La tradizione medica cinese è una pratica millenaria che ha origine in Cina. Questo sistema di medicina si basa su una visione olistica del corpo umano e sulla teoria del flusso di energia chiamata "qi". La medicina cinese utilizza una combinazione di erbe medicinali, agopuntura, massaggio e altre tecniche per ripristinare l'equilibrio del qi nel corpo e promuovere la salute e il benessere.