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EMOTTISI ED EMOFTOE
Quando si parla di emottisi o emoftoe si parla della stessa cosa; la quantità non differenzia più un termine da un altro, entrambi indicano la presenza di sangue all'interno dell'escreato (striatura, coagulo, versata di sangue che sostituisce completamente il catarro).
Esistono tre condizioni: sovraglottidea, sottoglottidee ed una delle vie digerenti, in cui l'aspetto del sangue e la sintomatologia sono molto diversi. Un primo approccio per distinguere un'emottisi sovraglottidea da una sottoglottidea e da una della via digerente è l'esame del cavo orale; bisogna chiedere al paziente se ha dei disturbi gengivali, se si è sottoposto a delle cure odonto negli ultimi tempi, se esce sangue in seguito alla rimozione della dentiera o dopo che si lava i denti; tutto ciò perché molto spesso le striature derivano da una problematica presente all'interno della bocca per cui bisogna evitare la prescrizione di
esami come la broncoscopia. Anche la colorazione è importante (rosso vivo, bordeaux (sangue digerito)) perché l'accompagnarsi o meno con la tosse può far risalire ad un disturbo sovraglottideo e sottoglottideo piuttosto che all'ematemesi perché di solito il sangue di partenza dalle vie digerenti è associato a nausea/vomito e non necessariamente ad episodi di tosse.
Fondamentalmente le tre cause di emottisi sono: infarto polmonare, carcinoma, tbc; se l'emottisi non è sovraclottideale e se non c'è un disturbo delle alte vie aeree e del cavo orale si può escludere che si tratti di un carcinoma tumorale, di un infarto polmonare e di tbc. Una volta che si escludono queste tre, tutto il resto rientra in patologie abbastanza rare o che comunque non riguardano per forza l'apparato respiratorio. Tra le cause più rare ci sono anche quelle prettamente cardiologiche in quanto molti disturbi valvolari possono dare
emottisi. Ci sono degli episodi di emottisi importanti per i quali non si può fare nulla, come succede nei casi di emottisi in corso di tbc, in cui la quantità di sangue che viene buttata fuori è altissima. Gli accertamenti da fare sono: anamnestici, di imaging o semi invasivi (i più impiegati). Questi ultimi consentono sia di ottenere un'immagine macroscopica dell'albero bronchiale sia di fare delle manovre di cauterizzazione fine e per broncoscopia. Il paziente è in decubito dal lato dell'emorragia perché, esattamente come avviene quando si ha un versamento pleurico, si fa in modo che il polmone sano (controlaterale) respiri perfettamente; tutte le volte che c'è un qualcosa di liquido nel polmone malato si schiaccia il polmone malato in modo che quello sano si possa espandere. La dispnea non viene mai espressa dal paziente come "dispnea": la classificazione viene fatta in base ad una scala soggettiva.Domande da fare per capire la gravità della dispnea sono:
- Se gli manca il fiato anche stando comodamente seduto?
- Se gli manca alla sera quando si corica?
- Se ha dovuto cambiare la modalità per dormire?
La gravità della dispnea deriva dall'interrogare il paziente. Esistono delle malattie, come ad esempio l'enfisema, che vengono inquadrate a seconda della gravità e del livello di gravità della dispnea. Non necessariamente il segno-sintomo è legato soltanto ad un disturbo di natura respiratoria. La dispnea e la mancanza di fiato possono essere legate a diversi motivi, partendo dal torace, riguardando tutto il sistema cardiovascolare ma anche a problematiche di natura neuro muscolare, come ad esempio la sclerosi laterale amiotrofica. È importante sapere che la mancanza di fiato può derivare non soltanto da un'asma e che le cause possono essere intra o extratoraciche. Mentre l'insorgenza subacuta è meno problematica,
poiché la malattia si sviluppa poco per volta, per quella acuta è importante sapere che un pneumotorace può dare una dispnea in acuto perché lo scompenso vascolare può arrivare ad un punto tale che la percezione della dispnea sopraggiunge soltanto in quel momento. Gli attacchi d'asma normalmente avvengono in acuto anche se esistono degli strumenti con cui si possono monitorare. La distinzione tra subacuta e cronica non è molto netta: in linea di massima esistono alcune patologie, soprattutto quelle di natura infettiva, che possono dare l'insorgenza in modo subacuto; le patologie che danno una dispnea cronica sono la bronchite cronica e le interstiziopatie (es. sarcoidosi, fibrosi polmonare), cioè malattie che insorgono, si sviluppano e si protraggono nel tempo. In pneumologia esistono i rumori polmonari: quando si parla di "wheezing" si intende il rumore di fine espirazione (molto fine), mentre con "stridore"si utilizzano queste quattro fasi per valutare il paziente. Nell'auscultazione si ascoltano i suoni prodotti dal corpo, come i suoni respiratori o i rumori cardiaci. Nella percussione si utilizza un dito o uno strumento per percuotere il corpo e valutare la consistenza dei tessuti sottostanti. Nella palpazione si utilizzano le mani per sentire la consistenza, la temperatura o la presenza di dolore in determinate zone del corpo. Nell'ispezione si osserva attentamente il corpo del paziente per individuare eventuali segni visibili di malattia o alterazioni. Queste quattro fasi dell'esame fisico sono fondamentali per una corretta valutazione del paziente e per formulare una diagnosi accurata.lato per compensare la perdita di elasticità dei polmoni. Inoltre, è importante osservare la presenza di cianosi (colorazione bluastra delle labbra e delle estremità) che può indicare una scarsa ossigenazione del sangue. Nell'ispezione del torace, è necessario prestare attenzione alla simmetria delle scapole, alla presenza di deformità o anomalie come la cifoscoliosi, e alla presenza di cicatrici o lesioni cutanee che potrebbero indicare precedenti interventi chirurgici o traumi. Durante la palpazione, si esplorano le diverse zone del torace per individuare eventuali masse, rigonfiamenti o dolori. In particolare, si può eseguire la palpazione delle coste per valutare la presenza di fratture o deformità. L'auscultazione è una delle fasi più importanti dell'esame fisico del torace. Consiste nell'ascoltare i suoni prodotti dai polmoni e dal cuore utilizzando uno stetoscopio. Durante l'auscultazione polmonare, si ascoltano i suoni respiratori come la respirazione normale, i rantoli o i sibili che possono indicare la presenza di patologie come l'asma o la bronchite. Durante l'auscultazione cardiaca, si ascoltano i suoni del cuore come i battiti regolari o irregolari, i soffi cardiaci o i fruscii che possono indicare problemi cardiaci. Infine, la percussione consiste nel picchiettare delicatamente il torace per valutare la presenza di suoni anomali. Ad esempio, un suono cupo può indicare la presenza di liquido nei polmoni, mentre un suono chiaro può indicare la presenza di aria. In conclusione, l'ispezione, la palpazione, l'auscultazione e la percussione sono tutte fasi fondamentali dell'esame fisico del torace che permettono di individuare eventuali patologie o anomalie.perché è una rottura dei setti alveolari che confluiscono l'uno nell'altro. Spesso i pazienti non mentono ma interpretano le cose secondo una loro svalutazione - l'ispezione è molto importante per questo motivo. Per vedere se c'è cianosi, gli organi da guardare sono gli occhi e la bocca. Ippocratismo digitale (clubbing digitale): unghie bombate a vetrino d'orologio, con l'ultima parte della falange che sembra una bacchetta di tamburo. Questa alterazione è legata ad una mal ossigenazione nel tempo. Anche la temperatura delle mani aiuta a interpretare il caso, a capire se esistono delle differenze di natura vascolare tra la mano destra e la sinistra; la palpazione degli arti può aiutare. I circoli collaterali molto spesso non vengono evidenziati dai pazienti, soprattutto se sono anziani: il sangue non trovando più i 'suoi' spazi va a cercare dei circoli collaterali superficiali che sono
Frequenti nella patologia polmonare e in quella a partenza dal fegato. Esistono delle alterazioni anatomiche che molto spesso non danno dei disturbi a carattere respiratorio; queste alterazioni richiedono degli interventi di chirurgia estetica per un fattore prettamente estetico: è difficile che un paziente riferisca dispnea con un petto carenato; l'intervento chirurgico che viene fatto sullo sterno e la modifica della parete costale vengono fatti più per un discorso di tipo estetico.
La palpazione del torace viene effettuata anche per i linfonodi. Palpazione, auscultazione e percussione vengono fatte anteponendosi dietro al paziente, il quale solitamente è seduto sul letto.
La palpazione dei linfonodi è fondamentale poiché essi non sono a settori ma a catena linfonodale: la palpazione avviene a livello delle fosse sovraclaveari e sottomandibolari, perché esistono delle patologie (di natura neoplastica e non) che vanno dal tumore del polmone, alla
utilizzando le dita per percepire le vibrazioni della voce del paziente durante la respirazione. Questo può essere utile per valutare la presenza di consolidamenti polmonari o di versamenti pleurici. Durante l'esame obiettivo, si possono anche auscultare i suoni respiratori utilizzando uno stetoscopio. Questo permette di valutare la presenza di suoni anomali come crepitii, sibili o rumori aggiunti, che possono indicare la presenza di patologie polmonari. Inoltre, l'esame obiettivo può includere la valutazione di altri organi come il cuore, l'addome e il sistema nervoso, al fine di identificare eventuali segni o sintomi di malattie associate.mettendo entrambe le mani piatte sul torace andando dagli apici verso le basi: serve per sentire come viene trasmesso il suono attraverso la parete toracica, fondamentalmente si sente una lievissima vibrazione che dovrebbe essere simmetrica dagli apici alle basi. Una condizione per la quale non si sente trasmettere niente è la presenza di una massa tumorale abbastanza grossa, un'atelettasia completa o, più grossolanamente, un versamento, in quanto il liquido fa sì che il suono non venga trasmesso. La modalità del posizionamento della mano a taglio riguarda soltanto gli sfondati costo frenici, cioè alle basi, con il punto più declino del polmone (due triangolini alla base della radiografia del polmone) poiché sono dei punti difficili da palpare. La percussione solitamente viene fatta con più dita, in maniera simmetrica e sempre dall'alto verso il basso: il "suono piano polmonare" o "suono ottuso".
èesattamente quello che si sente quando si ha una grossa massa polmonare, non si ha una grossa trasmissione d'aria. Mettendo insieme il suono della percussione, il reperto palpatorio, l'ispezione e l'auscultazione.