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Malattie dell'apparato cardiovascolare - attrezzatura di base per rianimazione Pag. 1
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Rianimazione Attrezzatura minima di base

Attrezzatura minima essenziale che ogni medico di base (famiglia) dovrebbe avere nel proprio studio o ambulatorio per far fronte ad una situazione di emergenza cardiaca comprende:

  • guanti in lattice o PVC.
  • cannule orofaringee di Guédel o di Mayo: disponibili 7 misure differenziate da colori diversi, variabili a seconda della ditta produttrice, che vanno dalla misura per neonato a quella per adulti; sono strumenti utili per garantire il mantenimento della pervietà delle vie aeree in pazienti non coscienti che tuttavia conservano un'attività respiratoria autonoma.

La cannula adatta per ogni paziente è quella la cui lunghezza è pari alla distanza fra la commessura labiale e il lobo auricolare omolaterale. La cannula va inserita dopo aver constatato l'assenza di coscienza e aver verificato la pervietà delle vie aeree con lo scopo di mantenere la lingua staccata dalla parete posteriore del faringe.

econsentire il passaggio dell'aria attraverso il canale all'interno del dispositivo. La cannula può essere usata solo in totale assenza di riflessi faringei, infatti se l'inserimento della cannula dovesse stimolare il riflesso del vomito o in presenza di trisma, bisogna evitare il suo posizionamento. maschera facciale tascabile o pocket mask: strumento indispensabile in assenza di altre attrezzature per effettuare una ventilazione artificiale efficace in condizioni di sicurezza. È dotata di un boccaglio munito di valvola-filtro unidirezionale attraverso cui è possibile insufflare aria espirata nei polmoni del paziente senza contatto diretto e senza alcun reflusso di aria o di fluidi dal paziente al soccorritore. Alcuni modelli sono forniti di elastico per fissare la maschera sul volto del paziente, e alcune volte anche di un attacco supplementare per il collegamento della maschera con una fonte di ossigeno, qualora il gas fosse disponibile. Può essere utilizzata.

Ponendosi di fianco al pz oppure alla sua testa aseconda si lavori rispettivamente da soli o in due. In entrambi i casi deve essere tenuta ben aderente al naso e alla bocca del pz per evitare fuoriuscite di aria sotto il contorno della maschera, mantenendo nello stesso tempo la testa del pz iperestesa per garantire la pervietà delle vie aeree.

Pallone di AMBU autoespansibile (sistema maschera-valvola-pallone autoespansibile con pallone di riserva collegato a una fonte di ossigeno): l'aria che viene insufflata mediante il pallone contiene ~ il 16% di O2 ma il pallone può essere collegato direttamente a una fonte di ossigeno mediante un raccordo posto sul suo fondo e in tal caso si raggiunge una concentrazione di O2 pari al 50%. Infine, si può collegare un secondo pallone di riserva (reservoir) non autoespansibile, da raccordare sul fondo del primo pallone, che funge da serbatoio di O2, erogando una miscela gassosa arricchita fino al 90% di O2, limitando i danni cerebrali.

Da anossia in caso di arresto cardiaco.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
2 pagine
SSD Scienze mediche MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cardiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Di Biase Matteo.