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NTICORPI ANTINUCLEO

Gli ANA sono il primo esame in caso di sospetto di malattia autoimmune, in quanto molte malattie autoimmuni hanno sensibilità per gli ANA.

L'IMMUNOFLUORESCENZA INDIRETTA è la metodica standard. Vengono usate come substrato cellule con nuclei molto grandi (cellule immortalizzate da epatocarcinoma). Il siero del paziente viene incubato con queste cellule: se nel siero ci sono ANA, questi si legano al nucleo della cellula e vengono poi rilevati con un anticorpo con fluorescina. Il pattern di fluorescenza dipende dalla struttura del nucleo verso cui l'anticorpo è diretto.

La positività agli ANA indica solo che gli anticorpi sono diretti verso il nucleo, ma non ci dà ulteriori informazioni, poiché i pattern degli ANA non sono utili per una diagnosi differenziale delle diverse malattie autoimmuni (con la sola eccezione degli anti-centromero specifici per la lSSc).

ANA è un test diagnostico ma non prognostico.

Titolazione degli ANA non correla con l'attività di malattia; però, gli ANA possono avere un significato predittivo.

Sviluppo di autoanticorpi prima delle manifestazioni cliniche del lupus eritematoso sistemico: 115/130 pazienti con SLE (88%) presentavano almeno un auto-anticorpo prima della diagnosi (max 9.4 anni; media 3.3 anni)

  • ANA: 78%
  • Anti-fosfolipidi: 18%
  • Anti-RNP: 26%
  • Anti-Ro/SSA: 47%
  • Anti-dsDNA: 55%
  • Anti-La/SSB: 34%
  • Anti-Sm: 32%

Prevalence and titres of ANA in healthy vs SLE individuals: ANA have been detected in 31.7% at 1:40, 13.3% at 1:80, 5% at 1:160 and 3.3% at 1:320 dilution in NHS (Arthritis Rheum 40:1601; 1997)

Referto ANA: titolo + pattern

1:160 → Il titolo dà indicazione: spartiacque tra ANA significativi e non significativi

Immunoreumatologia - Immunologia 5

Gli ANA possono essere positivi in tantissime malattie autoimmuni sistemiche e in malattie autoimmuni organo-specifiche e in malattie non-autoimmuni (infezioni croniche, HBV, HCV, HIV,

cirrosi, diabete, etc.) e in soggetti sani(20% soggetti sani ha ANA+. La negatività ci permette di escludere cose, la positività non ci dà certezze. Da richiedere solo con un sospetto fondato.

4.1.1 Cause di ANA-positività

  • Falsa positività
  • Soggetti sani (sesso, età)
  • Farmaci: pillola estroprogestinica (gli estrogeni favoriscono la produzione di autoanticorpi), antibiotici, anti-epilettici, anti-TNF (per artrite reumatoide).
  • Familiarità: sono spesso positivi in familiari di pazienti con malattia autoimmuni - anche senza manifestazione di malattia.
  • Malattie infettive
  • Neoplasie
  • Precede patologia autoimmune
  • Patologia autoimmune organo-specifica
  • Patologia autoimmune sistemica

4.2 A (ENA)NTIGENI NUCLEARI ESTRATTI

Li ENA sono complessi di proteine e acidi nucleici a localizzazione prevalentemente nucleare o citoplasmatica. Molti autoantigeni sono componenti di grossi complessi macromolecolari. La risposta autoimmune può essere

Rivolta verso siti diversi della stessa molecola. Le funzioni fisiologiche degli ENA sono:

  • Proteine ad attività enzimatica
  • Ruolo essenziale per la vita cellulare: replicazione DNA, avvolgimento DNA, trascrizione DNA>>RNA, splicingRNA, acetilazione RNA, divisione mitotica, sintesi e trasporto di peptidi, etc.
  • Il sito antigenico corrisponde al sito catalitico dell'enzima e gli autoanticorpi diretti contro questo hanno spesso funzione inibitoria.

I principali ENA sono:

  • Ro/SSA: nucleo, citoplasma
  • La/SSB: nucleo
  • Sm: nucleo
  • U1-RNP: nucleo
  • Jo1: citoplasma
  • Scl70: nucleo
  • (gli altri a scopo di ricerca)

Molti autoantigeni si localizzano in più sedi cellulari (Ro/SSA; rRNP...): tale fenomeno può essere giustificato dal ruolo funzionale che svolgono durante il ciclo cellulare.

Anticorpi prodotti in modo "antigen driven".

Complesso auto-anticorpale rivolto verso "strutture sub-cellulari" dinamiche.

ANTICORPO MALATTIA FREQUENZA

  1. LES 10-30%U1-RNP MCTD 95%Ro/SSA S. Sjögren 60%La/SSB S. Sjögren 40%Scl-70 SSc diffusa 70%Centromero SSc limitata 50-70%Jo-1 PM 30%4.3 A - DNANTICORPI ANTI DS
  2. Titoli alti Titoli bassi>90% di specificità per SLE Possono essere trovati in caso di:
  3. Spesso indicano malattie clinicamente attive e un aumento SLE indotta da farmacidel rischio di nefrite
  4. Artrite reumatoide (AR)
  5. Altri CTDs
  6. Infezioni croniche
  7. Malattie epatiche croniche
  8. Invecchiamento
  9. Possono reagire in modo incrociato con ssDNA
  10. Anti-DNA hanno valore diagnostico, hanno valore predittivo, hanno valore prognostico (=correlano con laVES, il titolo segue l'andamento della malattie, aumentano in riacutizzazioni e diminuiscono in remissione).
  11. 4.4 M ETODICHE PER LA RICERCA DI AUTOANTICORPI
  12. Immunodiffusione doppia (IDD) + Contro-immuno-elettroforesi (CIE): precise ma costose
  13. Immunoblot (WB, Dot blot, LIA)
  14. ELISA
  15. Sindrome di Sjogren

è una malattia autoimmune, lentamente progressiva, che colpisce principalmente le ghiandole esocrine, caratterizzata da:

  • Infiltrazione linfocitaria con distruzione e sostituzione del tessuto ghiandolare
  • Riduzione secrezione ghiandolare
  • Auto-anticorpi caratteristici

Aspetti generali

Epidemiologia

La patologia è molto più frequente dopo i 50 anni e ha una netta prevalenza nel sesso femminile, nel quale generalmente - ma non esclusivamente - si manifesta dopo la menopausa. Le alterazioni ormonali della menopausa favoriscono, anche nella popolazione generale, la comparsa di secchezza cutanea e delle mucose, e questo può contribuire a rendere più evidenti anche a livello soggettivo, le manifestazioni cliniche.

- Età: 40-60 anni più avanzata rispetto al LES

- Sesso: femminile (F:M 9:1)

- Prevalenza: 3% popolazione >50 aa (alta rispetto alle altre malattie reumatologiche; ha una prevalenza simile alla AR).

CLASSIFICAZIONE

Possiamo

distinguere: - Malattia primitiva (isolata) - Malattia secondaria: associazione con altre malattie autoimmuni sistemiche, quali: - Artrite reumatoide - Lupus Eritematoso Sistemico - Sclerodermia (dovuta alla fibrosi ghiandolare): nella sclerodermia si può avere sindrome di Sjogren che però non è data da infiltrato linfocitario, ma da fibrosi ghiandolare. Però i sintomi sono gli stessi e quindi si diagnostica sempre "sindrome di Sjogren". - Malattia mista del tessuto connettivo Quindi i meccanismi patogenetici sono diversi, però i sintomi sono simili. 4.7 F ISIOPATOLOGIA La malattia è principalmente caratterizzata da un interessamento delle ghiandole esocrine, a livello delle quali si verifica una reazione infiammatoria, principalmente caratterizzata da un infiltrato linfocitario (T>B) che porta ad un sovvertimento della struttura ghiandolare e quindi ad una sua ipofunzione. Le principali conseguenze sono: - Alterazione qualitativa e NON

quantitativa delle secrezioni lacrimale e salivare

Riduzione della componente acquosa del film lacrimale

Immunoreumatologia - Immunologia 7

ANTICORPI CARATTERISTICI: anti-SSA, anti-SSB - possono essere positivi in AR e LES, ma generalmente sono negativi nella sclerodermia. In realtà gli anticorpi anti-SSA possono essere positivi anche nella sclerodermia, ma in questo caso non sono legati alla patogenesi, anzi, sono un fattore prognostico negativo.

MANIFESTAZIONI CLINICHE

Le manifestazioni principali sono a carico delle ghiandole esocrine e sono dovute a infiltrazione linfocitaria.

Le ghiandole esocrine che vengono più frequentemente colpite sono le ghiandole lacrimali e salivari.

Interessamento oculare

XEROFTALMIA: secchezza oculare secondaria a interessamento delle ghiandole lacrimali. Si ha riduzione della lacrimazione, alterazione del film lacrimale e riduzione della capacità della lacrima di funzionare come lubrificante.

Sensazione di scarsa lacrimazione

Bruciore- Sensazione di corpo estraneo- Arrossamento- Fotofobia- Frequenti episodi di congiuntivite- Impastamento e difficoltà ad aprire gli occhi al risveglio- sensazione di "sabbia negli occhi"

La complicanza più temibile della xeroftalmia in corso di Sjogren è la comparsa di una infiammazione corneale che porta a cheratite caratterizzata da ulcere corneali. Clinicamente il paziente presenterà iniezione pericorneale e riferirà intenso dolore puntorio a livello dell'occhio, talvolta con riduzione del visus. La cheratocongiuntivie sicca deve essere prontamente trattata per evitare la comparsa di esiti a livello corneale che potrebbero compromettere il visus in maniera irreversibile

SINDROME SICCA:

  • Riduzione della componente acquosa del film lacrimale
  • Iniezione peri-corneale
  • Infiammazione non solo a livello della congiuntiva ma anche della cornea. Infatti, le lacrime normalmente avrebbero anche una funzione disinfettante!
Interessamento salivare Il paziente riferisce di avere bruciore al cavo orale, di fare fatica a deglutire soprattutto i cibi secchi e di avere la necessità di bere molto durante la giornata e anche durante la notte. Un'altra manifestazione piuttosto tipica è la tumefazione ghiandolare, che talvolta può entrare in dd con la parotite virale da cui però si distingue perché generalmente è unilaterale e può essere alternata (ovvero a volte a sinistra a volte a destra). La tumefazione è data da infiltrazione e alterazione della costituzione della saliva che diventa più densa e quindi può ostruire i dotti secretori dando calcolosi a livello ghiandola. La ghiandola quindi si gonfia perché non riesce a liberare la saliva nel cavo orale. La Sjogren può coinvolgere sia ghiandole salivari maggiori che minori. La saliva ha funzione disinfettante si possono avere infezioni, carie etc. Generalmente non sono aspetti gravi ma hanno.

un forte impatto sulla vita del paziente.

  • Riduzione secrezione salivare
  • Xerostomia
  • Necessità di bere molto soprattutto di notte
  • Difficoltà a deglutire cibi secchi
  • Disgeusia (=alterazioni del gusto)
  • Carie dentali
  • Bruciore con Atrofia papillare della lingua molto marcata
  • Cheilite angolare
  • Tumefazione parotidi Immunoreumatologia - Immunologia 85.3 Interessamento ghiandolare

Anche altre ghiandole esocrine possono essere colpite, anche se meno frequentemente.

  • Ghiandole delle alte vie respiratorie: Bronchite ricorrente, Polmonite, Raucedine
  • Pancreas
  • Apparato gastroenterico
  • Secchezza cutanea
  • Secchezza vaginale

5.4 Manifestazioni extra-ghiandolari

Le manifestazioni extraghiandolari sono molto più rare rispetto alle

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A.A. 2021-2022
48 pagine
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SSD Scienze mediche MED/16 Reumatologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rot89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Immuno-reumatologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Gerosa Maria.