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MAGRIS 1

M = acuto storiografo della disarmonia, stratega della dissonanza,

rabdomante di sontuose apocalissi di corpi e anime, vociano post-mod armato di Etica e Stile.

= senso della vita è incontrare gli altri, inarcare ponti su fiumi che scorrono via.

= fin dai suoi esordi saggistici si avvertiva una vena narrativa nella sua scrittura > romanziere réfoulé!

alla narr è giunto anche attraverso la scr giornalistica.

= non ha mai voluto separare i due ambiti:

• 2

Sagg: discorso obliquo per dire l’essenziale prendendo a pretesto-schermo qualcosa d’altro ,

corrisp a un modo di vedere e di leggere il mondo, basato su più giudizi o punti di vista parziali

piuttosto che su una visione ferma e totalizzante della realtà.

La rapp di qst realtà si trad in una scr che oscilla tra dire e nondire, tra l’esplicitazione e l’allusione,

tra pietas e ironia.

• Narr: ulteriore mezzo per uscire fuori di sé, allontanarsi da un autobiogr sentito immorale.

= incomprensioni su M sono nate dal dare per scontata la sintonia dalla lettura della sua narr come se

dovesse essere sempre in sintonia con lo scenario della sua saggistica

> nella narr predomina una sensibilità gentilmente introversa, il gusto del sommesso;

nonostante sia colto, mitografo, europeo al pari di Borgese di cui però è antitesi (passaggio:

retorica>persuasione).

> legame fra:

• Esperienza autobiogr (camuffatissima, ostacolata, negata);

• Documentaz storica;

• Valenza morali;

• Necessità di raccontare radicandosi in un terreno realistico.

= ma il suo realismo si connota per la sua complessità e ambiguità,

viene rapp un reale metamorfico il quale implica l’intervento del giudizio umano

> realismo soggettivo il quale vuole afferrare una realtà vista come processo dinamico, campo di

relazioni, afferrabile tramite illazioni (cfr. IS) = una imm in fieri, nella sua polivalenza.

> la sua prosa: confessione di un intellett la cui capacità di analisi si arrende al mistero indistinto del vivere.

cuore semplice di affetti limpidi (infanzia, famiglia, patria triestina, umiltà).

Con la narrativa si svincola dalla protezione di un discorso riflesso (critica lett) per lasciar campo alla sua

bocca d’ombra.

= ha diffidenza per le dichiarazioni di poetica definitive >formule volutamente contraddittorie:

Scrivere per l’imposs desiderio di fermare in qualche modo la vita fuggitiva,

per dipanare il groviglio della realtà che ci stordisce;

per difesa e svuotare la realtà che ci soffoca;

altre vlt si scrive per passione morale / protesta-rivolta;

per distrarci dall’incapacità di vivere.

= Si sente una mescolanza fra:

• Componente epica, omerica, tolstojana: il senso, nonostante tutto, dell’unità-responsabilità-

azione.

1 Nel suo studio-ritratto di M Pellegrini dice di aver tentato un saggismo interlocutorio

> un critico non è tale senza la complicità dei suoi autori.

Cfr. Magris, D: critico è un detective, è bello quando il fiuto lo porta al “segreto di una vita”.

Cfr. M, I: il critico non ha volto-voce, né diritti; le sue parole possono solo farsi eco di quelle dell’altro

> eppure l’amore per il poeta non deve essere vilipesa fedeltà coniugale, ma passione infedele e dongiovannesca

> libera amicizia alla pari, un dialogo dove due voci si chiamano-interrogano-abbandonano all’incontro.

2 Saggistica narrante: “Un modo indiretto, obliquo di avvicinarsi alle cose, alla vita ed ai problemi da trattare…

prendere a pretesto qualcosa per parlare anche e soprattutto di qualcosa d’altro, avere la consapevolezza che, soprattutto

nell’età contemporanea, non è possibile affrontare direttamente i grandi problemi o la ricerca della verità e del

significato, ma è possibile soltanto alludere ad essi indirettamente, obliquamente, parlando di altri scrittori che ne hanno

parlato o prendendo lo spunto da qualche occasione che rimanda a quei massimi problemi che non si possono trattare

direttamente ma solo indirettamente, con la peripezia obliqua del saggista.” (Haakman, traduttore olandese di M).

Anche la tecnica di evitare il ricorso a pronomi pers cui si ovvia con altri mezzi (cfr. il si impers), è un modo per dire le

cose in maniera indiretta, per suggerirle senza prendere una posizione esplicita.

1

• Il senso kafkiano del negativo-frammento-nulla: il desiderio di sparire, la sensazione di non poter

rappresentare, il silenzio, l’assenza, l’oblio.

Cfr. gli studi a Torino hanno irrobustito la sua moralità gobettiana > indagare i rapp politica-cult

> ideale di una democrazia irrobustito da un forte individualismo (vs massa).

Fra la vita e la sua rapp c’è osmosi.

>> per M la scr è 50,0001% salvezza e per il resto perdizione.

Da ragazzo amava il teatro alla radio, tutt’or affascinato da quelle “voci”;

Love Brecht; Ibsen; Goldoni; Nestroy; Burgtheater; commedia pop viennese; Kammerspiele di Monaco;

Büchner;..

Legge poe con spirito herderiano, cercandovi l’unità corale dell’umano attraverso la varietà delle sue forme;

ma non ha mai scritto poesie, neppure come critico.

Come se la poesia fosse quel valore che non si può cercare diret, ma che, come dice il Vangelo, ci viene dato

per sovrappiù.

Tutte le op di M ruotano attorno all’assenza,

con intento conoscitivo e riparativo (pur sapendo dell’inadeguatezza dei propri mezzi gnoseologici).

> morte-sparizione-distruz di un pers sono il centro vuoto da cui nascono le voci narrative di M.

= interesse per la vecchiaia, periodo estremo della vita, percepito come un momento dello sguardo nudo,

fisso sull’essenza e privo di illusioni. Insieme all’infanzia è un’età abb libera dalle convenzioni.

Condizione di autenticità!; imm autentica della nostra debolezza, fa i conti con la desolazione della vita.

Emarginazione; condizione di chi viene dimenticato; marginalità..

Individualità ridotto ad un osso-niente.

Essa fa emergere lo scandalo della vita, la sua miseria.

Serie di biografie imperfette:

primo piano sul loro mondo interno, dentro il quale non c’è niente di edificante,

ma dalla loro desolazione balugina qualcosa di struggente e affascinante.

M nidifica nelle loro menti: pdv interni, rovesciati > dare vertigine del ribaltamento.

Parte da fonti st/cronachistiche; predilezione per pers dai destini oscuri o bizzarri,

su cui operaz di restauro, per ricostruire, attraverso “illazioni”, la loro enigmatica parabola esistenziale.

(impo del dato concreto + funz dell’ascolto che lascia arrivare le st come se si formassero da sé).

I pers delle biog sono creature ibride: metà fatte di st, metà di invenzione > biogr = zona franca.

3

M insiste sul suo disinteresse per le biogr a tt tondo .

M non inventa: biog tot nel senso che entra dentro il pers, rivive con lui, traccia le coord di una biogr in fieri.

>> nel salvare questi pers-ombra-orma si mostra un minimo quid di fiducia st by M,

in un ideale di sopravvivenza laica.

Dall’esemplarità alla tipicità, alle vite sciupate, agli archivi del silenzio,

per arrivare al risarcimento, a capire nel profondo le radici e le cause di quella riduzione vitale.

= fenomenologia dello sparire: nasce dal desiderio di sfuggire alla presa mortale del mondo.

> Pers ricercano la pienezza che arriva a coincidere pericolosamente con l’aridità,

l’imposs di vita piena si converte nella sua negazione, in una poetica della durezza.

una ric che somiglia a un rituale per garantirsi di sparire (= libertà):

• Enrico = sparisce materialmente;

• Barcaiolo anonimo del Conde = si lascia invadere da un sentimento di rassegnazione, ma in questo

modo la vita gli rivela il suo nulla e il suo misterioso significato afferrabile solo nell’ombra;

• Don Guido = si nasconde dietro la scrittura;

• Stadelmann = è un sparito che riemerge non per sua volontà, e ciò lo porterà alla distruzione;

• Ci sono pers che invece non spariscono di loro volontà, ma perché inghiottiti dai flussi della st: i

cosacchi, certe fig di Danubio,..

>> scr = sparire in un tessuto impers, ma pure ric chi è sparito, lottare con lui, vagabondare insieme.

3 Cita come es: Gatto Murr di Hoffmann: la biogr frammentaria di un musicista è scritta sul retro di fogli dove il gatto

ha steso la propria. 2

4

= M: lontananza della sua prosa dalle erbacce del’io , “liberarsi dalla vana fede nell’io” (Leop)

> differenza: individualità intesa in senso forte – intimismo soggettivo caccoso;

> interesse a sperimentare pdv inconsueti (cfr. Voci);

5

> Realismo di M si nutre dei campi in cui avviene una alterazione del reale:

la ric di un Universale umano obbliga a frugare nei repertori dell’eccentrico, del marginale, del patologico.

6

= M sottolinea la diff: le sue miniature narrative – moda del minimalismo lett .

Op Omnia è un’epopea sull’acqua: fiumi, mari, pioggia.. = straordinaria idrofilia:

1. Mare (familiare, ricordi-giochi(madre), primi amori, mare aperto pieno di lontananze) = l’eterno!

 oceano originario, acque amniotiche: abbandono, unità con il Tutto, scioglimento di catene-confini,

7

mare orizzontale .

 la sfida-ostacolo da affrontare della vita, ider di maturazione (th fin dall’odissea, Conrad), mare

verticale.

= è l’Altro, l’elemento infido e inqueitante che obbedisce a leggi diverse da quelle della terra, è l’abisso

sconosciuto e pop di creature aliene.

2. Fiume = il tempo!, lo scorrere che trascina via.

3. Lagune fangose (Mcr).

4. Pioggia = grigiore che scivola, suggerisce malinconia e liberazione.

“il mormorio delle parole scorre come l’acqua, le parole sono innocue o addirittura carezzevoli anche quando

contengono l’orrore; per questo i libri sono così facili, tutti, mentre le cose e gli uomini sono difficili” [AM].

Libri sempre più sottili a cui m ha affidato la sua cosmogonia tascabile, epica da camera: St; AM; CO.

Sorta di operette morali, microbiogr imperfette, r di foramaz alla rovescia;

st di un io impegnato in un progetto passivo di autocancellazione,

assediato dalla nostalgia per una totalità assente, per una felicità latitante.

st di destini minimi, rom di formazione regressiva con personaggi la cui identità si costituisce come

8

cancellazione (pericolo e poesia) > ontologia gregaria di destini-ombra , di stampi cavi.

9

Destini alla deriva espressi attraverso un’ossessiva idrofilia . 10

> la scrittura di M è attirata da ciò che la vita somm

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Publisher
A.A. 2014-2015
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cff di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letterature comparate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pellegrini Ernestina.