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MERCATO DELLA MONETA, LA STABILITÀ DEL MODELLO IS-LM.

Le politiche fiscali e monetaria sono entrambe efficaci nella stabilizzazione del ciclo economico nel caso in cui le curve IS

e LM abbiano una pendenza “normale”. La politica fiscale viene attuata manovrando gli strumenti di politica fiscale e cioè

modificando G e TR oppure t e T. la politica monetaria viene realizzata attraverso il controllo dell’offerta della moneta.

Possiamo dimostrare che: nel caso in cui h>0 e b<infinito, le politiche fiscali e monetarie espansiva sono entrambe

efficaci nel conseguimento dell’obiettivo finale della piena occupazione. In base a ciò detto sopra abbiamo che qualora le

due curve assumino una tendenza “normale” o “intermedia” e cioè nel caso in cui h>, nel caso in cui gli investimenti

siano sensibili al tasso d’interesse e b<d’infinito e quindi il sistema economico non si trova nel caso di una trappola della

liquidità, i due strumenti di politica economica sono equivalenti al fine del raggiungimento dell’obiettivo della

stabilizzazione del ciclo economico. Se supponiamo che i due strumenti sono equivalenti rispetto agli effetti generati sul

livello della produzione e quindi del reddito essi differiscono rispetto agli effetti secondari prodotti sulla composizione

della domanda effettiva nella nuova situazione d’equilibrio.

27) SOTTO QUALI CONDIZIONI LE POLITICHE MACROECONOMICHE SONO EFFICACI NEL MODELLO IS-LM.

DESCRIVERE IL MECCANISMO DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA FISCALE.

Nel caso in cui le curve IS e LM abbiano una pendenza “normale”le politiche macroeconomiche, sono efficaci nella

stabilizzazione del ciclo economico. In un sistema economico in un equilibrio di sottoccupazione: L’aumento di G

produce l’effetto diretto sulla domanda effettiva che genera un eccesso di domanda effettiva sul mercato dei beni e un

conseguente aumento della produzione di beni e quindi del reddito. L’aumento del reddito spinge le famiglie ad

aumentare la domanda di moneta per il motivo delle transazioni in quanto, essendo aumentato il volume della

spesa,hanno bisogno di una quantità maggiore di moneta per far fronte al maggiore livello di spesa. L’aumento della

domanda di moneta, data la costanza dell’offerta, genera un eccesso di domanda positivo. Il meccanismo di

aggiustamento operante sul mercato delle attività finanziarie si attiva. Le famiglie, per procurarsi la moneta aggiuntiva

necessaria a sostenere il maggiore volume di spese, offrono titoli e, quindi, determinano un eccesso negativo di

domanda sul mercato dei titoli. Di conseguenza, il prezzo dei titoli diminuisce e il tasso d’interesse aumenta. L’aumento

del tasso d’interesse, da una parte, ristabilisce l’equilibrio sul mercato dei titoli e della moneta, dall’altra, determina uno

squilibrio sul mercato dei beni. L’aumento del tasso d’interesse si ripercuote sul mercato dei beni generando un effetto di

spiazzamento, ossia una riduzione degli investimenti privati e, quindi, della domanda effettiva. Questo effetto di ritorno

sul mercato dei beni prodotto dall’aumento iniziale della parte autonoma della domanda effettiva è denominato effetto di

retroazione monetaria. La riduzione degli investimenti, a sua volta,genera un nuovo squilibrio sul mercato dei beni e cioè

un eccesso negativo di domanda che determina una riduzione del reddito. Il riequilibrio del mercato dei beni attraverso la

riduzione del reddito si ripercuote nuovamente sul mercato della moneta generando, questa volta, una riduzione della

domanda di moneta transattiva e quindi un aumento della domanda di titoli a cui segue un aumento del prezzo e una

riduzione del tasso d’interesse. Il processo di rimbalzo da un mercato all’altro procede fino a quando il reddito non

raggiunge il nuovo punto di equilibrio.

28)DEFINIRE L’EFFETTO DI SPIAZZAMENTO E DESCRIVERE IL MECCANISMO DI TRASMISSIONE DELLA

POLITICA FISCALE. IN QUALI CIRCOSTANZE L’EFFETTO DI SPIAZZAMENTO È NULLO?

Qualora h>0 e b<∞ , la politica fiscale espansiva, nel conseguimento della produzione di pieno impiego, genera un

effetto di spiazzamento (crowding-out) parziale degli investimenti. L’effetto di spiazzamento è una riduzione degli

investimenti privati e, quindi, della domanda effettiva.

Ipotizziamo di trovarci in un sistema economico in un equilibrio di sottoccupazione. L’aumento di G produce anzitutto

l’effetto diretto sulla domanda effettiva sul mercato dei beni e un conseguente aumento della produzione di beni e quindi

del reddito. L’aumento del reddito spinge le famiglie ad aumentare la domanda di moneta per il motivo delle transazioni

in quanto, essendo aumentato il volume della spesa, necessitano di una quantità maggiore di moneta per far fronte al

maggiore livello di spesa. L’aumento della domanda di moneta, data la costanza dell’offerta, genera un eccesso di

FILIPPO MIGLIOSI 35

Domande e risposte COMPLETE e aggiornate esame di Macroeconomia - McGraw Hills

domanda positivo. Il meccanismo di aggiustamento operante sul mercato delle attività finanziarie si attiva. Le famiglie,

per procurarsi la moneta aggiuntiva necessaria a sostenere il maggiore volume di spese, offrono titoli e, quindi,

determinano un eccesso negativo di domanda sul mercato dei titoli. Per conseguenza, il prezzo dei titoli diminuisce e il

tasso d’interesse aumenta. L’aumento del tasso d’interesse, da una parte, ristabilisce l’equilibrio sul mercato dei titoli e

della moneta, dall’altra, determina uno squilibrio sul mercato dei beni. L’aumento del tasso d’interesse si ripercuote sul

mercato dei beni generando un effetto di spiazzamento, ossia una riduzione degli investimenti privati e, quindi, della

domanda effettiva. La riduzione degli investimenti, a sua volta, genera un nuovo squilibrio sul mercato dei veni e cioè un

eccesso negativo di domanda che determina una riduzione del reddito. Il riequilibrio del mercato dei veni attraverso la

riduzione del reddito si ripercuote nuovamente sul mercato della moneta generando, questa volta, una riduzione della

domanda di moneta transattiva e quindi un aumento della domanda di titoli a cui segue un aumento del prezzo e una

riduzione del tasso d’interesse. Il processo di rimbalzo da un mercato all’altro procede fino a quando il reddito non

raggiunge il nuovo punto di equilibrio.

29) DEFINIRE L'EFFETTO DI RETROAZIONE MONETARIA E DESCRIVERE IL SUO OPERARE CON RIFERIMENTO

AD UN AUMENTO DELLA SPESA PUBBLICA.

L'effetto di retroazione monetaria indica un fenomeno che si realizza quando l'assorbimento dello squilibrio del mercato

dei beni induce un altro squilibro nel mercato della moneta il cui assorbimento produce ancora uno squilibrio nel mercato

dei beni. Nel caso di un aumento della spesa pubblica l'effetto della variazione iniziale non rimane circoscritto al mercato

dei beni, ma l'aumento del reddito spinge le famiglie ad aumentare la domanda di moneta che genera un eccesso di

moneta positivo. A questo punto le famiglie, a cui serve denaro aggiuntivo per sostenere le spese aumentate, offrono dei

titoli. Il prezzo dei titoli va quindi a diminuire, mentre il tasso d'interesse aumenta e genera sul mercato dei beni un effetto

di spiazzamento e quindi una riduzione degli investimenti privati. L'effetto della retroazione monetaria serve, quindi, per

ridurre gli investimenti e trovare un nuovo punto di equilibrio; l'aumento della spesa pubblica consegue la piena

occupazione ma genera, appunto, un nuovo punto di equilibrio ed un aumento del tasso d'interesse.

30) ASSUMENDO CHE I PARAMETRI DEL MODELLO IS-LM NON ASSUMANO VALORI ESTREMI QUAL È LA

DIFFERENZA TRA L'ADOZIONE DI UNA POLITICA FISCALE ESPANSIVA E UNA POLITICA MONETARIA

ESPANSIVA AL FINE DI RAGGIUNGERE IL PIENO IMPIEGO?

Il processo di rimbalzo degli squilibri tra mercato dei beni e mercato della moneta continua finché non si raggiunge un

nuovo punto di equilibrio H, che è il punto dove si incrociano la curva di IS ed LM. L'aumento della spesa pubblica riesce

a conseguire l'obiettivo di piena occupazione ma produce un aumento del tasso d'interesse, ossia una riduzione del

libello degli investimenti che si traduce in uno spiazzamento degli investimenti e quindi della spesa privata. L'effetto

spiazzamento dimende dalla pendenza della curva LM; più la curva è inclinata, maggiore è il grado di spiazzamento. La

politica monetaria espansiva, invece, consiste in un aumento dell'offerta di moteva generata dal fatto che la BC acquista

titoli ed in cambio immette moneta. Nel caso in cui H > 0 e b < ∞ sia la politica monetaria espansiva che la politica fiscale

conseguono l'obiettivo finale di pieno impiego, ma con differenze sostanziali: la politica fiscale, come già detto, produce

una riduzione degli investimenti, mentre la politica monetaria espansiva produce invece un sostegno agli investimenti.

Questo perché da una parte ritroviamo una maggiore spesa pubblica, mentre dall'altra un minor numero d'investimenti.

31) DISCUTERE L'EFFICACIA DELLE POLITICHE MACROECONOMICHE NEI CASI ESTREMI KEYNESIANO E

CLASSICO.

Nel caso del modello keynesiano estremo l'effetto di retroazione monetaria è nullo. Infatti, se prendiamo la politica

macroeconomica fiscale, l'aumento di g produce un aumento della domanda. In questo caso, le famiglie hanno solo

moneta per cui non devono investire nei titoli per procurarsi mezzi di pagamento, è per questo che l'effetto di retroazione

monetaria è disattivato e non si verifica lo spiazzamento degli investimenti. Nel caso keynesiano estremo, mentre la

politica fiscale ha quindi la massima efficacia perché il livello di spiazzamento degli investimenti è nullo, la politica

monetaria espansiva è invece del tutto inefficace, ed è disattivata, in quanto c'è un sostegno agli investimenti nullo. Nel

caso del modello classico estremo le ipotesi che la domanda di moneta dipenda solo dal livello del reddito e che ci sia

un'infinità sensibilità degli investimenti al tasso d'interessa comporta una concezione radicalmente alternativa del

funzionamento del mercato delle attività finanziarie. Nel modello classico estremo, infatti, la plitica fiscale è del tutto

inefficiente, perché c'è uno spiazzamento completo degli investimenti, mentre la politica monetaria espansiva ha la

massima efficacia e c'è quindi un massimo sostegno agli investimenti.

32) A PARTIRE DALLA FORMA RIDOTTA DEL MODELLO IS-IT DESCRIVERE IL MODO IN CUI SI DETERMINA

L'EQUILIBRIO MACROECONOMICO.

La forma ridotta del modello IS-IT è dato da un sistema a tre equazioni:

A differenza del modello IS-LM, l'offerta di moneta è una variabile endogena il cui valore in equilibrio viene ottenuto dalla

soluzione del modello. Al contrario del modello IS-LM, nel modello in forma ridotta IS-IT &

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Publisher
A.A. 2016-2017
48 pagine
12 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fiil90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macroeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Visaggio Mauro.