Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA CRESCITA ECONOMICA
È un fenomeno relativo soprattutto ai sistemi economici moderni, caratterizzato
da un incremento nel medio-lungo termine dello sviluppo della società con
aumento generalizzato del livello di variabili macroeconomiche
quali ricchezza, consumi, produzione di merci, erogazione
di servizi, occupazione, capitale, ricerca scientifica e innovazione tecnologica,
contrapponendosi invece a situazioni opposte di stasi e crisi economica
quali stagnazione e recessione.
È quindi il TASSO DI VARIAZIONE DEL REDDITO REALE O DELLA PRODUZIONE
REALE. tasso di crescita annuale
La misura della crescita economica più semplice è il
del prodotto interno lordo (PIL) pro-capite, il quale si può considerare una
buona approssimazione del tenore di vita. Il PIL pro-capite è il
rapporto tra il PIL (il valore totale dei beni e servizi prodotti in un anno) e la
popolazione residente nel paese, cioè misura la produzione disponibile per
ciascun membro della popolazione. Misurare il tenore di vita sulla base del PIL
pro capite può sembrare limitante. Eppure, molti aspetti della qualità della vita
contribuiscono a determinare il PIL (cibo, alloggio, assistenza medica,
istruzione, servizi di trasporto, spese di intrattenimento, ecc.).Lo sviluppo
considera oltre al reddito pro-capite, anche altri indicatori quali la speranza di
vita, il tasso di alfabetizzazione, il tasso di mortalità infantile, ecc.
È solo negli ultimi 250 anni che il PIL ha mostrato una continua tendenza a
crescere. Per PRODOTTO POTENZIALE si intende il livello del PIL in
corrispondenza del quale tutti i mercati sono in equilibrio. Mutamenti di breve
periodo nella domanda o nell’offerta aggregata possono generare fasi in cui la
produzione si discosta temporaneamente dal proprio livello potenziale.
Nel lungo periodo i mutamenti nella produzione, causati da fluttuazioni rispetto
al livello del prodotto potenziale, sono diminuiti dall’effetto della crescita
persistente dello stesso prodotto potenziale. La PP cresce sia perché aumenta
la quantità degli input utilizzati nel processo produttivo, sia perché la
medesima quantità di input genera un maggiore output. Noi siamo in grado di
produrre + outuput perché abbiamo accumulato nel tempo vantaggi persistenti
in nuove capacità e abilità, in capitale fisico e in nuove tecnologie. La
tecnologia è l’insieme di idee di cui disponiamo in un dato periodo sul modo di
ottenere l’output. Il progresso tecnologico richiede invenzioni, scoperta di
nuove idee, innovazione ed è il processo attraverso il quale le nuove idee
vengono incorporate nelle tecniche di produzione. tenore di vita.
Perciò la Crescita economica è l’innalzamento del L’economista
Thomas Malthus, in uno dei suoi scritti nel 1798, giunse ad una conclusione
sorprendente e talmente pessimistica che venne definita la “triste scienza”.
Egli attribuisce alla PRESSIONE DEMOGRAFICA la diffusione della povertà e
della fame nel mondo, cioè al rapporto tra POPOLAZIONE e RISORSE NATURALI
disponibili sul pianeta. Dimostra che se la P aumenta senza aumento della
produzione, agricola ad esempio, o dei mezzi di sussistenza porterebbe a gravi
danni come carestie e morte. Ma se aumentasse solo la produzione con
l’utilizzo di nuovi macchinari, si ritornerebbe alla situazione di carenza
alimentare poichè la popolazione crescerebbe rapidamente.
La storia ha dimostrato che Malthus aveva torto; Oggi gli economisti sono
ottimisti riguardo le possibilità materiali di lungo periodo in tali nazioni
industrializzate. Le moderne economie sono infatti riuscite ad uscire da questo
circolo, aumentando la produttività agricola senza un immediato aumento della
popolazione. Ciò ha portato ad una crescita del tenore di vita, accompagnata
dal progresso tecnico.
Nell'ambito della teoria della crescita in economia, il modello di Solow, o
modello neoclassico di crescita. Il modello studia la dinamica della crescita
economica di un paese nel lungo periodo e Solow riprende l'ipotesi di costanza
del rapporto capitale-prodotto introduce la sostituibilità tra fattori produttivi e
dunque la possibilità di aggiustamenti nel lungo periodo del rapporto.
Secondo Solow l'equilibrio di crescita del sistema economico è stabile e la
crescita del prodotto pro-capite nel lungo periodo risulta funzione del
solo progresso tecnico.
La PRODUZIONE EFFETTIVA e uguale alla PRODUZIONE POTENZIALE. Parliamo
cioè di CRESCITA BILANCIATA, in quanto Produzione, Lavoro e Capitale crescono
allo stesso tasso per questo noi abbiamo tenore di vita migliore rispetto a
quello dei nostri nonni. Se il rapporto CAPITALE-LAVORO è basso, si possono
attuare estensioni o intensificazioni del K. Ma quando è elevato, risparmio ed
investimento non sono sufficienti ad attribuire ad ogni Lavoratore la dotazione
di K di cui dispongono i lavoratori pre-esistenti, quindi il K del Lavoratore
diminuisce.
Ed è quindi che si inserisce l’IPOTESI DI CONVERGENZA : Proposta da Solow,
essa afferma che le economie relativamente più povere (con bassi rapporti
capitale/lavoro) crescono più velocemente di quelle relativamente più ricche.
Un concetto che poggia le basi sull’ipotesi di rendimenti marginali decrescenti
del capitale – secondo cui il capitale è più produttivo laddove risulta più scarso
– e sulla libera circolazione dei fattori di produzione e dei beni, che consente
l’accelerazione del processo di convergenza attraverso l’uguaglianza dei prezzi
dei beni e dei fattori di produzione stessi. Una condizione che nel lungo periodo
viene completata dall’azione del progresso tecnologico, che è di fatto un dato
esogeno del modello. Le differenze del REDDITO PRO CAPITE tra paesi ricchi e
poveri dovrebbe diminuire nel tempo e i tenori di vita dovrebbero
CONVERGERE. La previsione di Solow non si applica al mondo reale e moderno
perché =
Quando il tenore è basso, può accadere che tutto R sia destinato al
consumo; quindi non c’è frazione costante del R destinata al risparmio e
senza Risparmio non ci sono Investimenti;
Esistenza di Paesi con Guerre civili e governi corrotti.
Infine, il “lato oscuro” della crescita economica è sicuramente caratterizzato
dalla presenza di INQUINAMENTO, CONGESTIONE E VITA FRENETICA; prezzi
troppo ali per avere in cambio solo una maggiore produzione di beni. L’unico
modo per le società di risolvere il problema inquinamento sarebbe quello di
ridurre l’I fino al punto in cui il beneficio marginale di un’ulteriore riduzione
eguagli il costo marginale di procedere a tale riduzione.
Invece la PROPOSTA DELLA CRESCITA ZERO sostiene che l’esistenza di
effetti collaterali causati dalla CE dovrebbe indurci a considerare come
obiettivo una CRESCITA NULLA della produzione MISURATA.
11
SCAMBI INTERNAZIONALI
Attraverso lo scambio e la specializzazione i vari paesi possono offrire
all’economia mondiale i prodotti che essi sono in grado realizzare in modo
relativamente poco costoso. Parliamo infatti di una LEGGE DEI VANTAGGI
COMPARATI la quale stabilisce che ogni paese si specializzi della produzione ed
esportazione dei beni che esso è in grado di produrre a un COSTO RELATIVO
INFERIORE rispetto a quello degli altri paesi. I costi variano in base ai paesi
perché questi si differenziano nel livello del progresso tecnologico. Perciò i
vantaggi del commercio internazionale vengono rafforzati dalla presenza di
economie di scala nella produzione, ma tuttavia in ogni paese vi è la
concorrenza estera che rende la vita dei produttori difficile, portando i governi
a subire pressioni a favore della limitazione delle importazioni. Vengono messe
TARIFFE per proteggere i prodotti locali, per colpa delle cattive condizioni di lavoro (sfruttamento
favorisce crescita e ricchezza) e per proteggere le industrie locali e nascenti.
GLOBALIZZAZIONE
La globalizzazione economica è la creazione di un unico mercato globale, senza
più barriere protezionistiche; Un mercato che proprio in quanto globale soffre di
un vuoto di regolamentazione, tale vuoto è però colmato da grandi istituzioni
sopranazionali come i MARCHI GLOBALI (Coca Cola) diventati ormai più potenti
dei governi. Globalizzazione significa maggiore concentrazione di capitali o
ricchezze in mano a pochi, ma anche disoccupazione. La globalizzazione è il
fenomeno causato dall'intensificazione degli scambi e
degli investimenti internazionali che, nei decenni tra XX e XXI secolo, sono
cresciuti più rapidamente dell'economia mondiale nel suo complesso, con la
conseguenza di una tendenzialmente sempre maggiore interdipendenza delle
economie nazionali. Si intende quindi l’INCREMENTO DEL COMMERCIO
INTERNAZIONALE E DEL PESO CHE I FATTORI INTERNAZIONALI ESERCITANO
NELLE VICENDE ECONOMICHE E SOCIALI DEI SINGOLI STATI NAZIONALI.
Tra gli aspetti positivi della globalizzazione vanno annoverati la velocità
delle comunicazioni e della circolazione di informazioni, l'opportunità di crescita
economica per nazioni a lungo rimaste ai margini dello sviluppo economico
mondiale, la contrazione della distanza spazio-temporale e la riduzione
dei costi per l'utente finale grazie all'incremento della concorrenza su scala
planetaria.
Gli aspetti negativi sono il degrado ambientale, la perdita delle identità locali,
la riduzione della sovranità nazionale e dell'autonomia delle economie locali, la
diminuzione della privacy e il rischio dell'aumento delle disparità sociali. La G
ha comportato infatti un grande aumento della DISUGUAGLIANZA nel periodo
tra 1820-1950, quando la quota del reddito mondiale percepita dalla
popolazione ricca è aumentata, diminuendo invece per la popolazione più
povera.
Queste disuguaglianza in realtà riguardano i REDDITI RELATIVI, ma noi le
colleghiamo alla G perché solo ora siamo in grado di vederle in tv ed esserne
informati istantaneamente. Prima non ne eravamo a conoscenza e
analogamente coloro che vivono nei paesi poveri ora dispongono più
informazioni su quanto siano diventati ricchi i paesi già ricchi.
Per quanto riguarda la distruzione dell’ambiente, parliamo di foreste abbattute
per creare allevamenti, specie rare scacciate dalla produzione di petrolio e
paesaggi sfregiati dalle attività estrattive. Servirebbe delle MISURE GLOBALI
per arrivare ad un compromesso. 12
I FALLIMENTI DEL MERCATO
Una distorsione o fallimento di mercato si verifica quando il COSTO MARGINALE
sociale di produzione di un bene NON coincide con il BENEFICIO MARGINALE
sociale derivante dal consumo di qu