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LA CURVA LM
La curva LM rappresenta le combinazioni di tasso d’interesse (r) e reddito per cui il mercato dei
saldi monetari reali è in equilibrio.
Per derivare la LM usiamo la teoria delle preferenze per la liquidità che mette in relazione la
quantità di moneta reale con il tasso d’interesse. Secondo la teoria l’offerta di saldi monetari è
esogena.
La domanda di saldi monetari :
- decresce con il tasso d’interesse (r) che rappresenta il costo opportunità di detenere moneta
- cresce con il reddito (Y) che aumenta il numero di transazioni economiche
In equilibrio domanda e offerta sono uguali ovvero :
M/P = L(r)
Una riduzione di moneta (M) porta ad un eccesso di domanda per cui il tasso d’interesse deve
aumentare.
La stretta monetaria di Volcker
Nel 1979 l’inflazione americana è π > 10%. Paul Volcker presidente della FED annuncia una
politica monetaria deflazionistica. Dal 08/1979 al 04/1980 la FED riduce M/P dell’ 8%. Nel 1983
l’inflazione è pari a π = 3,7%.
Teoria quantitativa, effetto Fischer (teoria classica): i = r + π
• I prezzi sono flessibili
• La riduzione dell’inflazione riduce i tassi d’interesse
∆i < 0
Teoria della preferenza per la liquidità (teoria keynesiana):
• I prezzi sono fissi nel breve periodo
• Lo spostamento della curva di offerta di moneta porta a un aumento del tasso d’interesse
∆i > 0
Nel breve periodo i tassi sono cresciuti mentre nel lungo periodo sono diminuiti rispettando le
previsioni di entrambe le teorie.
La LM è la relazione tra (r) e (Y) che garantisce l’equilibrio sul mercato dei saldi monetari. Un
aumento del reddito aumenta la domanda di liquidità, l’eccesso di domanda porta ad un aumento del
tasso d’interesse.
Ha pendenza positiva un aumento del reddito aumenta la domanda di moneta, poiché l’offerta di
saldi monetari reali è fissa (M e P esogeni) si crea eccesso di domanda di moneta nel mercato dato il
tasso d’interesse iniziale che deve aumentare per ristabilire l’equilibrio sul mercato dei saldi
monetari reali.
Ogni curva LM è tracciata per un dato livello di M, una riduzione della moneta M sposta l’offerta
verso sinistra, per ogni livello di Y il mercato dei saldi monetari reali è in equilibrio solo se il tasso
d’interesse è superiore e perciò la LM si sposta verso l’alto.
Le curve IS e LM sono tracciate per date variabili esogene fiscali e monetarie. L’equilibrio di breve
periodo è dato dalla combinazione di r e Y (variabili endogene) tali per cui il mercato dei beni e
servizi e quello dei saldi monetari reali sono in equilibrio.
CAPITOLO XI: LA DOMANDA AGGREGATA II
Il modello IS-LM serve per studiare come shock e politiche economiche influiscono sul reddito e
tasso d'interesse quando i prezzi sono fissi e derivare la curva di domanda aggregata.
La IS (mercato dei beni e servizi) è data dalla relazione tra (r) e (Y) che garantisce l'equilibrio sui
mercati dei fondi mutuabili e dei beni. All'aumentare di (r) gli investimenti (I) calano assieme alla
spesa programmata (E) e al reddito (Y).
Y = C(Y-T) + I(r) +G
La LM è la relazione tra r e Y che garantisce l'equilibrio sul mercato dei saldi monetari. Un aumento
del reddito aumenta la domanda di liquidità, l'eccesso di domanda porta successivamente ad un
aumento del tasso d'interesse [ L = (r,Y) domanda ; M/P = offerta].
M/P = L(r,Y)
Le due curve vengono tracciate per date variabili fiscali (G e T) e monetarie (M e P).
L'equilibrio di breve periodo si ottiene al tasso d'interesse e reddito tali che sia il mercato dei beni e
servizi sia quello dei saldi monetari reali sono in equilibrio
POLITICA FISCALE
ESPANSIVA (aumento di G o riduzione di T)
La IS si sposta verso destra di un ammontare pari a [(1 / 1-PMC) * ΔG] dove 1/1-PMC è il
moltiplicatore della spesa pubblica, il reddito tende quindi ad aumentare e ciò aumenta la domanda
di moneta e il tasso d'interesse aumenta lungo la LM. Gli investimenti I(r) calano e questo riduce la
domanda aggregata, la variazione finale di reddito è quindi positiva ma parziale in quanto interviene
l'effetto di spiazzamento degli investimenti.
(1 / 1-PMC) * ΔG
Gli effetti delle imposte sulla domanda dipendono dalla propensione marginale al consumo, le
famiglie risparmiano (1-PMC) dell'aumento del reddito disponibile. L'aumento di domanda
aggregata per una riduzione di T è inferiore a quello che si ottiene con un pari aumento di G, ciò
perché il moltiplicatore delle imposte è in valore assoluto più piccolo di quello della spesa pubblica.
- PMC / 1-PMC * ΔT
N.B in caso di aumento delle imposte (politica fiscale restrittiva) il moltiplicatore sarebbe (PMC /
1-PMC) ΔT.
Il reddito tende ad aumentare ma l'aumento di reddito aumenta la domanda di moneta e il tasso
d'interesse lungo la LM. Vi è un effetto di spiazzamento più piccolo che nel caso precedente e
quindi un taglio delle tasse è meno efficace di un aumento della spesa pubblica in termini
d'incremento della produzione.
In entrambi i casi comunque dovuto all' effetto spiazzamento degli investimenti il reddito non
aumenta del moltiplicatore della spesa pubblica e tasse ma meno in quanto interviene un aumento
del tasso d'interesse lungo la LM essendosi spostata la IS verso l'alto.
POLITICA MONETARIA
ESPANSIVA (aumento offerta moneta M)
Un aumento di M sposta la curva LM verso destra e il mercato della moneta non è più in equilibrio
e il tasso d'interesse (r) cala stimolando quindi gli investimenti e la domanda aggregata aumenta.
L'economia si sposta lungo la IS e l'aumento di reddito prodotto è inferiore allo spostamento della
curva LM.
Nel modello ipotizzato le variabili di politica monetaria e fiscale sono esogene (M, P, G e T) ma
nella realtà queste sono controllate dal governo e dalla banca centrale:
- l'offerta di moneta (M) può essere cambiata a seguito di cambiamenti nella politica fiscale e
viceversa
- queste iterazioni possono modificare l'impatto delle politiche che interagiscono fra loro.
Se il governo attua una politica fiscale restrittiva aumentando le imposte (T) la banca centrale può
reagire in diversi modi a seconda degli obiettivi che si prefigge, la banca centrale può mantenere :
1) offerta moneta costante
Un aumento delle imposte sposta la IS verso sinistra, se la banca centrale mantiene M costante si
osserva una recessione, il reddito cala di un ammontare pari a ΔY= Y – Y , il tasso d'interesse
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d'equilibrio cala per indurre le famiglie più povere a detenere più moneta lungo la LM: Δr = r – r
1 2
2) tasso d'interesse costante (politica monetaria restrittiva)
Se la banca centrale vuole tenere r costante, deve ridurre M e la LM si sposta verso sinistra, la
politica monetaria restrittiva rende ancora maggiore la riduzione di reddito ΔY = Y – Y
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3) reddito costante (politica monetaria espansiva)
Se la banca centrale vuole tenere Y costante, deve aumentare M per spostare la LM verso destra, la
politica monetaria espansiva elimina la variazione di reddito ΔY = 0 e il tasso d'interesse cala di più
Δr = r – r .
1 3
SHOCK DELLA DOMANDA ESOGENI
Shock alla IS cambiamenti esogeni alla domanda di beni e servizi :
- cambiano le aspettative di imprenditori e imprese → ΔI (investimenti)
- cambiano le attitudini al consumo → ΔC
- crollo della borsa riduce ricchezza e consumo
Shock alla LM cambiamenti esogeni alla domanda di moneta:
- introduzione di strumenti di pagamento (carte di credito riducono M)
La banca centrale fissa un tasso d'interesse (r) e cambia l'offerta di moneta (M) spostando la LM
fino a quando non viene raggiunto. Gli obiettivi vengono fissati su (r) e non su (M) perché è più
facile da misurare e gli shock sono più frequenti sulla LM rispetto alla IS la fissazione del tasso
d'interesse permette di stabilizzare meglio l'economia.
Un cambiamento di P sposta la curva LM e quindi cambia il reddito d'equilibrio Y, la cruva di
domanda aggregata rappresenta questa relazione tra P e Y.
Una politica monetaria restrittiva riduce l'offerta di moneta e la LM si sposta verso sinistra e
calano investimenti e produzione (Y), aumenta invece il tasso d'interesse (r).
Una politica monetaria espansiva comporta uno spostamento della DA verso destra per ogni
livello di P in quanto aumentano I e Y e si riduce r.
Una politica fiscale espansiva spostano la IS verso destra e quindi Y aumenta per ogni livello di P
e la curva DA si sposta verso destra.
Nel modello IS-LM una variazione di reddito (Y) :
1. deriva da una variazione dei prezzi, essa rappresenta uno spostamento lngo la curva di
domanda aggregata (DA)
2. avviene a un livello di prezzi costante, essa rappresenta uno spostamento della curva di
domanda aggregata (DA)
Questo permette di stabilire una relazione tra equilibrio di breve e lungo periodo, l'aggiustamento
dei prezzi riporta la produzione al livello di piego impiego.
Y < Y i prezzi allora calano
B
Y > Y i prezzi allora crescono
B
Y = Y i prezzi non variano
B
Se il P = P allora il reddito è inferiore al livello di pieno impiego, le imprese iniziano quindi a
1
calare i prezzi e questo comporta uno spostamento della curva di offerta di breve periodo (OABP)
verso il basso e della curva LM verso destra. Nel lungo periodo la DA incrocia la curva OABP al
livello di reddito di pieno impiego.
CAPITOLO XII: LA DOMANDA AGGREGATA IN UN’ ECONOMIA APERTA
Modello Mundell-Fleming ha come obiettivi quello di studiare la domanda aggregata nel breve
periodo di un’economia aperta, analisi degli shock della domanda e determinazione del reddito
d’equilibrio nel breve periodo e delle politiche economiche.
Ipotesi:
• Economia aperta e piccola (non può essere influenzato il tasso mondiale d’interesse)
• Perfetto mercato dei capitali: non esistono restrizioni e costi ai movimenti dei capitali
• Le attività nazionali ed estere sono esattamente identiche
Queste ipotesi implicano che r = r* che è variabile esogena nel modello.
Variabili endogene Variabili esogene
- Reddito nazionale (Y) - Tasso d’interesse r = r*
- Tasso di cambio (e) - Prezzi (P)
- Componenti della domanda (C) e (NX) - Variabili fiscali (G) e (T)
- Offerta di moneta (M) Banca centrale
- Investimenti I(r)
Il tasso d’interesse interno è pari a quello mondiale se l’economia è aperta, piccola e non esistono
restrizioni ai movimenti dei capitali. Se il ta