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Estratto del documento

E

Y '

∗−Y

se consideriamo anche il mercato della moneta avremo < Y*-Y** perchè sul mercato

dei beni se aumenta A aumenta Y, sul mercato della moneta se aumenta Y aumenta la domanda

di moneta e si crea un eccesso di moneta. Per compensare tale eccesso la Banca centrale

deciderà di alzare i tassi facendo così diminuire gli investimenti e il Pil Y.

i LM

E

i* E'

i** IS

IS'

Y** Y* Y

Se il governo decide di fare una politica fiscale restrittiva aumentando le tasse, comporterebbe allo

spostamento delle IS verso sx perchè se aumenta T diminuisce G, quindi anche il Pil, mentre sul

mercato dei titoli non succederebbe niente, infatti la LM non si sposta. Quindi aumenta T, Y

diminuisce comportando però un calo alla domanda di moneta e per questo i** < i*.

MERCATI IN ECONOMIA APERTA

Tipicamente il 50/60% dei beni e dei servizi sono potenzialmente commerciabili, cioè possono erre

venduti all'estero. I sistemi economici che comprano all'esterno perte di essi utilizzano

importazioni, quelli che vendono all'estero utilizzano esportazioni.

TASSI DI CAMBIO

I tassi di cambio sono il prezzo di una valuta, nei termini di un'altra, cioè il rapporto in cui il mercato

delle valute mette in relazione le diverse valute.

Abbiamo il tasso di cambio nominale che indica le unità di na data valuta estera necessarie per

acquistare una unità di valuta nazionale.

E =1.4

Ex: $ €

( )

La variazione percentuale del tasso di cambio è :

E (E −E )

t

t (t −1)

Δ = >0 la valuta si apprezza

E E

t t < 0 la valuta si deprezza

Esiste anche la definizione di tasso di cambio reale che indica il costo di un paniere di beni

nazionali nei termini della valuta estera.

EX 1 paio di pantaloni

Milano 80€

New York 90$

x 1.4)

(80

ε= =1,24

90

ε > 1 importare

ε < 1 esportare EP

ε= P f

I MERCATI FINANZIARI

Si suppone di analizzare le determinanti della scelta di un investitore europeo che debba decidere

se acquistare attività finanziare europee o statunitensi. Si suppone inoltre che gli investitori siano

principalmente interessati ai rendimenti nella valuta domestica €.

Se investo 1€ nel mercato italiano avrò ( 1 + i €), per investire in USA è necessario cambiare

valuta ottenendo $ per €, tale capitale finanziario in dollari verrà tradotto al termine del periodo in

Euro. Quindi il rendimento in euro atteso sarà:

E i

[ (1+ )]

us

€ = In equilibrio i rendimenti in Eurolandia e in USA devono essere uguali, quindi:

e

E t+ 1)

( e

E

E ( −E )

t+ 1) t

t ( 1](1+ i i

1+ i i [ + )=(i+ )

= (1+ ) ovvero:

€ us ,€ t , us)

(i ) (

E

e

E t

1)

(t+

Semplificando i termini di ordine superiore:

e

E E

( − )

t+ 1) t

( i

[ ]+ =i questa equazione è definita parità scoperta dei tassi di interessi.

€ ,us)

(i ) (t

E t

L'idea di base è che il tasso di cambio corrente è determinato in parte dai differenziali nei tassi di

interesse ed in parte dalle aspettative riguardo dei tassi futuri.

LA BILANCIA DEI PAGAMENTI

è un conto che registra le transazioni con l'estero

USCITE ENTRATE

Importazioni esportazioni

Conto corrente Conto corrente

(Bilancia commerciale)

Acquisto di obbligazioni estere Acquisto obbligazioni nazionali

FDI (imprenditori italiani che aprono imprese FDI (imprenditori esteri che aprono imprese in

all'estero) Italia)

La bilancia dei pagamenti è sempre in pareggio, il suo saldo complessivo è uguale a 0. Ciò viene

BP=CA+ KA−Δ Res=0

riassunto nella formula : CA > 0 se exp > import

CA + KA = la variazione delle riserve valutarie

LA DOMANDA AGGREGATA

In un economia aperta la domanda di beni nazionali è costituita da:

I.M

Z I G+ X

=C + + − ε

Z è la domanda per i beni nazionali espressa in unità di Pil, X sono le esportazioni IM sono le

importazioni.

ε ε

IM = f (Y, ) = IM1Y + IM2 Le importazioni dipendono dal Pil nazionale e dal tasso di cambio reale

positivamente, in quanto un aumento del tasso di cambio rende meno costosi i beni esteri per gli

acquirenti nazionali.

ε ε

X = g(Y*, ) = X1Y – X2 Le esportazioni dipendono positivamente dal Pil estero, ma

negativamente dal tesso di cambio reale, in quanto un aumento del tasso di cambio rende più

costosi i beni nazionali per gli acquirenti stranieri.

IL MOLTIPLICAOTRE KEYNESIANO IN ECONOMIA APERTA

Nel nostro modello, l'equilibrio domanda aggregata- produzione viene ora descritto dall'equazione:

I.M

Z I G+ X

=C + + − =Y

ε

Sostituendo tutte le funzioni specificate otteniamo: Y i.m

(i.m + ε)

1 2

Z c G+ I d Y i+ x Y

=c + (1−t )Y + + −d ∗−x ε− =Y

ε

0 1 0 1 2 1 2

Raccogliamo i termini in Y:

1

Y I i+ c x x Y

= (G+ −d + ε−i.m + ∗¿)

0 2 0 2 2 1

i.m 1

(1−c (1−t)−d + )

ε

1 1 ε

Il moltiplicatore si è ridotto tanto più quanto aumenta IM1 e tanto più quanto aumenta , perchè mi

basteranno pochi euro per comprarmi un bene internazionale. La domanda autonoma dipende da

Y*, in cui aumento incrementa le esportazioni e dal tasso di cambio che se aumenta riduce le

esportazioni.

LE PARTItE CORRENTI NX ε

Nel nostro sistema in termini reali sono date da X – IM/ , sostituendo si ottiene :

Y i.m

(i.m + ε)

I.M 1 2

NX X Y

= − =x ∗−x ε− Le partite correnti dipendono negativamente dal

ε ε

1 2

reddito, pertanto un aumento della domanda indotto dall'incremento di una sua componente

nazionale peggiora le partite correnti. LM

i Una politica fiscale

espansiva fa aumentare il

reddito dell'equazione,

G1 >G0 facendo pero aumentare le

IS (G1) importazioni e quindi

IS (G0) facendo diminuire la NX.

Y' Y

Y''

NX B A Y

NX

GIOCHI STRATEGICI TRA PAESI

Un aumento di G, poniamo in Italia, incrementa il reddito, ma deteriore le partite correnti e il

bilancio pubblico, mentre dal punto di vista degli altri paesi, in Italia induce un incremento della

domanda estera. Tale aumento indurrà un incremento della domanda e un miglioramento in NX

per i paesi esteri.

Ipotizziamo quindi che in Italia vi sia un aumento di G che comporta un aumento di Y, ma un

decremento di NX e di BS, mentre ipotizziamo che aumenti G in Francia in Italia avremo sia un

incremento di Y che un incremento di NX, quindi all'Italia conviene aspettare la Francia e

viceversa. Allora per forza si scaturirà un patto che però non è un equilibrio di Nash.

Infatti:

Ciascun governo ha due opzioni

Δ G > 0

= 0 Δ Δ

Francia / Italia G = 0 G > 0

Δ G = 0 (-2 ; -2) (2; -3)

Δ G > 0 (- 3; 2) (-1 ; -1)

L'equilibrio di Nash: ciascun giocatore è in equilibrio se massimizza il proprio payoff per ciascuna

possibile scelta dell'altro giocatore. In questo caso è (-2 ; -2), ma se avessero trovato il modo di

accordarsi sarebbero finito in (-1 ; -1), ma manca l'incontro a collaborare, quindi le politiche fiscali a

livello internazionale soffrono di problemi di coordinamento, per questo servono dei meccanismi

che faccian prevalere il profitto generale su quello nazionale come è il G20, il problema è che

l'accordo al singolo stato converrebbe sempre non rispettarlo e per questo è un meccanismo

debole.

EFFETTI DI UNA VARIAZIONE DEL CAMBIO REALE : Condizioni di Marshall e Lernaer

ε ε ε

Sappiamo che NX = X (Y*, ) – IM (Y, )/

Y i.m

(i.m + ε)

1 2

NX Y

=x ∗−x ε− ε

1 2

La variazione del cambio reale ha tre effetti sull'NX:

Fa diminuire il volume delle X provocando una diminuzione delle NX

Fa aumentare il volume delle IM, facendo diminuire le NX

Fa diminuire le IM facendo aumentare le NX.

I primi due effetto sono effetti sulle quantità, mentre il terzo effetto è sui prezzi.

ε

Se facciamo la derivata prima rispetto a trovo che:

NX I.M

(ϑ ) (ϑ )

X 1 i I.M

ε=ϑ − + 1 e 2 , prevalgono su 3?

ε

ϑ 2

(ϑε) (ϑε) ε

Se le X e le IM sono sufficientemente elastiche allora gli effetti 1 e 2 prevalgono su 3 e

NX

(ϑ ) 0

< . Un apprezzamento peggiora il saldo commerciale. Se valgono queste condizioni,

(ϑε)

allora sono soddisfatte le condizioni di Marshall-Lerner. Quando c'è un deprezzamento dei tassi

reali, nel medio termine avremo un +NX

NX Curva j

t0 t

Empiricamente è stato spesso rilevato che in seguito ad un deprezzamento, NX peggiora, tuttavia

dopo alcuni mesi dal deprezzamento, l'effetto su NX si inverte, ed il conto commerciale migliora,

infatti le exp e le importazioni nn si aggiustano immediatamente. Dopo t0 il tasso di cambio esplica

il suo effetto su export e import.

MODELLO DI MENDELL- FLEMING

In economica aperta la domanda di beni nazionali è data dalla relazione IS:

1

Y h( A , i , , Y

= ε ∗¿) (1)

i.m 1

(1−c (1−t)−d + )

ε

1 1

La domanda di moneta è descritta dalla relazione LM

M f Y f i

= − (2)

1 2

P

La UIP che determina la parità scoperta è:

e

E

(Δ )

t+ 1)

(

i+

UIP : i* = che è la differenza % tra il tasso di cambio domani e quello atteso

E t

e e

E E

Δ = −E (3)

1 1) t

(t+ ) (t+

La relazione IS-LM determina la Y di equilibrio e la i di equilibrio che tramite la UIP determina la E

di equilibrio.

Facciamo uno sguardo ravvicinato alla UIP

Ipotesi: 1) i* è fisso (esogeno), non dipende da quello che faccio io

e

E

2) è fisso

1)

(t+

Quindi :

e

E i=i∗¿

Δ =0 ← →

1

(t+ ) e e

E 0 E

Δ <

Se aumenta i allora , ma dato che è fisso e anche i* è fisso, allora :

1 1)

(t+ ) (t+

se aumenta il tasso di cambio Et avrò che:

e

E 1)

x (t+

i i+

=↑ (Δ )↓ il tasso di cambio si è apprezzato, dovuto da

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Publisher
A.A. 2016-2017
28 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlokauf di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia politica II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Cappellari Lorenzo.