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Diagramma vettoriale del funzionamento della macchina elettrica sincrona poli salienti

Z JXessenzialmente un termine di tipo reattivo, quindi è pari a: d dAbbiamo così ottenuto un diagramma vettoriale rappresentativo del funzionamento della macchina elettrica sincrona poli salienti. Questo diagramma tiene conto delle tensioni indotte; in generale preferiamo non lavorare con tensioni indotte, ma lavorare con le cadute di tensione quindi esprimere le tensioni indotte dalla componente trasversale e dalla componente longitudinale in funzione delle correnti longitudinali e delle correnti trasversali. Preferiamo utilizzare una rappresentazione che è quella in termini di corrente. Andiamo quindi ad esprimere i termini di tensione indotta tramite le rispettive correnti. Nominiamo i coefficienti, longitudinale e trasversale, come: Cl = 1, Ct = 0.

Incominciamo con la tensione indotta longitudinale, sappiamo che per la legge di Lenz la tensione ωλ = -E J indotta di tipo

longitudinale è pari a: l

Sappiamo anche che il flusso longitudinale è legato direttamente alla corrente che produce il campo adesso associato, infatti il flusso longitudinale sarà esattamente pari ad un coefficiente di autoinduzione λ = μL I, moltiplicato il valore della corrente longitudinale l

Il coefficiente di autoinduzione è abbastanza semplice da ricavare, infatti abbiamo visto che il valore di B, funzione di I, era pari al valore di B relativo alla corrente Is moltiplicato per un coefficiente di reazione longitudinale, quindi il coefficiente di autoinduzione non sarà nient'altro che: λ = μL I

Il coefficiente di autoinduzione al traferro l'abbiamo definito per una macchina elettrica sincrona a poli lisci nella quale il traferro è costante. In questo caso è il coefficiente di autoinduzione al traferro relativo alla macchina elettrica sincrona poli lisci che presenta un traferro.

traferro trasversale Quindi, le due espressioni possono essere semplificate come segue: Per la tensione indotta longitudinale: <span style="font-family: Symbol, sans-serif;">ωλ ω = -EJJLCIJXCI Per la tensione indotta trasversale: <span style="font-family: Symbol, sans-serif;">ωλ ω = -EJJLCIJXCI Dove: XC è la reattanza al traferro longitudinale Xt è la reattanza al traferro trasversale

traferro trasversalet t ttIn questo modo la nostra equazione di equilibrio elettrico sarà:   E jX I jX I jX I U0 tl l tt t d a( commento al grafico )Ipotizziamo come sempre di conoscere il flusso di eccitazione, il valore della corrente di eccitazione equindi il valore della tensione indotta E e ipotizziamo di conoscere il valore della corrente I ed in0 sparticolare conosciamo l'angolo di sfasamento tra la corrente I e la tensione indotta E ; quindis 0conosciamo le due quantità che sono la corrente trasversale e la componente di corrente longitudinale.Dobbiamo ricavare questa quantità, basta semplicemente considerare la combinazione di questi duevettori: jX I questa è la corrente I il termine jX I è in anticipo di 90 gradi rispetto alla corrente I .tl l l tl l lIl vettore jX I è sempre in anticipo di 90° rispetto alla corrente I , infine avremo la solita caduta sullatt t tnostra impedenza di dispersione ed otterremo il

vettore U. Questa è un'altra rappresentazione del nostro diagramma vettoriale, è esattamente identica a prima, soltanto che la rappresentazione è stata ottenuta in termini di cadute di tensione e non di tensioni indotte. Questo semplicemente per far notare che i termini di reattanza al traferro trasversale e longitudinale non sono dei termini rappresentanti delle cadute di tensione ma sono dei termini rappresentanti delle tensioni indotte dalla reazione di armatura delle componenti di campo associate alle correnti I e I . La relazione che abbiamo ottenuto può essere ulteriormente semplificata, infatti sappiamo che la reattanza di dispersione è relativa a dei flussi di dispersione: i flussi di dispersione sono flussi che circolano prevalentemente in aria quindi sono caratterizzati da un comportamento di tipo lineare e quindi potremmo tranquillamente applicare per essi il principio di sovrapposizione degli effetti e quindi ritenere che il flusso di

dispersione sia prodotto dalla somma del flusso di dispersione dovuta alla componente. L'equazione di equilibrio elettricotrasversale I e la componente longitudinale della corrente I assumet sla seguente forma: ( ) ( ) = + + + E j X X I j X X I U0 t ld t dove definiamo: ( ) = +X X X reattanza sincrona trasversalest d tt ( ) = +X X X reattanza sincrona longitudinalesl d tl Quindi l'equazione di equilibrio elettrico per una macchina sincrona a poli salienti a cui siamo giunti è laseguente: = + + E jX I jX I U0 t lst sl Come si può notare la relazione di equilibrio elettrico è formalmente simile a quello che abbiamo vistoper la macchina elettrica sincrona a poli lisci. Rappresentiamo le grandezze in un diagramma che vienechiamato diagramma di Blondel. In realtà questo diagramma non potrebbe essere realizzato perché non si cosce l'angolo tra la tensione a vuoto E e la corrente ti statore I ,

maa0tramite uno studio di tipo geometrico riusciamo a costruire questo diagramma solo dalla conoscenza della U della I e del loro asfasamento.

La perpendicolare alla corrente d'armatura che intersecherà la retta Facciamo partire dal punto A d'azione di E nel punto C. Si prosegue sino al punto 0B, intersezione della retta ortogonale alla corrente edella retta ortogonale alla E. Il segmento AC è l'ipotenusa del triangolo Il ACDDA=AC quindi dove εcos ε= DA X I X I cos quindi il segmento st a=AC jX I .st a

Guardando il triangolo AKB si vede che il segmento BK ε= BK X I X I sin BA dove quindi ε sl l sl asin = BA jX I il segmento sl amisurando la tensione U, la corrente d'armatura Ia e il loro sfasamento Quindi si riesce a costruire il una volta tracciata l'ortogonale alla corrente di statore partendo dal punto diagramma di Blondel. Infatti =AC jX IA, si rintraccia subito il punto C perché è noto il segmento. I punti

O e C ci permettonost a BA jX Idi tracciare la retta d’azione della E conoscendo il valore della retta automaticamente0 sl ala perpendicolare alla retta d’azione di Econosciamo la posizione del punto B, quindi ci basta tracciare 0che si interseca nel punto B per chiudere il grafico.Questo procedimento è fondamentale per la determinazione del diagramma di Blondel che ci porterà adeterminare le caratteristiche di coppia e di funzionamento della macchina a poli salienti.

Studio della coppia e delle potenze in una macchina sincrona a poli salientiIndividuato una metodologia diretta per la determinazione del diagramma vettoriale ci interessaeffettuare esattamente le stesse considerazioni che abbiamo fatto per la macchina elettrica sincrona apoli lisci, cioè determinare tutti i luoghi geometrici dei punti caratterizzati da eccitazione costante e dacorrente di armatura costante. Nel caso della macchina sincrona a poli lisci abbiamo visto che

Il rappresentante l'equazione di equilibrio elettrico, diagramma vettoriale, era molto semplice perché si trattava semplicemente di tracciare delle circonferenze, in questo caso questa operazione non è più così tanto semplice quindi il tracciamento dei diagrammi vettoriali è piuttosto complicato. Vediamo come svolgere l'analisi di diagrammi vettoriale nel caso di una macchina a poli salienti. Come abbiamo fatto per la macchina elettrica sincrona a poli lisci passiamo dal diagramma vettoriale rappresentante le tensioni al diagramma vettoriale rappresentativo delle correnti, basterà dividere: E = U + jX I + jX I L'equazione di equilibrio elettrico per jX si ottiene: 0 = t l s l s l X E + U + jX I + jX I 0 = s t I + t l jX + jX X s l s l Vedete non riusciamo ad ottenere una relazione o una rappresentazione che ci dia una indicazione relativamente alla corrente d'armatura perché si ottiene una esplicitazione della corrente longitudinale. Ci

Viene in aiuto il diagramma di Blondel, infatti si nota immediatamente che i segmenti: CA e il segmento AB non sono nient'altro che vettorialmente delle quantità pari a jX I e jX I .t a l aSe dividiamo il diagramma di Blondel, non l'equazione di equilibrio elettrico, per jX otteniamo unalrappresentazione che è espressione della corrente di armatura I , infatti dividendo per jX tutto ila ldiagramma vettoriale ruota di 90° in ritardo. Ci siamo riportati in una situazione simile a quella vista per la macchina elettrica sincrona a poli lisci, la proiezione della corrente I sulla tensione U ci consente immediatamente di ricavare la potenza attiva P della macchina e la proiezione della corrente I in quadratura con U ci consente di ricavare la potenza reattiva Q. I due assi, quello in fase con la tensione e quello in quadratura con esso, rappresenteranno, a meno di un fattore di scala, l'asse delle potenze attive e l'asse delle potenze reattive. Sappiamo che

:fi fi=∙∙∙=∙∙∙P m U I cos Q m U I sins a s a Come nelle macchine elettriche sincrone a poli lisci abbiamo individuato il diagramma delle potenze. Siamo in una macchina sincrona collegata ad una rete di potenza prevalente, la velocità di rotazione meccanica coincide con la velocità di sincronismo ed è costante, il legame tra la potenza elettrica e la coppia meccanica sviluppata all'asse è un legame di diretta proporzion
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A.A. 2012-2013
232 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/32 Convertitori, macchine e azionamenti elettrici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeriadeltreste di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Macchine elettriche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Damiano Angelo.