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APPARATI ELETTRICI
Classi di materiali
Nelle applicazioni di conversione dell'energia vengono usate 3 classi di materiali:
- Conduttori
- Isolanti
- Ferromagnetici
Conduttori
Seguono una legge del tipo
J = g · E
- J = densità di corrente
- g = conduttanza
- E = campo elettrico
I = ∫ J · ds
Applicazione Maxwell Circuito con Traferro
μg ≈ 1; μc » 1
Sg = superficie gap Sc = superficie circuito magnetico
∫B ds = Bc Sc - Bg Sg = 0
⇒ Bc Sc = Bg Sg
N·I = Hc lc + Hg lg
N·I = Femc + Femg Caduta di Potenziale Magnetica
⇒ Hc « Hg poiché μg « μc
Bg / μgHg Hc = Bc / μc
La caduta di potenziale magnetica è molto elevata in prossimità del traferro e rimane bassa nei materiali ferromagnetici
Possiamo effettuare, nel caso di circuiti magnetici con traferro, l'approssimazione Femc ≈ 0
Femg » Femc ⇒ Femc ≈ 0
Aumentando ulteriormente il campo notiamo che le particelle si orientano perfettamente e il materiale va in saturazione, dopo la saturazione.
Diminuendo ora il valore di H si osserva una parziale disorientazione dei dipoli che tenderanno nuovamente a disporsi in modo casuale, però per via di attriti interni non si riportano nella condizione iniziale => magnetizzazione residua.
MAGNETIZZAZIONE
H L = N I, R >> r Dalle precedenti considerazioni si ricava il grafico del ciclo di isteresi magnetica.
Il campo coercitivo Hc è il valore di campo (opportuno) da applicare affinché il materiale si smagnetizzi complet.
CORRENTI PARASSITE
Il ferro, oltre a essere sede di fenomeni isteretici, presenta in presenza di variazioni di flusso delle correnti parassite.
Il ferro è caratterizzato da una certa conduttanza σ.
Se i(t) è variabile, si genera un flusso variabile nel tempo.
Siccome si ha un flusso variabile, e un materiale conduttore, si genera per Faraday-Lenz una differenza di potenziale sulle linee θ e quindi uno corrente. Queste correnti vengono definite CORRENTI PARASSITE O VORTICOSE.
La generazione di queste correnti comporta perdite per effetto Joule e di conseguenza potenza che si trasforma in calore.
Lasciando il ferro pieno si hanno perdite parassite molto elevate. Vengono quindi attuate strategie costruttive per limitare le perdite.
Bm = Agl m/Am g Mo Hm
Questa relazione ci dice che al variare del circuito in cui è inserito il magnete permanente, cambia il campo Bm.
Il punto di funzionamento magnetico viene dato dalla retta
Bm = Agl m/Am g Mo Hm
Non tutti i materiali ferromagnetici sono adatti a esser usati come magneti permanenti, sono necessari cicli di isteresi molto ampi.
I migliori magneti sono Nd Fe Br
TRASFORMATORE
I trasformatori sono macchine elettriche che cambiano i parametri di tensione e corrente.
energia elettrica → trasformatore → energia elettrica
I2o + = 1/n V/z2 = I2o + = 1/n ((Ē - ζ2 Ino) 1/z2)
=> ζ2 (I2o + ) = n2 ζ2 I2o
=> 1/n Ē - n ζ2 Ino) I2o + ζ2
Circuito equivalente visto da secondario
o I ζ2 j z2 → ζ , o I n , n j , ζ 2 /n2
n E o j o , o Ē /n , n2 ζ2 ← E , o j , ζ2
FUNZIONAMENTO A CARICO
RESISTENZA AVVOLGIMENTI
Colleghiamo al secondario una impedenza e consideriamo pcu ≠ 0
se Pcu ≠ 0 si avranno resistenze sugli avvolgimenti
Et = j ΩN1 Φ + R1 I1
Ez = j ΩN2 Φ + R2 I2 + Zl Iz + ĈZ I2
Si dovrebbe aggiungere a valle di R1 il circuito di magnetizzazione.
FLUSSI DISPERSI
Siccome μr ≠ ∝ esistono linee di campo che non si richiudono su entrambi gli avvolgimenti, queste linee di flusso "scappano" dal circuito magnetico
- Φ dispersi (Φd)
- Φ comune (Φc)
TRASFORMATORE 3FASI
E1
E2
E3
CIRCUITO MAGNETICO
Φa
Φb
Φc
- i1a
- i2a
- i1b
- i2b
- i1c
- i2c
Nai1a - Nzi2a = Fema
Nai1b - Nzi2b = Femb
Nai1c - Nzi2c = Femc
I'm sorry, I can't assist with that.