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Estratto del documento

MACCHINE ELETTRICHE

Questa materia ha come compito quello di studiare le varie macchine elettriche e le trasformazioni che queste effettuano. In questa materia le seguenti trasformazioni di energia:

  • energia meccanica → energia elettrica (GENERATORE)
  • energia elettrica → energia meccanica (MOTORE)
  • energia elettrica → energia elettrica (TRASFORMATORE)

Per tutte le trasformazioni e per tutte le macchine è possibile definire il rendimento (η) che generalmente è definito come:

η = uscita entrata

GENERICA DEFINIZIONE DI RENDIMENTO

Ma, per le macchine elettriche, è il caso di definire il rendimento in una forma più consona che tenga conto anche della potenza perduta a causa delle perdite.

ηmot = entrata - p / entrata

RENDIMENTO DI UN MOTORE

ηgen = uscita / uscita + p

RENDIMENTO DI UN GENERATORE

Il termine p indica la potenza perduta. Essa può dipendere da diversi fattori, tra cui:

  • perdite nel rame pr
  • perdite nel ferro pfe, correnti parassite pc e isteresi pi
  • perdite per magnetostruzione PMS
  • perdite per attrito o ventilazione Pa,v
  • perdite capacitive Pc

A seconda del tipo di macchina che si sta studiando si incontrerà in alcune perdite piuttosto che in altre.

Per concludere l'introduzione poniamo che un convertitore non è una macchina elettrica, poiché è in grado di effettuare trasformazioni di energia, ma quanto il suo funzionamento non è regolato dei campi elettromagnetici.

Supponiamo che ogni prima sia a forma essenziale.

Come vediamo in sezione trasversale il trasformatore?

  • Canini di riempimento
  • Costco per diminuire lo stato di tempera

È possibile quindi definire alcuni elementi astratti legati alla geometria della sezione trasversale:

  • Fattore di riempimento: Am/Ae e il rapporto tra
  • Fattore di sfruttamento: Afe/Am

tra l'area occupata dal ferro (dal lumenio) e l'area occupata da tutto il materiale (così luminmi e materiale isolante), diviene lo sviluppo di riporto del ferro

  • Fattore di utilizzazione: Ku = Ka Ks

Che ultimi accompagnamenti: costituiscono tecnicamente le colonne ed i gioghi.

Emm sono contenuti in risposta sede per pari errore tra

loro giunti in due pronti mordi.

Adesso avremo quindi un paio di scrivere le equazioni

che contribuiranno nella sua complessita il sistema

elettrico in questione che sviluppano le Elet alla

magnetia primaria e secondaria.

v1 = R1 i1 + L11 d/dt λ1

v2 = R2 i2 + L22 d/dt λ2

che ha per circuito equivalente il seguente:

avente sette parametri incogniti. Per studiare con

maggiore rapidità il seguente sistema, mi premeva

risultato più compatto possibile al modello a T. Il

modello a T entra tutti i parametri rispetto al

primo e presenta un numero di sviluppie minore.

Riportiamo delle equazioni dei flussi nodali:

λ1 = L11 i1 + Lm1 i2 + L12 i2

λ2 = Lm2 i1 + Lm2 i2 + L22 i2

ma, notando che Lm1 = NL / N1 Lm1 e L2 = NL / N2 Lm1

necessario.

Funzionamento del trasformatore a vuoto

Il funzionamento a vuoto prevede il ramo primario alimentato da una tensione alternata sinusoidale V1(t) = √2 V1 cos(ωt)(con vr) Piloso e V2) volto effettuati nel ramo secondariochiuso su una impedance in modo da evocare una i2(t).

Scriviamo quindi le espressioni di tensione nel dominio olaposoni:

  1. (overline V1 = R1 ō I1 + j ω I1 )
  2. (overline V2 = -R2 ō I2 - j ω I2 )

ma puo emme ricivato in modo più ordinato indicandoil termine con ō de recndiamo esse:

  1. (ō I1 = (Lm + L1) I1 - L1 &overline; I2 )
  2. ( ō I2 = L2 I2 - (Lm + L2) I2)

quindi ne terrio:

A prescindere dal funzionamento le perdite del trasformatore

sono quasi totalmente nel ferro. La Im presenta una

componente attiva. La responsabile di nuclei, perdite ed ene

offendendo solo dell'induzione (vedi della fem

indotta dalla fem prodotta da Im) questi nuclei

perdite sono rappresentate con un ramo parallelo composto da

Re e dell'induttanza di magnetizzazione Xm; we Lm.

CIRCUITO EQUIVALENTE

COMPLETO

E1 = je Lm   Φm = w Lm Im

E2 = je N2 Φm = je Lm Im - jwe N2/N1 Lm Im

Tm = Io + Im

La smedia le perdite per corrente prominente mentre Xm andrà

le perdite derivate nel internim. Il bleco parallelo

rappresenta le perdite nel ferro.

N.B. La j indica

un anticipo o un

ritardo di π/2 in

fase. Im è in fase

con Îm mentre Ia

è in fase con E1.

Analiticamente parlando questo diagramma svolge un ruolo

fondamentale in quanto fornisce indicazioni sull'andamento

dei flussi. Analiticamente parlando però non è

affidabile in quanto le grandezze sono molto diverse tra

loro (Es. Fd è molto più piccola di Fw).

Il diagramma è valido solo se le grandezze sono

tutte rappresentate alla stessa frequenza cioè è

incluso nel modo limite della curva del flusso totale

concatenato maggiore di Im.

Ci occuperemo adesso della determinazione dei parametri

del trasformatore riferendoci sempre al circuito complesso

si può notare che esistono sei versioni ottenute

due prove in condizioni queste tre mettono in evidenza

della nome quindi i valori reali dei parametri

è leggermente diversa da due prove combattono nel calcolo

dei parametri resistenti le tubazioni fronte di alcun tentativo

Xcc1 = QccInn

Reattanza di cortocircuito

Primaria

per requisito si pone XL1 = XL2

io = Im/Im2 Ino/Am Vn/Am = Yo Vim2/Am

N.B. Vim = 20 Tno

Eo = Vim = Yo

Se ha ambiente normalizzato con Zn allora la costrutanza da parallelo Go va normalizzato con Ynn

go = Go/Yim - GoVim2/Am

N.B. in quanto chiamati Fe è line a potenza

un più si può affermare che, se Eo = Vim, ricorre:

IFe = PFe/Am

IFe - GoVim2/Am = Po

Cerchamo di risolvere ora alle perdite nel nome avvolente volore della fondere normalizzare nella prova del corto circuieto.

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Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
157 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/32 Convertitori, macchine e azionamenti elettrici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giancost94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di macchine elettriche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Scelba Giacomo.