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Funzioni della Commissione Europea
La Commissione Europea ha diverse funzioni e poteri:
- Ha l'iniziativa degli atti legislativi;
- Presenta il programma legislativo annuale;
- Dispone di poteri normativi delegati di esecuzione;
- Presenta il progetto annuale di bilancio e gli dà esecuzione;
- Vigila sull'applicazione del diritto dell'Unione (custode dei trattati); se uno stato non adempie ai suoi obblighi, la Commissione può intervenire mettendolo in mora (intimandogli di provvedere) e poi facendo ricorso alla Corte di giustizia mediante la procedura d'infrazione; può anche ricorrere alla Corte di giustizia nell'ambito della procedura di controllo degli aiuti di stato concessi dagli stati membri a determinate imprese;
- Ha il potere di rivolgere avvertimenti agli stati membri ai fini del coordinamento delle politiche economiche;
- Sorveglia la situazione di bilancio in ciascuno stato e può proporre al Consiglio di iniziare una procedura per disavanzo eccessivo.
La Corte di giustizia è composta da un giudice per stato nominati dai
governi per 6 anni ed eleggono fra di loro il presidente. Ci sono anche 11 avvocati generali. La Corte ha un proprio statuto e un proprio regolamento; ha sede a Lussemburgo e il suo compito generale è di assicurare "il rispetto del diritto nell'interpretazione e nell'applicazione dei trattati". Essa giudica le controversie: a. Fra stati membri. b. Fra l'Unione e uno stato membro. c. Fra istituzioni dell'Unione. d. Fra persone fisiche o giuridiche e l'Unione (limitatamente ad alcuni casi). Si tratta di ricorsi per inadempimento contro le infrazioni compiute dagli stati membri e dei ricorsi di annullamento contro gli atti adottati dalle istituzioni dell'Unione in violazione dei trattati. Sono importanti le competenze in via pregiudiziale. Alla Corte di Giustizia si affianca il Tribunale, competente per le azioni intraprese da persone fisiche o giuridiche (non per ricorsi degli stati o delle istituzioni) per le controversie fra l'Unione e i suoi dipendenti.La Corte di giustizia dell'Unione europea è l'organo giudiziario dell'Unione europea. È composto da un giudice per ogni stato membro e da otto avvocati generali. La sua funzione principale è garantire l'applicazione uniforme del diritto dell'Unione europea e interpretare le norme europee. Le sue decisioni sono vincolanti per gli stati membri e le istituzioni dell'Unione.
La Banca centrale europea è un'istituzione dell'Unione europea responsabile della politica monetaria nella zona euro. È dotata di personalità giuridica e di un alto grado di indipendenza. Il suo compito principale è mantenere la stabilità dei prezzi nell'eurozona. La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote in euro e ha poteri normativi. Il suo presidente è nominato per un mandato di otto anni non rinnovabile.
La BCE fa parte del Sistema europeo di banche centrali, che comprende anche le banche centrali nazionali degli stati membri dell'Unione europea. Insieme formano l'Eurosistema, che ha il compito di garantire la stabilità finanziaria nella zona euro.
stabilità dei prezzi ossia sostenere le politiche economiche generali dell’Unione
La Corte dei conti composta da membri nominati dl Consiglio per sei anni. La sua funzione è di assicurare il controllo dei conti attraverso l’esame delle entrate e delle spese dell’Unione; di casi sospetti di frode o corruzione nella gestione dei fondi Ue e sono segnalati all’ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf)
Sono previsti infine due organi consultivi che assistono Parlamento europeo, Consiglio e Commissione:
- Il Comitato economico e sociale, composto da rappresentanti delle categorie economiche produttive
- Il Comitato delle regioni, composto da rappresentanti degli enti regionali e locali, con membri nominati dal Consiglio fino a 350
I principi dell'ordinamento dell'Unione europea: primato e applicazione diretta del diritto europeo + il funzionamento dell’Unione europea
L'Unione europea (Ue) rappresenta il livello più alto di integrazione politica ed economica tra i paesi europei. Fondata nel 1957 con il Trattato di Roma, l’Ue ha come obiettivo principale la promozione della pace, della stabilità e del benessere dei suoi cittadini.
organizzato di integrazione sovrannazionale politica e giuridica cuipartecipa l'Italia: la sua caratteristica è quella di essere un ordinamento giuridico di natura costituzionale perchél'associazione degli stati membri che la costituisce è diretta al governo comune degli interessi dei rispettivi cittadini. Ilfine dell'Ue è realizzare una comunità politica oltre gli stati di dimensione europea, con principi e istituzioni di governopropri. L'Ue è solo una tappa all'interno del complesso processo di integrazione funzionalista che dall'idea originariaper un'integrazione solo economica (trattati di Roma del 25 marzo 1957) dovrebbe portare al superamento del modellodi organizzazione statale, per realizzare una federazione europea di popoli che, mantenendo le proprie identità storico-culturali, si riconoscono parte di un comune destino di vita.Secondo la corte costituzionale "la comunità
Costituisce un ordinamento giuridico (nuovo nel campo internazionale) a favore del quale gli stati hanno progressivamente rinunciato, in settori limitati, ai loro poteri sovrani. Ordinamento che conosce come soggetti sia gli stati sia i loro cittadini.
Particolarità dell'ordinamento sono:
- Presenza di istituzioni che esercitano poteri sovrani sia nei confronti degli stati sia nei confronti degli individui
- Partecipazione dei cittadini al funzionamento della comunità e alla formazione del diritto mediante il Parlamento europeo
- Poteri della Corte di Giustizia dell'UE per l'uniforme applicazione del diritto da parte dei giudici nazionali
- Riconoscimento di un'autorità che può essere fatta valere dai cittadini innanzi alle proprie giurisdizioni
A partire da questa decisione, la Corte di Giustizia ha riconosciuto i principi fondamentali che qualificano l'Unione Europea come comunità di diritto:
- Il primato del diritto europeo
Nei confronti del diritto degli stati membri l'applicazione diretta delle norme europee all'interno degli ordinamenti nazionali rappresenta il principale problema attinente ai rapporti tra i due ordinamenti.
Il diritto europeo ha fonti proprie: trattati istitutivi considerati fonti originarie e le fonti derivate dai trattati (regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri). Esiste una gerarchia tra gli atti normativi europei.
Dopo gli accordi di Lisbona (in vigore dal 1° dicembre 2009), l'Unione si fonda su due trattati conclusi "per una durata illimitata":
- Trattato sull'Unione europea (Tue) - contiene i principi e le regole generali di funzionamento [55 articoli, suddivisi in 6 titoli].
- Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue) - individua le materie su cui esercitano le competenze delle istituzioni europee e i relativi strumenti [358 articoli, ...]
Suddivisi in 7 parti per un totale di 34 titoli. Si trovano altri valori e i principi dell'Ue in entrambi i trattati. I principali sono:
- Valori dell'Unione: il rispetto della dignità umana, libertà, democrazia ed uguaglianza, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani (compresi quelli delle minoranze per l'art.2 Tue) requisito indispensabile ai fini dell'adesione di nuovi stati all'Unione.
- L'art. 7 Tue prevede un meccanismo di salvaguardia sanzionatorio e preventivo: permette al Consiglio (sub. proposta di 1/3 degli stati, del Parlamento europeo o della Commissione) di rivolgere un avvertimento allo stato interessato se questa violazione fosse effettiva e se si protrae nel tempo il Consiglio può decidere di sospendere alcuni diritti che spettano allo stato membro (compreso il diritto di voto nel Consiglio). [Successo contro la Polonia e l'Ungheria]
- La pace e il benessere fra popoli; uno spazio di libertà;
- Azioni degli stati nei settori in cui l'Unione non ha competenza prevalente.
- L'Unione esercita competenza rispettando i principi di sussidiarietà (nei settori che non sono di sua esclusiva competenza, interviene solo se i suoi obiettivi non possono essere conseguiti sufficientemente dagli stati o viceversa) e di proporzionalità (l'azione europea non deve andare al di là di quanto necessario al conseguimento dei suoi obiettivi).
Ciò di cui l'Unione si occupa e come lo fa è disciplinato nel Tfue, in particolare è la parte terza del Tfue a indicare le politiche dell'Unione e le sue azioni interne, ad eccezione della competenza in materia di politica estera e di sicurezza comune (Pesc).
Altre competenze che si sono aggiunte sono la cooperazione giudiziaria in materia penale e la cooperazione di polizia - comprendono tutto ciò che riguarda la sicurezza interna, la prevenzione e la lotta contro il terrorismo.
I trattati prevedono anche la possibilità di instaurare una cooperazione rafforzata fra gli stati membri, con la partecipazione di non meno di 9 stati, se il Consiglio autorizza con decisione all'unanimità. È uno strumento che permette a una parte degli stati forme di integrazione maggior riconoscimento dei diritti, libertà e principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione e l'adesione alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo (art.6 Tue).
Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (trattato quale fonte originaria) proclamata dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione (Nizza, 7 dicembre 2000) e alla quale è riconosciuto lo stesso valore giuridico dei trattati (con la specifica che le sue disposizioni non estendono le competenze dell'Unione). La Carta è preceduta da un preambolo che riprende e integra i principi che si trovano nei trattati; contiene 54 articoli.
Ed è un catalogo di diritti, abbandonando la distinzione tra diritti civili e politici da una parte e diritti economici e sociali dall'altra, ma li elenca secondo una successione specifica (diritti della persona, libertà, uguaglianza, solidarietà).