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L'ORDINAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA

Dalle comunità europee all'unione europea L'Unione nasce il 1° novembre 1993 a seguito dell'entrata in vigore del Trattato di Maastricht sull'Unione europea (TUE), frutto di un processo durato oltre 40 anni. Esso si avviò con la firma del Trattato di Parigi, che nel 1951 diede vita alla Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) fra Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. La nascita della CECA fu seguita dall'istituzione contestuale fra i medesimi paesi, pochi anni dopo, dell'EURATOM e della Comunità economica europea (CEE). Ciò avvenne a seguito del Trattato di Roma. Il Trattato della Comunità europea (TCU) mirava alla costituzione di un'area di libero scambio, alla creazione di un Fondo sociale europeo e di una Banca europea degli investimenti. Dalla Comunità europea si passa poi a un processo di unificazione.all’Unione europea, mediantel’allargamento della comunità ad altri paesi:
  • nel 1973 entrano Danimarca, EIRE, Regno Unito;
  • nel 1981 entra la Grecia;
  • nel 1986 entrano Spagna e Portogallo;
  • nel 1995 entrano Austria, Finlandia e Svezia.
Altri 13 paesi sono oggi candidati ad entrare.

Nel febbraio del 1986 viene firmato dai membri l’Atto il quale dette l’obiettivo delunico europeomercato unico interno.

Infine, nel febbraio del 1992 si arriva alla firma del Trattato di Maastricht il quale, non solomodifica il TCE, ponendo le basi della moneta unica, ma costituisce anche un trattato nuovoTrattato sull’Unione europeachiamato appunto (TUE).

Esso da vita ad una struttura organizzativa peculiare e tre colonne o pilastri:

  1. uno è costituito dalle pre-esistenti tre Comunità (CE, CECA, EURATOM);
  2. la politica estera e di sicurezza comune;
  3. la giustizia e gli affari interni.

Modifiche al TUE e al TCE sono introdotte dal Trattato di Nizza (2001).

È stato cercato soprattutto di far fronte alle esigenze istituzionali poste dalla prospettiva dell'allargamento dell'Unione: cosa cambiare per adeguare le istituzioni dell'Unione, pensate per quando i membri erano un numero molto più piccolo, in modo da evitarne la paralisi; di qui una tendenza ad aumentare l'area delle decisioni da assumersi a maggioranza e a riconsiderare i criteri di rappresentanza.

L'organizzazione e istituzioni dell'Unione Europea

Gli organi di cui è composta l'Unione europea sono:

  1. Il Consiglio europeo. È un organo intergovernativo ed è formato dai capi di stato o governo e dal presidente della Commissione, si riunisce almeno due volte l'anno sotto la presidenza del capo di stato o di governo dello stato membro che ha la presidenza, ed è il vero organo di indirizzo politico dell'Unione Europea.
  2. Il Consiglio. Composto da un rappresentante per ogni
stato membro a livello di ministro, autorizzato a impegnare il proprio governo, il Consiglio assolve funzioni sia nel quadro dell'Unione sia nel quadro comunitario. Attua le politiche dell'Unione in materia di relazioni esterne, sicurezza, economica e sviluppo. Il Consiglio esercita: - su proposta della Commissione, da solo o in accordo col Parlamento europeo, adotta la normativa comunitaria; - insieme al Parlamento europeo adotta il bilancio; - conclude gli accordi internazionali; - nomina i membri della Corte dei conti, del Comitato economico e sociale, del Comitato delle regioni; - garantisce il coordinamento delle politiche economiche e ammette gli stati membri alla moneta unica. In tutti questi casi opera come istituzione comunitaria e perciò, a seconda della materia, decide all'unanimità, a maggioranza semplice o qualificata. Il Consiglio si riunisce in pratica quasi ogni mese, in composizione diversa a seconda dei temi che deve affrontare: es. i ministri.

dell'ambiente se il tema è l'ambiente e così via.

3) Il Parlamento europeo. È oggi composto di 626 componenti. Essi rappresentano i popoli degli Stati membri e sono direttamente eletti per cinque anni da tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni. I suoi membri si ripartono in gruppi parlamentari che corrispondono alle grandi famiglie politiche del continente; lavorano suddivisi in venti commissioni. Il Parlamento ha un proprio regolamento e di norma delibera a maggioranza dei voti espressi. Non ha una sede unica: la sua attività si divide fra Strasburgo (la sede ufficiale), Bruxelles (dove si riuniscono alcune sessioni dell'assemblea e le commissioni), Lussemburgo (dove sono segretariato e uffici).

I principali poteri sono:

  • il potere di approvare: i trattati di adesione di nuovi stati;
  • tutti gli accordi internazionali che comportano spese;
  • gli atti che possono portare sanzioni contro lo stato membro che violi i principi fondamentali.
importanti sono il potere di proporre nuove leggi e il potere di avviare procedimenti di infrazione contro gli Stati membri che non rispettano le norme dell'Unione;- il potere di esecuzione, che consiste nell'applicazione delle leggi e delle politiche dell'Unione;- il potere di negoziare accordi internazionali a nome dell'Unione;- il potere di supervisione e controllo, che include la vigilanza sul corretto funzionamento del mercato interno e la tutela dei diritti dei cittadini dell'Unione;- il potere di gestione del bilancio dell'Unione, che comprende la preparazione e l'esecuzione del bilancio annuale. La Commissione è composta da un membro per ogni Stato membro dell'Unione, nominato dal governo del proprio paese. Il presidente della Commissione viene eletto dal Parlamento europeo e approvato dal Consiglio. La Commissione svolge il suo lavoro in modo collegiale, prendendo decisioni a maggioranza. La Commissione è responsabile nei confronti del Parlamento europeo, che può revocare la fiducia alla Commissione con una mozione di censura. Inoltre, il Parlamento europeo ha il potere di interrogare i membri della Commissione e di istituire commissioni di inchiesta per indagare su questioni specifiche. La Commissione svolge un ruolo chiave nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche dell'Unione europea. Il suo obiettivo principale è quello di promuovere l'interesse generale dell'Unione e di garantire il buon funzionamento delle istituzioni europee.

importanti sono l'iniziativa- esclusiva in materia legislativa, di bilancio e di negoziato con paesi terzi;

il potere di vigilanza sull'attuazione del diritto comunitario;

la gestione del bilancio comunitario;

l'applicazione delle regole sulla concorrenza;

pareri agli altri organi comunitari.

5) La Corte di giustizia e il Tribunale di primo grado.

La Corte di giustizia è formata di 15 giudici; sono tutti nominati dai governi per 6 anni fra personalità di indiscussa indipendenza e competenza; eleggono al proprio interno un presidente. La Corte ha un proprio statuto e un proprio regolamento.

Essa giudica controversie fra gli stati membri, tra la Comunità e gli stati membri, fra istituzioni comunitarie, fra persone fisiche e giuridiche e la Comunità.

Il tribunale di primo grado è competente per le controversie fra la Comunità e i propri funzionari, nonché per le azioni intraprese da persone fisiche o giuridiche contro

atticomunitari.

6) Esistono anche istituzioni comunitarie settoriali, la più importante delle quali è la Bancacentrale europea (BCE), dotata di personalità giuridica propria.

7) Altri organi comunitari sono: la Corte dei conti, la cui funzione è assicurare il controllo dei conti, attraverso l'esame delle entrate e delle uscite della Comunità e di ogni organismo da essa istituito; due organi consultivi: il Comitato economico e sociale composto di rappresentanti delle categorie economiche e produttive e il Comitato delle regioni composto di rappresentanti di enti regionali e locali.

Il Mediatore europeo: sorta di difensore civico, nominato dal Parlamento europeo, al quale chiunque può rivolgersi per denunciare casi di cattiva amministrazione da parte di qualsiasi istituzione o organo della Comunità, ad eccezione della sola Corte di giustizia.

Il funzionamento dell'Unione Europea

L'ordinamento dell'Unione Europea si fonda

Prima di tutto sui trattati (TUE, TCE), i quali costituiscono le cosiddette fonti originarie del diritto comunitario: e poi sul complesso di norme adottate sulla base dei trattati, le cosiddette fonti derivate.

Fonti comunitarie originarie (i trattati)

Valori, obiettivi e principi dell'Unione e della Comunità si ritrovano in entrambi i trattati. Per perseguire i suoi scopi, l'Unione opera su due piani:

  1. Agisce a livello intergovernativo per tutto ciò che riguarda i pilastri della politica estera e della giustizia;
  2. Opera poi come Comunità.

Fonti comunitarie derivate

Gli strumenti giuridici per delineare e attuare le politiche comunitarie compongono il diritto comunitario derivato e comprendono:

  • Regolamenti. Si tratta di vere e proprie "leggi" dell'Unione: atti normativi di portata generale obbligatori in tutti i loro elementi, direttamente applicati in tutti gli stati membri.
  • Direttive. Si tratta di atti che vincolano una o più o
utilizzando il tag p per i paragrafi:

Tutti gli stati membri in vista di un risultato che essi devono raggiungere.

Decisioni. Destinatari possono essere sia persone fisiche e giuridiche sia stati membri: non hanno portata generale ma servono a disciplinare fatti concreti.

Raccomandazioni e pareri. Hanno valenza di indirizzo politico.

Altre fonti comunitarie. L'ordinamento comunitario conosce anche fonti non scritte: i principi generali del diritto comunitario.

Il procedimento di formazione del diritto comunitario derivato. Il TCE prevede essenzialmente tre tipi di procedure. Si ricordi però che la Commissione ha il monopolio dell'iniziativa.

Ciò che decide il tipo di procedimento, non è tanto la natura dell'atto, bensì l'ambito materiale che essa riguarda.

I tre procedimenti sono:

  • Codecisione. È il procedimento di gran lunga più applicato. La proposta parte dalla Commissione, mentre poi devono concorrere al testo sia il Parlamento sia il Consiglio, eventualmente

anchefacendo ricorso ad un apposito comitato di conciliazione.

Cooperazione. Limitati a pochi ambiti. In questo caso attori principali del procedimento sonoConsiglio e Commissione: il Parlamento europeo vi concorre assumendo posizioni che possono essere superate dal voto del Consiglio.

Consultazione. In questi casi il Consiglio deve sentire il Parlamento europeo: si tratta però di uncaso di parere obbligatorio ma non vincolante. l’ultima parola in questo caso è del Parlamento.

Una procedura specifica è prevista per il bilancio europeo.

Tutte le procedure fin qui descritte sono quelle comunitarie.

Accanto ad esse vi sono le procedure intergovernative le quali sono specificamente rivolte al lasciare agli stati membri il pieno controllo del procedimento.

Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
4 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher siyalu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Di Marco Carlo.