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Estratto del documento

L’unità trading non ha un codice prodotto, ma può essere

rimessa nelle mani dei consumatori per comodità di trasporto.

Unità consumatore (referenza): un prodotto identificato in

 modo univoco per:

Quantità

 Qualità

 Packaging

Due prodotti sono uguali se hanno tutti e tre gli elementi della

referenza identici.

Alternativamente alla parola unità viene utilizzata la parola imballo,

con un’accezione maggiormente tecnologica. È possibile individuare

un certo parallelismo tra imballi ed unità, analizzando più nel

dettaglio è possibile suddividere gli imballi in:

Imballo primario: imballo concepito per costituire, nel punto

 vendita, una unità di vendita per il cliente finale

Imballo secondario: imballo costituito per raggruppare nel

 punto vendita, un certo numero di unità vendita (imballi

primari).

Imballo terziario: imballaggio concepito in modo da facilitare la

 manipolazione ed il trasporto di un certo numero di unità di

vendita (imballi secondari)

Esempio di identificazione di unità logistiche:

È bene osservare che il pallet è una struttura per facilitare il

supporto ma NON l’unità di vendita, nella realtà dalla fabbrica

produttiva esce il pallet monoreferenza destinato ad una

piattaforma logistica smonta i pallet e ricompone un pallet

plurireferenza destinato al punto vendita. Per ovvie ragioni

logistiche è piuttosto difficoltoso e dispendioso stoccare pallet

monoreferenza per ogni singola referenza commercializzata nel

punto vendita.

Il trasporto non tramite pallet ma alla rinfusa, tipico dei corrieri

espressi, viene definito trasporto a collettame.

-Il Pallet:

Si definisce pallet, o unità di carico, qualsiasi piattaforma

orizzontale caratterizzata da un’altezza minima compatibile con la

movimentazione tramite carrelli transpallet e/o carrelli elevatori a

forche o altre attrezzature di movimentazione.

È impiegato per facilitare la raccolta, l’immagazzinamento e la

movimentazione di merci e carichi che non siano allo stato sfuso.

Esistono diverse tipologie di pallet:

Di diversi materiali a seconda della natura della referenza:

Indipendentemente dal materiale e dalla forma è composto

indicativamente dai medesimi componenti: tavole, chiodi, traverse,

blocchetti ecc.

Elemento di particolare per il pallet è il suo dimensionamento, che

deve rifarsi a standard riconosciuti internazionalmente, misure più

diffuse:

80x120 cm (EPAL)

 100x120 cm (UK)

 40x48 inches (US)

Ad esempio, il pallet EUR-EPAL è dimensionato per supportare un

massimo di 1500kg, ha una tara di 20-25kg e un costo di 7-10€.

Al fine di rendere facile e sicura assumono particolare importanza i

sistemi di stabilizzazione e coesione delle merci sui pallet con film

protettivo o cavi.

La movimentazione dei pallet all’interno dei magazzini avviene per

mezzo di:

Transpallet

 Carrelli elevatori frontali (a contrappeso)

 Carrelli elevatori trilaterali

Per le misure del container L’ISO pallet è più funzionale e permette

un migliore sfruttamento dello spazio, a meno che non sia caricato

alla rinfusa.

-Il container:

La maggioranza dei prodotti viaggiano via mare, le aree di consumo

sono spesso lontane dalle aree di produzione.

Si tratta di un contenitore per il trasporto a grandi distanze di grossi

lotti, presenta i vantaggi di essere robusto, modulare (dimensione

standard) e di rimanere chiuso dall’inizio alla fine della supply chain,

senza subire quindi rotture di carico.

Il container viene utilizzato maggiormente per il trasporto marittimo

ma altresì via terra.

Il container nasce con lo sbarco in Normandia, fin dagli anni 60

durante il boom dell’economia si comincia a ragionare sulla sua

standardizzazione.

Sono state elaborate tre varianti standard secondo il sistema

imperiale inglese, in piedi.

La lunghezza può variare in 3 scale, la larghezza è sempre 8 piedi,

mentre l’altezza varia da 8.6’ a 9.6’.

Complessivamente i 20’ e i 40’ rappresentano il 98% dei container

in circolazione.

Di fondamentale rilevanza per il container è l’unità di misura

utilizzata in sostituzione al loro numero fisico, questa è la TEU

(twenty (feet) equivalent unit), viene utilizzate nei contratti

commerciali, nelle analisi statistiche dei porti, nella legislazione

competente.

Le dimensioni standard sono state definite in relazione ai vari tipi di

supporti e le infrastrutture sui quali e attraverso le quali i container

si trovano a transitare, in coerenza con lunghezza e larghezza dei

camion.

Oltre ai container standard, indipendentemente dalla misura, ci

sono i refrigerated container (container frigoriferi) per il trasporto ti

beni reperibili, nelle taglie 20’ e 40’.

-Pallet e container:

Inizialmente l’unico standard utilizzato era l’ISO pallet con le misure

100x120, successivamente è stato introdotto l’Euro pallet 80x120

(rapporto 2/3) in modo da sfruttare a pieno i pallet a 4 vie il layout

del bilico da trasporto terrestre, tuttavia non altrettanto le misure

del container, creando delle inefficienze.

Un altro problema rilevante è la ricerca di un’unità trade che

permetta di saturare lo spazio su entrambe le tipologie di pallet.

La misura 40x60 permette di massimizzare lo spazio sull’Euro pallet

(4 unità) e unitamente anche sull’ISO pallet (5 unità).

-Sistemi di interscambio pallet:

Un pallet funzionale e in grado di durare nel tempo pesa circa 24kg,

ha una durata di 5-7 anni, un costo medio di 15€ e può trasportare

mediamente 1000kg.

Se annualmente ogni azienda acquistasse i pallet a supporto del

trasporto essi avrebbero un’incidenza sul fatturato, a stima

forfettaria, dell’1,5%, insostenibile nel lungo periodo.

Per questo motivo le imprese spesso riutilizzano i pallet più volte.

Questi sistemi sono detti di interscambio pallet:

Sistema cauzionale: i pallet sono venduti al cliente con la

 merce dietro cauzione, il cliente recupera la cauzione quando il

proprietario recupera il pallet

Scambio alla pari: al momento della consegna, presso il

 destinatario, viene recuperato un numero di pallet equivalenti

a quelli depositati. In questo caso è necessario adottare un

pallet di qualità standard controllata. Sia contestualmente ad

ogni scambio, sia in modo differito una volta accumulato un

certo numero di pallet.

Fatturazione del pallet: il mittente che spedisce i suoi prodotti

 fattura anche il costo del pallet al destinatario, che ne diventa

proprietario. Questo è il caso tipico del pallet a perdere.

Noleggio del pallet: una società di noleggio mette a

 disposizione presso il mittente un numero di pallet

corrispondente alla sua necessità. Quest’ultimo spedisce ai

propri clienti la merce pallettizzata comunicando le località di

consegna al noleggiatore, che si incarica del recupero degli

stessi e dell’eventuale manutenzione.

Con pallet di proprietà:

Con pallet a noleggio:

-Il sistema EPAL:

Del controllo della qualità del pallet è responsabile a valle il

distributore che riceve il pallet, il quale, in caso di rottura, verifica la

conformità del pallet alla normativa; in caso di pallet difformi dallo

standard il fornitore potrà essere multato.

Il marchio EPAL è un marchio di certificazione che garantisce il

rispetto di tutte le norme relative ai pallet EUR e quindi la loro

qualità, del materiale utilizzato, dimensioni, forma ecc.

Tutti i pallet di produttori sono di colore beige, mentre i pallet a

noleggio, per essere distinti, usano colori diversi.

Ad esempio, Chep è il leader mondiale nei servizi di pooling di pallet

e contenitori. Oggi è presente in oltre 60 paesi, in Europa gestisce

un flusso di oltre 275 milioni di pallet e i suoi pallet sono

contraddistinti da una colorazione blu.

Nella sola Europa opera LPR (la pallet rouge), anch’essa top nel

settore del pallet- pooling, è l’unica ad essere stata specificata

PEFC, i pallet provengono da foreste gestite in maniera sostenibile.

Il pallet non è l’unica unità logistica che può essere noleggiata, sono

oggetto di noleggio anche le unità trading.

CPR è una cooperativa con oggetto caratteristico simile a Chep e

LPR, che si occupa oltre che del noleggio pallet anche di noleggio e

trattazione di unità trading, dette anche “sponde abbattibili”.

Ovviamente anche queste unità trading avranno, per lo meno di

base, dimensioni standard che, in relazione alle dimensioni standard

di ISO pallet ed EURO pallet, sono 40x60, con differenti altezze.

-Nozioni di trasporto:

Principalmente le modalità di trasporto sono quattro:

Camion via gomma

 

Treno via ferro

 

Nave via mare

 

Aereo via cielo

 

Altre due forme di trasporto, anche se meno utilizzate, sono quello

via fluviale e quello via gasdotto.

-Il trasporto su strada:

Occorre innanzitutto fare distinzione tra forme di trasporto

convenzionali, nelle quali la merce viene movimentata direttamente

da un mezzo di trasporto all’altro; oppure forme di trasporto dove è

possibile movimentare il contenitore della merce riducendo quindi il

numero di passaggi.

Talvolta il meccanismo di carico/scarico di pallet può anche essere

automatizzato mediante l’ausilio nastri trasportatori e rulli interni al

rimorchio.

Esistono diverse tipologie di camion:

Autocarro, solo motrice, 12-18 UdC (unità di carico)

 (Europallet)

Autoarticolato, semirimorchio, 33-34 UdC

 Autotreno, motrice con rimorchio, 24-36 UdC

A sua volta ogni tipologia di mezzo di traporto su gomma può

presentare differenti allestimenti a seconda della merce trasportata.

Di fondamentale importanza per il trasporto su strada è il concetto

della saturazione, ossia della massimizzazione della capacità di

carico per ridurre l’incidenza dei costi.

La legge europea dispone che il peso massimo del carico per il

trasporto su strada è 29 tonnellate, che suddiviso in 33 pallet

divengono 875 kg massimi per pallet.

Esistono diverse forme di saturazione:

-Trasporto intermodale, trasporto combinato:

Quando sposto il contenitore della merce, posso movimentarla da

una modalità di trasporto all’altra senza compromettere il

contenitore e senza venire a contatto con la merce al suo interno.

L’intermodalità è l’utilizzo di pi&ug

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A.A. 2017-2018
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stefano.chiesa01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Logistica e supply chain management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Lanini Luca.