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Negli ultimi mesi si completa la crescita e la maturazione funzionale degli organi.
La 26° e 28° settimana (7° mese) rappresentano la linea di demarcazione tra la vita e la morte nel caso di
nascita prematura.
Fasi di crescita pre e post natale
Per crescita si intende la moltiplicazione cellulare che determina l’aumento di volume dell’organismo oppure un
processo di differenziazione e sviluppo delle diverse funzioni corporee e psichiche in senso funzionale e
biochimico.
La crescita è un processo continuo che presenta però ritmi e velocità diversi nelle diverse epoche dello
sviluppo. I tessuti e gli organi inoltre non si sviluppano tutti nello stesso momento e alla stessa velocità.
Nella vita intrauterina la velocità di crescita è massima nei primi sei mesi di gravidanza (1,8 mm al giorno) poi
rallenta.
La crescita post natale è suddivisa in:
Periodo naonatale (0 – 28 giorn)
• Prima infanzia (0 – 2 anni)
• Seconda infanzia (2 – 6 anni)
• Terza infanzia (6 – 10 anni)
• Adolescenza (10 + anni)
•
Repertorio comportamentale del neonato
Il neonato è un organismo complesso e dotato di tutte le abilità necessarie per nutrirsi, respirare, proteggersi
da situazioni potenzialmente dannose e stabilire le prime relazioni sociali.
Postura: il neonato presenta una postura con il capo ruotato e gli arti flessi a causa dello spazio ridotto
• a cui è stato costretto a vivere nelle ultime settimane di gestazione;
Riflessi: sono risposte motorie organizzate ed automatiche a stimoli specifici. Sono innati e hanno una
• funzione adattativa.
I riflessi neonatali
Rotazione del capo: se un adulto tocca la guancia, il neonato gira la testa prima verso il lato stimolato
• e poi verso l’altro
Suzione: quando la bocca viene a contatto con qualcosa che può essere succhiato, il neonato succhia
• Riflesso di Moro: quando sente un rumore forte e subisce uno shock fisico, il neonato contrae i
• muscoli dorsali con abduzione e poi estensione degli arti (prima inarca la schiena e poi si rilassa
estendendo braccia e gambe)
Riflesso di Babinsky: se gli si accarezza la pianta del piede, prima stende le dita e poi le richiude
• Prensione: se si tocca il palmo della mano del neonato, questo stringe le dita attorno al dito o a
• qualsiasi oggetto afferrabile
Marcia automatica: se tenuto in posizione eretta e in modo che i piedi tocchino una superfice, il
• neonato compie movimenti simili a quelli della deambulazione
Alcuni riflessi mantengono la loro utile presenza per tutta la vita (riflesso pulilare, strarnuto, sbadiglio), ma in
genere gli altri riflessi neonatali tendono a scomparire dell’arco dei primi mesi a mano a mano che compaiono
azioni volontarie.
Le capacità percettive del neonato
Vista: mette a fuoco con entrambi gli occhi a 20 cm circa; discrimina alcuni colori, è sensibile ai
• cambiamenti di luminosità, segue con gli occhi un oggetto in movimento;
Udito: risponde alla voce umana, localizza le fonti sonore; discrimina la voce ella madre da quella di
• altre persone;
Odorato: reagisce all’ammoniaca, all’anice; discrimina l’odore della madre già dalla prima settimana di
• vita;
Gusto: discrimina il dolce e il salato, l’acido e l’amaro; preferisce sotanze zuccherine e rifiuta quelle
• salate;
Tatto: risponde alla stimolazione tattile in quasi tutte le parti del corpo (soprattutto mani e intorno alla
• boca)
La percezione è una modalità primaria che mette l’essere umano in sintonia immediata con l’ambiente. Già
alla nascita il neonato ha un certo allenamento poiché negli ultimi mesi di gravidanza ha avuto modo di
sperimentare sensazioni tattili, gustative e uditive
Lo sviluppo motorio
Nel corso dei primi due anni il bambino conquista le principali abilità motorie. La maggiore mobilità gli permette
di ampliare il proprio raggio di azione, esplorare l’ambiente, vedere e raggiungere oggetti che lo attraggono.
Tende a conquistare la posizione eretta, in modo da avere mani libere per fare altre cose, piuttosto che usarle
come appoggio per camminare.
Lo sviluppo motorio è collegato ai cambiamenti che avvengono nel sistema nervoso a livello soprattutto di
corteccia cerebrale.
La manipolazione
L progresso dell’abilità di manipolazione dipende sia dalla maturazione neuromuscolare, sia dall’esercizio.
Alla nascita vi è il riflesso di presa, successivamente si ha la prensione cubitopalmare (palmo e tre dita) e
raggiunti i nove mesi la prensione radiodigitale (presa a pinza).
La prensione e la manipolazione rappresentano la principale modalità per entrare attivamente in contatto con
l’ambiente circostante.
Lo sviluppo sessuale
Al momento della fecondazione si stabilisce il sesso cromosomico dell’embrione, ma durante le prime fasi di
sviluppo embrionale non vi sono differenze di base.
Dall’8° settimana di gestazione diventano riconoscibili le caratteristiche che contraddistinguono il sesso
maschile da quello femminile.