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LO SPAGNOLO

Lo Spagnolo moderno deriva dal Castigliano

- Castigliani molto attivi nella Reconquista = il predominio di una lingua dipende da chi

prende più potere politico nel tempo (vd. Franciano dal XIII secolo)

- Il castigliano impone il suo potere già a partire dal XII secolo

Il vocalismo

Il sistema vocalico del Castigliano è estremamente più semplice rispetto al francese ( lo spagnolo è

sostanzialmente omogeneo)

- Si parte dalle 7 vocali classiche

1. I DITTONGHI (lo spagnolo dittonga in sillaba aperta e chiusa)

- Dittognhi spontanei in sillaba aperta e chiusa solo per le vocali aperte

- Dittongo AU > O aperta

- Dittongo AI > EI > monottonga in E

Es. BASIARE> occ. Sp. baisar ( j anticipa la sibilante)> sp. beisar> besar

➢ J si è sviluppata nel dal I secolo d. C. ha palatalizzato in vario modo le consonanti

che la precedevano La prima a essere stata intaccata è la t: (t + J > /tz/ affricata

palatale)

➢ In buona parte della Romania occidentale sibilante + j si è evoluto con l’anticipo di

/j/ in spagnolo poi il dittongo AI > EI> E monottongo

➢ Anche r + j a occidente si comporta come s+ j :

a. area > aia it.

> prov/ fr. / sp. aira > sp. eira

b. suffisso –arium > airom > eiro >ero in spagnolo

c. augurium >agoirio > aguero (in castigliano)

- Dittongo OI> UE

2. Nel castigliano rispetto agli altri dialetti , che tendono a comportarsi come l’occitano cioè

perdono le finali tranne la a post-tonica, le vocali sono più forti e l’unico a cadere

seriamente è la e finale ( alcune vocali sono state restaurate)

- Anche in castigliano tuttavia alcune vocali finali sono state restaurate nella stagione

successiva

3. Le palatali frenano il dittongo (fenomeno SOLO del CASTIGLIANO)

- particolarità antitetica in castigliano rispetto al provenzale e più simile all’Italiano e al

gruppo dei dialetti Francesi dell’area Piccarda-Vallone

- Quando la palatalizzazione è il risultato di una evoluzione risalente al Medioevo ,

mentre in castigliano si era già formato il dittongo.

Es. Pronuncia della l forte: CASTELLUM > castiello > castillo

 L forte si palatalizza

 In questi casi era già avvenuto il dittongamento in castigliano

- In occitano le palatali sono l’ uniche a provocare un dittongo

- Dittongo spontaneo su almeno due vocali (E ed O aperte ) prende l’area della Castiglia

(no catalogna e portoghese) Francia del Nord e Italia

➢ Il DITTONGO CONDIZIONATO (causato da suono palatale) prende invece la fascia

mediterranea (occitano e franciano) e non c’è nella zona piccardo-vallona (testi più

antichi del francese vengono da qui ma anche i testi della “Canzone di Roland” e “di

Sant’Alessio” sembra che vengano da qui)

Il consonantismo

1. LENIZIONE

- Le consonanti partecipano alla lenizione con un ulteriore indebolimento

- VITAM > it. Vita

>occ. Vida

> sp.ant. vida (aveva ancora le sonore intervocaliche e le occlusive) > sp. /vidha/

(la d non è pronunciata come una occlusiva ma la spirantizza = la fa diventare

una fricativa c’è stata una fricativizzzione delle occlusive intervocaliche)

>fr. vida > vidha (spirantizzata- fricativizzata)> vie (d si è dileguata- la a è diventata

un suono sordo che poi la grafia ha registrato con una e)

- Lenizione nelle dentali quindi : 1) Sonorizzazion 2) fricativizzazione 3) dileguo

- Per le palatali è diverso :

AMIGA >occ. amia (palatalizzazione che non si è fermata all’affricata ed è andata alla

/j/) >amijia (i + J si assimilano)

 Palatalizzazione e poi assimilazone

2. PALATALIZZAZIONE dei nessi iniziali CONSONANTI + L

- Serie sorda: cl Es. CLAVEM> Clave > /jave/ (palatale laterale)

Pl Es. PLENUM > pieno

Fl Es. FLAMMAM > Flama

- Serie sonora: gll Si riducono alla sola laterale >l

bl - In portoghese affricata palatale e poi

palatalizzazione

- in area gallo-romanza questi nessi si conservano mentre in area ibero-romanza si ha la

palatalizzazione

4. Palatalizzazione delle velari sorda davanti a vocale e ed i, come in area galloromanza, ha

dato affricata palatale sorda

5. Il nesso N + IOD > n palatale

6. Nesso -MB-> m

7. La <s> è una consonante apico- alveolare (articolata con l’apice della lingua contro la zona

alveolare degli incisivi superiori)

8. SPIRANTIZZAZIONE della <f> iniziale latina (solo dello spagnolo/castigliano e del guascone)

- FORMOSUS (solo area iberica e rumeno)> fermoso> hermoso (h sonora)> hermoso (h si

ha

è dileguata ed è rimasta solo nella grafia dato un’ulteriore spirantizzazione prima

di dileguarsi)

- Maggior parte delle parole non ha conservato la f iniziale

*****

PORTOGHESE

Per quanto riguarda il portoghese:

- ci sono solo dittonghi discendenti (non dittonga le vocali toniche aperte)

➢ AU> ou

➢ L + consonante o metatesi> AU secondario> ou+prevale il dittongo EI

- articolo det. (da ILLA, ILLUM) ha perso la l dando origine a : fem. A,as; mas. O, os

- condivide alcune caratteristiche come la lenizione

- le vocali finali in genere si conservano ma cade regolarmente la e

- perdita della l intervocalica

Galizia e parte dell’attuale Portogallo: area Gallego- portoghese La lirica gallego- portoghese ha

molto successo nel XIII secolo

- Si sviluppa a partire dal XII secolo, quando buona parte della penisola era ancora

occupata dagli arabi

- Ispirata inizialmente alla letteratura provenzale e poi prende un taglio più povero

- Testi più antichi: “Notìcia de Torto” proveniente dal monastero di Vairao, anteriore al

1211 e forse redatta alla fine del XII secolo; testamento di Alfonso II del 1214.

- Si pensava che il galego- portoghese fosse più adatto alla poesia lirica e il castigliano

alla poesia epica (ripartizione simile a quella francese)

- Grande successo ed esce nel XIII secolo dai confiniIl re di Castiglia Alfonso il Savio,

che è vissuto in pieno XIII secolo, scrisse in prima persona (o fece scrivere) prose in

castigliano e lirica (cose da cantare) in gallego

- L’influenza provenzale è abbastanza evidente nella cantigas de amor, de amigo e nelle

poesie satiriche

- Nel XIII secolo si continua a scrivere in occitano vicino ai Pirenei i trovatori hanno

continuare a frequentare l’area ibero-romanza (all’inizio del ‘200 un trovatore (nome?)

scrive un contrasto plurilingue mettendoci una strofa anche in gallego)

ACCENNI ALL’AREA IBERO-ROMANZA

In area ibero- romanza per avere una prima letteratura in volgare bisogna aspettare fino al XIII secolo

- Per il castigliano bisogna addirittura aspettare fino al XIV secolo per avere una lirica in volgare

Spagna occupata dagli arabi fino alla Reconquista

- X secolo : Castigliano non ancora lingua ufficiale

- Inizio del XIII secolo il castigliano si è allargato poi lingua ufficiale

- Castiglia- Navarra sarà quella che si imporrà sulla Spagna

- Già nel 1200 la situazione è diversa (Rea d’Aragona riconquista la penisola e agli arabi

rimane solo la regione di Granada)

- Contatti fra una striscia d’aria iberica e una parte francese sono fitti (tuttavia prima

lungo non contatto)

Il catalano è una lingua tutt’oggi viva benché si sia fortemente castiglianizzato rispetto a quello

medievale L’influenza dell’Occitano è molto forte nell’area ibero-romanza nel Medioevo (l’influenza

della produzione provenzale è forte anche in area tedesca che basa alcune composizioni su quelle occitane)

- Occitano e catalano sono talmente simili che in Catalogna chi voleva scrivere canzoni lo

faceva in provenzale fino al XIV secolo

- L’occitano si è poi estinto

L’area ibero- romanza, rispetto a quella gallo-romanza, è linguisticamente meno disomogenea.

- Aragona: già nell’XI secolo è un regno autonomo che estende nel XII secolo il dominio a

Sud verso il territorio arabo.

- Spagna Mozarabica : in realtà per quanto non avessero nessun potere i cristiani

mozaribici hanno una propria lingua ne abbiamo traccia nelle harga (ritornelli in

volgare con arabo- traccia mal databile e costruita intorno a varie leggende)

➢ Sono state ritrovate delle breve poesie composte nella Spagna mozarabica (più

antiche del Cantar de mio Cid dall’XI al XIII secolo nella Spagna Musulmana esiste

una poesia in volgare romanzo

➢ Volgare trascritto in caratteri arabi o ebraici e ricco di parole arabe

➢ Il volgare mozarabico fu soffocato solo dall’espansione del castigliano

➢ Queste poesiole appaiono come la coda di un componimento più lungo (simile alla

tornada provenzale o al congedo italiano) andava unito a un componimento

chiamato muwassaha (sia arabe che ebraiche) o al zajal

➢ La muwassaha con una harga romanza è creazione araba, imitata dagli ebrei della

Spagna

➢ Secondo la tradizione il genere venne inventato da un poeta a Cordova agli inizi del

X secolo (non ne sono giunti alcuni del X secolo)

➢ La harga deve essere vivace e piccante si fingeva sempre messa in bocca ad una

donna

➢ Fonologia: le consonanti finali dei presenti indicativi venit/exit erano ancora

pronunciate (anche se allentamento della sonora); conservazione della F iniziale

(castigliano ha spirantizzato)

➢ Morfologia: MIHI>mibi (adattata per analogia a tibi) ; forme di futuro in -ayu

(stadio antico dell’evoluzione della desinenza verbale)

➢ Lessico: verbo garir <GARRIRE

➢ le documentazioni fanno vedere che tipo di ispano- romanzo sarebbe potuto

esserci se non si fosse imposto il castigliano

*****

I PRIMI TESTI SPAGNOLI

Glossas Emilienses (seconda metà X secolo – XII secolo)

• Il più antico testo volgare dell’area settentrionale è in una scrittura del monastero di San

Millàn de la Cogolla che nell’XI secolo raggiunge il punto di massima potenza (altro

monastero importante è Santo Domingo de Silos)

➢ Nel corso del Medioevo la produzione letterario è custodita soprattutto nei

monasteri.

• Si tratta di una miscellanea di testi religiosi (exempla o storie derivate da “Vita Patrum”, un

“Liber Sententiarum”; sermoni attributi a S. Agostino)

• Ci sono delle glosse marginali e interlineari nel testo latino (c’è anche una frase= prima

frase in spagnolo) spagnolo appare precocemente ma in modo frammentario

• Si pensa siano di metà X secolo ma più facilmente sono databili nella prima metà del XII

secolo

• anche

tratti dialettali della R

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher milona94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia romanza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Manetti Roberta.