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Litiasi biliare
La colecisti è situata nell’albero biliare e in questa si raccoglie la bile, nel caso in cui lo
sfintere di Oddi sia chiuso da mandare al duodeno. La bile viene prodotta dal fegato
questa contiene Sali biliari, colesterolo, acqua e birilubina ed ha il compito di
emulsionare i grassi e trasformarli in schiuma.
Se cambiano gli equilibri di concentrazione delle componenti biliari questi possono
aggregarsi e formare calcoli biliari; i calcoli sono nell’80% dei casi di tipo colesterinico
e nel 18% dei casi di tipo pigmentale (possono portare a cirrosi).
Ne viene colpito il 10% della popolazione occidentale ed è quindi un intervento
abbastanza comune.
Nella maggior parte dei casi è una patologia asintomatica di cui ci si accorge
eseguendo degli esami collaterali, infatti solo nel 15% dei casi è sintomatica e solo 1%
presenta complicanze.
Nel caso diventasse sintomatica il pz presenterà dolore colico all’ipocondrio destro e
all’epigastrio che dura circa 30 minuti con picco notturno dovuto alla posizione supina,
caso in cui il calcolo occlude il dotto cistico creando una continua contrazione della
muscolatura, che si irradia al dorso.
I pz che presentano che presentano calcolosi biliare di solito hanno anche ernia iatale
e diverticolosi del colon e queste patologie parallele si identificano come triade di
Saint.
L’esame obiettivo si esegue tramite la palpazione dell’addome tramite la quale si
verifica la dolorabilità del punto cistico e punto di Murphy positivo.
La patologia si diagnostica tramite ECO.
Se comunque il pz è asintomatico non si esegue nessun trattamento, mentre se
diventasse sintomatico, con rischio di complicanze del 35%, si esegue colicistectomia
in laparoscopia.
Esiste anche una terapia medica in grado di ridurre il calcolo tramite l’aumento di
concentrazione di acidi biliari, ma questo trattamento potrebbe potrebbe portare
all’ostruzione del coledoco, quindi risulta inefficace.
Le complicanze più comuni sono:
la colecistite acuta in quanto la bile non riesce ad uscire dalla coleicisti e
quindi ristagna all’interno irritando il tessuto fino a diventare infettante fino a colpire il
peritoneo e causare necrosi. In questo caso il dolore diventa costante, l’addome duro e
dolente e leucocitosi; il pz sarà positivo al segno di Blumberg (ovvero si presenta
dolore intenso al rilascio del punto indagato dopo la compressione).
In questo caso si esegue terapia antibiotica per diminuire l’infiammazione e si esegue
l’intervento in elezione.
Calcolosi del coledoco in questo caso viene ostruita la via biliare principale e la
bile ritorna al fegato ed entra in circolo; il pz in questo caso presenterà dolore, febbre
e l’ittero e la patologia potrebbe portare danno al cervello tanto da mandare il pz in
coma e causarne la morte.
Solo nel 10% i pz sono sintomatici