Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 44
Linguistica storica - modulo 2 Pag. 1 Linguistica storica - modulo 2 Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Linguistica storica - modulo 2 Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Linguistica storica - modulo 2 Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Linguistica storica - modulo 2 Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Linguistica storica - modulo 2 Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Linguistica storica - modulo 2 Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Linguistica storica - modulo 2 Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Linguistica storica - modulo 2 Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 44.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Linguistica storica - modulo 2 Pag. 41
1 su 44
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il livellamento analogico: forme vincenti e forme caduche

È una tendenza all'affermarsi di A questo si riferisce l'analogia. Per iniziare parliamo di livellamento analogico, forme regolari. La forma analogica è il risultato dell'estensione di una regola. Esempi:

  • salo vs salgo
  • goed vs went
  • mouses vs mice

Questo meccanismo è descritto molto bene da Saussure che parla della formula del quarto proporzionale, funziona come una corrispondenza tra paradigmi:

dormire : dormo = salire : x

house : houses = mouse : mouses

Succede che in questi casi (mouse → mice, salire → salgo) si sono formate delle forme diverse che sono regolari sotto il profilo dell'evoluzione fonetica. Esse si spiegano in virtù del contesto fonetico in cui si creano certe desinenze, che determinano un certo tipo di evoluzione. Se questa evoluzione guidata dal contesto fonetico genera una irregolarità in un paradigma, allora può accadere che si produca un

livellamento analogico, cioè la forma più frequente si estenda per analogia anche ai casi che sotto il profilo dell'evoluzione fonetica non si giustificano. L'esempio concreto più chiaro è quello della legge di Verner del preterito del verbo essere in tedesco e il past simple in inglese. ted. ich war vs ingl. I was La forma analogica si afferma per un processo di creatività, poiché interiorizzo una regola e la applico; è più facile che le forme analogiche vadano a colpire delle parole meno frequenti. I paradigmi meno regolari sono quelli di grande uso, dove le irregolarità è compensata da un rinforzo mnemonico. Forme come "salo" sono forme che non si sono affermate, le ritroviamo nel vocabolario dei bambini o degli stranieri, ma non sono entrate nel sistema che conserva le forme foneticamente regolari. Il meccanismo dell'analogia non spiega solo il mutamento, è un meccanismo al lavoro nella

lingua.ANALOGIA l'analogia era considerata l'ultima spiaggia per spiegare le eccezioni alleNella visione della maggioranza dei linguisti dell'Ottocento,leggi fonetiche; cioè metteva in contrapposizione un principio psicologico con un principio meccanico-fisiologico. Dietro a questainterpretazione psicologica dell'analogia c'è riferimento alla psicologia di Herbart (associazionistica).In realtà Paul dice che l'analogia non è un principio che dobbiamo invocare soltanto per spiegare il mutamento, ma è un meccanismoche funziona sempre, non è al lavoro solo nella dimensione diacronica ma fa parte del funzionamento stesso della lingua.e cioè di un'organizzazioneQuesto trova conferma nella concretezza psicologica della lingua delle rappresentazioni di sequenzefoniche e cinestesiche che precipitano nell'inconscio da dove possono essere recuperate.– diceva che l'analogia era

sbagliataL'analogia non è un errore Grimm (falsche Analogie) e che le forme analogiche non sono organiche (unorganisch), non corrispondono alla regolarità della legge fonetica. Per Paul l'analogia è un fenomeno costante e non si può considerare un errore, anzi se le leggi fonetiche creano delle irregolarità nei paradigmi, allora regolarità, elimina quelle forme che in sincronia sono inspiegabili, sono regolari sotto il profilo dell'evoluzione, ma dal punto di vista sincronico non si spiegano, soprattutto se sono isolate. Paul pensa all'analogia come un fenomeno costante, ma anche più forte nelle lingue meno standardizzate e con prevalente tradizione orale. Dove vi è una tradizione scritta è più facile che si mantengano le differenze. Questo aspetto si ricollega all'importanza dello studio dei dialetti contemporanei, poiché consente di capire i meccanismi meglio di.

Quanto si possano capire in lingue antiche di cui abbiamo solo testimonianze scritte. Il fatto che i dialetti oggi ci forniscono questi dati si possono applicare anche, secondo il principio di uniformità, alle lingue di cui non abbiamo testimonianze o abbiamo testimonianze indirette.

AFFERMAZIONE DELLE FORME

Nell'idioletto: L'affermazione delle forme avviene è qui che si producono le nuove forme in base alle leggi fonetiche, è qui che si producono gli eventuali errori, ovvero le forme che divergono dalle leggi fonetiche che possono rimanere degli errori oppure possono essere rinforzate ed entrare nell'uso della comunità. Lui solo l'idioletto.

La difficoltà di spiegare l'attuazione delle forme per Paul deriva dal fatto che per ha una realtà descrivibile ed dell'idioletto, esistente. La forma deve prodursi all'interno quello che può spiegare l'affermarsi di una forma e che la stessa forma si produca.

indipendentemente in più idioletti (plurigenesi) è il fatto che vi sia una uniformità costituzionale degli individui. Quando siamo all'interno di un gruppo (Verkehrskreis) si afferma la forma generata automaticamente in tanti idioletti. Il mutamento linguistico è il risultato della somma di cambiamenti che avvengono nei singoli idioletti. Paul non dice che sono le lingue o gli idioletti a cambiare, ma sono i parlanti che cambiano, si sostituiscono a sé stessi, dunque il ricambio generazionale e la conseguente sostituzione degli idioletti. EREDITÀ E INNOVAZIONE In natura entrano in gioco fattori genetici (caratteri dei genitori) e fattori ambientali, quelli che poi possono provocare la mutazione delle specie stesse. Nella lingua ci sono due ordini di fattori: quello che si può paragonare alla genetica è l'influsso degli idioletti, cioè il contatto di un idioletto con un altro (Verkehr). Gli idioletti sui quali cimodelliamo in virtù dello scambio sono i nostri genitori linguistici, ma entranopoi in gioco dei fattori personali, gli idioletti precedenti non sono riprodotti esattamente, ci possono essere delle deviazioni chederivano dalle caratteristiche dell'individuo, e assumono nella linguistica il ruolo che ha l'ambiente nella natura.

LA DIALETTOLOGIA

Tradizionalmente i dialettologi vengono contrapposti ai neogrammatici. I dialettologi lavorano sul campo e guardano la varietà che compaiono all'interno di un’area, i neogrammatici lavorano seguendo il principio delle leggi fonetiche, il principio della regolarità. In realtà alcuni degli aspetti teorici della ricerca dialettologica sono abbastanza vicini a delle convinzioni già espresse nei Prinzipien. La ricerca dialettologica si può considerare complementare (aggiuntiva ma necessaria) al principio delle leggi fonetiche. Un altro punto importante della dialettologia è la

rivalutazione del dialetto in quanto non diverso della lingua per la sua natura. La contrapposizione dialetto lingua è una distinzione sociale (anche per i neogrammatici). ASCOLI Ascoli è un dialettologo italiano che negli ultimi decenni dell'Ottocento lavorò sulla rivalutazione dello studio dialettologico. Individuò un ramo di dialetti dipendenti dell'evoluzione del latino. Dal punto di vista della teoria del linguaggio la differenza tra la posizione dei neogrammatici e dei dialettologi sta nella diversa concezione della lingua: - neogrammatici: concezione psicologica, la lingua è un fenomeno culturale, la psicologia è la scienza che governa; - dialettologi: concezione etnologica, la lingua è manifestazione di un fenomeno in un gruppo, con caratteristiche identitarie; Questo tipo di approccio consente di valutare anche dei fenomeni evolutivi. Si dice che Ascoli, ma ancor di più Schuchardt, leleggifonetiche le usa. È sul loro significato epistemologico che c'è il dibattito, ma non sul fatto che siano utili o meno. Ascoli individua delle regolarità che hanno anche una componente psicologica. Uno degli studi più ricordati di Ascoli è quello che mette in luce l'esistenza del sostrato celtico che avrebbe dato luogo a dei fenomeni di evoluzione di dialetti romanzi in delle aree della penisola italiana. Nella classificazione dei dialetti italiani oggi si utilizza ancora la denominazione di dialetti gallo-italici, dialetti provenienti dal latino parlati nelle regioni italiane in cui vi fu una presenza gallica prima dell'espansione di Roma. In Piemonte, Lombardia e parte sett. dell'Emilia-Romagna i dialetti presentano le vocali anteriori arrotondate (ü), che non esistono nell'italiano standard. Ascoli collega la presenza di queste vocali al sostrato celtico. È un fenomeno che ha una componente

psicologico-cognitiva. Concezione realistica vs algebrica dell'ie. SCHUCHARDT un saggio chiamato "le Schuchardt scrive leggi fonetiche contro i neogrammatici". Egli è un fautore della lingua come fenomeno individuale e dunque l'impossibilità di stabilire delle leggi del linguaggio. Qui gioca anche il diverso significato che Paul e Schuchardt danno alla parola Geist. Per Paul Geist è il meccanismo che sta alla base del pensiero (mente). Per Schuchardt Geist è tutto quello che non è materiale (spirito) ha un valore culturale più che psicologico. Questi studiosi di dialettologia producono una serie di strumenti/risultati costruendo gli atlanti linguistici

ATLANTI LINGUISTICI: LE LINGUE VIVE

Gli atlanti linguistici sono il risultato dello studio delle lingue vive. Gli atlanti linguistici sono delle tavole geografiche in cui sono riportate delle isoglosse, linee che delimitano un'area in cui si realizzano variazioni che possono

essere fonetiche o anche lessicali. Famoso è l'atlante di Wenker, il "ventaglio renano", che studia in particolare il cambiamento delle forme fonetiche tra l'alto e il basso tedesco. L'atlante di Gilliéron è un atlante lessicale che va per tavole di parole comincia a partire da abeille (ape). Si cerca poi di spiegare perché certe forme si affermano rispetto ad altre, è un caso molto interessante che mette insieme ragioni fonetiche e ragioni funzionali: gallus 'gallo': per ragioni fonetiche → gat (omofono della parola derivata da cattus 'gatto'), quindi due aree con es. lat. formazioni diverse: 'fagiano' Metonimia: da faisan 'vicario' Metafora: da vicaire Lo studio di questi meccanismi viene definito come una bancarotta dell'etimologia fonetica, perché non c'entra niente l'evoluzione fonetica ma ci sono vie di acquisizione delle parole che sono ditutt'altra natura. Dietro in realtà c'è sempre un'originaria ragione fonetica.

LEGGI FONETICHE STRUMENTO INDISPENSABILE

In ogni modo anche in questo tipo di studi dialettologici le leggi fonetiche restano uno strumento fondamentale per:

  • stabilire le cronologie
  • individuare le variazioni fonetiche
  • comprendere l'evoluzione dei suoni
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
44 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arp0rs9 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica storica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Santulli Francesca.