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La diversità di caso morfologico nelle lingue
La diversità di caso morfologico nelle lingue è una delle possibili realizzazioni della categoria di caso astratto, che ha valore "Ogni NP/DP realizzato foneticamente deve essere dotato di caso". Questa caratteristica è universale e presente in ogni lingua, almeno di caso astratto, poiché il caso morfologico varia da lingua a lingua.
a) I Vandali saccheggiarono Roma
b) Il saccheggio di Roma
c) *Il saccheggio Roma
Davanti ai sintagmi nominali che realizzano un nome, pena l'agrammaticalità della frase, è necessario inserire una preposizione. La preposizione "di" in una frase come "b" ha la funzione di assegnare il caso. In frasi come "a", il caso è assegnato dal verbo.
Il passaggio da opposizioni di tipo paradigmatico ad opposizioni di tipo sintagmatico è un caso di RIANALISI, poiché è un elemento che inizialmente era integrato nel lessico.
stato rianalizzato come elemento grammaticale. Questo principio (Ogni NP/DP realizzato foneticamente deve essere dotato di caso) ha delle conseguenze sul piano sintattico: es. può ricevere marca di caso, si sposta in un'altra per riceverla. fenomeni di movimento. Se un NP si origina in una posizione in cui non è il caso dei verbi a sollevamento o dei passivi: Kay seems [e to like Ray]; Kay was arrested ei i LA NASCITA DELL'ARTICOLO categoria morfosintattica dell'articolo La perdita del caso morfologico si collega alla nascita della nelle lingue germaniche antiche. Abbiamo visto che la perdita del caso morfologico può essere alla base di un uso più esteso delle preposizioni per esprimere i rapporti grammaticali di caso. La categoria morfosintattica dell'articolo a livello di protogermanico non è stata ricostruita dagli studiosi, se ci fossero delle documentazioni storiche che testimoniassero la presenza dell'articolo allora sarebbeÈ stata ricostruita. Si tratterebbe quindi di una vera e propria innovazione delle lingue germaniche, che ne hanno gradualmente introdotto l'uso.
A livello morfologico, l'articolo si sviluppa sulla base di un antico pronome dimostrativo indoeuropeo SO SĀ TOD che in germanico (con un'originaria funzione deittica).*sa sō þat La forma che si generalizzerà nelle varie lingue germaniche nelle fasi più recenti è quella tratta dal tema del neutro (cfr. ingl. the, ted. der, die, das). Questo articolo in anglosassone ha una forma morfologica che è apparentemente molto diversa rispetto all'inglese moderno "the", una forma unica. La forma moderna si è evoluta a partire dal neutro.
Sulle cause della nascita e della progressiva estensione d'uso dell'articolo nelle lingue germaniche antiche esistono sostanzialmente due ipotesi, complementari tra di loro, che possiamo chiamare:
- ipotesi semantica;
- ipotesi
potente” (lett. “regina, quella potente”)aat. kuningin thia richun
Secondo questa ipotesi l’articolo nelle lingue germaniche si sarebbe sviluppato a partire proprio dalle strutture che abbiamo appena preso in considerazione, ovvero da sintagmi aggettivali con valore attributivo/appositivo, in cui aveva la funzione di ripresa di un elemento testualmente noto (o dato come noto dal parlante).
[hairdeis [hairdeis goda]] > [hairdeis [sa goda]]i i i i
A partire da questi costrutti l’uso dell’articolo si è generalizzato in altri contesti, inizialmente (pare) con funzione identificativa: di norma l’articolo determinativo mostra notevole resistenza a comparire in quei contesti in cui era già presente un elemento individualizzante, come il possessivo.
Nel Carme di Ildebrando troviamo questo:
Hiltibrant enti Hađubrant […] guđhamum, gurtun sihiro saro rihtun / garutun se iro iro suert ana, / helidos, ubar ringa, do sie to dero hiltiu
ritun.Ildebrando e Adubrando preparavano le loro armature / prepararono per sé le loro camicie di guerre (armatura), si cinsero con la loro spada / gli eroi, sopra la maglia d'anelli, poi loro avanzarono alla battaglia.
Nonostante sia antico troviamo un uso dell'articolo sporadico, non sistematico, ed è segnalato in sottolineato. In grassetto nero troviamo i possessivi, non c'è concorrenza tra l'articolo e il possessivo.
L'IPOTESI SINTATTICA
L'ipotesi sintattica l'articolo non ha, e non avrebbe mai avuto, neppure nelle fasi iniziali, alcun valore semantico; infatti, i secondi tratti semantici della definitezza e i tratti deittico/anaforico sarebbero propri solo dei dimostrativi. La nascita dell'articolo va invece correlata alla crisi del sistema flessivo e alla perdita di caso morfologico sul nome. La sua funzione è puramente sintattica, in quanto perché l'articolo prende su di assolve alla condizione di
Visibilità del DP, sé la marca di caso. Cynewulf and Cyneheard - [Anglo-Saxon Chronicle (Parker MS) entry for the years 754 and 755]
Annale contenuto in un'opera molto famosa "Cronaca Anglosassone", opera storiografica, che è una raccolta di annali. Nel mondo medievale le opere venivano trasmesse da più testimoni, i testi potevano dunque variare.
755. Her Cynewulf benam Sigebryht his rices and Westseaxna wiotan for unryhtum dædum, buton Hamtunscire. And hehæfde þa oþ he ofslog þone aldormon þe him lengest wunode, and hiene þa Cynewulf on Andred adræfde. And he þær wunadeoþ þæt hiene an swan ofstang æt Pryfetesflodan; and he wræc þone aldormon, Cumbran.
malvagie/non corrette, con l'eccezione Cynewulf e i saggi della Sassonia occidentale privarono Sigebryht del suo regno per le azioni Hamtunscire. Ed egli lo mantenne finché egli uccise
quel/il (articolo referenziale) conte (aldormon) che aveva vissuto più a lungo con lui, e Cynewulf in Andred (territorio) lo esiliò. Ed egli (Sigebryht) là visse finché lo trafisse sulle rive del fiume Pryfet e lui vendicò quel/il aldormon, Cumbran. And se Cynewulf oft miclum gefeohtum feaht wiþ Bretwalum. And ymb xxxi wintra þæs þe he rice hæfde, he wolde adræfan anneþeling se was Cyneheard haten, and se Cyneheard wæs þæs Sigebryhtes broþur. E quel Cunewulf spesso combatté grandi battaglie contro i Celti. KP AND DPL’italiano è una lingua pro-drop mentre l’inglese e il francese non sono (+soggetto nullo), lingue pro-drop, necessitano di un pronome quando il nome non è espresso. Gli studiosi hanno individuato la categoria delle lingue “det-drop”, le quali non hanno una proiezione DP, e dunque non hanno un determinante, hanno però in
genere una proiezione dicaso, KP (si usa K per caso per distinguere da CP, complementatore). Come si passa storicamente dal KP al DP? Il processo di rianalisi che porta da KP a DP è originato da un progressivo indebolimento dei morfemi flessivi sul nome. Quella che in origine era una categoria lessicale, il dimostrativo originario, non sarà la testa del sintagma ma lo specificatore del KP. Partendo dalla struttura ad albero posso stabilire che il dimostrativo è una categoria lessicale che sta nel nodo dello specificatore del KP. La testa del KP è rappresentata dal caso, che è una categoria funzionale. La perdita di caso comporta la reinterpretazione di questo dimostrativo 1 come articolo, che era specificatore in origine, come testa questa volta di un sintagma funzionale e quindi quella che era una categoria lessicale è stata reinterpretata come categoria funzionale, nello specifico come quella di articolo. Questa ipotesi ci permette di capire come mai in
Molte lingue l'articolo determinativo nasce dall'originario dimostrativo; ciò non accade solo nelle lingue germaniche, ma anche in quelle romanze e in greco. Per interpretare questo fenomeno dobbiamo andare ai singoli esempi, cercare delle ragioni nella teoria in modo più astratto rispetto all'analisi Spec[DP], ragionare in questo modo ci permette di capire meglio come mai il fenomeno della reinterpretazione del dimostrativo come articolo sia comune a più gruppi di lingue e anche come mai a seguito della perdita del primo dimostrativo, che rianalizzato come articolo perde la funzione di dimostrativo, basta un secondo dimostrativo tramite un'espansione in ted. -se. Sia il dimostrativo originario che il secondo si trovano nella posizione di specificatore. Ci sono degli indizi linguistici che diventano evidenti nel confronto interlinguistico, in base ai quali possiamo capire che i dimostrativi e gli articoli non possono occupare la stessa posizione.
sintattica) si integrano e si supportano reciprocamente, fornendo una spiegazione più completa del fenomeno.Le due teorie (sintattica) non confliggono tra di loro poiché, oltre alla nascita su cui si focalizzano di più, spiegano anche i casi.