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VERBO-OGGETTO DIRETTO) e SVOOI (SOGGETTO-VERBO-OGGETTO DIRETTO-

OGGETTO INDIRETTO). Le inversioni hanno tuttavia una presenza non irrilevante. La Costituita da una prima unità frasale contenente il verbo essere e il rema, e una seconda

sintassi marcata è l’ordine marcato dei costituenti. proposizione in cui si richiama il tema. Ha la funzione di far identificare più facilmente

l’elemento nuovo, enfatizzandolo, ma anche di spezzare il contenuto.

Casi: Ex. E’ Giovanni che mi ha detto di te.

1. Soggetto posposto. Ex. C’è mio fratello che non crede che ciò sia possibile. (c’è presentativo).

Rispetto alla posizione normale, il soggetto è posposto al verbo per espressività, enfatizzazione,

nelle frasi interrogative, esclamative, con verba dicendi o di accadimento. Lessico.

Ex. Ha detto Paolo di andare subito. Lessico Insieme delle parole di una lingua

2. Vocabolario Insieme delle parole di una lingua o parte di esso

Dislocazione a sinistra Dizionario Opera che raccoglie il lessico

Costruzione molto frequente nelle lingue romanze, in cui un elemento diverso dal soggetto

assume la funzione di tema ed è collocato a sinistra, seguito a destra dal predicato-rema con una Lessicologia Disciplina che studia il lessico

conseguente ripresa pronominale anaforica ( ridondanza pronominale). È più frequente con il -

Lessicografia Tecnica di composizione dei dizionari Unità lessicali superiori  accostamento di due o più parole a formare una

unità semantica inscindibile.

Semantica Settore del lessico relativo al significato e ai suoi meccanismi

Parola Vocabolo, voce, in senso generale c) Arcaismi

Termine Parola appartenente a un linguaggio settoriale, avente un significato

preciso e univoco. Voci entrate nel lessico italiano molti secoli fa e oggi invecchiate. Usati raramente nella lingua

Lemma Unità lessicale registrata dal dizionario comune, spesso con uso scherzoso.

Lessema Unità di base del lessico d) Prestiti

Lemmario Insieme dei lemmi di un dizionario Si possono innanzitutto distinguere in prestiti di necessità, parole importate insieme a oggetti o

usi di un popolo straniero, prima sconosciuti (computer) e prestiti di lusso, voci superflue,

Il lessico è organizzato – sul piano sincronico – in classi di parole secondo la grammatica; sul motivate dal modello straniero (leader).

piano diacronico – il rapporto tra grammatica e lessico è variato nel tempo.Il lessico italiano è Si distinguono poi prestiti integrati, adattati al sistema fono-morfologico della lingua che

composto fondamentalmente da voci provenienti dal latino, da neoformazioni e da prestiti. acquisisce la voce, e non integrati. Si può avere adattamento grafico (sciampo), fonetico (smog

a) pronunciato con la [z]), morfologico (i film)e sintattico (disco rigido).

Bagaglio latino Con calco si definisce un tipo particolare di prestito:

Composto da un numero molto alto di parole che provengono dal latino volgare. Queste voci si

sono modificate nel passaggio dal latino all’italiano. Altre parole sono derivate per via dotta. - È semantico se la parola della lingua accogliente acquisisce il significato della parola

b) straniera (Realizzare  to realize, “rendersi conto”)

Neologismi o neoinformazioni - È sintattico o strutturale se si forma con elementi indigeni, copiando una parola

Sono parole nuove, create in momenti diversi della storia linguistica dell’italiano in basi a straniera (Luna di miele  honey-moon).

diversi tipi e modalità di formazione: Altri prestiti dei primi secoli sono gallicismi (cavaliere), germanismi (guadagnare), arabismi

- Derivazione  si formano derivando da parole preesistenti nuove parole con (zero, algebra) e ispanismi (etichetta). In epoca moderna, molto forte è stata l’influenza di

elementi aggiuntivi, quali prefissi o suffissi francese (cittadino) e inglese (budget). Tra i prestiti dalle lingue classiche, fondamentali sono

stati anche i grecismi.

- Composizione  unione di una o più parole per formare una parola nuova,

un procedimento antico e popolare. La lingua italiana preferisce la Altro particolare tipo di prestito sono i dialettalismi o regionalismi, con i quali si indica le

successione secondo cui l’elemento da determianre precede quello che parole e le espressioni originatesi nelle diverse varietà linguistiche d’Italia e penetrate nella

determina. lingua standard (pizza).

- Neologismi semantici voci preesistenti che assumono nuovi significati. Con differente prospettiva si individuano i geosinonimi, voci con lo stesso significato e con

significanti diversi a seconda delle zone (anguria e cocomero).

e) significato ristretto (albero  abete)

Onomatopee e sigle Iponimia Rapporto tra un termine dal significato ristretto rispetto a uno con

Si formano imitando suoni (ronzio). Creazione di termini da sigle (CL  ciellino) significato più ampio (abete  albero)

f) Antonomasie antonomasia Uso al posto di un nome proprio un epiteto o una perifrasi che esprimono

una qualità caratterizzante del designato (l’Avvocato)

Formazione di un nome comune da un nome proprio (Casanova casanova). eufemismo Uso di un significante che non denomini direttamente il significato, per

Il vocabolario fondamentale di una lingua è composto dalle voci più frequenti, la cui pudore o tabuizzazione (scomparsa per morte; porco zio).

comprensione e il cui impiego garantiscono la comunicazione primaria all’interno della società

dotata di quel codice linguistico. Il vocabolario fondamentale della lingua italiana comprende

circa 7000 termini, di cui un nucleo di base, un livello intermedio di parole di alto uso e un

livello superiore di vocaboli definiti “di alta disponibilità”. 3. Elementi di testualità

Diversi sono i rapporti che legano tra loro le parole in relazione al significato. I principali sono: Testo e tipologie testuali.

sinonimia Rapporto che lega due parole con significante diverso e significato uguale TESTO = Unità fondamentale dell’attività linguistica, dotata di caratteri di unità,

(volto-viso). completezza e autonomia per rispondere a una precisa volontà comunicativa.

Polisemia Pluralità di significati per un solo significante Il testo è il frutto di un progetto con precisi obiettivi, è un messaggio che

Sincronica per una parola con un’unica etimologia e più di un significato assume un senso solo se collocato in una situazione comunicativa. La sua

(canna  da pesca;  che si fuma;  pianta, etc.) dimensione è sempre interattiva, prevede un emittente e un destinatario. Il testo

non è tale se non inserito in un contesto pragmatico.

Omonimia per una stessa parola ma con due etimologie diverse

(diligenza da diligentia, latino, e diligence, francese). Si possono distinguere vari tipi testuali. I tentativi di classificazione di questi ultimi sono stati

Omografia per parole scritte uguali ma con pronuncia (e significato) E. Werlich

molteplici sin dall’antichità, tuttavia il più accreditato è quello di , che distingue

diversi (pèsca/pésca) cinque tipi fondamentali di testo: narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,

argomentativo.

Omofonia per parole che hanno anche identica pronuncia, ma significato

diverso (lama  animale,  parte del coltello, etc.) i. Il testo narrativo

Porta a mutamento di significato come estensione, traslato, metafora, Il testo narrativo registra un’azione o un processo nello svolgersi del tempo; è legato alla

metonimia, etc. matrice cognitiva che presiede le percezioni temporali. Può includere – oltre alla letteratura –

anche testi pragmatici. Gli eventi raccontati sono disposti in una sequenza che può coincidere

Antonimia Rapporto di opposizione tra significati (grande/piccolo). Può essere di con il progressivo svolgersi del tempo: in questo caso di avrà coincidenza tra fabula (ordine

tipo bipolare (maschio/femmina) oppure graduale (caldo/freddo). naturale degli eventi nella loro successione causale e temporale) e intreccio (reale disposizione

Iperonimia Rapporto tra un termine dal significato più ampio rispetto a uno con degli eventi nel racconto).

Non sempre si ha questa coincidenza. Il narratore infatti può interrompere la successione lineare Il testo si apre con una definizione a cui segue una serie di dati, talora organizzati in relazioni di

degli avvenimenti, infrangendone l’ordine causale e temporale tramite: causa-effetto. Il lessico presenta una tecnicizzazione di vocaboli comuni.

iv. Il testo regolativo

 Analessi (flashback), ordine lineare interrotto per raccontare eventi accaduti in

precedenza Il testo regolativo ha lo scopo di indicare regole, dare istruzioni, in modo da indirizzare il

comportamento del destinatario. È correlato alla matrice cognitiva che pianifica il

 Prolessi (flashforward), ordine lineare interrotto per raccontare eventi successivi. comportamento futuro. I testi regolativi devono essere provenienti da un’autorità, che può

essere:

Il narratore inoltre può essere esterno (estraneo ai fatti raccontati) oppure interno (partecipa

agli eventi).  Tale istituzionalmente, per la quale si userà un registro formale e impersonale. Ogni

ii. indicazione è data con precisione, in modo da non lasciare incertezze su come

Il testo descrittivo l’ordine debba essere applicato e chi lo debba applicare;

Il testo descrittivo rappresenta persone, oggetti, ambienti in una dimensione spaziale ed è

correlato alla matrice cognitiva che consente di cogliere le percezioni relative allo spazio. La  Tale perché le si riconosce una particolare competenza, per la quale si userà un tono

descrizione può essere condotta secondo un criterio spaziale o logico. confidenziale che non è scalfito dall’uso di imperativi. L’emittente si rivolge

direttamente ai lettori, dando loro un consiglio più che un ordine.

La descrizione letteraria può o meno ricercare coinvolgimento emotivo: v. Il testo argomentativo

 Se lo cerca, tempo esclusivo è l’imperfetto, e si trovano elementi valutativi, spesso

anche l’esplicitazione della soggettività dell’autore Il testo argomentativo ha lo scopo di persuadere di qualcosa il destinatario; deve indurre

quest’ultimo ad accettare o a valutare positivamente o negativamente determinate idee e

 convinzioni. È collegato alla matrice cognitiva relativa al giudizio, alla capacità di istituire

Se non lo cerca, il testo è pragmatico, solitamente di tipo tecnico, tempo esclusivo è il relazioni tra concetti, di cui evidenzia le somiglianze e i contrasti e ne coglie le trasformazioni.

presente “atemporale” (descrive uno stato di cose permanente), una sintassi

fortemente nominale, precise indicazioni spaziali. La struttura di un testo argomentativo prevede:

Il testo descrittivo raramente è autonomo: lo si trova

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Publisher
A.A. 2013-2014
32 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maria.niz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Savini Andrea.