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IL SEICENTO
Il Vocabolario dell’Accademia della Crusca 1612
-lo spoglio dei testi avvenne rapidamente fra il 1591 e il 1595 quando Salviati era già morto
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-gli Accademici autofinanziarono la stampa del Vocabolario, acquistandosi di riflesso una certa
autonomia
-il Vocabolario degli Accademici della Crusca uscì nel 1612 a Venezia
-gli autori presi in considerazione erano sostanzialmente i Trecentisti, mancava ad esempio Tasso
Paolo Beni: -autore di un Anticrusca (1612, conosciuta interamente solo in epoca recente)
-contrapponeva al canone di Salviati gli autori del Cinquecento, Tasso in particolar
modo
-criticava la lingua di Boccaccio irregolare e con elementi plebei
-considera la lingua italiana come formata da un patrimonio comune a tutta la
penisola, con pensiero vicino alla tesi cortigiana
Alessandro Tassoni: -opera una critica sistematica affidata ad una serie di postille alle edizione del
1612 e 1623
-proponeva di utilizzare espedienti grafici per evidenziare parole desuete e da
evitare
-molto critico verso l’uso di termini desueti
-è antifiorentinista e guarda come modello a Roma
-ne La secchia rapita utilizza voci tratte da molti volgari in una forma di
gioco linguistico consono allo stile comico
Daniello Bartoli: -Il torto e il diritto del Non si può
-evidenzia come proprio nel canone individuato da Salviati siano presenti
oscillazioni linguistiche tali da rendere molto difficile se non vana ogni
possibilità di regolamentazione
-la sua opera maggiore è però la Istoria della compagnia di Gesù, lavoro di
spoglio dato che Bartoli non viaggiò mai
Il Vocabolario dell’Accademia della Crusca 1623 e 1691
-la seconda edizione fu analoga alla prima, tolto un esiguo numero di correzioni
-la terza edizione è differente: -stampata a Firenze
-maggior numero di indicazioni (V.A. voce antica)
-entrano un serie di voci della scienza del Seicento (ex. occhiale nel
senso di cannocchiale)
-vengono spogliati i testi di nuovi autori:
Tasso, Cstiglione, Pietro Sforza Pallavicino (autore di una storia del
Concilio di Trento in risposta a quella di Paolo Sarpi),Giovan
Battista Guarini (autore del Pastor fido), Cstelvetro, Bartoli,
Michelangelo Buonnaroti il Giovane Lorenzo Lippi (due autori
legati al gusto locale e ribobolario)
Galileo: -aneddoto dice che tenne lezione in volgare; comunque sia certamente si deve riconoscere
nel uso del volgare un intento divulgativo
-il latino diventa modello negativo: è evidente nel Saggiatore (1623) dove le tesi
dell’avversario sono in latino e confutate in italiano
-anche Tartaglia aveva usato il volgare, ma popolare, con tratti della koinè settentrionale;
al contrario Galileo, avvantaggiato dalla sua provenienza toscana, si tenne sempre lontano
dal livello popolare
-più che alla coniazione di termini nuovi si affida alla tecnificazione di termini già in uso
(ex. momento da momento di stadera) 17
-fu contrario dunque alla tendenza moderna favorevole al grecismo e al latinismo, ai
cultismi in generale: al composto cannocchiale si preferì già all’epoca telescopio, termini
entrambi coniati da Galileo
-la sintassi è regolare, e rifiuta il modello latineggiante di Boccaccio
Una tendenza narrativa che si può riscontrare già in Galileo venne accentuata da scrittori come Redi
o Magalotti.
Melodramma: -fu nel primo Seicento il tentativo di restaurare le forme della tragedia greca che si
credeva fosse cantata
-nel Cinquecento aveva acquistato importanza il madrigale
-il rapporto fra musica e testo venne discusso all’interno dell’accademia fiorentina
Camerata de’ Bardi nell’opera Dialogo della musica antica pubblicato nel 1581 da
Vincenzo Galilei, padre dello scienziato.
-il melodramma nasce con la rappresentazione Euridice
-il linguaggio di queste prime opere si colloca nella tradizione petrarchesca filtrata
dall’Aminta di Tasso
Marino: ADONE: -in ottave
-accoglie termini tecnici delle scienze (ex. anatomia)
-uso di parole della tradizione comica
-uso di parole recenti
-in generale una lingua dove entra massicciamente l’attualità
Tesauro: CANNOCCHIALE ARISTOTELICO: -concezione di lingua come struttura viva
che muta nel tempo
-lo scrittore è legittimato nella deviazione
della norma a scopo espressivo
-rivalutazione delle parole straniere che se
usate con sapienza diventano preziosismi
La predicazione barocca: -anticipazioni dei moduli stilistici barocchi si trovano già in
Panigarola
-le Dicerie sacre di Marino (laico) si ricollegano alla predicazione di
cui si imita lo stile; è la testimonianza di come il genere fosse
considerato alla stregua dell’oratoria antica
-Padre Paolo Segneri: -inventò le “missioni rurali” che volevano
raggiungere le comunità popolari più isolate e
trascurate
-faceva uso di una prosa medio-alta senza
mai abbassarsi ad una grossa popolarità
-le sue prediche devono considerate efficace
mezzo di diffusione dell’italiano
-il confronto fra le prediche stampate
(Quaresimale) e gli appunti raccolti in un
brogliaccio ritrovato indicano una uniformità
di lingua
-Paolo Aresi: -l’Arte di predicar bene di Paolo Aresi
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-propone un’idea di italiano comune che accolga in sé
voci più marcatamente locali provenienti da varie
regioni; è sostanzialmente antifiorentino, ma anche
contrario all’uso del dialetto puro, pratica inattuabile
per un predicatore itinerante
Reazioni alla poetica Barocca: -a partire dalla fine del Seicento si diffuse il giudizio sul cattivo
gusto del Barocco
-si diffusero le sedi dell’Arcadia che propugnava un’ideale
classicistico
Letteratura dialettale: -la nascita di una letteratura dialettale di riflesso si colloca fra XVI e il
XVII
-Michelangelo Buonarroti il Giovane (pronipote dell’artista), scrisse due
opere improntate al gusto del ribobolo: la Tancia e la Fiera;
presentano forme rustiche e popolari, no è sempre facile distinguere fra le
forme genuini e quelle coniate a scopo comico
-Lorenzo Lippi : Il Malmantile racquistato
IL SETTECENTO
Quadro europeo delle lingue:
-lo spagnolo era in declino
-l’inglese pur importante per la cultura scientifica era marginale
-il tedesco no era stimato, tanto che in ambiente alto si usava il francese o l’italiano
-l’italiano era lingua d’suo del melodramma e della musica in genere
-lingua internazionale era il francese, studiato e saputo più oralmente che in iscritto (si veda
Goldoni che utilizza una norma grafica spesso incerta)
-sono in francese alcuni testi celebri di autori italiani, ad esempio la memorie di Casanova
-divenne comune il giudizio del padre Domique Bouhours che considerava il francese lingua piana
e razionale, mentre l’italiano la lingua degli arzigogoli petrarchistici della lirica amorosa
-Denina affermava che l’ordine libero delle parole in italiano non era sintomo di una mancanza di
coerenza logica, ma di una diversa organizzazione
-l’influenza del francese portò all’entrata in italiano di molti prestiti: termini riguardanti la moda(lo
stesso è francesismo), le stoffe preziose (batista), capi di abbigliamento (cravatta), il lessico tecnico
della chimica (grazie a Lavoisier)
Melchiorre Cesarotti: SAGGIO SULLA FILOSOFIA DELLE LINGUE
-tutte le lingue nascono da un’altra
-nessuna lingua è pura: tutte nascono da elementi diversi
-tutte nascono da una combinazione casuale
-nessuna lingua nasce dal progetto di un’autorità
-nessuna lingua è inalterabile
-nessuna lingua è parlata univocamente sul territorio
-quando c’è discordanza nell’uso la soluzione non è rifarsi a un modello,
ma il principio della miglior ragione sufficiente
-il piano del lessico deve essere mobile, sono legittimi: traslati, prestiti,
derivazioni a patto che se ne individuino le regole
-Cesarotti proponeva uno schema pratico per ampliare la lessicografia:
prevedeva la compilazione di un Vocabolario in una versione ridotta e
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divulgativa, ed in una versione completa, compito da assegnare ad un
Consiglio italico
Altra famosa posizione ostile a quella della Crusca è quella della Rinunzia avanti notaio al
Vocabolario della Crusca di Alessandro Verri.
Scuola e volgare: -in Piemonte si iniziò l’insegnamento della grammatica latina in volgare
-proprio le opere scolastiche in volgare furono il canale di apprendimento del
volgare; in particolare ebbero successo i testi di padre Soave, il quale riteneva il
dialetto uno strumento di insegnamento per giungere alla lingua italiana
-si ebbero riforme della scuola che privilegiavano il volgare dopo la cacciata dei
Gesuiti a Parma e Napoli
-a Napoli fu elaborato il piano Genovesi che prevedeva l’istituzione di una
istruzione di base per i ceti bassi; alla mancanza di istruzione di base attribuiva la
mancanza di circolazione della cultura; ipotizzava un rapporto più stretto fra dotti
e popolo
-nel Lombardo-Veneto la riforma fu promossa da Maria Teresa d’Austria; si
sperimentò per la prima volta la forma della classe; si istituì una vera istruzione
di base (banco di prova fu Rovereto)
-si delinea un doppio percorso: latino per i ceti superiori, volgari per il ceto
artigiano e borghese
L’italiano resta una lingua prevalentemente scritta, nel parlato prevale un italiano venato di dialetto,
in occasioni diafasicamente elevate prevale un italiano come quello scritto; da ciò il topos secondo
cui l’italiano non poteva essere appieno considerato lingua viva.
L’opera in musica: Serva padrona di Pergolesi
Mozart-Da Ponte
Metastasio: poiché usa lessico ridotto e strutture semplici, con presenza di
motti e proverbi, vi è il rischi di prosasticità ovviato con l’innalzamento del
livello diafasico
Goldoni: -non esistendo una lingua parlata comune inevitabilmente nel testo teatrale entrano
diverse parlate caratterizzate dialettalmente
-i testi quando stampati vengono in certa parte toscanizzati
-lingua non elegante, non pura, ma viva
L’Arcadia: -fondata a Roma nel 1690
-poetica tradizionale ispirata a Petrarca
-fu una grande palestra poetica
Poesia del “700: -uso di arcaismi e latinismi
-parole estranee all’uso poetico sono sempre accompagnate da aggettivi di rito
-largo uso dell’enclisi
-troncamento
-ha una certa fortuna la poesia didascalica legata agli ideali di divulgazione e di
progresso (Invito a Lesbia Cidonia di Mascheroni)
La prosa: -generale (Baretti ne La frusta letteraria, Alessandro Verri ne il Caffè) è la critica verso
la sintassi arzigogolata, il modello indicato è quello francese<