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Linguistica - integrazione creta minoica - il disco di festo Pag. 1
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Appendice III

Il contenuto del disco di Festo si attiene a registrazioni o assegnazioni di quantità di generi alimentari, quindi è di tipo non amministrativo.

Il verso di lettura del disco va dalla periferia al centro e la faccia A precede nell'ordine di lettura la faccia B.

Sul disco tutti i segni asimmetrici raffiguranti umani o animali "guardano" verso quella che sarebbe l'origine del rigo, e non verso la fine, come è norma ben nota per altre scritture con caratteri iconici.

Il carattere è quasi certamente di tipo sillabico e la cosa più sconcertante è la mancanza di qualsiasi connessione attendibile con altre scritture cretesi o dell'intero bacino del Mediterraneo.

Il disco di Festo è stato plasmato con argilla e cotto intenzionalmente dopo la scrittura. Il testo si svolge a spirale e la linea che delimita il rigo è stata incisa con una specie di stilo; si tratta probabilmente del primo caso di iscrizione.

Realizzata con l'aiuto di caratteri mobili. L'interpretazione di un testo scritto non pone problemi al soggetto che conosce la scrittura e la lingua ma, quando queste conoscenze vengono a mancare, sorgono grosse difficoltà, classificabili su tre livelli:

  1. Scrittura nota e lingua ignota: è il caso in cui la documentazione disponibile sia scritta in un codice conosciuto, ma la lingua, estinta, sia poco o per niente comprensibile.
  2. Scrittura ignota e lingua nota: è il caso in cui la documentazione scritta è composta da un codice sconosciuto o "dimenticato", ma si conosce come dato certo o altissimamente probabile qual è la lingua soggiacente.
  3. Scrittura e lingua ignote: ne è un esempio il disco di Festo, in cui si legge e non si capisce.

Possiamo identificare due gruppi fondamentali di "approcci" al problema della "lettura" dei segni:

  1. Ipotesi del codice puramente ideografico.
  2. Ipotesi del codice.

propriamente scrittorio (ideografico o fonetico)il 1° “metodo”, assume che la scrittura del disco di Festo non sia una scrittura vera e propria,bensì una sequenza di ideogrammi. Tale “metodo” consiste nel reputare che ogni segno trascrivauna parola o un concetto.

Il 2° metodo, o “del codice scrittorio”, identifica la scrittura del disco in uno dei due grandi gruppidei sistemi di scrittura; cioè tra i codici ideografici oppure tra i codici fonetici.

I problemi sorgono quando si cercano di attribuire valori fonetici o semantici ai segni. Quandol’attribuzione del valore a ciascun segno non è spudoratamente ingiustificata, essa è ottenutatramite uno di questi sistemi:

I. attribuzione basata sulla più o meno remota rassomiglianza dei segni del disco con quelli diun’altra forma di scrittura viene impiegato, come termine di confronto, l’insieme deisillabogrammi delle scritture lineari minoica o micenea.

II.

Attribuzione basata sul metodo acrofonico - attribuisce dei valori ai segni. Si fonda sul presupposto di aver "intuito" quale sia la lingua soggiacente. Un attento confronto tra i gruppi del disco permette di ipotizzare l'identificazione di elementi morfematici, la loro ricorrenza si può verificare attraverso accostamenti diversi. Finchè disporremo di questo solo documento isolato, la via da percorrere verso un eventuale tentativo di interpretazione si potrà immaginare come una specie di labirinto. Una volta entrato nel "labirinto" del disco la prima scelta è di doverlo considerare un documento autentico o una falsificazione. Non esistono motivi per sospettare che sia un falso. Proseguendo, ci troviamo di fronte ai due cunicoli relativi al sistema di scrittura: ideografico o fonetico. Le scritture sono fonetiche. Dopo questo bivio continuando la nostra "traversata" ci troviamo di fronte ad una serie infinita di cunicoli.

Infatti bisogna scegliere fra il numero mostruosamente alto delle combinazioni di valorisillabici che si possono attribuire ai segni.
Appendice III

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Menzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Facchetti Giulio.