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CAP 4-LINGUISTICA DELLA LINGUA E LINGUISTICA DELLA

“PAROLE”:Studio del linguaggio oggetto = LINGUA – essenza nel

sociale, indipendente dall’individuo. Studio psichico. oggetto =

PAROLE parte individuale del linguaggio. Studio psico-fsico. La

lingua è necessaria perché la parole sia intelligibile e produca tutti i

suoi effetti, ma la parole è indispensabile perché la lingua si

stabilisca e si evolva. Quindi sono interdipendenti. In che modo

sono presenti nella collettività? La lingua come somma di impronte

depositate nel cervello,la parole come somma di ciò che dice la

gente.

CAP 5-ELEMENTI INTERNI ED ESTERNI DELLA

LINGUA:esterni->relazioni tra lingue e storie di civiltà,lingua e storia

politica e lingua e istituzioni(Chiesa);estensione geografca(dialetti).

Interni->regole base.

CAP 6-RAPPRESENTAZIONE DELLA LINGUA MEDIANTE LA

SCRITTURA:

Caratteristiche: l’immagine grafca di una parola ci colpisce più di

una parola, per questo è più adatta a garantire l’unità della lingua

attraverso il tempo; le impressioni visive sono generalmente più

nette e durevoli delle impressioni acustiche; lingua regolata da un

codice altrettanto scritto importanza primordiale.

Sistemi di scrittura: sistema ideografco (scrittura cinese) vocabolo

→ segno unico; sistema fonetico – scritture sillabiche o alfabetiche-

riproduce una sequenza di suoni in un vocabolo.

Discordanza grafa / pronuncia – cause: la lingua si modifca di

continuo, mentre la scrittura tende a restare immobile; perché

abbiamo conservato delle grafe che non hanno più ragion d’essere;

in caso di importazione di un alfabeto da un’altra lingua(fricativa

dentale sorda “p” nelle lingue germaniche resa con th);falsa

etimologia. Gli effetti:scrittura offusca la visione della

lingua(pronuncia oiseau->wazo). ,

CAP 7-LA FONOLOGIA = fsiologia del suono nonchè disciplina

ausiliaria alla linguistica. Ha rapporti solo con la parole. La scrittura

fonologica rappresenta con un segno ciascun elemento della catena

parlata.

PARTE PRIMA:PRINCIPI GENERALI

CAP 1-NATURA DEL SEGNO LINGUISTICO:L’unità linguistica è una

cosa doppia fatta dal raccostamento di due termini. Come si

costituiscono i segni linguistici? Intanto non a partire da

parole-etichette e cose già indipendentemente esistenti,poi vi è un

piano indefnito di idee confuse (pensiero amorfo) e un altro piano

indefnito di suoni,uniti dalla lingua che produce delimitazioni

reciproche di unità (porzioni dell’uno si combinano con porzioni

dell’altro) ed infne solo grazie alla formazione del segno linguistico

vi sono signifcanti (fonemi, o morfemi, anziché semplici suoni) e

signifcati (concetti).Il segno linguistico non unisce una cosa e un

nome, ma un CONCETTO(signifcato) e un’IMMAGINE ACUSTICA ( =

traccia psichica del suono, la rappresentazione che ci viene data dai

nostri sensi -signifcante). Signifcante e signifcato considerati

separatamente l’uno dall’altro non consistono che di differenze

senza termini positivi,perciò Saussure afferma che nella lingua non

vi sono se non differenze,ma ogni segno linguistico nella sua totalità

è un fatto positivo concreto e distinto da ogni altro segno

linguistico. A tal proposito si veda la defnizione di lingua come

“sistema di segni distinti corrispondenti a idee distinte”; qui

l’aggettivo “distinto” è appunto riferito al segno nella sua totalità e

non al solo signifcante; del pari “idea” non è il signifcato (nel senso

di signifé) ma un aspetto del signifcato in senso lato (signifcation)

che presuppone l’uso del segno in atti di parole. La combinazione di

signifcante e signifcato è arbitraria, cioè, ogni immagine di suono

può concettualmente essere usato per indicare un particolare

concetto e non c’è nessun legame tra una parola e un concetto. Un

segno può essere alterato da un cambiamento di rapporto tra il

signifcante e il signifcato. Secondo Saussure, i cambiamenti nei

segni linguistici hanno origine nei mutamenti sociali nel tempo.Due

obiezioni: ci si potrebbe basare sulle onomatopee per notare che la

scelta del signifcante non è sempre arbitraria(anche se non sono

mai elementi organici di un sistema linguistico); esclamazioni.

Entrambe hanno importanza secondaria; la loro origine simbolica è

in parte contestabile. Il carattere lineare del signifcante:il

signifcante acustico rappresenta un’estensione misurabile in una

sola dimensione: è una linea. Non si possono pronunciare

contemporaneamente due elementi.

CAP 2-IMMUTABILITA’ E MUTABILITA’ DEL SEGNO: IMMUTABILITA’ del

segno -> Il segno linguistico sfugge alla nostra volontà. Il

signifcante, in rapporto all’idea che esprime, appare scelto

liberamente, ma in rapporto alla comunità linguistica, è imposto. La

lingua appare sempre come un’eredità dell’epoca precedente. Uno

stato di lingua determinato è sempre il prodotto di fattori storici, e

sono questi fattori che spiegano perché il segno linguistico è

immutabile, cioè resiste a ogni sostituzione arbitraria. Il fattore

storico domina la lingua interamente ed esclude ogni cambiamento

linguistico generale ed improvviso. Fattori che determinano

l’immutabilità: il carattere arbitrario del segno(l’arbitrarietà del

segno mette la lingua al riparo da ogni tentativo tendente a

modifcarla. La massa, anche se fosse più cosciente di quel che è,

non potrebbe discuterne. Perché per mettere in questione una cosa

è necessario che questa sia fondata su una norma ragionevole ,la

)

moltitudine di segni necessari a costituire qualsiasi lingua,il

,

carattere troppo complesso del sistema La resistenza dell’inerzia

collettiva ad ogni innovazione linguistica(alla lingua sono tutti

interessati e tra tutte le istituzioni sociali, è quella che offre minor

presa alle iniziative). Proprio perché arbitrario, il segno non conosce

altra legge che quella della tradizione, e proprio perché si fonda

sulla tradizione può essere arbitrario.

MUTABILITA’:si può parlare insieme dell’immutabilità e

dell’immutabilità del segno. Quali che siano i fattori dell’alterazione

di un segno sfociano sempre nello spostamento del rapporto

signifcato / signifcante(necare uccidere in latino,noyer in francese

annegare). Una lingua è impotente a difendersi contro i fattori che

portano a questo spostamento. Il fattore principale nella mutabilità

è il TEMPO l’azione del tempo si combina con l’azione della

forza sociale e dal momento in cui la lingua diventa cosa di tutti il

controllo su di essa sfugge(senza massa parlante probabilmente

non ci sarebbero alterazioni nel tempo).

CAP 3-LINGUISTICA STATICA ed EVOLUTIVA:due diversi approcci alla

linguistica La sincronia riguarda stati di lingua ,coincide con la

.

prospettiva dei soggetti parlanti; la linguistica sincronica riguarda la

struttura della lingua come sistema. La diacronia riguarda singoli

mutamenti che fanno passare la lingua da uno stato all’altro; gli

avvenimenti diacronici hanno sempre carattere accidentale e

particolare (nascono nella parole);la linguistica diacronica studia i

rapporti fra termini successivi che non formano sistema tra loro (ma

appartengono ciascuno a un sistema diverso) Linguistica moderna

⇒ diacronia (v. grammatica comparata di Bopp),troppo spazio alla

storia la linguistica tornerà al punto di vista statico della

grammatica tradizionale. Il metodo storico di rimbalzo farà capire

meglio gli stati della lingua. Rapporti DIACRONIA / SINCRONIA

autonomi e interdipendenti allo stesso tempo. Esempio corteccia:

due tagli (uno verticale e uno orizzontale).Immagine delle fbre – le

due prospettive dipendono l’uno dall’altra.Ma il taglio orizzontale fa

percepire rapporti tra le fbre che non si potrebbero comprendere

con il taglio verticale. Esempio scacchiera: scacchiera = lingua;

pedine = pezzi che assumono un certo valore in base alla posizione

e in opposizione agli altri termini. Come nella lingua, lo

spostamento di un solo elemento condiziona tutto.(mosse =

momenti sincronici).L’unico aspetto per il quale il paragone è

difettoso è nell’intenzionalità:il giocatore di scacchi premedita,la

lingua no. Le due linguistiche non hanno uguale importanza.

L’aspetto sincronico domina l’altro, poiché per la massa parlante è

la vera ed unica realtà. Metodi differenti: la sincronia conosce

solo una prospettiva, quella dei soggetti parlanti e il metodo

consiste nel raccogliere le testimonianze. La diacronia distingue due

prospettive: PROSPETTICA(segue il corso del tempo)e

RETROSPETTIVA(risale lo stesso corso). Materie: per lo studio

sincronico è l’insieme dei fatti corrispondente a ciascuna lingua

(meglio dire “idiosincronico”); lo studio diacronico rifuta una simile

specializzazione.

LEGGE SINCRONICA: generale, ma non imperativa. Si impone

all’uso collettivo, ma ci sono obbligazioni ai soggetti parlanti.

Semplice espressione di un ordine esistente,constata uno stato di

cose.

LEGGE DIACRONICA: carattere imperativo. Fattore dinamico. I

fatti sincronici, quali che siano, presentano una certa regolarità, ma

non hanno alcun carattere imperativo; i fatti diacronici, al contrario,

si impongono alla lingua, ma non hanno niente di generale.

La lingua può anche essere studiata dal punto di vista

PANCRONICO:fenomeno costante – si producono sempre

mutamenti,vi sono regole che sopravvivono a qualsiasi evento,un

cambiamento fonetico è limitato a un tempo o a un territorio

determinato.

De Saussure fa distinzione tra linguistica sincronica (Statica) e la

linguistica diacronica (Evolutiva). La linguistica sincronica consiste

nello studio della lingua o di più lingue in un particolare momento

della storia e la poniamo sull’asse cartesiano orizzontale, mentre la

linguistica diacronica è lo studio della lingua nel corso della storia e

la poniamo sull’asse cartesiano verticale, quello del tempo. Il

cambiamento diacronico trae la sua origine nell’attività sociale del

discorso. Si verifcano, infatti, dei cambiamenti nel modo di parlare

individuale prima che questi cambiamenti linguistici vengano

accettati come parte del linguaggio comune. Parlare è un’attività

che coinvolge la comunicazione orale e uditiva tra gli individui.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
9 pagine
12 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher inzaghino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica Generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Assenza Elvira.