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Ismo è un suffisso utilizzato nell’italiano recente, soprattutto nella lingua dei giornali dove si legge:
«gli ismi del secolo».
In questo caso il morfo grammaticale legato viene utilizzato come morfo lessicale libero, autonomo.
5) Il processo di grammaticalizzazione è alla base della formazione dell’ articolo
determinativo delle lingue romanze.
L’articolo determinativo delle lingue romanze ha origine nell’aggettivo e pronome
dimostrativo del latino –ille- che, con mutamento fonetico, ha dato gli articoli determinativi.
Esempio: Non dicere illa secrita boce. (Graffito di Commodilla)
Non dire le preghiere segrete ad alta voce.
In questo caso, -illa- appare nella veste latina, ma ha valore di articolo, ha morfologia latina
ma significato romanzo.
Alcuni studiosi parlano di articoloide, cioè di una forma che non è ancora del tutto articolo
ma ci si avvicina.
L’articolo –ipse- è invece alla base dell’articolo sardo.
Metafonesi germanica
La metafonesi è uno dei pochi esempi in cui nelle lingue indoeuropee ci può essere flessione
interna. In tutte le lingue germaniche antiche, come l’inglese, il tedesco , le lingue scandinave etc.,
il plurale dei nome dsi formava con l’aggiunta della –i.
Gast ‘ospite’ ———> Gasti ‘ospiti’
Le vocali –i ed –u sono in grado di cambiare il timbro della vocale interna alla radice per fenomeno
di assimilazione regressiva a distanza. Per tale motivo si dice che queste vocali hanno potere
metaforizzante.
La vocale tonica della radice subisce un’assimilazione da parte della –i o della –u e si alza nel
trapezio vocalico. ɛ
Gast gästi [g sti]
ɛ ə
Gast gäste [g st ]
Dopo che la –i ha alzato la –e, la –i finale ha cominciato ad essere pronunciata indebolita ed è
ə
diventata nel tedesco moderno - .
ɛ ə
Gast gäste [g st ]
Questo comportamento è tipico delle lingue introflessive e l’unico modo per distinguere il
singolare dal plurale è l’opposizione della vocale radicale.
Esempi dal napoletano:
LATINO ESITO AL SING. ESITO AL PLUR.
ə ə ə ə
Aurifice aréf č ‘orefice’ arif č ‘orefici’
ə ə ə ə
Sorice sor( )č ‘topo’ sur( )č ‘topi’
ə ə ə ə
Juvene ggov n ‘giovane’ gguv n ‘giovani’
Per individuare se c’è o meno azione metafonetica bisogna vedere se nella base latina c’è una –i o
una –u finale. Se è presente una di queste allora il potere è metaforizzante, se invece è assente allora
ciò vuol dire che quello è l’esito regolare.
In alcuni dialetti può capitare che non sia l’ultima vocale ad avere potere metaforizzante, bensì la
penultima.
Tutti gli esempi che abbiamo visto fino adesso sono esempi di metafonia innalzante, cioè di una
metafonia che alza la vocale nel trapezio vocalico.
Curiosità: Saviano, in un episodio di Gomorra, racconta di un carcerato che comunica con una
persona che è dentro il tribunale facendogli il segno dell’anello, come voler dire ‘Chi è che ha
parlato? Chi è stata la spia?’. La spia era un tale di nome Aniello.
Ciò che distingue il napoletano dall’italiano è la presenza del dittongo –ie, che manca in italiano.
Questo dittongo è il risultato della metafonesi.
La metafonesi può colpire le vocali medio-alte o medio-basse.
• Se colpisce le medio-alte, ovvero –e ed –o, queste salgono e diventano rispettivamente –i ed
–u. In questo caso si parla di metafonesi per innalzamento.
• ɛ ɔ
Se colpisce le medio-basse, ovvero la - e la - , queste danno come risultato un dittongo. Di
qui, il nome di metafonesi dittongante.
Questo tipo di metafonesi che innalza le vocali medio-alte e dittonga le medio-basse si chiama
metafonesi napoletana.
Esiste poi un secondo tipo di metafonesi che si chiama metafonesi sabina. In quest’ultima:
• Le vocali medio-alte si chiudono
• Le vocali medio-basse si chiudono
Per cui la differenza tra metafonesi napoletana e metafonesi sabina riguarda solamente le vocali
medio-basse, che nella metafonesi napoletana si dittongano e nella sabina si chiudono.
La metafonesi napoletano è tipica di Napoli, della Campania e di gran parte delle aree meridionali
fino alla Calabria settentrionale.
La metafonesi sabina è tipica dei territori della Sabina laziale, Formia, Gaeta.
Testi recenti dicono che la metafonesi sabina è quella originaria e che la metafonesi napoletana sia
derivata da questa. Ciò significa che la vera metafonesi è sempre per innalzamento: alza le medio-
alte in alte e le medio-basse in medio-alte.
Gli effetti morfologici della metafonia producono un tipo morfologico a flessione interna.