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OGGETTIVE

Posso avere una frase oggettiva con il verbo finito: "il ministro ha dichiarato che il governo abbasserà le imposte" -> la frase oggettiva è introdotta "che" e "che il governo abbasserà le imposte" è il complemento oggetto di "dichiarare" che tipicamente regge una frase oggettiva ed esige quindi l'oggetto.

Frase oggettiva con verbo indefinito: "Pietro promette a Maria di vendere la moto" -> Pietro promette qualcosa, cosa? "di vendere la moto" un fatto che è espresso da una frase che ha il verbo all'infinito. "dire" in italiano non tiene distinti due significati e due funzioni: c'è una differenza di senso che non è manifestata, in inglese invece sì in quanto una differenza semantica è anche una differenza semiotica -> "say" non è uguale a "tell", quest'ultimo in inglese.

può indicare un chiedere di fare qualcosa. "Dimmi che cosa ha visto" -> "che cosa ha visto" è una subordinata e ha il verbo finito e inizia la subordinata con un pronome relativa. "Dimmi quando tu verrai" -> qui c'è una subordinata che è un'interrogativa indiretta che si può considerare anche come complemento oggetto di "dimmi" -> è un caso particolare che serve per vedere come i diversi tipi di frasi si comportano un po' come dei complementi oggetti. Le frasi soggettive e oggettive sono argomenti obbligatori -> sono degli attanti. Esse sono collegate al nucleo di una frase principale da una dipendenza bilaterale. Perché la principale non può sussistere senza la subordinata. La frase principale non è una frase indipendente. MODIFICATORI DEL NUCLEO Le frasi relative possono comportarsi come gli aggettivi che fanno da attributo del nome: "i soldati che"

"hanno combattuto valorosamente sono stati premiati"

“che hanno combattuto valorosamente” è una relativa che modifica “i soldati” -> relativa restrittiva: quali soldati? “isoldati che hanno combattuto VALOROSAMENTE” e non è come “i soldati che hanno combattutovalorosamente sono stati premiati” in quanto questa NON è una relativa restrittiva in quantoTUTTI i soldati hanno combattuto valorosamente.

L’inglese distingue questo tipo di relativa mettendo obbligatoriamente una virgola prima dellarelativa “i soldati, che hanno combattuto valorosamente” e possiamo distinguere in italiano “isoldati valorosi” e “i valorosi sodati”.

“i valorosi soldati” vuol dire che i soldati che si sono comportati valorosamente sono statipremiati.

“i soldati valorosi” vuol dire che “quali soldati?” quelli valorosi, non tutti.

Dal punto di vista sintattico

non c'è differenza, c'è una dipendenza unilaterale: le relative modificano il nome al quale si legano, si comportano come attributi -> il nome "soldati" fa sintagma nominale anche senza il modificatore, mentre quest'ultimo ha bisogno per comparire nella frase della presenza del nucleo. La relativa restrittiva è legata all'aggettivo che descrive/delimita un certo gruppo di soldati in questo caso -> l'aggettivo ha la funzione di delineare il sottogruppo e descrivere gli altri soldati. La relativa non restrittive introduce semanticamente un contenuto che riguarda tutti i soldati -> in italiano possiamo avere con chiarezza questa differenza tra la prima e la seconda funzione dell'aggettivo grazie a posizioni diverse dell'aggettivo. CIRCONSTANTI Sono argomenti non obbligatori -> il verbo può costituire la frase anche senza i circostanti. La subordinata colloca per il senso l'avvenimento che lafrase indica nello spazio, nel tempo, in diversi modi -> la frase quando è una circostante non è obbligatoria e la dipendenza con il verbo è unilaterale, perché il verbo non ne ha bisogno. La classificazione la possiamo fare in tanti modi: di tipo semantico guardando alla funzione/significato che la congiunzione ha. Ci sono diversi tipi di frasi subordinate: - Introdotte da una congiunzione temporale (mentre, quando) - Causale (perché) - Ipotetica/protasi (se) - Finale (perché, affinché) - Concessive (sebbene) - Consecutive (così) IN SINTESI… Noi possiamo ridurre il nucleo della sintassi a una rete di rapporti che legano un verbo finito ad un attante o circostante, un verbo finito o un predicato nominale che richiede la copula. Legare questo predicato con attante o circostante. Come attante o circostante posso avere o un sintagma nominale più o meno complesso oppure una frase dipendente. Gli attanti

Sono in dipendenza bilaterale. I circostanti sono in dipendenza unilaterale con il verbo finito. Questa è la struttura di base di una costruzione che combina e lega le parole e può essere una costruzione indipendente, cioè non rientra in una costruzione di questo tipo. Questa costruzione indipendente è una frase.

COME SONO LE FRASI? SI POSSONO CLASSIFICARE?

Dalla grammatica sappiamo che le frasi indipendenti (che siano semplici o molto complesse, affermative o negative) io le posso classificare in tre grandi tipi:

  • Dichiarative
  • Iussive: hanno il verbo in modo imperativo
  • Interrogative

Questa classificazione probabilmente è universale, in tutte le lingue. Questa tendenza universale ci fa notare che la sintassi si aggancia al significato, al piano semantico.

Perché sono universali questi tre tipi? Possiedono delle funzioni fondamentali che fanno parte del bagaglio della comunicazione umana necessarie. Le tre classificazioni ci sono.

Perché rispondono a esigenze della comunicazione quotidiana. Le frasi servono per fare cose. N.B. tutta la descrizione della sintassi della frase è effettuata prendendo le frasi dichiarative perché sono anche le più usate, polivalenti e le frasi per eccellenza.

PRAGMATICA

Il punto di vista sulla lingua come attività verbale della comunicazione quotidiana che è una fondamentale azione sociale (interazione con altri individui), allo scopo di incidere nel comportamento o nel punto di vista degli altri cambiare realtà.

Le parole significano quello che significano a seconda dei casi (cambia il contesto, cambia il caso), essi cambiando cambia anche il senso le parole da sole ci danno delle informazioni molto generiche, vaghe e nel caso concreto che io mi aggancio alla realtà, all'esperienza e in quel caso concreto posso descrivere il significato dell'espressione.

TIPI DI FRASE:

Dichiarative

Interrogative

Iussive/Imperative - Ottativo: quelle frasi con un verbo al congiuntivo: es. un auspicio - Esclamative - Dichiarativa

La dichiarativa ha il verbo all'indicativo e l'intonazione è tendenziale la melodia alla fine non sale: "Crolla la quotazione del petrolio". Potrei avere anche una sospensione: "crolla la quotazione del petrolio... (e Trump telefona Putin - [discendente]). Non è detto che in italiano ci sia l'ordine soggetto verbo ma molto spesso abbiamo l'ordine verbo soggetto quando si presenta un avvenimento con una totalità.

LE PROPRIETA' FUNZIONALI DELLE DICHIARATIVE

L'uso molto generico descrivere una situazione che è l'oggetto del discorso.

L'uso molto specifico: Il mittente presenta un contenuto nuovo per il destinatario: di un fatto "è sceso il prezzo della benzina" oppure di un punto di vista "questi politici sono degli incapaci".

riferisce–un fatto nuovo.Il mittente riposta all'attenzione del destinatario un contento non nuovo "ti ricordo che–hai promesso di aiutarci".Il mittente riconosce un certo contenuto era già stato introdotto nel discorso in passato–(portato al centro dell'attenzione perché è importante) "eh già, è vero, avevo promesso–di aiutarvi. Ma non ci sono più le condizioni".Uso performativo creare, porre in essere qualcosa: "lei è licenziato" il proferimento della–frase cambia la condizione dell'interlocutore."In nome della legge, la corte visti…condanna l'imputato a 6 anni di pena detentiva" al–proferimento della sentenza, l'imputato diventa un condannato.Il performativo può essere:Commissivi: impegnarsi a fare qualcosa prometto": è un performativo che compie un–”locommitment: assumersi un impegno."Lo promette.

Però poi non mantiene mai le promesse" essa è una descrizione di una situazione: non è alla prima persona. Non è performativo. È una descrizione.

ALTRI CASI

"Ti aspetto fuori"Minaccia Promessa Informazione La struttura non sempre mi dice l'uso (la frase, la costruzione possono essere interpretate in modo diverso).

USI INDIRETTI

"lei deve smetterla di dire parolacce, alla sua età" richiesta di azione, di comportamento.

"adesso dimmi quanto ti pagano per questo lavoro" richiesta di informazione.

"già già, ehm, eccoci qua eh" riempio lo spazio vuoto - N.B. sul silenzio tra una battuta e l'altra funzione delle espressioni che viene chiamata FATICA.

"a proposito- volevo dirti una cosa..." anticipa, annuncia una informazione non dà informazione - è un uso metatestuale - dice come va

avanti il testo. Si possono trovare molti altri usi. La dichiarativa è un tipo di frase che può servire a gran parte delle funzioni. Inoltre, potrebbe quasi sostituire tutti gli usi delle altre frasi. STRUTTURA E USO DELLA FRASE OTTATIVA Secondaria con se + verbo al modo congiuntivo "se potessimo tornare indietro" / "se potessi prevedere il futuro" Verbo al congiuntivo, frase principale "ti venisse un accidente! Ti venga un accidente". Essa ha la funzione di formulare auspici, desideri sul futuro o sul passato. STRUTTURA E USO DELLA FRASE IUSSIVA Possiede il verbo al modo imperativo: indica una richiesta di azione. Il verbo all'imperativo ha solamente la seconda persona singolare e plurale "vieni avanti, cretino!" Al modo congiuntivo esortativo (prima persona plural
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A.A. 2019-2020
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nobody_scuola_1990 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Gobber Giovanni.