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COSA E' LA LINGUISTICA E COSA STUDIA?

La linguistica propriamente detta nasce dallo studio delle lingue romanze e germaniche. La materia della linguistica è costituita anzitutto dalla totalità delle manifestazioni del linguaggio umano. La linguistica ha per unico e vero oggetto la lingua considerata in se stessa e per se stessa. Il nome linguistica si lega all'aggettivo generale a indicare una prospettiva che si propone di spiegare somiglianze e differenze tra le lingue. La linguistica generale è una scienza empirica: è legata a fenomeni osservabili. Essa ha compiti esplicativi. Studia cosa sono le lingue, da chi vengono usate e a cosa servono, considerando i principi generali di tutte le lingue (non solo una in particolare).

LANGUE E PAROLE

LANGUE: Istituzione sociale. È qualcosa che esiste in ciascun individuo, pur essendo comune a tutti e collocata fuori dalla volontà dei depositari. È un codice, un sistema astratto, nella

testa di ciascun individuo, composto da elementi concreti che si realizzano parlando. È sociale, indipendente dal soggetto, essenziale e necessaria.

PAROLE Realizzazione della langue. Non c'è nulla di collettivo nella parole: le sue manifestazioni sono individuali e momentanee. Essa è un atto volontario e di intelligenza. È la parole che fa evolvere la lingua.

4- DIACRONIA E SINCRONIA

DIACRONIA Dinamiche del cambiamento. Mette in luce come le lingue cambiano per continuare a funzionare. È diacronico tutto ciò che ha rapporti con le evoluzioni.

SINCRONIA Stato di lingua. Mostra come funzionano le lingue e la loro organizzazione. È sincronico tutto ciò che si riferisce all'aspetto statico della nostra scienza.

5- ESEMPIO TRENO PARIGI-GINEVRA SECONDO SAUSSURE

Treno Parigi-Ginevra, nell'orario è lo stesso treno, ma nella realtà concreta, ogni sera viaggiano persone diverse, il treno non sarà mai lo stesso.

stesso e il personalecambierà. I treni sono entità diverse, che hanno un medesimo valore, sono larealizzazione di quel treno. Ciò che costituisce il treno è l'ora della suapartenza, il suo itinerario e in genere tutte le circostanze che lo distinguono daaltri treni. Tutte le volte che si realizzano le stesse condizioni si ottengono lestesse entità.

6- ESEMPIO DELLA SCACCHIERA-Una partita a scacchi è come una realizzazione artificiale di ciò che la lingua cipresenta in forma naturale. Il valore rispettivo dei pezzi dipende dalla loroposizione sulla scacchiera. In secondo luogo, i valori dipendono da unaconvenzione immutabile, la regola del gioco. Questa regola esiste anche inmateria di lingua: sono i principi costanti della semiologia. Ciascuna mossa discacchi non mette in movimento che un solo pezzo ma, malgrado questo, lamossa ha incidenza su tutto il sistema. Lo spostamento di un pezzo è un fattoassolutamente distinto.

dall'equilibrio precedente e da quello seguente: in una partita a scacchi, una qualsiasi determinata posizione ha il singolare carattere di essere indipendente dalle precedenti.

Se dovessimo fare una partita a scacchi, il cavallo non è una figura così importante. La cosa importante è la sua funzione, il fatto che si possa spostare in avanti o di lato. Se prendessimo un'altra figura il valore rimarrebbe uguale. Se sostituissimo il cavallo con un altro personaggio, anche di forma e materiale diversi, ma potrebbe comunque spostarsi in avanti e di lato, il suo valore rimarrebbe quello.

7- CONDILLAC ÉTIENNE BONNOT DE CONDILLAC (1715-1780)

Filosofo illuminista del '700. Nel "Saggio sull'origine delle conoscenze umane" (Olanda 1745) afferma che senza il linguaggio non è possibile elevarsi ad un livello di astrazione. Egli afferma che "i concetti sono le parole". Senza la lingua noi non saremmo in grado di pensare.

8- JACOBSON ROMAN

JAKOBSON (1896-1982) Linguista e semiologo russo naturalizzato statunitense. Studioso di linguistica e filologia slava. Partecipa alla fondazione del circolo di Mosca. Nei primi del '900 ottiene la cattedra all'università di Pietroburgo. Ha introdotto la struttura dell'atto comunicativo. (pag 9 gobber). Esso ha 6 funzioni: referenziale emotiva poetica conativa fatica metalinguistica

9- MONEMI E MORFEMI

MONEMA: La più semplice unità linguistica dotata di significato; non è ulteriormente scomponibile. Può essere costituito da una parola, un suffisso, un prefisso, una desinenza. Es: mangiare Mangi- (monema radicale) -a (monema classificatore) -re (monema desinenziale)

MORFEMA: Struttura semplice della prima articolazione. Morfemi lessicali: sono sufficienti per costruire lessemi elementari che si manifestano senza flessione. (bene, come, per). Morfemi flessionali: sono responsabili delle forme diverse di una medesima parola, ossia

L'elemento variabile che si combina con l'elemento stabile. (laalto, del maschile nell'aggettivo che lo distingue dal femminile). Morfemi derivazionali: sono impiegati nei processi di formazione di lessemistrutturati. (affissi- prefissi e suffissi).

10- TEMA E REMATEMA ciò di cui si parla (topic=argomento)REMA quanto su di esso viene detto (comment=commento; focus)

11- FONETICA E FONOLOGIA

FONETICA Studio delle caratteristiche e delle evoluzioni dei suoni della lingua. È una scienza storica. Esistono tre modi di analisi del suono:

  • Percettivo: riguarda i meccanismi della sensibilità uditiva.
  • Acustico: concerne il mezzo di propagazione dell'onda sonora.
  • Articolatorio: riguarda l'apparato della fonazione e descrive la genesi del suono.

FONOLOGIA Studio della funzione dei suoni di una lingua. Si colloca fuori dal tempo. Ha rapporto solo con la parole.

12- SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE

SIGNIFICATO Concetto. Ciò che esprime il

segno.SIGNIFICANTE Immagine acustica, traccia psichica del suono. Il mezzo usatoper esprimere il segno.13- DIFFERENZA TRA SUONI E FONEMI Rappresentazione fonica concretaFONEMI Rappresentazione fonica astratta nelle menti.14- OCCLUSIVE(banca) (panca)b è la bilabiale sonora e p è la bilabiale sorda(dare) (tare)d è l'alveolare sonora e t è l'alveolare sorda(gara) (cara)g è la post-palatale sonora e k è la post-palatale sorda Nelle lingue germaniche le occlusive sorde, in posizione iniziale di parola, sono seguite da un'aspirazione occlusive aspirate15- FRICATIVE (vino) (fino)v è una labiodentale sonora e f è una labiodentale sorda(rosa) (sera)z è una dentale sonora e s è una dentale sorda(behave)h è una laringale sonora aspirata16- LIQUIDE Le liquide sono vibranti o laterali.r è una vibrante alveolare(lana) (miglio)l è una laterale alveolare e λ (gl) unalaterale palatale17- NASALI Labiale m (anfora) labiodentale n̈ (naso) dentale n (gnocchi) palatale gn (angolo) velare + occlusiva post-palatale sonora ng (anche) velare + occlusiva post-palatale sorda nk 18- AFFRICATE Si producono articolando una occlusiva e una fricativa. (zenzero) (azione) dz affricata dentale sonora e ts affricata dentale sorda 再见) 菜)(zaijian (cai-Cinese: ts sorda in pinyin è z e ts sorda aspirata è c 19- VOCALI Si distinguono per: - Il grado di innalzamento della lingua Vocali basse: a Vocali alte: i e u Vocali medio-alte: e e o (venti) (botte) Vocali medio-basse: ε e c al contrario Le vocali alte sono chiamate anche vocali chiuse (perché vi è il massimo grado di apertura delle labbra). Le vocali basse sono chiamate vocali aperte. Le medio-alte sono semichiuse e le medio-basse sono semiaperte. - Labializzazione Vocali arrotondate: o e u Vocali non arrotondate: e e i - Direzione dell'innalzamento della lingua

linguaVocali anteriori: si innalza verso il palato la parte anteriore ε, e, i Vocali posteriori: si innalza la parte posteriore c al contrario, o, u Vocali centrali: la lingua forma una conca abbassando la partemediana a20- SEGNO LINGUISTICOIl segno linguistico unisce un concetto e un’immagine acustica, ossia la tracciapsichica del suono. Esso è quindi la combinazione del significato e delsignificante. Il segno appartiene alla langue e si realizza nella parole.Il segno ha 4 proprietà:Arbitrarietà (assoluta e relativa) (spiegata nelle domande dopo) Linearità: tutto presuppone un prima e un dopo Immutabilità e mutabilità (spiegata nelle domande dopo) Convenzionalità: ogni lingua ha le sue convenzioni, le sue regole. La convenzionalità presuppone l’arbitrarietà.21- PROTOTIPO DI FILLMORECharles J. Fillmore (Saint Paul, 9 agosto 1929 – 13 febbraio 2014) è stato unlinguista statunitense.

Fillmore ha elaborato una grammatica dei casi (teoria dei casi) in cui cerca di individuare le relazioni che esistono tra il verbo e altri componenti della frase. Egli scrive un articolo omonimo dei casi e ruoli "The case for the case reopened" semantici nel 1968 e l'articolo. Per lui il complemento oggetto e il soggetto sono nozioni superficiali mentre il verbo è la nozione più profonda.

22- PRESTITI E CALCHI

L'influsso lessicale più evidente di una lingua sull'altra ci è dato dai cosiddetti prestiti. La parola di una lingua costituisce il modello per la costruzione di una parola in un'altra lingua. Le motivazioni che spingono il parlante ad accogliere forestierismi possono essere varie. La più semplice è l'esigenza di avere termini che descrivano in maniera precisa una realtà che ancora non è presente nella sua cultura.

Prestiti di necessità: La parola straniera si afferma perché il

della lingua ricevente non possiede termini adeguati per designare la realtà nuova. di lusso La lingua già possiede dei termini adatti: in italiano è il caso di parole come . In questi casi sono o ragioni di economia (week-end è più comodo di fine settimana) o ragioni collegate col prestigio di una determinata cultura a favorire l'introduzione della parola straniera. La ricezione di parole da altre lingue avviene attraverso il . Si ha un processo di calco quando il parlan
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
11 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marty2018 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Michelini Guido.