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Estratto del documento

NON AVEVO MAI LETTO, QUESTO LIBRO

ho spostato l'elemento nella seconda busta prosodica ed è

necessaria una ripresa

NON LO AVEVO MAI LETTO, QUESTO LIBRO

è un pronome cataforico rispetto al costituente emarginato

fuori da questa prosodica

Questo costituente è dunque dislocato a destra, rispetto alla

frase e al verbo, qual'è la sua funzione? Perchè facciamo

questo? Ci sono motivazioni per fare dislocazioni di questo

genere, se mi chiedono ' hai letto questo libro' io non

risponderò ' non avevo mai letto questo libro' ma ' io non lo

avevo mai letto ' . La prima è un'opzione ridondante. E' una

dislocazione informativa, quando si prsentano determinate

condizioni informative che ci fanno uscire dalla struttura

canonica dei costituenti e allora marchiamo questi costituenti

in un modo diverso.

DISLOCAZIONE A SINISTRA:

Io mangio la mela, cosi come posso dire ' La mela la mangio

io', e non potrei dire ' la mela, mangio io', in ogni caso è

necessaria una ripresa pronominale quando sposto l'oggetto

o a destra o a sinistra. E' talmente forte l'esigenza di avere

un ordine della frase in cui l'oggetto e il verbo stanno

isnieme, che qualora io sposti l'oggeto allora ho comunque

bisogno di mettere qualcosa accanto al verbo, è un requisito

grammaticale della lingua italiana e non ( in nessuna lingua

abbiamo l'oggetto prima del soggetto, non esiste lingua dove

si potrebbe dire ' la mela mangio io ', èuna frase che VIOLA

UN PRINCIPIO BASE DI FONDO). Tale concetto viene

chiamato LEGGE DI GRIMBERG, il verbo e l'oggetto

devono essere sempre insieme dentro la busta prosodica

che accompagna l'ordine non marcato della frase.

FOCALIZZAZIONE: corrisponde ad una differenza

abbastanza fine

La mela la mangio io / La mela, mangio io

Nel primo caso ho bisogno della ripresa pronominale, nel

secondo caso con una prosodia diversa non ho bisogno

della ripresa pronominale, linearmente hanno la stessa

forma le due frasi con a sola differenza del pronome nella

prima e non nella seconda. E' diversa tuttavia

l'INTONAZIONE, dal punto di vista informativo è possibile

comprendere a cosa corrispondo queste due frasi, nel

secondo potrebbe essere una risposta alla domanda ' Ma te

che cosa mangi ? 'La mela, mangio io '. ( la domanda verte

sull'OGGETTO e posso usare la focalizzazione)

Nella dislocata a sinistra non sono nella stessa situazione,

risponde alla domanda ad esmepio ' ma chi è che mangia la

mela', la domanda verte sul SOGGETTO e devo usare la

DISLOCATA.

Se invece ci domandassero ' che cos'è successo? ' io

rispondo ' io mangio la mela' e non potrei dire ' la mela la

mangio io', perchè la domanda non è diretta all'oggeto o al

soggetto ma è diretta tutta intera alla proposizione, in

QUESTO CASO devo rispondere necessariamente

all'ordine normale della frase. Se la domanda è sull'oggetto,

l'oggetto si dice che è dato e quindi può essere dislocato a

sinistra, nella focalizzata è dato il soggetto. Le informazioni

cambiano le necessità di ordine dei costituenti nelle frasi

semplici.

La scelta della segmentazione si dice REGOLA, è in

relazione a cisrcostanze informative che si realizzano

all'interno dell'interiazione dialogica, punto imortante perchè

la sintassi si occupa delle forme delle frasi cosi come della

relazioni che si instaurano nei contesti di interiazione

dialogica.

STRUTTURE DI SCISSIONE

ci sono due tipi di scissione, se prendo una frase come ' non

avevo mai letto questo libro' uno degli spostamenti

sistematici che posso fare delle lingue è dire' è questo libro,

che non avevo mai letto': il costituente oggetto lo sposto in

prima posizione, lo marco prosodicamente e attraverso la

formula è QUESTO, e il verbo e il soggetto l'ho messi

all'interno di una frase relativa dipendente dal costituente

libro. Posso fare la stessa cosa con la frase ' io mangio la

mela ' e dire' è la mela che mangio io' , sono frasi normali

che posso rendere in forma scissa, faccio una

trasformazione di una frase da una forma normale a una

forma marcata e chiamo questa forma marcata frase scissa.

E' QUESTO LIBRO diventa una principale che incassa una

secondaria di tipo informativo. Questa è una delle possibilità

più ricorrenti, il trasformare una frase in forma scissa! Maria

corre nel prato , è Maria che corre nel prato.

Posso evidenziare la struttura verbo soggetto, l'altra

componente della struttura di frase e dire quello è che non

avevo mai letto, è questo libro e la frase di partenza è ' non

avevo mai letto questo libro', in questo caso abbiamo la

PSEUDO scissa.

La scissa d'ientifica dall'espressione ' E' QUESTO LIBRO/ E'

IL GATTO CHE HA ROTTO IL VASO / E' QUALCOSA '

Riconosco la pseudo scissa invece dalla locuzione

'QUELLO CHE', mi posso aiutare attraverso le perifrasi

lessicali che uso per are queste espressioni, sono i tipici

introduttori di frasi scisse e di frasi pseudoscisse.

Le farsi semplici possono avere vari tipi di variaizone, per

modalità diatesi polarità e per segmentazione, ho un

concetto di MODIFICAZIONE della frase, se non ho questo

concetto non posso vedere che rapporto c'è tra la frase

Gianni è partito e Gianni non è partito, è la stessa frase che

varia per Polarità, cosi come Gianni ama maria e Maria è

amata da Gianni è la stessa frase che varia per diatesi.

Gianni è partito, Gianni parti! Sono modificazioni della frase.

Qualcosa di più complesso è la segmentazione, frase

semplcie nela forma canonica può essere segmentata, è la

modificazione la frase scissa di una frase in forma normale.

Che rapporti ci sono tra i diversi tipi di frase, ad esempio

frasi relative, oggettive o soggettive, possiamo vedere che le

oggettive soggettive stanno basse, sotto, perchè i diversi tipi

di frase dipendente sono ragruppati da una struttura albero

dove il livello descrittivo del tipo di frase dipendente varia.

Frasi dipendenti che sono argomentali o circostanziali o

relative, concetti essenziali per la descrizione linguistica

delle frasi.

Perchè c'è questa tripartizione tra le frasi dipendenti?

Concetti come frasi argomentali e circostanziali, per

spiegare questo tipo di classificazione bisogna argomentare

la distinzione tra argomentale e circostanziale.

Un esempio di frase argomentale è la tipica frase oggettiva

Gianni crede che Paolo abbia mentito, prototipo di frase

argomentale, noi la consideriamo in tal modo perchè il

motivo è relativo al fatto di VALENZA dei predicati, la

VALENZA è una proprietà specifica di certi nomi,verbi, che

hanno reggenza ( ad esempio Piove è valente mentre un

verbo come mette è trivalente, il verbo specifica il numero

diargomenti necessari per fare una frase ) . Una certa frase

dipendente ha la caratteristica di essere argomentale,

satura, riempe una posizione prevista dal verbo o comunque

dall'espressione che subordina, ad esempio in Gianni crede

che Paolo abbia mentito, la frase Gianni crede è un

predicato che nella sua valenza, nella specificazione degli

argomenti necessari perchè questo predcato possa formare

una frase, prevede una subordinata ( che Paolo abbia

mentito ). S parla di frasi dipendenti argomentali, esistono

frasi dipendenti che riempono una posizione vablenziale,

che non è riempita da un argomento nominale come nel

caso dei verbi mettere mangiare, ma è riempito da un

contenuto proposizionale.

MARIO MANGIA LA MINESTRA

GIANNI CREDE CHE PAOLO ABBIA MENTITO

Entrambi i verbi hanno almeno una struttura valenziale che

prevde due argoenti, mangiare due argomenti nominali

mentre per credere abbiamo un soggetto e un argomento

PROPOSIZIONALE ( che Paolo abbia mentito ), è prevista

dalla struttura lessicale del verbo credere.

Quindi, quella che per noi è una subordinata oggettiva, non

è tanto retta da una principale ma soprattutto PREVISTA

dalla struttura valenziale del verbo credere, è un argomento

del verbo credere.

FRASE DIPENDENTE

Quando Gianni è arrivato, Maria è partita

Struttura della frase è data da una principale e una

subordinata temporale che specifica le condizioni temporali.

Che cosa distingue questa frase subordinata dalla frase

precedente? Mentre prima abbiamo detto che la frase

oggettiva dipende dalla valenza del verbo credere, lo stesso

non possiamo dire per la frase temporale, non posso dire

che quando gianni è arrivato è un argomento previsto nella

valenza del verbo partire, Maria è partita e non ha bisogno di

nient'altro per saturarsi, si satura semplicemente con il

soggetto, il verbo partire non prevede una saturazione

oggettivo, non subordina niente. Posso fare una frase

subordinata che la completa ma questo non dipende

assolutamente dal verbo, non va a saturare alcuna valenza.

Si tratta di due casi prototipici del concetto di argomentale e

circostanziale. Ciò che permette la distinzione tra

circostanziali e argomentali è questo concetto di valenza,

argomentali vanno a saturare un elemento linguistico che le

regge, mentre le circostanziali no.

La frase circostanziale SPECIFICA il tipo di situazione che

deve darsi nel mondo affinchè la frase principale risulti vera,

è una conseguenza logica del concetto di circostanziale.

Quando Gianni è arrivato, Maria è partita, in questo caso la

temporale SPECIFICA. Il ruolo della frase temporale è

specificare le circostanze che si possono dare perchè si

possa dire che la principale è vera, questa descrizione

logica può darsi con diversi tipi di relazione tra principale e

subordinata, ovvero può specificare si condizioni di tipo

temporale, ma anche condizioni di tipo Ipotetico

Se Mario viene a cena, cucino la pasta al pesto se si dà la

condizione che è SPECIFICATA Ipoteticamente che nel

mondo Mario viene a casa, io preparo la pasta al pesto.

Condizioni circostanze che determinano una relazione di

tipo temporale o ipotetico, i diversi tipi di circostanziali altro

non sono che diversi tipi di condizioni

Ce ne siamo andati perchè Gianni se n'è andato, io dico uan

cosa in più, specifico una circostanza perchè io vada a

verificare la verità della principale, puo&

Dettagli
A.A. 2016-2017
119 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabrielerossi1234 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Moneglia Massimo.