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Estratto del documento

IL GATTO:

1. Struttura sintattica: soggetto;

2. Ruoli semantici: agente;

3. Struttura informativa: tema;

4. Status dell’informazione: dato.

IL TOPO:

1. Strutta sintattica: oggetto;

2. Ruoli semantici: paziente;

3. Struttura informativa: rema;

4. Status dell’informazione: nuovo e anche focus. →

Esistono frasi che presentano un ordine dei costituenti alternativo a quello basico non prototipici

Es.: prendi il caffè? / il caffè lo prendi? / lo prendi il caffè o no?

Dislocazione a sinistra: si può mandare nella posizione di tema l’oggetto. Infatti l’oggetto è solitamente

accompagnato da un clitico di ripresa.

Es.: Laura farà la torta La torta la farà Laura. 24

Dislocazione a destra: consiste nell’isolare sulla destra un costituente riprendendolo anche qui con un

clitico sul verbo. →

Es.: Susanna non vuole il caffè Susanna non LO vuole.

La frase scissa consiste nello spezzare una frase in due parti portando all’inizio della frase introdotto dal

verbo essere un costituente e facendolo seguire da una frase relativa.

Es.: È mia mamma che ha fatto la torta. 25

Capitolo 5 (da pagina 191 a pagina 220)

Semantica

La semantica è la parte della linguistica che si occupa del piano del significato. Esso non è visibile ed è il

punto di sutura tra la lingua, la mente e il mondo esterno.

Vi è una concezione referenziale o concettuale del significato, infatti è visto in questo caso come un

concetto, un’operazione creata dalla nostra mente.

Vi è una concezione operazionale secondo cui il significato è la funzione dell’uso che si fa dei segni.

Potremmo definire il significato come l’informazione veicolata da un segno o elemento linguistico.

Vi è una distinzione tra:

➢ Significato denotativo: è il significato inteso nel senso oggettivo di ciò che il segno descrive e

rappresenta, corrisponde cioè al valore di identificazione di un elemento della realtà esterna, un

referente (Es.: gatto ha come significato denotativo felino domestico);

➢ Significato connotativo: è il significato indotto, soggettivo, connesso alle sensazioni suscitate da un

segno e alle associazioni a cui esso dà luogo e da queste inferibile (Es.: gatto ha come significato

connotativo animale grazioso, furbo);

➢ Significato linguistico: il significato che ha in quanto elemento di un sistema linguistico codificante

una rappresentazione mentale (Es.: buongiorno ha come significato linguistico: auguro una buona

giornata);

➢ Significato sociale: il significato di un segno in relazione ai rapporti fra i parlanti, ciò che esso

rappresenta in termini di dimensione sociale (Es.: buongiorno ha come significato sociale: riconosco

colui o colei a cui riferisco il saluto);

➢ Significato lessicale: hanno tale significato i termini che rappresentano oggetti concreti o astratti

della realtà esterna;

➢ Significato grammaticale: hanno tale significato i termini che rappresentano concetti o rapporti

interni al sistema linguistico (Es. di: relativo a / benchè: congiunzione concessiva).

Un lessema corrisponde a una parola considerata dal punto di vista del significato.

Il lessico è l’insieme dei lessemi di una lingua, ossia delle parole considerate dal punto di vista del

significato, e delle informazioni associate a questi lessemi. Esso è uno dei due componenti essenziali di una

lingua. Inoltre è lo strato più esterno e superficiale di un sistema linguistico, più esposta alle varie

circostanze e fattori estranei.

Il lessico è:

➢ Lo strato della lingua più ampio comprendente un inventario molto numero di elementi e meno

strutturato;

➢ Lo strato di una lingua più accessibile per il parlante;

➢ La parte aperta e fluttuante del sistema;

➢ Ha un’estensione illimitata;

➢ Strato più esterno di una lingua;

➢ Più esposto alle varie circostanze. 26

La lessicologia è lo studio del lessico, della sua storia, delle sue componenti semantiche e morfologiche.

La lessicografia è lo studio dei metodi e della tecnica di composizione dei vocabolari e dizionari cioè le

opere che raccolgono e documentano il lessico di una lingua.

Il vocabolario di base dell’italiano ha meno di 7000 unità, costituito dal vocabolario fondamentale, da

lessemi di alto uso e lessemi di alta disponibilità.

Mettere in ordine il lessico

Un compito della semantica è di verificare l’esistenza e riordinare relazioni di significato, rapporti semantici

fra un dato lessema e uno o più altri lessemi:

➢ Omonimia: sono omonimi lessemi che abbiano lo stesso significante ma a cui corrispondono

significati differenti, non imparentati fra di loro e non derivabili uno dall’altro (Es.: riso (atto di

ridere) riso (cibo)). I termini solo omografi: Es. ancora/ancora, i termini omofoni ma non omografi:

Es. two vs too;

➢ Polisemia: se i diversi significati a uno stesso significante sono imparentati fra loro e derivati.

Spesso dovuta a fenomeni di estensione semantica di un dato vocabolo, porta quest’ultimo ad

assumere diverse accezioni di significato, tutte concettualmente contigue (Es.: corno (protuberanza

del capo di molti animali) (cima aguzza di una montagna));

➢ Enantiosemia: un caso speciale di polisemia che si ha quando significati diversi dello stesso termine

sono tra di loro in un rapporto di opposizione (Es.: tirare (lanciare) (trarre a sé));

➢ Sinonimia: sono sinonimi di lessemi diversi aventi lo stesso significato (Es.: urlare/gridare). La

sinonimia è quasi sempre imperfetta nella maggior parte dei casi lessemi sinonimi non sono

intercambiabili in tutti i contesti: dono/regalo differenza di registro, raffreddore/rinite termine

comune vs termine tecnico proprio del sottocodice della medicina, mamma/madre differenza di

registro e di connotazione affettiva;

➢ Iponimia e iperonimia: una relazione di inclusione semantica: il significato di un lessema rientra nel

significato più ampio e generico rappresentato da un altro lessema. Si ha iponimia fra due lessemi x

e y, quando tutti gli x sono y ma non tutti gli y sono x (Es.: armadio è iponimo di mobile, mobile è

iperonimo di armadio);

➢ Catena iponimica: siamese, gatto, felino, mammifero, animale;

➢ Meronimia: è il rapporto che si ha fra i termini che designano una parte specifica di un tutto unico

(Es.: braccio / corpo);

➢ Solidarietà semantica: co-occorrenza obbligatoria o preferenziale di un lessema con un altro (Es.:

miagolare / gatto). Vi sono diversi tipi di implicazioni semantiche:

• Proprietà tipica dell’oggetto biondo / capello;

• Agente dell’azione miagolare / gatto;

• Paziente dell’azione guidare / macchina;

• Oggetto risultante dipingere / quadro;

• Strumento dipingere / pennello;

• Luogo in cui avviene l’azione coricarsi / letto.

27

➢ Collocazioni: rapporti fra lessemi fondati su co-occorrenze regolari nel discorso ma meno

semanticamente determinate che non nel caso delle solidarietà (Es.: bandire / concorso);

➢ Antonimia: due lessemi di significato contrario nel senso che designano i poli opposti di una scala

(Es.: alto/basso, lungo/corto);

➢ Complementarità: sono complementari due lessemi di cui uno è la negazione dell’altro, in quanto

spartiscono uno stesso spazio semantico in due sezioni opposte (Es.: vivo/morto,

maschio/femmina);

➢ Inversione: sono inversi due lessemi di significato relazionale che esprimono la stessa relazione

semantica vista da due direzioni opposte, secondo la prospettiva dell’una o dell’altra parte (Es.:

dare/ricevere, comprare/vendere);

➢ Campo semantico: un termine polisemico che può trovare campo semantico per indicare l’insieme

dei significati che un certo lessema può assumere. Un campo semantico è l’insieme dei lessemi che

coprono le diverse sezioni di un determinato spazio semantico, ogni termine corrisponde a una

delle sezioni in cui lo spazio semantico in oggetto è suddiviso in una data lingua (Es.: aggettivi d’età

giovane, vecchio, nuovo, antico);

➢ Sfera semantica: un insieme di lessemi che abbiano in comune il riferimento a un certo ambito

semantico, un’area di oggetti o concetti, un insieme di attività fra loro collegate (Es.: l’insieme delle

parole della musica);

➢ Famiglia semantica: è un insieme di lessemi imparentati nel significato e imparentati nel

significante. Si tratta dell’insieme delle parole derivate da una stessa radice lessicale;

➢ Gerarchia semantica: costituita da un insieme in cui ogni termine è una parte determinata di un

termine che nell’insieme lo segue in una certa scala di misura (Es.: minuto, secondo, ora, giorno).

Alcuni lessemi sono suscettibili di assumere significai traslati:

➢ Metafora: fondata sulla somiglianza concettuale (Es.: Gianni è un coniglio);

➢ Metonimia: fondata sulla contiguità concettuale;

➢ Analisi componenziale: è il principio su ci basa tale metodo è del tutto simile alla scomposizione dei

numeri in fattori primi. Consiste nello scomporre dei lessemi, comparandoli gli uni con gli altri;

➢ Prototipo: è l’immagine mentale immediata che per i parlanti di una certa cultura e società

corrisponde più tipicamente a un dato concetto, l’immagine mentale a cui si pensa subito se

vengono fornite indicazioni ulteriori per l’identificazione. Il prototipo occupa il punto focale.

Il lessico di ogni lingua è costituito da due strati principali:

1. Origine endogena strato ereditario;

2. Origine esogena strato dei prestiti e dei calchi.

Lo strato ereditario è uno strato centrale che appartiene alla lingua sin dalle origini. È la percentuale di

lessico che ogni lingua riceve dal suo immediato antecedente. È impossibile predire con certezza quali

lessemi si trasmetteranno dalla lingua madre alle lingue figlie, ma certi elementi sono più stabili di altri,

come numerali, nomi di parentela e nomi per indicare le parti del corpo.

Lessico latino popolare: mamma, cane, mano, fuoco, bere, dormire (tradizione diretta)

28 3

Lessico latino dotto: ambulante, causa, plebe, aureo, auricolare, tabernacolo (cultismi )

In molti casi, l’origine popolare di un termine è visibile nei mutamenti fonologici rispetto alla forma latina:

Es.: cosa/causa dal latino causa(m);

Es.: pieve/plebe dal latino plebe(m).

Il caso del latino domus, ossia casa: i continuatori di domus sopravvivono solo in sardo, lingua molto isolata

geograficamente: domu, nell’italiano duomo, ma con drastico mutamento semantico, nel francese dome

cupola, alta specializzazione semantica.

Parole che derivano da altri sostrati a livell

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A.A. 2017-2018
37 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher thereallucaflo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Molinelli Piera.